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Cronaca

Jeremic “Tra Serbia e Italia rapporto duraturo e solido”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le relazioni tra Italia e Serbia sono di lunga data: l’anno scorso abbiamo celebrato 145 anni di rapporti diplomatici e 15 anni di partenariato strategico, la nostra cooperazione è sviluppata in tanti settori. Il mio lavoro è cercare e trovare l’opportunità per crescere insieme, nell’ambito istituzionale, economico, ma anche culturale”. Lo ha detto l’ambasciatrice della Serbia in Italia, Mirjana Jeremic, in un’intervista a Claudio Brachino per il format televisivo Diplomacy Magazine dell’agenzia Italpress. Una donna protagonista come “tante ambasciatrici nel mondo, forse perchè abbiamo una sensibilità particolare. E’ molto importante che dare alle donne posizioni di leadership diventi una regola e non un’eccezione”. La maggior parte dei serbi in Italia ha scelto Trieste. “Ho incontrato il sindaco, che mi ha detto che ha ottimi rapporti con la comunità serba e sono davvero contenta di sentirlo”, vuol dire che “la comunità serba è ben integrata in Italia”, ha aggiunto Jeremic.
Poi in tanti “hanno acquisito la doppia cittadinanza, tra cui artisti, imprenditori, studenti e atleti”. L’adesione della Serbia all’Unione Europea “è una strada molto lunga: il ministro Tajani ha detto che la Serbia potrebbe essere un membro dell’Unione Europea anche prima del 2030 e siamo molto grati del supporto del governo italiano, ma purtroppo non decide solo l’Italia”, ha sottolineato.
“Siamo un piccolo Paese, ma abbiamo rapporti economici” con tutti, specialmente con l’Italia: “nel 2023 abbiamo avuto il primo business forum a Belgrado, a cui ha partecipato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha visto la presenza di tantissime aziende italiane e serbe, poi a Trieste a maggio dell’anno scorso con la presenza del nostro primo ministro e di cinque ministri e l’ultimo il 31 gennaio, di nuovo con il ministro Tajani e oltre 400 aziende italiane. E’ un segnale che i nostri rapporti economici sono davvero eccellenti. L’apertura di Simest, Sace e Cassa Depositi e Prestiti a Belgrado è uno stimolo per gli investitori italiani a venire in Serbia”. Inoltre “siamo molto orgogliosi perchè abbiamo vinto una prestigiosa competizione come l’Expo 2027, Belgrado sarà capitale del mondo dal 15 maggio al 15 settembre e aspettiamo oltre 100 Paesi, tra cui l’Italia”.
Sull’intelligenza artificiale, ha evidenziato Jeremic, “siamo tra i primi 25 Paesi che hanno adottato la strategia per la sua applicazione nell’energia, nell’istituzione e nella sanità e a dicembre abbiamo ospitato anche un vertice sull’intelligenza artificiale”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Cremona, scoperta associazione a delinquere. Sequestrati 1,5 milioni

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CREMONA (ITALPRESS) – Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, il Gruppo della Guardia di Finanza di Cremona in esecuzione di provvedimento cautelare disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brescia a carico di 4 società di capitali e 3 persone fisiche, ha sottoposto a sequestro 14 immobili, 6 autovetture, 13 rapporti finanziari (recanti saldi attivi per circa 250 mila euro) e 19 mila euro in contanti per un valore stimato di oltre 1 milione e mezzo di euro.

Il Gip ha applicato la misura cautelare del sequestro preventivo convalidando il provvedimento d’urgenza precedentemente emesso dalla Procura, a fronte dei gravi indizi che sarebbero emersi dalle indagini sull’esistenza di una associazione per delinquere costituita da 3 imprenditori edili di Castelcovati (BS) che avrebbero gestito 3 società, intestate a “prestanome” compiacenti ed aventi sede legale presso indirizzi inesistenti di San Bassano (CR), Crema (CR) e Pistoia, dedite all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti al fine di compensare indebitamente il corrispondente credito IVA fittizio per il versamento delle ritenute IRPEF e dei contributi previdenziali gravanti sulle retribuzioni degli operai edili.

Di fatto tali aziende sarebbero state utilizzate quali “serbatoi di manodopera” al fine di fornire i lavoratori alla società “sana” del gruppo avente sede in Castelcovati (BS), mediante l’emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, così somministrando illecitamente la manodopera in difetto delle autorizzazioni ed eludendo i limiti.

L’attività investigativa, scaturita dalle attività di controllo fiscale eseguite a carico delle due imprese cremonesi, ha consentito di ricostruire le condotte illecite che il sodalizio criminale avrebbe realizzato dal 2020 in avanti. Si tratterrebbe, infatti, di fatture per operazioni inesistenti per circa 7 milioni € (di cui 4.8 milioni € oggettivamente inesistenti e 2.2 milioni € soggettivamente inesistenti), indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti per 600 mila €, illecita somministrazione di 339 lavoratori dipendenti per gli anni 2021, 2022 e 2023 e relative sanzioni amministrative per l’importo complessivo di circa 850 mila €.

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Le tre imprese sono state poste in Liquidazione Giudiziale dal Tribunale di Brescia ed il relativo approfondimento investigativo ha evidenziato delle condotte di bancarotta fraudolenta patrimoniale in relazione alla distrazione di beni aziendali che sarebbe stata perpetrata per 1.4 milioni €, inoltre parte di tali somme sarebbe stata auto-riciclata acquistando orologi di lusso presso un’orologeria di Montecarlo. Sarebbe, altresì, emersa la mancata adozione dei modelli organizzativi e di gestione idonei a prevenire reati di natura fiscale e fallimentare. La Procura di Brescia ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini in cui vengono contestati i reati di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta ed indebita compensazione di crediti inesistenti.(ITALPRESS).

