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Cronaca

Il Monza torna a vincere, Fiorentina sempre più in crisi

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MONZA (ITALPRESS) – Ritrova la vittoria dopo due mesi e mezzo il Monza di Salvatore Bocchetti, che batte per 2-1 la Fiorentina regalando la prima gioia casalinga ai propri tifosi. Decisive per i biancorossi le reti di Ciurria e Maldini, vana quella su rigore di Beltran.
Parte forte la Fiorentina, con Gudmundsson che sugli sviluppi di un corner si ritrova libero di colpire in area ma non è preciso nell’indirizzare il pallone che termina così alto. Occasione per la Viola, che al 17′ si vede assegnare un calcio di rigore per il presunto fallo di Pablo Marì su Sottil, con l’arbitro Dionisi che prima comanda il penalty, salvo poi essere richiamato al Var e annullare la sua decisione. Prova a rispondere il Monza, con Bondo che dalla trequarti lascia partire una conclusione potente che termina poco distante dal palo alla destra di De Gea. Portiere spagnolo che non potrà nulla però al 44′, sul pallone perso da Gudmundsson che dà il via alla transizione del Monza conclusa dal mancino di prima di Ciurria, che spedisce il pallone nell’angolino e porta avanti i suoi. Duro colpo per la Fiorentina, che in avvio di ripresa andrà vicina al pari sulla mischia in area a favorire il tap-in del neo entrato Beltran, con Carboni che però salva in maniera decisiva sulla linea. Monza che però resta in partita e al 63′ trova infatti il gol del raddoppio: libero sulla destra Pedro Pereira, che si coordina per crossare in area dove c’è Maldini, bravo ad anticipare Adli e trovare il piatto che batte ancora De Gea. Gara che sembra così in discesa per i brianzoli, ma è al 73′ che i toscani trovano l’episodio per accorciare le distanze, sul contatto tra Carboni e Beltran che per Dionisi vale il rigore poi trasformato dallo stesso argentino. Finale di gara teso allo U-Power Stadium, con il forcing della Fiorentina che non si concretizza nel pari tanto inseguito dagli uomini di Palladino, che mancano così il sorpasso alla Juventus e confermano un momento no fatto di un solo punto nelle ultime cinque gare.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

Milano, georadar rivelano nuovi segreti sotto il Castello Sforzesco

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MILANO (ITALPRESS) – Nell’ambito di una tesi di dottorato di ricerca, un’innovativa indagine tecnologica condotta dal Politecnico di Milano, in collaborazione con il Castello Sforzesco e con il supporto tecnico di Codevintec, ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella che era la Ghirlanda, alcuni dei quali potrebbero essere legati a passaggi segreti di natura militare, descritti anche in disegni di Leonardo da Vinci.
L’indagine ha utilizzato tecnologie avanzate, tra cui georadar e laser scanner, per mappare e documentare con precisione il sottosuolo del Castello e le sue strutture sotterranee. Questi strumenti hanno permesso di rivelare cavità e camminamenti interrati a pochi decimetri di profondità.
“L’obiettivo è creare un digital twin del Castello Sforzesco, un modello digitale che non solo rappresenta l’aspetto attuale del Castello ma che consente anche di esplorare il passato, recuperando elementi storici che non sono più visibili,” afferma Franco Guzzetti, docente di Geomatica al Politecnico di Milano. Oltre alla documentazione storica, i dati raccolti con l’integrazione di tecnologie di realtà aumentata possono portare a sviluppare progetti di esperienza immersiva che combina storia e innovazione. “Il georadar ha arricchito il modello 3D con dati su spazi noti ma inaccessibili, portando alla luce camminamenti sconosciuti e spunti per ulteriori studi sui passaggi segreti,” aggiunge Francesca Biolo, ricercatrice del Dipartimento ABC del Politecnico.
(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Politecnico di Milano

