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Gravina resta alla guida della Figc “Unità ritrovata”

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ROMA (ITALPRESS) – Aveva parlato di “unità ritrovata” e i fatti gli hanno dato ragione. Gabriele Gravina è stato rieletto presidente della Federcalcio per il terzo mandato con il 98,7% dei voti. Il numero 1 di via Allegri, candidato unico all’assemblea elettiva che si è tenuta all’hotel “Cavalieri-A Waldorf Astoria” di Roma, ha ricevuto 481,084 voti. Solamente 6,416 le schede bianche. “Sono mesi che stiamo lavorando per creare questo clima di unità. Siamo andati in gol, per usare la nostra metafora”, le sue parole in conferenza stampa. Prima della rielezione aveva parlato dell’unità come una forza necessaria per “smascherare le menzogne, i tranelli, le calunnie”. Parole che precedono quelle del numero 1 della Lega Serie A, Ezio Maria Simonelli secondo il quale è “finito il tempo delle divisioni e dei personalismi”. Presenti il presidente della Fifa, Gianni Infantino, e quello della Uefa, Aleksander Ceferin. Entrambi hanno ricordato il tema delle infrastrutture. “Una priorità”, secondo il numero 1 dell’organismo mondiale. Tra gli auspici di Gravina, insieme alla tax credit per investimenti virtuosi e alla percentuale dei proventi delle scommesse sul calcio da riservare alle giovanili, al settore femminile e all’impiantistica, c’è proprio la necessità di una legge speciale sugli stadi. Sullo sfondo c’è il percorso verso Euro2032, visto che entro il 1° ottobre 2026 la Figc dovrà indicare cinque impianti: “Tre sono accettati o accettabili, Milano, Torino e Roma – ha spiegato Gravina -. Il quarto stadio lo possiamo già segnalare, Firenze. Poi Palermo, grazie all’intervento del City Group, ha avviato un’ottima interlocuzione con l’amministrazione comunale, mentre Bologna e Cagliari sono a buon punto. Anche Bari è molto impegnata”. Poi ancora: “Non amo le polemiche, ma mi dispiace quando leggo e mi si dice che per Euro2032 non ci possano essere contributi. Apprezzo molto quello che viene fatto per tennis, ciclismo e sci. Ma non amo quando il calcio viene considerato la cenerentola di tutto lo sport”. Tra gli obiettivi c’è la qualificazione ai Mondiali del 2026: “La vivo con la stessa ansia con la quale la vivono gli italiani. Ma non la voglio trasferire ai ragazzi e a Spalletti”. Il ct azzurro sorride dopo la rielezione di Gravina: “A livello professionale sono molto felice e a livello umano lo sono molto di più perchè ho potuto constatare la qualità della persona”. Prima della votazione, che ha visto anche la riconferma di Luca Galea alla presidenza del Collegio dei Revisori dei Conti, i lavori sono stati aperti dall’elezione dei consiglieri federali. La Lega Serie A passa da tre a quattro: oltre a Simonelli, membro di diritto come gli altri presidenti delle leghe, faranno parte del consiglio anche Giuseppe Marotta (presidente dell’Inter), Francesco Calvo (managing director revenue & football development della Juventus) e Stefano Campoccia (vicepresidente dell’Udinese). Eletti Giovanni Carnevali per la Lega B, Daniele Sebastiani per la Lega Pro, Ilaria Bazzerla, Giacomo Fantazzini, Daniele Ortolano, Sergio Pedrazzini, Giuliana Tambaro per la Lega Nazionale Dilettanti. In rappresentanza degli atleti Valerio Bernardi, Davide Biondini, Umberto Calcagno e Sara Gama, mentre per i tecnici Giancarlo Camolese e Silvia Citta.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Torino torna alla vittoria, 1-0 alla Cremonese firmato Vlasic

