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Cronaca

Sanremo, nella top 5 Giorgia, Cristicchi, Brunori, Corsi e Lauro

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SANREMO (ITALPRESS) – Brunori Sas, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi, Achille Lauro si aggiudicano la top 5 delle preferenze della sala stampa tv e web del festival di Sanremo. Non sono state rese note, come previsto dal regolamento, le loro posizioni in questa classifica provvisoria.
Ad aprire la prima serata è la voce di Ezio Bosso che risuona, come nel 2016, insieme alle note di Following a bird mentre dice: “Ricordatevi sempre: la musica come la vita si può fare solo in un modo, insieme”. A sorpresa arriva il videomessaggio di papa Francesco per la musica che “può aprire il cuore all’armonia e alla gioia di stare insieme” prima dell’esibizione dell’israeliana Noa e della palestinese Mira Awad che cantano Imagine e fanno un appello alla pace tra i loro Paesi. E ancora: i ringraziamenti di Carlo Conti, conduttore e direttore artistico, a Baglioni e Amadeus, e anche a Mike Bongiorno e a Pippo Baudo, “il papà del Festival come lo conosciamo ora”. Un tributo a Fabrizio Frizzi “che avrei voluto qui”, la performance del superospite Jovanotti e l’annuncio di Gianmarco Tamberi che continuerà a gareggiare fino a Los Angeles 2028. Il Festival di Sanremo numero 75, il quarto di Carlo Conti, raccoglie senza apparenti scossoni (ma la riprova sarà negli ascolti di domani) la pesante eredità degli ascolti di Amadeus, sulla quale ha scherzato Jovanotti: “Bisogna sempre alzare l’asticella: a te Amadeus l’ha messa bella alta. Ma siamo qui col beneplacito di Ama e di Fiore, me lo hanno detto”. Con Carlo Conti sul palco i primi due dei dodici co-conduttori: Gerry Scotti, “prestato” da Mediaset, e Antonella Clerici. A inaugurare la gara è stata Gaia, in abito crema, con “Chiamo io chiami tu”, seguita da Francesco Gabbani, in completo nero con applicazioni di strass e fiore bianco all’occhiello, con “Viva la vita”. Rkomi, in total white, giacca monopetto e torso nudo, in gara con “Il ritmo delle cose”, è stato accolto da Gerry Scotti che ha ironizzato: “Mia mamma mi diceva sempre di mettere la maglietta della salute”. Noemi, in abito nero a sirena con strascico bianco, ha presentato “Se t’innamori muori”. Simone Cristicchi, emozionatissimo, ha ricevuto un lungo applauso dopo “Quando sarai piccola”, mentre Marcella Bella, in tuta pantalone nera, ha cantato “Pelle diamante”. Achille Lauro, in frac nero, panciotto bianco e papillon di seta in tinta, ha portato sul palco il brano autobiografico “Incoscienti giovani”. Giorgia, in un lungo abito elegante, ha conquistato l’Ariston con “La cura per me”, mentre Rose Villain, in rosso, ha presentato “Fuorilegge”. Accoglienza calorosa per Olly con “Balorda nostalgia”, seguito da Elodie, fasciata in un abito scollato color argento, con “Dimenticarsi alle 7”. Shablo con Guè, Joshua e Tormento, con atmosfere tra soul e Anni ’90, ha portato sul palco “La mia parola”, mentre Massimo Ranieri ha cantato “Tra le mani un cuore”. Willie Peyote ha presentato “Grazie ma no grazie”, mentre Tony Effe si è esibito con “Damme na mano”. Serena Brancale ha portato “Anema e corè, seguita da Brunori Sas con “L’albero delle noci”. Dopo Raf che, al Suzuki Stage, ha festeggiato i 40 anni di “Self Control”, si avvicendano i Modà con “Non ti dimentico”, Clara con “Febbre”, Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”, Fedez con “Battito”, Bresh con “La tana del granchio”, Sarah Toscano con ‘Amarcord’, Joan Thiele con ‘Ecò, Rocco Hunt con “Mille vote ancora”, Francesca Michielin con “Fango in Paradiso” e i The Kolors con “Tu con chi fai l’amore”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

