Cronaca
Mafia, 22 arresti a Siracusa
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7 ore fa-
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RedazioneSIRACUSA (ITALPRESS) – Blitz antimafia con 22 arresti a Siracusa. Gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica- Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 22 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e ricettazione.
-foto screenshot video Polizia di Stato-
(ITALPRESS).
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Cronaca
BREAKING NEWS LOMBARDIA – 24 GENNAIO 2025
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57 minuti fa-
24 Gennaio 2025di
RedazioneIn questa edizione: Maxi bobina sui binari a Palestro, treni bloccati sulla Mortara-Pavia – Delitto Gigi Bici, dallo Stato risarcimento di 50mila euro – A Milano 200 antagonisti impediscono lo sfratto del Leoncavallo – Rapinati a Milano, dopo 3 mesi individuati 5 minori – Martedì a Lecco fiaccolata per chiedere giustizia per Jennifer – Frode fiscale nel facchinaggio, sequestrati oltre 2 milioni – Maggioranza ancora divisa sul futuro di San Siro – Comunità Ebraica: “Non saremo a incontro il Giorno della Memoria” – La Lombardia si candida per ospitare la Gioconda – Previsioni ProntoMeteo Lombardia per il 25 Gennaio.
Cronaca
Como, sequestro preventivo per frode fiscale nel settore della logistica
Pubblicato
2 ore fa-
24 Gennaio 2025di
RedazioneCOMO (ITALPRESS) – Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale Como hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Como, finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni per un totale di 2,3 milioni di euro. L’operazione è frutto di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, che ha coinvolto 12 aziende e 22 persone fisiche, residenti in Lombardia (6 dei quali nella Provincia di Como), Piemonte e Calabria. Più in particolare, le indagini hanno fatto luce sull’effettiva operatività di un gruppo di 12 imprese, aventi sede legale in diverse regioni d’Italia, ma direttamente gestite dagli artefici della frode in uffici ubicati prima nel territorio di Luisago (Co) e, successivamente, in quello di Cadorago (Co). In estrema sintesi, il meccanismo evasivo si basava sulla “sovrafatturazione” dei servizi di pulizia, facchinaggio, trasporto e logistica, resi da due società comasche a loro clienti compiacenti che potevano così beneficiare, indebitamente, di maggiori costi e di una maggiore IVA a credito.
A fronte del pagamento, tramite bonifico, delle fatture emesse, infatti, gli amministratori di fatto delle due imprese lariane, provvedevano a prelevare denaro contante dai conti aziendali che veniva restituito agli imprenditori destinatari delle fatture. Costoro, in tal modo, potevano abbattere il reddito da sottoporre a tassazione (a fronte di costi in realtà mai sostenuti) e, al contempo, disporre di un maggiore credito IVA (a fronte di un’IVA non pagata) nonchè di ingenti somme di denaro contante da destinare ad acquisti non tracciati. A loro volta, le due società responsabili delle sovrafatturazioni, utilizzavano fatture per operazioni inesistenti emesse da società cartiere (sempre nella disponibilità degli artefici della frode) al fine di annullare i maggiori ricavi dichiarati. L’ammontare delle restituzioni di denaro contante sugli importi “gonfiati” delle fatture fittizie è stato quantificato in oltre 3,5 milioni di euro (su circa 17 milioni di euro di prestazioni fatturate). Le prove a carico degli indagati sono state raccolte grazie a numerose perquisizioni effettuate dai Finanzieri del Gruppo Como. Durante le operazioni, sono state rinvenute, nascoste, notevoli quantità di denaro contante occultate in borse nonchè agende e dispositivi informatici, in uso agli ideatori della frode, contenenti minuziose annotazioni delle restituzioni di denaro contante. I complessivi e scrupolosi approfondimenti condotti dai finanzieri, consistiti nell’acquisizione ed esame di copiosa documentazione, accertamenti bancari, assunzione di sommarie informazioni da persone in grado di riferire circostanze utili nonchè incroci di dati e notizie con le banche dati in uso al Corpo hanno consentito di acquisire rilevanti ed univoci elementi di riscontro. A seguito di queste evidenze, è stata contestata agli indagati l’emissione e l’utilizzo di fatture false nonchè il mancato pagamento dell’IVA. L’Autorità Giudiziaria ha, altresì, disposto il sequestro preventivo di conti correnti aziendali e dei beni intestati agli indagati, compresi immobili, beni mobili, quote sociali e somme di denaro, pari all’imposta evasa di 2.318.000 euro.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Guardia di Finanza
Cronaca
Tavolo sulla moda al Mimit, 250 milioni per le imprese nel 2025
Pubblicato
3 ore fa-
24 Gennaio 2025di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – Definire risposte concrete e unitarie alle
sfide del settore della moda e supportare, in Italia come in Ue,
le imprese dinanzi alla duplice transizione green e digitale:
questi gli argomenti affrontati al Tavolo permanente della Moda,
presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo
Urso. Nel corso della riunione, il ministro ha annunciato che per
il 2025 il Mimit ha destinato al settore 250 milioni, così
ripartiti: 100 milioni per i Contratti di sviluppo, altri 100
milioni ai Mini contratti di sviluppo, 15 milioni per accompagnare la transizione ecologica e digitale, e 30,5 milioni per promuovere la sostenibilità nel settore moda.