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TORINO (ITALPRESS) – Il Torino torna al successo dopo un mese e mezzo. I ragazzi di Marco Baroni si impongono 1-0 sulla Cremonese nel match dell’Olimpico Grande Torino. Dopo un’iniziale fase di studio, la formazione ospite si ritaglia la sua prima occasione da rete con un colpo di testa di Bonazzoli, che viene deviato da Coco. La risposta dei granata non tarda ad arrivare, poiché al 19′ Adams controlla una gran palla di Asllani e calcia verso la porta, ma Audero si rifugia in corner. Questa azione sembra sbloccare i padroni di casa, che prendono fiducia ed iniziano a fare la partita. Al 27′ la pressione offensiva del Torino porta i frutti sperati, poiché Nikola Vlasic realizza il gol del vantaggio: Zapata appoggia per il croato, che con il destro trafigge Audero. La Cremonese non resta a guardare, infatti, si rende subito pericolosa con un’ormai classica rovesciata di Bonazzoli, che viene deviata da Paleari. Pochi secondi dopo Lazaro sbaglia completamente il retropassaggio per il suo portiere regalando palla a Vardy, che però non riesce ad approfittarne. Al 39′ Maripan ha una buona occasione in area di rigore, ma viene anticipato da un avversario che sventa la minaccia.

In apertura di ripresa Adams va al cross dal fondo per Ismajli, che di testa mette in difficoltà Audero, bravo a respingere la sfera. La Cremonese prova ad affidarsi alle sostituzioni di Davide Nicola per riacciuffare la gara, ma i nuovi ingressi non riescono a dare una scossa. I piemontesi si difendono in maniera ordinata e tentano l’affondo in contropiede, tant’è che al 70′ Adams sfiora il raddoppio con un destro a giro, su cui è ancora decisivo Audero. All’80’ la coppia Vazquez-Moumbagna costruisce una buona chance per il pareggio, ma dopo l’uno-due il camerunese sbaglia tutto calciando alto a due passi dalla porta. I padroni di casa cercano di colpire nuovamente in contropiede con Adams, ma in questo frangente lo scozzese non centra lo specchio. A pochi secondi dallo scadere i grigiorossi protestano per un presunto fallo di mano in area di Simeone, ma dopo un check del Var il direttore di gara sancisce la fine del match e la vittoria degli uomini di Marco Baroni. Dopo tre ko consecutivi, il Torino torna a muovere la classifica salendo a 17 punti, mentre la Cremonese resta a quota 20.

IL TABELLINO 

TORINO (3-4-1-2): Paleari 6; Ismajli 6, Maripan 6, Coco 6.5; Pedersen 6, Asllani 6.5 (46’st Ilkhan sv), Gineitis 6 (19’st Casadei 6), Lazaro 5.5 (46’st Biraghi sv); Vlasic 7; Zapata 6 (19’st Simeone 5.5), Adams 5.5 (38’st Ngonge sv). In panchina: Popa, Israel, Masina, Aboukhlal, Ilic, Anjorin, Dembele, Nkounkou, Tameze, Njie. Allenatore: Baroni 6.

CREMONESE (3-5-2): Audero 6.5; Terracciano 6, Baschirotto 6, Ceccherini 5.5; Barbieri 5.5 (18’st Floriani Mussolini 6), Payero 6, Bondo 5 (7’st Zerbin 6), Vandeputte 6 (32’st Vazquez 5.5), Pezzella 5.5 (18’st Sanabria 5.5); Bonazzoli 5 (32’st Moumbagna 5.5), Vardy 5.5. In panchina: Silvestri, Nava, Valoti, Johnsen, Lordkipanidze. Allenatore: Nicola 6.

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ARBITRO: Marinelli di Tivoli 6.

RETI: 27’pt Vlasic.

NOTE: Giornata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Barbieri, Payero, Pedersen. Angoli: 6-6. Recupero: 2′, 6′.

– foto IMAGE –

(ITALPRESS).

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Spalletti “Sta a noi dare sostanza alla passione di Elkann”