Cronaca

Balla “Marocco impegnato a garantire stabilità nel Mediterraneo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Marocco è la porta dell’Africa per l’Italia e per l’Europa” grazie alla “sua posizione geostrategica – dista 12 km dalla Spagna – ma anche per la sua leadership molto consolidata. E’ un attore molto rispettato per la pace e la sicurezza in Africa e nel Mediterraneo”, un tema su cui “lavoriamo con l’Italia, con cui siamo impegnati nella lotta contro l’immigrazione, contro il fondamentalismo e l’estremismo. Lavoriamo per garantire una stabilità del Mediterraneo”. Lo ha detto Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format televisivo dell’agenzia Italpress.
Lo scambio tra i due popoli è “assolutamente ottimo, il Marocco e l’Italia celebrano quest’anno due secoli di rapporti diplomatici. Questo rapporto è arricchito anche dal fatto che c’è una grande presenza della comunità marocchina in Italia”. La comunità marocchina è “la prima comunità straniera che crea impresa, quindi anche l’integrazione economica in Italia è ottima”. Poi “c’è stata anche una grande presenza della comunità italiana in Marocco negli anni Cinquanta-Sessanta e fino agli anni Settanta, che ha contribuito allo sviluppo del Paese. Fa da ponte umano e culturale”.
Inoltre “adesso c’è una grande presenza di imprenditori italiani, attratti dal fatto che il Marocco offre grandi opportunità di investimento in diversi campi: dall’alta tecnologia all’automotive (il Marocco è tra i top 15 del mondo per la produzione), dall’aeronautica alle energie rinnovabili e alle infrastrutture”, ha spiegato l’ambasciatore.
“Dal primo momento il Marocco ha aderito al piano Mattei perchè abbiamo pensato che è un piano all’avanguardia, che stabilisce un rapporto di partenariato con i Paesi africani – ha sottolineato Balla -. Il Marocco è stato scelto come un Paese prioritario per la formazione in materia di energia rinnovabili” che “abbiamo già avviato: è stata scelta l’Università di Marrakech, molto all’avanguardia nella ricerca sull’ambiente. La particolarità di questo piano è che prevede un’azione italo-marocchina”.
Muhammad VI, al trono da 25 anni, “è un re che ha rivoluzionato la scena nazionale, che ha portato grandi trasformazioni non soltanto economiche, ma anche sociali, ad esempio per i diritti delle donne, ha rivoluzionato il Codice della famiglia per garantire la parità sociale”, ha spiegato l’ambasciatore.
Il Marocco “è un Paese stabile, aperto, nel quale conta la cultura del dialogo”, ha ricordato.
Sulla questione del Sahara occidentale e della controversia con l’Algeria, “una risoluzione ONU ha ribadito la necessità di raggiungere una soluzione politica su questa controversia regionale, sulla base dell’iniziativa marocchina per l’autonomia”.
“Purtroppo dall’altra parte c’è un rifiuto” e “questa situazione non fa che aggravare la sofferenza delle persone nei campi profughi di Tindouf, che vivono in condizioni molto difficili, sono private dei diritti di movimento e di tutti i diritti umani”, ha spiegato Balla, ricordando che “cento Paesi membri dell’Onu, tra cui 20 dell’Unione Europea, considerano l’iniziativa marocchina per l’Autonomia unica base per la soluzione di questa controversia”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Nordio “Mai pubblico ministero sottoposto a potere dell’Esecutivo”

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ROMA (ITALPRESS) – “La riforma costituzionale è una riforma che ha un’origine tecnica. Quando si è introdotto il sistema penale cosiddetto accusatorio, tutta la struttura costituzionale che avrebbe dovuto accompagnare un sistema rivoluzionario come quello non è stata toccata, prima o dopo doveva essere toccata. Quella Costituzione che andava bene con un processo paradossalmente firmato da Alfredo Rocco, da Benito Mussolini e da Vittorio Emanuele III, e che è durato fino al 1988, non andava più bene dopo l’introduzione di un processo completamente incompatibile o in parte incompatibile”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenuto a un convegno organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata sulla riforma costituzionale sull’ordinamento giurisdizionale e il Consiglio superiore della magistratura.

