Politica
Giustizia, Nordio “Separazione delle carriere è madre delle riforme”
Pubblicato
7 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “La separazione delle carriere è stata un grande successo del nostro Governo e, se permette, anche della mia storia personale. Ci sono delle buone ragioni per sostenere la non separazione delle carriere, ma, come dice Shakespeare, alle buone ragioni si devono opporre delle ragioni migliori (è scritto nel «Giulio Cesare»), e ci sono delle ragioni migliori, rispetto alle buone ragioni – che io capisco – dell’opposizione per opporsi alla separazione delle carriere, che militano invece a favore della riforma. Su questo però mi pare che sostanzialmente, nonostante la vostra astensione, potremmo anche essere d’accordo”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel corso del Question Time al Senato, rispondendo al leader di Italia Viva Matteo Renzi.
Quanto ai reati, “innanzitutto alcuni li abbiamo diminuiti, e non si deve fare una valutazione puramente quantitativa, ma anche qualitativa – ha spiegato Nordio -. Abbiamo eliminato quel reato di abuso di ufficio che pesava in modo imponente nella struttura non soltanto amministrativa, con la paura della firma, ma anche nella conduzione e nel numero molto significativo dei processi. Abbiamo introdotto delle previsioni di reato. Lo abbiamo fatto perchè vi sono delle situazioni storiche nelle quali si creano dei vuoti di tutela, ad esempio per l’avanzare della tecnologia. Certi reati oggi non hanno una determinata tutela, perchè l’avanzare della tecnologia ha, per esempio, enfatizzato le truffe informatiche, la captazione di dati, e con l’intelligenza artificiale forse ne vedremo di peggio. Altri reati sono diminuiti. Abbiamo introdotto un provvedimento sui rave party. Ci è stato chiesto a cosa sia servito. E’ servito al fatto che non si sono fatti più rave party e non sono state più incarcerate persone perchè non sono stati più commessi reati. Ciò significa che, una volta tanto, c’è stato un effetto deterrente”.
“Le carceri: lei sa bene che questo è un problema che ci addolora. Abbiamo dei numeri e depositeremo la memoria per vedere che cosa è stato fatto e cosa si sta facendo – ha sottolineato il ministro -. A questo proposito abbiamo nominato un commissario straordinario, che inizierà – ha già iniziato in realtà – ad attuare questa forma di progettualità per la differenziazione della detenzione soprattutto in base ai rei e in base ai reati. Un esempio per tutti: la detenzione differenziata per i tossicodipendenti presso comunità; i tossicodipendenti, come sapete, più che essere delinquenti da punire, sono dei malati da curare. Più in generale, direi che questo aumento di reati, alcuni dei quali vengono anche sull’onda – è inutile negarlo – di certi allarmi sociali che si producono, sono determinati essenzialmente da vuoti di tutela che emergono dal fatto che oggi, per esempio, la tecnologia ci pone di fronte a dei problemi che una volta non esistevano”.
“La madre delle riforme, che è la separazione delle carriere e soprattutto l’istituzione dell’Alta corte di giustizia e il sorteggio dei magistrati, avrà a seguire tutta una serie di conseguenze positive per la stessa magistratura – ha concluso Nordio -. La magistratura oggi – questo ci tengo a dirlo da ex magistrato – è indipendente dal potere esecutivo, deve esserlo e lo resterà, ma non è affatto dipendente da se stessa. I magistrati dipendono oggi dalla sedimentazione correntizia che li tiene sotto tutela. In questo modo noi li svincoleremo, spezzeremo questo legame patologico che unisce elettore ed eletto e che trova la sua manifestazione più patologica nell’ambito della sezione disciplinare”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Politica
Draghi “Ue marginale nei negoziati sull’Ucraina e spettatrice del massacro a Gaza”
Pubblicato
2 ore fa-
22 Agosto 2025di
Redazione
RIMINI (ITALPRESS) – “L’Ue ha avuto un ruolo marginale per i negoziati per la pace in Ucraina. L’Ue è stata spettatrice anche quando siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava”. Lo afferma Mario Draghi, intervenendo al 46° Meeting di Rimini.
“Per anni l’Ue ha creduto che la dimensione economica con 450 milioni di consumatori portasse con sé potere geopolitico e nelle relazioni commerciali. Quest’anno sarà ricordato come l’anno in cui questa illusione è evaporata. Abbiamo dovuto rassegnarci ai dazi Usa, siamo stati spinti dallo stesso alleato ad aumentare la spesa militare, decisione che forse avremmo dovuto prendere ma non in queste forme e modi“, ha aggiunto.