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TORINO (ITALPRESS) – John Elkann si tiene stretta la Juve e Luciano Spalletti ha tutta l’intenzione di restituirgli una squadra vincente. Dopo le dichiarazioni dell’ad di Exor che ha ribadito la volontà di non cedere il club dopo l’offerta di Tether, alla vigilia della trasferta di Bologna il tecnico bianconero sottolinea che “fa piacere ancora una volta sentire la forza e la passione di John Elkann e della famiglia per questo club. Sta a noi dare sostanza e concretezza a questa passione, onorando il passato e costruendo un futuro dello stesso livello o anche migliore, come ci ha detto lo stesso Elkann quando ci è venuto a trovare”. Un futuro che passa dall’atteggiamento più che dai moduli. Detto che “Rugani è già utilizzabile, anche se in maniera ridotta, mentre Bremer, visto l’infortunio avuto, ha ancora bisogno di un pò di tempo, bisogna andarci cauti”, sul passaggio al 4-2-3-1 Spalletti precisa che “non si vince occupando delle posizioni ma degli spazi, andando a decidere dove vuoi portare la partita, e questi spazi non sono fra i reparti, il calcio va verso l’uno contro uno in tutte le parti e bisogna adattarsi – sottolinea – La personalità è fondamentale nel calcio ma se una volta aveva personalità chi rischiava la giocata, ora ci vuole personalità nell’accettare la partita a tutto campo. Dobbiamo fare passi in avanti nella continuità di questi duelli, di queste corse e rincorse, di attaccare lo spazio. Atalanta, Roma, Bodo, Bologna, fanno tutti così: per fare una partita da campioni bisogna stare nel cuore della squadra per 90 minuti e vicini al pallone, non basta più la giocata di un elemento”.

Ma questa Juve può cambiare: “nessuno mi convincerà a farmi credere che loro non siano bravi, che questi limiti non riusciremo a superarli. Ho accettato di venire credendo questo”. Domani Locatelli e compagni troveranno una squadra in forma. “Bisogna fare i complimenti a chi lo allena, a chi lo ha costruito, sta facendo vedere di avere qualità, è una di quelle squadre che quando gioca vuole decidere le regole, ti costringe a questa enorme quantità di duelli, cerca di recintarti e ti indirizza negli spazi che vuole. Dobbiamo abbattere questi recinti e andare a fare l’uomo oltre l’uomo. Se non saremo pronti a questo sarà una serata complicata. Italiano? E’ uno degli allenatori giovani più forti che abbiamo, ho consigliato di prenderlo a tutti quelli che mi hanno chiesto, non solo De Laurentiis”. Come per Napoli, la Juve partirà per la trasferta il giorno stesso della partita. “Non andremo più in ritiro. Il ritiro non è un luogo ma una condizione mentale, è una fatica in più, diventa una corrosione, una ruggine per la testa e non serve quando si ha una squadra di bravi ragazzi come nel nostro caso. Chi veste la maglia della Juve in ritiro c’è sempre, anche quando è a casa”.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Juventus, il cda di Exor respinge la proposta di Tether. Elkann “La nostra storia e i nostri valori non sono in vendita”

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TORINO (ITALPRESS) – Il cda di Exor ha respinto all’unanimità la proposta di Tether relativa all’acquisizione di una partecipazione di controllo in Juventus. E’ quanto si legge in una nota di Exor. “Exor annuncia che il proprio Consiglio di Amministrazione ha respinto all’unanimità la proposta non sollecitata presentata da Tether Investments per l’acquisizione tutte le azioni di Juventus Football Club detenute da Exor” si legge nella nota.

“Exor ribadisce quanto già dichiarato più volte in precedenza, ovvero che non ha alcuna intenzione di cedere alcuna quota in Juventus a terzi, inclusa, ma non solo, la società salvadoregna Tether. La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo, che continuano ad essere pienamente impegnati nei confronti del Club, supportando il nuovo management team nell’attuazione di una chiara strategia volta a ottenere importanti risultati sia sul campo che fuori”.

“La Juventus, la nostra storia, i nostri valori, non sono in vendita”. Lo ha dichiarato l’ad di Exor John Elkann in un video pubblicato sul sito della Juventus a seguito dell’offerta presentata da Tether per l’acquisizione delle quote della società bianconera. “La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni. Fa parte nel vero senso della parola perchè nel corso di un secolo quattro generazioni l’hanno ingrandita, resa forte, accudita nei momenti difficili e festeggiata nei tanti momenti felici” ha detto Elkann. “Ma non solo. La Juve fa parte di una famiglia, molto, molto più grande: la famiglia bianconera, fatta di milioni di tifosi in Italia e nel mondo, che amano la Juve come si amano le persone care. Proprio pensando a questa passione, a questa storia d’amore che ci unisce da oltre un secolo, come famiglia continuiamo a sostenere la nostra squadra e guardare al futuro per costruire una Juve vincente. La Juventus, la nostra storia, i nostri valori, non sono in vendita”.

– foto IPA Agency –

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