Politica
Nordio chiede revoca arresto del cittadino iraniano Abedini
Pubblicato
3 mesi fa-
di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il ministro Nordio ha depositato alla Corte di Appello di Milano la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano Abedininajafabadi Mohammad”. Lo rende noto il ministero della Giustizia, sottolineando in una nota che, “in forza dell’articolo 2 del trattato di estradizione tra il Governo degli Stati Uniti d’America e il Governo della Repubblica italiana, possono dar luogo all’estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non può ritenersi sussistente. La prima condotta ascritta al cittadino iraniano di ‘associazione a delinquere per violare l’Ieepa’ non trova corrispondenza nelle fattispecie previste e punite dall’ordinamento penale italiano; quanto alla seconda e terza condotta, rispettivamente di ‘associazione a delinquere per fornire supporto materiale ad una organizzazione terroristica con conseguente morte’ e di ‘fornitura e tentativo di fornitura di sostegno materiale ad una organizzazione terroristica straniera con conseguente morte’, nessun elemento risulta ad oggi addotto a fondamento delle accuse rivolte emergendo con certezza unicamente lo svolgimento, attraverso società a lui riconducibili, di attività di produzione e commercio con il proprio Paese di strumenti tecnologici avente potenziali, ma non esclusive, applicazioni militari”, conclude la nota.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Politica
Crosetto “Servono più fondi per la difesa, spesa a 2% punto di partenza”
Pubblicato
20 ore fa-
14 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “I Paesi europei non possono toccare welfare e conquiste sociali. Ciò detto, in questo contesto, il due per cento non è più un punto di arrivo da tempo, ma solo di partenza. Ma questo è solo un target economico. Il mio impegno irrinunciabile è garantire la difesa di questo Paese, indipendentemente da quel che accade”. Così, in un’intervista a La Stampa, il ministro della Difesa Guido Crosetto, che aggiunge: “La verità è che al momento non abbiamo nè risorse, nè scorte, nè investimenti per garantire la difesa dell’Italia nei prossimi anni come dovremmo. E quindi serve un’accelerazione. Non lo dico io, ministro pro tempore alla Difesa. Lo dicono le forze armate, i tecnici cui abbiamo delegato la difesa del nostro Paese. Lo direbbero anche a un ministro dei Cinque stelle”.
“Servirebbe – sottolinea il ministro – un investimento molto superiore a quello che facciamo, ma occorre anche un intervento di tipo normativo. Per fare un esempio, forze armate efficienti devono avere un trattamento giuridico diverso rispetto al pubblico impiego: non mando uno a combattere fino a 65 anni. Basta guardare come fanno gli altri Paesi”.
“Sulla parte militare abbiamo un rapporto privilegiato”, con gli Usa. “Noi – prosegue Crosetto – siamo il primo Paese al mondo in grado di produrre F35, oltre gli Stati Uniti, e l’unico nel quale verranno formati piloti perchè gli Usa non ce la fanno da soli. Quel programma è la dimostrazione che puoi comprare da loro ma hai ritorni economici e industriali superiori a quello che hai speso”.
Poi, invitato a esprimere un giudizio sul presidente Usa Donald Trump, dice: “E’ presto. Per ora si può dire che non è il trumpismo di dieci anni fa. Quello attuale, come dice il Vangelo, lo potremo giudicare dai frutti”. Sul ruolo dell’Europa nei negoziati per l’Ucraina aggiunge: “Sarebbe giusto che sedesse al tavolo, visto che si parlerà di scelte che incideranno anche sul suo futuro. Ma per farlo occorre l’aiuto americano”.
Ed in merito a quello che sta accadendo a Gaza, dice: “Anche qui, l’attacco all’ospedale, come quello ai civili ucraini, non fa più notizia. Quello mediorientale è il fronte che oggi mi preoccupa di più perchè è come una pietra in un lago, che apre anelli sempre più larghi… e la violenza rischia di alimentare una nuova e più cruenta spirale terroristica”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).