“Lo scetticismo aiuta a vedere attraverso la nebbia della retorica, ma occorre anche la speranza del cambiamento e la fiducia nell’attuarlo”, ha esortato Draghi.
Quello di oggi è “un mondo che non ci guarda con simpatia, non aspetta la lunghezza dei nostri riti comunitari per imporci la sua forza, pretende da parte nostra una discontinuità obiettivi tempi e modi di lavoro. La presenza dei leader alla Casa Bianca è stata una manifestazione di unità che vale, agli occhi dei cittadini europei, più di tante riunioni a Bruxelles”, ha poi sottolineato Draghi.
“L’Europa deve trasformarsi da spettatore, o da comprimario, in attore protagonista, deve mutare anche la sua organizzazione politica che è inseparabile dalla sua capacità di raggiungere i suoi obiettivi economici e strategici e le riforme in campo economico restano necessarie – ha concluso – L’Europa è la migliore opportunità per un futuro di pace e sicurezza. E una democrazia, siete voi, siamo noi, sono gli europei che decidono le sue priorità”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Meeting di Rimini, Scholz “Portare conciliazione nei deserti di guerra”
Pubblicato
4 ore fa-
22 Agosto 2025di
Redazione
RIMINI (ITALPRESS) – “Questo Meeting vuole testimoniare, di fronte a tanta rassegnazione, che è possibile portare linfa nel deserto dell’indifferenza, accoglienza nei deserti dell’abbandono, amicizia nei deserti della solitudine esistenziale e soprattutto conciliazione nei deserti di guerra”. Così Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, in apertura della 46esima edizione del Meeting di Rimini. “Vogliamo testimoniare che, di fronte a tanto scetticismo, è possibile essere presenti nelle nostre famiglie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, in tutta la nostra società, con una passione per il destino di ogni uomo, con un interesse educativo autentico, con un lavoro orientato al bene di tutto e tutti, e con un impegno politico lungimirante e competente”.
“Vorrei esprimere la nostra ferma condivisione degli appelli rivolti da Papa Leone XIV al governo israeliano affinché permetta senza restrizioni il soccorso umanitario alla stremata popolazione civile in Gaza, così come ad Hamas affinché liberi al più presto tutti gli ostaggi”, ha aggiunto. “Mi permetto di aggiungere che, di fronte a tutti i conflitti militari che purtroppo sono nati in tanti Paesi del mondo, il Meeting ha sempre rifiutato di identificare un popolo con le decisioni del proprio governo, in particolare quando degenera in attacchi alla popolazione civile”, ha sottolineato. “Ci auguriamo che questo Meeting possa far emergere che la pace può rinascere dai popoli stessi, quando si fa spazio a luoghi di riconciliazione e di accoglienza reciproca”, ha concluso.
– foto Meeting Rimini 2025 –
(ITALPRESS).
Politica
Tajani “No alle quote, per le Regionali sceglieremo i migliori”
Pubblicato
8 ore fa-
22 Agosto 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – In vista delle Regionali “adesso siamo concentrati sulle Marche, dove siamo convinti di ottenere grandi risultati anche noi come FI. Poi si voterà in Valle d’Aosta dove c’è il proporzionale e in Calabria dove si ripresenterà Occhiuto”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Non cambio idea: non sarà questione di quote, ma di scegliere i migliori. FI si muove così, per qualsiasi ruolo, che siano autorità di enti o candidati. Quindi a settembre decideremo tutti insieme”, sottolinea. In Veneto “non sono favorevole alla lista Zaia perchè alle elezioni si presentano i partiti, non esponenti di partiti con proprie liste, pur se forti e autorevoli. La scelta, anche qui dovrà cadere su chi ha più probabilità di fare bene, anche se in Veneto siamo favoriti”, spiega Tajani. In Campania “l’ipotesi migliore sarebbe un civico, ma credo che Cirielli sia una figura autorevole e capace, non abbiamo preclusioni”. In Puglia e Toscana “se non ci sarà un candidato civico, penso che quella di Mauro D’Attis sia la candidatura migliore che potremmo presentare. In Toscana decideremo presto il candidato, intanto noi metteremo i nostri parlamentari locali tutti come capilista, perchè è un’elezione importante”. A Milano “servirà un civico, ci sono diverse ipotesi attorno alle quali si può costruire una maggioranza composta dal centrodestra e da Azione”, conclude Tajani.
– foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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