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Cronaca

Milano, mostra “La storia dietro le immagini” con le foto di Mauthausen

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MILANO (ITALPRESS) – In occasione dell’ottantesimo anniversario dalla liberazione dei campi di concentramento, sarà inaugurata oggi, martedì 14 gennaio, alle ore 18, dall’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi la mostra “La storia dietro le immagini. Foto del campo di Mauthausen” presentata da Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi Nazisti) e visitabile negli spazi di Casa della Memoria dal 15 gennaio al 2 marzo 2025, a ingresso gratuito. Durante l’inaugurazione, dopo i saluti istituzionali del Console Generale d’Austria, Wolfgang Strohmayer, interverranno Dario Venegoni, presidente Nazionale ANED, Barbara Glùck, direttrice del Mauthausen Memorial, e Stephan Matyus, curatore, che introdurranno la mostra. Seguirà l’esecuzione de “Il testamento artistico dell’orchestra di Mauthausen”, a cura di ensemble di musica da camera, e una visita guidata alla mostra.
L’esposizione, promossa dal Museo-Memoriale di Mauthausen e resa unica dalla collaborazione tra numerosi enti e associazioni di superstiti che hanno messo a disposizione i loro archivi, riunisce un’impressionante documentazione fotografica del campo di concentramento di Mauthausen e dei suoi campi satellite. “Le immagini e i documenti esposti in questa mostra non si limitano a essere testimonianze delle atrocità compiute in questi luoghi, ma si pongono come un monito imprescindibile, affinchè la violenza e l’indifferenza non trovino più alcun spazio nella nostra società – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi-. Preservare la memoria, e renderla fruibile, è un dovere verso le vittime e una responsabilità verso le generazioni future. In questo senso, la cultura non è solo uno strumento per ricordare, ma una forma di consapevolezza critica che ci obbliga a mantenere viva la coscienza della dignità umana, a tutelare i diritti fondamentali e a difendere le libertà di ogni individuo”.
Quasi 200mila donne e uomini di oltre 50 nazionalità diverse furono deportati dai nazisti nel campo di Mauthausen, che fu aperto nel 1938 e fu l’ultimo a essere liberato, il 5 maggio 1945. Oltre 90mila vi trovarono la morte dopo inenarrabili tormenti. Di questi, oltre 4.500 erano italiani, la gran parte di loro deportati politici. Le immagini in mostra sono espressione di tre punti di vista diversi: fino alla liberazione del campo quello delle SS, mentre dal 5 maggio 1945 in poi lo sguardo è quello dei liberatori americani e degli ex-prigionieri. Le numerose fotografie realizzate dalle SS, che avevano allestito un laboratorio specifico all’interno del campo, furono in parte distrutte per eliminare eventuali prove compromettenti. Tuttavia, molti negativi si sono conservati grazie all’azione eroica di un gruppo di prigionieri spagnoli che, a rischio della propria vita, si impegnarono con l’obiettivo di rivelare al mondo ciò che accadeva nei lager. Le fotografie scattate dalle SS avevano diverse finalità. Alcune documentavano la gestione del campo e le attività quotidiane delle guardie, mentre altre erano chiaramente orientate alla propaganda. In queste immagini non viene mai rappresentata la violenza brutale nè le condizioni disumane imposte ai prigionieri, bensì si mostra un’efficiente struttura economica basata su disciplina e organizzazione. Si tratta di una narrazione che non solo omette la realtà, ma la distorce e la falsifica, come dimostrano le fotografie che inscenano falsi tentativi di suicidio per occultare le esecuzioni.
Completamente opposto è ciò che osserviamo nelle foto realizzate dall’esercito americano al momento della liberazione e nelle settimane successive. A Mauthausen, Gusen e Ebensee i fotografi dell’US Signal Corps (il Servizio d’informazione americano) tentarono di esprimere attraverso le immagini lo shock provato in quei giorni. In tutti i campi si ripeterono le medesime visioni dell’orrore che accompagnarono la scoperta dei campi. Queste immagini sono divenute emblematiche delle atrocità naziste e dei crimini commessi nei campi di concentramento. Esse rispondevano anche allo scopo di documentare le aberrazioni di quell’ideologia e di fornire un importante contributo al fine di istruire i processi ai gerarchi nazisti. Vi è poi il punto di vista degli ex prigionieri. Nei giorni successivi alla liberazione, soprattutto il gruppo di spagnoli che salvarono dalla distruzione i negativi trafugati alle SS, e in primis Francisco Boix, utilizzò le macchine fotografiche abbandonate dalle SS per realizzare numerose foto. I loro scatti mostrano la progressiva riconquista da parte dei sopravvissuti delle proprie identità individuali e collettive, dopo essere stati a lungo umiliati, isolati e ridotti a numeri di matricola. L’integrazione delle tre prospettive offre un quadro articolato che consente di comprendere la complessità dell’universo concentrazionario e le difficoltà vissute dai sopravvissuti nel reinserirsi nella vita civile, mettendo in luce, al contempo, l’importanza di un approccio critico nell’analisi del racconto fotografico di un evento storico. In occasione della mostra, sono previste numerose iniziative collaterali per approfondire la storia e la memoria del campo nazista di Mauthausen, oltre a favorire il dibattito pubblico sulla Shoah e sulle deportazioni. Gli eventi includono corsi di aggiornamento, incontri pubblici e visite guidate, con la partecipazione di esperti e testimoni. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Comune di Milano

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Cronaca

Terzo mandato, Fontana “Su legge Campania governo sbaglia, è giusto”

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MILANO (ITALPRESS) – “Ribadisco che è un errore” che il governo impugni la legge della Campania, che apre la strada al terzo mandato da governatore di Vincenzo De Luca. “Proprio perchè c’è un’elezione diretta, massima espressione di democrazia, credo che sia un motivo in più per dire che è giusto il terzo mandato”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della presentazione del “Rapporto Lombardia 2024 – Sostenibilità è Innovazione”.
(ITALPRESS).

Foto: xm4

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