“Una scelta strategica per sostenere un comparto che rappresenta
l’eccellenza del Made in Italy e un pilastro della nostra
economia. Cifra significativa – ha sottolineato il ministro –
messa a disposizione attraverso strumenti concreti per dare alle
aziende della moda la stabilità e la fiducia di cui hanno bisogno
per tornare a crescere”. Il ministro ha ricordato che nel corso del 2025 saranno destinate alle imprese di tutti i settori produttivi risorse per oltre 22 miliardi. “Questo sarà l’anno decisivo, massimo sforzo per il rilancio industriale nella sfida alla duplice transizione green e digitale”, ha affermato Urso
illustrando le misure messe in campo dal governo. “Un impegno
importante a fronte delle ristrettezze del bilancio, a cui possono usufruire anche le imprese del comparto moda, di cui 3 miliardi dedicati esclusivamente alle Pmi e 4 miliardi destinati
esclusivamente alle imprese del Mezzogiorno”. Riguardo il tema del credito d’imposta ricerca e sviluppo, Urso ha annunciato la
presentazione di un emendamento al Dl Milleproroghe per migliorare la misura già predisposta in Legge di Bilancio “per dare una soluzione, per quanto sostenibile, a quanto accaduto nel passato, che pesa come un macigno anche sulle imprese della moda.
L’emendamento, tra l’altro, riapre i termini di adesione alla
procedura di riversamento e prevede uno sconto in sostituzione del contributo – che avrebbe penalizzato imprese che devono riversare somme rilevanti – nei limiti di uno stanziamento complessivo di 250 milioni. Sappiamo che è una soluzione parziale ma dobbiamo tenere conto delle compatibilità di bilancio. Quanto
accaduto nel passato è un lascito troppo pesante per tutti, per le imprese ma anche per il Bilancio dello Stato, attualmente ancora difficilmente stimabile. Secondo alcuni la falla aperta con gli errori compiuti da altri nelle precedenti legislature potrebbe essere anche superiore ai 3 miliardi”, ha aggiunto il ministro. Durante la riunione è stato ripercorso quanto fatto
dall’insediamento del gruppo di lavoro. Riguardo il tema
occupazionale, nel corso dei lavori, dalla relazione del
rappresentante del ministero del Lavoro è emerso che il ricorso
delle aziende della moda allo strumento della cassa integrazione
straordinaria nell’ultimo anno sia stato particolarmente limitato. Secondo il monitoraggio dell’Inps per il 2024 e il 2025 per il settore della moda si evince che sono stati erogati allo stato attuale solo 2,9 milioni per la Cig. A fronte di tale scenario, Mimit e ministero del Lavoro avvieranno al più presto un confronto con le Regioni affinchè, nel prorogare la misura sulla cassa integrazione, si possa anche riperimetrare il raggio di azione, in modo che lo strumento possa essere pienamente utilizzato. Un focus specifico è stato dedicato, infine, ai dossier europei ai quali il governo italiano sta lavorando.
“La battaglia per la sostenibilità industriale si vince o si perde in Europa. Per questo siamo in campo sull’intero fronte della revisione e della attuazione dei regolamenti europei, insieme al Mase”, ha sottolineato Urso. Nello specifico, i dossier riguardano la responsabilità estesa del produttore per la filiera sul quale il Mase, di concerto con il Mimit, ha redatto uno schema di decreto che ha introdotto importanti novità.
Il Mimit, inoltre, sta partecipando a due gruppi di lavoro europei sul regolamento che riguarda l’etichettatura dei prodotti tessili con l’obiettivo di modificare il contenuto complessivo del regolamento tenendo conto delle esigenze delle imprese.
Il governo è inoltre impegnato nelle riunioni negoziali in Commissione per l’adozione del regolamento Ecodesign.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Mimit-
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