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Politica

Anno giudiziario al via tra le proteste contro la riforma Nordio, i magistrati lasciano le aule

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PALERMO (ITALPRESS) – Una protesta, univoca e silenziosa, per dire no alla riforma Nordio che prevede la separazione delle carriere. Da Nord a Sud, i magistrati hanno manifestato apertamente il loro malcontento: hanno intonato l’inno di Mameli, poi si sono alzati in blocco, indossando la toga con coccarde tricolore e tenendo in mano una copia della Costituzione; quindi via dall’aula non appena un rappresentante del Governo prendeva la parola. Da Palermo a Milano, passando per Roma e in particolare Napoli, dove è intervenuto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, la risposta è stata uguale, come da “programma” scelto nei giorni scorsi dall’Anm. “Voglio ribadire un termine: indipendenza. Occorre rimarcare sempre il principio della terzietà del giudice, che non deve essere solo custodito intimamente da ognuno di noi, ma deve anche essere percepito all’esterno, soprattutto in tempi di diffidenza come quelli che attraversiamo”, ha detto la presidente della Corte d’appello di Cagliari, Gemma Cucca, riassumendo di fatto i concetti espressi in tutte le 26 Corti d’appello d’Italia.
E mentre il presidente del Senato, Ignazio La Russa, dalla cerimonia di Milano cui ha assistito, ha sottolineato come “le posizioni possono anche essere diverse e divergenti, ma devono trovare una sintesi in un confronto serio. E poi, purché tutto sia nell’alveo della Costituzione, nessuno può arrogarsi il diritto di cancellare quelle che sono le decisioni che prende il Parlamento ma deve prenderle avendo capacità di ascolto e di confronto”, Nordio da Napoli ha spiegato che “tutte le opinioni sono benvenute, tutte le manifestazioni di dissenso, e ringrazio tutti per una manifestazione estremamente composta, sono il sale della democrazia, ma che si possa pensare che un ministro da 30 anni in magistratura e a tre anni alla guida dell’inchiesta sulle Brigate Rosse, che un ex magistrato possa avere come obiettivo l’umiliazione della magistratura alla quale è appartenuto, lo
trovo particolarmente improprio”.

– foto xm9/Italpress –
(ITALPRESS).

Politica

Papa “L’orrore della Shoah non sia dimenticato nè negato”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’orrore dello sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi non può essere dimenticato nè negato”. Così Papa Francesco all’Angelus, alla vigilia della Giornata della Memoria.
“Rinnovo il mio appello affinchè tutti collaborino per debellare la piaga dell’antisemitismo, insieme a ogni forza di discriminazione e persecuzione religiosa. Costruiamo insieme un mondo più fraterno, più giusto, educando i giovani ad avere un cuore aperto a tutti nella logica della fraternità, del perdono e della pace”, ha aggiunto il Pontefice.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Meloni “Incontrerò Santanchè, nessun braccio di ferro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è nessun braccio di ferro, non c’è preoccupazione, non c’è un imbarazzo che addirittura mi porterebbe a non presentarmi in Cdm, a spostare la data della mia visita in Arabia Saudita per non incontrare il ministro Santanchè”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a Gedda, prima di salire a bordo dell’Amerigo Vespucci. “C’è una riflessione che deve tenere conto del quadro generale, in un clima assolutamente sereno. Io non credo che un semplice rinvio a giudizio sia esso stesso motivo di dimissione. Penso anche che il ministro Santanchè stia lavorando ottimamente”, ha aggiunto. La valutazione “che va fatta è quanto tutto questo possa impattare sul suo lavoro di ministro. È questa la valutazione che va fatta con il ministro Santanchè e che anzi forse deve fare soprattutto lei ed è quello su cui io attualmente non ho le idee chiare. Penso che la incontrerò”. In merito alla vicenda di Almasri la premier afferma: “è stato riportato in Libia per ragioni di sicurezza. Non è stato liberato su disposizione del governo, non è stata una nostra scelta. Daremo e chiederemo chiarimenti alla Corte penale internazionale”.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Politica

Giustizia, Nordio “Nella riforma chiara indipendenza magistratura”

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ROMA (ITALPRESS) – “La riforma si presenta, per quanto riguarda
l’indipendenza e l’autonomia della magistratura, con una chiarezza cartesiana di rocciosa solidità. Ogni fantasia speculativa su variazioni futuribili è un’arbitraria interpretazione divinatoria”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 della corte di Cassazione. In merito al referendum, il ministro ha aggiunto che “il legislatore procederà senza esitazione, nella fiduciosa ma incondizionata acquiescenza al referendum popolare che suggellerà questo iter complesso”. Sulla riforma della giustizia “ribadisco ancora una volta il postulato assoluto dell’indipendenza del pm rispetto al potere esecutivo. Il ruolo del giudice uscirà difeso e rafforzato, senza indebolire l’accusa, attuando in pieno il
principio liberale secondo cui la giurisdizione si attua mediante
il giusto processo, dove le parti sono in condizioni di parità
davanti al giudice terzo e imparziale”, ha concluso il ministro.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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