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Cronaca

Mazzali “Il panettone milanese merita il riconoscimento Dop”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il panettone milanese è molto più di un semplice dolce natalizio: è un patrimonio culinario che continua a evolversi, fra tradizione e innovazione. Credo fermamente che il suo successo risieda nella sua tradizione artigianale. Dietro a ogni panettone ci sono storie di maestri pasticceri che selezionano materie prime di altissima qualità, rispettano tempi di lievitazione lunghi e utilizzano tecniche consolidate”. Lo ha dichiarato Barbara Mazzali, Assessore regionale al Turismo, Moda e Marketing Territoriale di Regione Lombardia, durante l’evento “San Biàs e l’Ultim Tocch de Panetton”, svoltosi allo Starhotels E.c.ho di Milano. La manifestazione ha visto la partecipazione di esperti del settore e personalità istituzionali, riuniti per celebrare l’eccellenza del panettone artigianale.
In questa occasione, è stato conferito il premio per il Miglior Panettone Artigianale 2024 alla Pasticceria Colombo di Barasso, in provincia di Varese. “Un riconoscimento che sottolinea l’impegno e la passione del maestro pasticcere Claudio Colombo e del suo team, che con dedizione portano avanti la tradizione dolciaria lombarda. Già nel 2022, la Pasticceria Colombo si era distinta ottenendo il secondo posto alla Coppa del Mondo del Panettone, confermando la sua eccellenza nel panorama internazionale”.
“Per me è un onore, per il secondo anno consecutivo, premiare il miglior panettone artigianale della Lombardia – ha sottolineato Mazzali -. Questo riconoscimento va oltre il semplice apprezzamento di un prodotto: è un tributo alla passione, all’artigianalità e alla dedizione dei nostri maestri pasticceri. La Pasticceria Colombo di Barasso incarna questi valori, rappresentando un faro di eccellenza nella nostra regione. La loro attenzione alla qualità delle materie prime e il rispetto delle tecniche tradizionali sono un esempio luminoso di ciò che rende grande la nostra tradizione dolciaria”. “Ecco perchè è importante promuovere e difendere le piccole imprese artigianali che ancora oggi producono il panettone secondo metodi tradizionali – ha aggiunto Mazzali -. Dobbiamo tutelare i piccoli produttori, incoraggiando pratiche che privilegiano la qualità e l’autenticità rispetto alla quantità. Dalla ricetta lombarda nasce una versione originale e straordinaria di questo dolce, che è un vero e proprio pezzo di Lombardia da gustare e custodire come una delle nostre eccellenti tradizioni”.
L’Assessore Mazzali ha inoltre evidenziato l’importanza di realtà come l’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano, presieduta da Claudio Gatti, che svolge un ruolo fondamentale nella promozione e nella tutela del panettone artigianale: “Un ringraziamento speciale all’Accademia del Panettone e al suo presidente Claudio Gatti. Il loro impegno nel preservare e diffondere la cultura del lievito madre e del panettone italiano è encomiabile. Grazie a loro, le tradizioni vengono mantenute vive e trasmesse alle future generazioni di pasticceri”.
Mazzali ha poi ricordato il valore di chi sostiene la promozione e la valorizzazione del panettone come simbolo della tradizione lombarda e italiana: “A dare forza a questa battaglia per la tutela dell’artigianalità ci sono persone come Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, e Enrico Derflingher, maestro della cucina italiana e presidente di Euro-Toques. Enrico Derfhinger è un’ulteriore eccellenza lombarda che porta nel mondo la qualità della nostra tradizione culinaria. Il loro impegno, insieme a quello di tanti altri, dimostra quanto sia importante proteggere l’autenticità di un prodotto che è molto più di un semplice dolce: è storia, cultura, passione”.
– foto staff assessore Barbara Mazzali –
(ITALPRESS).

Cronaca

L’Inter batte 2-1 la Fiorentina, ora -1 dal Napoli

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MILANO (ITALPRESS) – Fiorentina dominante al Franchi, Inter dominante a San Siro: i nerazzurri riscattano il 3-0 di giovedì e battono i viola 2-1. Una vittoria d’oro, che vale il riavvicinamento al Napoli: solo un punto di vantaggio per Conte, fermato ieri dall’Udinese. Nei primi dieci minuti la squadra di Inzaghi sfiora il 90% di possesso palla e schiaccia la Fiorentina nella sua metà campo, in un avvio a senso unico. Lautaro sfiora il gol dopo cinquanta secondi e la Fiorentina non riesce ad uscire, con una serie di azioni interiste. La migliore è per Barella, con una bellissima rovesciata che termina out di poco. Dopo un quarto d’ora la Fiorentina esce dal suo guscio, ma domina ancora l’Inter: palo sfiorato da Carlos Augusto e traversa di Lautaro da corner. Proprio da un calcio d’angolo, subito dopo l’uscita di Thuram per infortunio, nasce il gol del vantaggio.
Una mischia genera il tocco di Lautaro, ma c’è una deviazione di Pongracic che spiazza de Gea: autorete e 1-0 al 28′. Forti proteste viola, a ragion veduta: la palla era uscita sul recupero di Bastoni, che ha generato l’angolo. La Penna non rivede la sua decisione e l’Inter, sempre dominante, sfiora il raddoppio col neoentrato Arnautovic: ottima la respinta di de Gea. Nei minuti finali, però, un’altra decisione contestata consegna il pari alla Fiorentina: rigore dubbio e 1-1 di Mandragora (44′). Si alza la tensione con una mini-rissa tra Parisi e Calhanoglu (ammoniti) e, nella ripresa, il turco non rientra in campo: c’è Zielinski in regia.
L’Inter torna a gestire le operazioni e, al 52′, passa: cross di destro di Carlos Augusto, Arnautovic brucia Ranieri e insacca di testa il 2-1. Palladino schiera tutte le sue carte dalla panchina, da Zaniolo a Gudmundsson, ma le migliori occasioni sono ancora nerazzurre. Lautaro e Zalewski vanno vicinissimi al tris, deboli i tiri di Gosens e Zaniolo. I quattro minuti di recupero servono solo all’Inter, che amministra e tiene a bada i rivali.
Vittoria pesantissima per Inzaghi, che si porta a -1 dal Napoli capolista (55): 54 punti per i nerazzurri dopo 24 giornate. Si ferma invece a quota 42 la Fiorentina, scavalcata da Lazio (45) e Juventus (43): ora i viola sono sesti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Milano, nuovi ingressi in Nm da municipi, Lupi “Ripartiamo da periferie”