Foto: sala stampa Guardia di Finanza

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Cronaca

Napoli, duro colpo a due clan della Camorra. 24 indagati

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NAPOLI (ITALPRESS) – Dalle prime luci dell’alba i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno eseguendo una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea a carico di 24 indagati. Sono ritenuti gravemente indiziati di appartenere a due organizzazioni di tipo mafioso, quelle dei Troncone e dei Frizziero, operanti nei quartieri occidentali del capoluogo e a Chiaia, dedite al traffico di sostanze stupefacenti, alla detenzione di armi, alle estorsioni ed al contrabbando. Il GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea, a carico di 24 persone (15 destinatari di custodia cautelare in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 3 di misure interdittivedell’attività imprenditoriale). Gli indagati sono gravemente indiziati di appartenere a due organizzazioni di tipo mafioso, riconducibili alle famiglie camorristiche “Troncone” e “Frizziero”, rispettivamente operanti nei quartieri napoletani di Fuorigrotta e Chiaia (zona Torretta) e dedite al traffico organizzato di sostanze stupefacenti, alla detenzione di armi, alle estorsioni ed al contrabbando di T.L.E. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno documentato la piena operatività dei due clan nei quartieri occidentali del capoluogo campano. Sono stati ricostruiti numerosi episodi estorsivi, non solo nei confronti di esercizi pubblici ma anche nei riguardi di persone dedite allo svolgimento di attività illecite (spaccio di sostanze stupefacenti, contrabbando di tabacchi lavorati esteri e parcheggiatori abusivi). Le indagini hanno documentato il versamento, con cadenza settimanale, di somme di denaro a titolo di “controprestazione” per l’esercizio delle relative attività illecite sul territorio. Nel corso delle indagini, svolte tra il 2020 e il 2023, è stato anche dimostrato da parte del clan “Troncone” il reimpiego dei proventi delle attività di contrabbando e di spaccio di sostanze stupefacenti nell’acquisto di natanti, questi ultimi intestati fittiziamente e poi noleggiati attraverso una società di Nisida. Per i natanti il GIP di Napoli ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo, disponendo altresì il divieto di esercizio dell’attività imprenditoriale nei confronti della titolare della società e del marito, che aveva agito quale intermediario. Le indagini svolte hanno consentito di accertare anche l’ingresso occulto e l’utilizzo di telefoni cellulari in alcune strutture detentive, a mezzo dei quali i vertici dei clan avrebbero impartito disposizioni per la gestione degli affari illeciti. (ITALPRESS).

Foto: Carabinieri Napoli

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Cronaca

Il Napoli risponde all’Inter, Empoli battuto 3-0

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NAPOLI (ITALPRESS) – Continua il botta risposta per lo scudetto tra Napoli e Inter. Al Maradona, i ragazzi di Conte dimostrano di non sentire la pressione, battendo l’Empoli con un perentorio 3-0. I mattatori della serata sono McTominay, autore di una doppietta, e Lukaku, a referto con due assist, oltre che al gol.

I toscani reggono per un tempo sul piano del gioco, venendo poi totalmente sopraffatti dal Napoli nella ripresa. L’unica nota negativa per i partenopei è l’infortunio di Juan Jesus, uscito probabilmente per uno strappo muscolare. Sin dai primi minuti le due squadre si affrontano con grande intensità e non mancano le occasioni né da una parte né dall’altra.

A sbloccare il risultato sono i padroni di casa al 18′, grazie ad una bella combinazione tra Lukaku e McTominay. Il belga, infatti, protegge palla a metà campo e lancia nello spazio l’ex Manchester United che arriva sino al limite dell’area per poi far partite un destro potente, che piega le mani di Vasquez.

Il portiere dell’Empoli è tutt’altro che perfetto sul gol subito, ma quantomeno si riscatta immediatamente nei minuti successivi, parando i tentativi di Politano e Neres. L’approccio alla partita dell’Empoli è più che positivo e i toscani non si abbattono di fronte alla rete subita, creando più di qualche grattacapo alla difesa partenopea (ancora orfana dell’infortunato Buongiorno).

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Un minuto dopo il gol del Napoli, Gyasi di testa non inquadra la porta da buona posizione. Al 40′, invece, Esposito rischia di far venir giù lo stadio, calciando al volo dai 25 metri e costringendo Meret all’intervento. Nella ripresa, però, l’ardore degli ospiti viene spento da un Napoli determinato più che mai a chiudere la pratica.

La palla gol di Oliveira al 54′ anticipa il successivo 2-0. Due minuti più tardi, infatti, proprio il terzino uruguayano serve Lukaku in area, lucido nel controllare la sfera e calciare sul primo palo. Il Napoli si diverte e gioca sul velluto, calando anche il tris al 61′: McTominay timbra la sua doppietta personale, deviando in rete di testa il secondo assist di serata di Lukaku.

Al 67′ lo scozzese colpisce anche un palo, andando a centimetri dalla tripletta. Il quarto gol non arriva nemmeno con le occasioni per Lukaku e Neres: il Napoli allora gestisce senza patemi e si porta a casa il bottino pieno. Con questa vittoria la formazione campana sale a quota 68 punti, restando a tre lunghezze dall’Inter. L’Empoli, invece, scende al penultimo posto, a pari merito col Venezia: il duello salvezza tra le due squadre andrà in scena proprio nel prossimo turno.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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