“Non c’è nessun reato di lesa maestà e tanto meno un vulnus all’indipendenza e all’autonomia della magistratura giudicante e requirente. E’ scritto a chiarissime lettere nella riforma costituzionale. Ogni processo alle intenzioni, che – sotto sotto – si intenda alla fine modificare anche questa, non è altro che un artificio divinatorio, un pò fantasioso. Perchè si deve leggere nella riforma della Costituzione quello che nella riforma non solo non c’è, ma è scritto a chiarissime lettere. E anche qui mi permetto un riferimento personale, vi pare che una persona che per 40 anni ha fatto il pubblico ministero proprio per essere libero e indipendente vorrebbe un pubblico ministero sottoposto al potere esecutivo. E’ già scritto, non avverrà mai, non avverrà ‘in my name’, non in nome di questa riforma costituzionale”, ha concluso il guardasigilli.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Cronaca

Kirsty Coventry nuova presidente del Cio, prima donna nella storia

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COSTA NAVARINO (GRECIA) (ITALPRESS) – Kirsty Coventry è la nuova presidente del Cio. Ex nuotatrice, la 41enne zimbabwese è stata eletta nel corso della 144esima sessione del Comitato Olimpico Internazionale a Costa Navarino, in Grecia. Decimo presidente nella storia del Cio, e prima donna alla guida dello sport mondiale, la Coventry succede a Thomas Bach che esaurirà il mandato il 23 giugno. Ha battuto al primo turno la concorrenza di altri sei candidati: il principe giordano Feisal Al Hussein, David Lappartient, Johan Eliasch, Juan Antonio Samaranch, Sebastian Coe e Morinari Watanabe. Nata ad Harare il 16 settembre 1983, Coventry è stata una grande nuotatrice ed attualmente è ministro della Gioventù e dello Sport dello Zimbabwe. E’ membro del Comitato olimpico internazionale dal 2013 ed è stata presidente della Commissione atleti del Cio. Ha frequentato e nuotato a livello agonistico per l’Università di Auburn in Alabama, negli Stati Uniti. Alle Olimpiadi estive di Atene 2004 ha vinto tre medaglie (un oro nei 200 dorso, un argento e un bronzo), mentre ai Giochi di Pechino 2008 ha vinto quattro medaglie: l’oro dei 200 dorso e tre argenti. Nel 2016 Coventry si è ritirata dal nuoto dopo la sua quinta partecipazione a cinque cerchi. “E’ un momento straordinario, un grande onore, grazie dal profondo del cuore”, le prime parole della dirigente africana.
“Non è solo un grande onore ma anche un promemoria del mio impegno verso ognuno di voi – ha aggiunto – Vi renderò orgogliosi, adesso lavoriamo insieme. La ragazzina che ha iniziato a nuotare nello Zimbabwe tanti anni fa non avrebbe mai potuto sognare questo momento” ha detto Coventry. “Sono particolarmente orgogliosa di essere la prima donna presidente del Cio e anche la prima africana. Spero che questo voto sia di ispirazione per molte persone. Oggi i soffitti di cristallo sono stati infranti e sono pienamente consapevole delle mie responsabilità. Lo sport ha un potere ineguagliabile di unire, ispirare e creare opportunità per tutti, mi impegno a garantire di sfruttare al meglio questo potere. Insieme all’intera famiglia olimpica, compresi i nostri atleti, fan e sponsor, costruiremo sulle nostre solide fondamenta, abbracceremo l’innovazione e sosterremo i valori di amicizia, eccellenza e rispetto. Il futuro del Movimento Olimpico è luminoso e non vedo l’ora di iniziare”.
Dopo l’elezione, il presidente del Cio, Thomas Bach, ha dichiarato: “Congratulazioni a Kirsty Coventry per la sua elezione come 10° presidente del Cio. Accolgo con grande favore la decisione dei membri del Cio e attendo con ansia una forte cooperazione, in particolare durante il periodo di transizione. Non c’è dubbio che il futuro del nostro movimento olimpico sia luminoso e che i valori che rappresentiamo continueranno a guidarci negli anni a venire”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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