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MILANO (ITALPRESS) – Entrano in Noi Moderati – Centro popolare tre consiglieri municipali di Milano. Isabella Ferlicchia del municipio 9 che proviene da Azione, Donato Policastro del municipio 6, anche lui da Azione, ed Erminio Galluzzi del municipio 5 da Italexit. Durante la conferenza stampa di presentazione dei nuovi membri, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha evidenziato come i nuovi ingressi siano “un segno importante perchè la politica del centrodestra, populisti o no, deve ripartire dalla gente e dalle periferie, dal dialogo con le forze vive di questa città”. Mariangela Padalino, capogruppo di Noi Moderati a Palazzo Marino, ha spiegato che i municipi da dove provengono i tre consiglieri “sono importanti per numero e territorialità” e che le tre figure sono impegnate “in numerosi progetti per migliorare la città” perchè “Milano ha bisogno di pragmatismo e concretezza, c’è un grosso problema di case e sicurezza”. “Per noi questo è un nuovo inizio. Qui vogliamo rappresentare il ruolo spesso sottovalutato non solo dei consiglieri comunali ma anche dei consiglieri di municipio – è intervenuta la senatrice Mariastella Gelmini – . Se si vuole governare al meglio Milano il ruolo dei municipi andrebbe tenuto di più in considerazione perchè sono i terminali del dialogo diretto con i cittadini”. Gelmini ha poi precisato che “noi non siamo qui per intraprendere una competizione interna con altri partiti di centro. Ma per allargare il centrodestra, pensiamo infatti che ci siano le condizioni per creare una casa più grande per ospitare chi ha una visione cattolica, ma anche una voce liberale e, soprattutto qui a Milano, riformista”. Le nuove adesioni al partito da parte di consiglieri regionali, comunali e municipali a Milano, in Lombardia e in tutta Italia sono “importanti perchè sono è il segnale che Noi Moderati cresce in tutta Italia e anche nelle città come Milano”, ha sottolineato Alessandro Colucci, deputato e coordinatore lombardo.(ITALPRESS).

Foto: xm4

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LA MORTE DI ALEX BENEDETTI, DJ E DIRETTORE DI VIRGIN RADIO

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È morto Alex Benedetti, 53 anni, direttore di Virgin Radio (gruppo RadioMediaset). Il dj e conduttore radiofonico si sarebbe gettato nel vuoto dal suo ufficio al settimo piano di via Turati, in pieno centro a Milano, accanto al Consolato Americano. Le indagini sono state affidate alla polizia e sul posto sono andati anche gli agenti della scientifica. Secondo quanto emerso si sarebbe trattato di un gesto volontario, come testimoniano anche le immagini delle telecamere installate in zona. Nel 1994 Alex Benedetti era arrivato a Radio Italia Network come tecnico di regia e produzione, poi nel 2007 il passaggio a Virgin, dove è cresciuto fino a diventare direttore il 1 Aprile 2019. Nato a Udine, Benedetti era milanese d’adozione, era arrivato infatti nella metropoli lombarda dal 1999.
Quando scompare un personaggio che conosci, per aver lavorato per tanti anni in quello stesso palazzo e gruppo editoriale, il primo istinto è quello di rimanere basiti. Poi però devi scrivere la notizia, dovendo assolvere ad un ruolo che ti porta a fare un tg lombardo e un tg nazionale tutti i giorni. Vedi i primi lanci di agenzia e capisci che dietro questa morte c’è sì un gesto volontario (odio la parola “suicidio”) ma anche e soprattutto un dramma umano. Solo che a questo punto ci sono i giornalisti “con tatto” e i giornalisti “prestati al mestiere”, come amo definirli io per non essere volgare, perché il tatto probabilmente non sanno neanche dove sta di casa. E allora ecco qui che, anziché dare la notizia “asciutta”, senza particolari dettagli, si lanciano subito nelle possibili cause di questo gesto volontario: “amici e testimoni riferiscono agli inquirenti di uno stato di depressione vissuto in questi ultimi tempi per problemi economici”. Fanno pure riferimento a una presunta lettera d’addio che poi non si rivelerà tale…Capite la bassezza del giornalista “prestato al mestiere”, che non verifica neppure le notizie? E purtroppo questi giornalisti non scrivono su testate semisconosciute, ma sui più autorevoli quotidiani nazionali. Io invece vorrei ricordare Alex Benedetti come un bravo dj, solare, ironico, autentico, sensibile e fragile.
A Sanremo, in segno di lutto, è stata annullata la serata di gala di questa sera che avrebbe dovuto inaugurare le attività di RadioMediaset al Festival. L’evento, a inviti, avrebbe accolto a Villa Nobel gli artisti in gara e i rappresentanti delle case discografiche. Condoglianze ai familiari e colleghi di Alex, vi stringo in un forte abbraccio.

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