Politica
Trump “Metteremo dazi su chip e semiconduttori”
Pubblicato
22 ore fa-
14 Aprile 2025di
Redazione
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Poco prima di atterrare alla Casa Bianca il presidente Donald Trump ha risposto ad alcune domande dei giornalisti a bordo dell’elicottero presidenziale, parlando dell’attacco all’Ucraina da parte della Russia avvenuto domenica: “Penso che sia stato terribile – ha affermato Trump -. E mi è stato detto che hanno commesso un errore. Ma penso che sia una cosa orribile. Penso che l’intera guerra sia una cosa orribile. Il fatto che quella guerra sia iniziata è un abuso di potere e questo Paese non avrebbe mai permesso che questa guerra iniziasse se fossi stato presidente. Questa guerra è una vergogna. Questa è la guerra di Biden, non la mia e sto solo cercando di fermarla in modo da poter salvare molte vite”.
Per l’occasione Trump ha parlato anche delle tariffe dei semiconduttori: “I dazi entreranno in vigore in un futuro non lontano, perchè, come sapete, come abbiamo fatto con l’acciaio, le automobili e l’alluminio, che ora sono pienamente operativi, lo faremo con i semiconduttori, con i chip e con molti altri prodotti – prosegue Trump -. E questo avverrà in un futuro molto prossimo. E quello che abbiamo fatto è stato semplificare la situazione per molte aziende, perchè è proprio lì che dovrebbe essere idealmente. Vogliamo produrre i nostri chip, semiconduttori e altri prodotti nel nostro Paese. E vi dirò, un altro settore è quello farmaceutico. Vogliamo produrre i nostri farmaci in questo Paese, e impore una tariffa alle aziende che non hanno sede in questo Paese, faremo produrre i nostri farmaci negli Stati Uniti, così in caso di guerra, non dovremo dipendere dalla Cina e da altri Paesi”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).
Politica
Dazi, Tajani “L’Europa è più forte se ha una sola voce”
Pubblicato
2 giorni fa-
13 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Non è da oggi che stiamo lavorando ad aprire, creare o ampliare nuovi mercati, anche grazie ai nostri Ice, Simest e Sace, Cdp. In particolare sul tema dazi ci muoviamo da mesi su mercati come l’India, un importantissimo partner politico ormai strategico, con il quale sull’export abbiamo già in programma un business forum a Brescia a inizio giugno. Altro esempio: ci sarà in India un importante evento su cinema, tv, audiovisivi, media entertainment che si svolgerà a Mumbai. Altri scenari li abbiamo in Giappone, Messico, Canada, Paesi del Golfo, Turchia. E stiamo lavorando per realizzare la “Via del cotone” che porterà un’intera filiera dall’India fino al porto di Trieste”. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista al Corriere della Sera in merito alla sua missione di questi giorni in India e Giappone.
“Non lasceremo i nostri mercati Usa o europei, ma nel frattempo sfruttiamo la nostra presenza in altri Paesi – spiega Tajani -, anche semplificando le procedure di visti, togliendo barriere burocratiche, incentivando settori chiave come turismo, cultura, anche difesa e tecnologia”.
“Per quanto riguarda la Cina, abbiamo un rapporto completamente diverso rispetto agli Usa. Europa e Stati Uniti sono i due volti dell’Occidente che condividono valori a cominciare da democrazia e Stato di diritto – sottolinea il vicepremier -. La Cina è un partner commerciale con il quale vogliamo continuare ad avere proficue relazioni commerciali. Io prendo positivamente le parole di Trump quando dice che l’Europa è un interlocutore unico: il fatto che il commissario Ue Sefcovic possa trattare a nome dell’Europa è assolutamente un bene. Più l’Europa parla a una sola voce, più è forte e credibile per proteggere imprese e cittadini”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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