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Cronaca

Lombardia, la Regione promuove la digitalizzazione dei servizi pubblici

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MILANO (ITALPRESS) – La centralità delle Regioni per accelerare la digitalizzazione dell’intero tessuto locale è stato il tema protagonista dell’incontro ‘La Regione come motore dello sviluppo digitale dei territorì ospitato al Belvedere di Palazzo Lombardia. Al momento di lavoro hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi. A partire dall’esperienza del territorio lombardo, il convegno ha voluto offrire un momento di confronto sul livello di trasformazione digitale del settore pubblico, come leva cruciale per ridisegnare in positivo la relazione tra gli enti territoriali e i cittadini. “Migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso una sempre maggiore semplificazione che viene garantita dagli strumenti informatici – ha commentato il presidente Fontana – è una delle priorità che contraddistingue la nostra azione di governo. Condividere questo obiettivo con le amministrazioni di tutti i livelli, quindi comunali e provinciali, permette di offrire un’esperienza digitale di accesso ai servizi più semplice, integrata e uniforme. Eventi come questo dimostrano che quando le istituzioni si parlano, dialogano e interagiscono con altri soggetti della Pa, i risultati concreti si raggiungono”. Il convegno, promosso da Regione Lombardia, Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DTD) e PagoPA, era rivolto ad amministratori locali, enti privati e stakeholder del settore digitale. Grazie al lavoro sinergico di DTD e PagoPA a livello nazionale e alla spinta delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza negli ultimi cinque anni si è consolidato un ecosistema di soluzioni digitali interconnesse – di cui l’App IO rappresenta il canale di accesso privilegiato, su cui è già presente il 47% della popolazione tra i 18 e i 65 anni – che ha permesso alle amministrazioni centrali e locali di innovare l’erogazione di un numero sempre maggiore di servizi per una migliore efficienza e accessibilità delle prestazioni per i cittadini. In questo, la Lombardia ha compiuto notevoli progressi in termini di adesione alle piattaforme centrali in capo a PagoPA, arrivando a trainare il tasso di digitalizzazione dell’intero Paese. A oggi, ad esempio, la totalità dei 1.501 Comuni lombardi è aderente alla piattaforma dei pagamenti pagoPA, il 93% espone servizi su App IO e il 43% è già aderente al Servizio Notifiche Digitali – SEND, reso operativo nel luglio 2023. “Regione Lombardia – ha precisato l’assessore Terzi – riconosce che l’innovazione digitale è fondamentale per la crescita del suo territorio, che comprende 1.502 Comuni, di cui il 70% con meno di 5.000 abitanti, e 23 Comunità Montane. In un contesto in cui le dimensioni delle aziende e delle pubbliche amministrazioni locali sono medio piccole, l’adozione di soluzioni digitali è essenziale non solo come opportunità, ma come necessità per garantire competitività e crescita. Gli investimenti nelle infrastrutture digitali, d’altronde, generano un impatto positivo sull’economia, contribuendo al PIL tra lo 0,5% e l’1,5%. La Regione continua a sostenere la trasformazione digitale, accompagnando le amministrazioni locali nel loro percorso di innovazione”. “La trasformazione digitale – ha commentato Ruggero Invernizzi, sottosegretario alla Presidenza con delega a Controlli Patrimonio e Digitalizzazione – semplifica la burocrazia e migliora i servizi pubblici, rendendoli più efficienti e accessibili. Le Regioni guidano questo cambiamento, creando un ecosistema digitale coeso tra enti locali. La Lombardia punta a essere un riferimento per un’amministrazione moderna ed efficiente. Digitalizzare significa costruire un futuro più semplice e connesso”. In particolare, Maurizio Fatarella, direttore generale di PagoPA ha fornito una panoramica delle principali evidenze emerse da uno studio condotto con il supporto di McKinsey circa l’impatto positivo per Enti e cittadini di una gestione integrata dei servizi pubblici: “Grazie all’utilizzo sinergico e sempre più diffuso di piattaforme come pagoPA, app IO e SEND, nel 2023 gli Enti hanno potuto beneficiare di una riduzione dei costi amministrativi pari a 70 milioni di euro grazie alla gestione centralizzata dei servizi e di una ottimizzazione dei tempi di lavoro per un risparmio stimato di 75 milioni di euro. Inoltre, l’adozione delle soluzioni digitali ha favorito una maggiore inclusione sociale: il 75% dei cittadini ha riscontrato un miglioramento nel rapporto con la PA e il 70% degli utenti in fasce di popolazione svantaggiate ha ottenuto maggiore autonomia nell’accesso ai servizi pubblici”. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Regione Lombardia

Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 29 OTTOBRE 2025

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I fatti del giorno: Nuove indagini sulle carte riservate del caso Garlasco – Autobus in fiamme, paura all’alba a Retorbido – Scuola al freddo a Pavia, studenti in piazza – Pm indagano su Direttore Generale Comune Milano per turbativa – Rapper Faneto nei guai, braccialetto elettronico per maltrattamenti –  Milano si prepara, verso le Olimpiadi invernali – Previsioni Pronto Meteo Lombardia 30 Ottobre.

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Cronaca

Organismo Congressuale Forense, eletti Moretti Coordinatore e Brusa Segretario

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ROMA (ITALPRESS) – I 55 componenti dell’Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense (OCF) hanno proceduto all’elezione dei nuovi membri dell’Ufficio di Coordinamento.
Fedele Moretti (Foro di Taranto), assume il ruolo di Coordinatore; Elisabetta Brusa (Foro di Varese), nuovo Segretario; Antonino Distefano (Foro di Catania) è il Tesoriere. L’ufficio di coordinamento sarà composto poi dagli avvocati Giovanni Barile (Foro di Torre Annunziata), Carlo Morace (Foro di Reggio Calabria), Paolo Rossi (Foro di Bologna) e Mariangela Spinella (Foro di Matera).
L’OCF è l’organismo di vertice di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana, ed esercita la rappresentanza politica del Congresso Nazionale Forense, di cui ha il compito di attuare i deliberati, ed elabora progetti e proposte a tutela degli interessi dell’Avvocatura e della società italiana.
“L’assemblea di OCF si insedia e lancia la campagna referendaria. L’Avvocatura è unita: sì alla separazione delle carriere dei magistrati – hanno dichiarato il Coordinatore Moretti e il Segretario Brusa – Abbiamo costruito una squadra che riflette la pluralità dell’Avvocatura italiana, le sue radici territoriali e la sua capacità di rinnovarsi. E’ una squadra che unisce esperienza e nuove energie, continuità e innovazione, con l’obiettivo di dare voce a un’Avvocatura sempre più protagonista nelle sfide che la giustizia e la società ci pongono. Al recente Congresso dell’Avvocatura di Torino sono emersi temi fondamentali per il futuro della professione: l’impatto dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali nell’esercizio della professione forense, la centralità dell’Avvocato nel processo e nelle attività non giudiziali, e l’apertura a nuovi ambiti di consulenza legale, con particolare attenzione all’equo compenso, alla tutela dei diritti dei cittadini e alla prevenzione del contenzioso”.
“Sentiamo forte la responsabilità di tradurre in azione queste istanze, rappresentando un fronte unitario e autorevole dell’Avvocatura italiana, anche in vista del completamento dell’iter della legge professionale”, concludono Brusa e Moretti.
Fedele Moretti è avvocato a Taranto con una lunga carriera nell’ambito dell’Avvocatura. E’ stato Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto dal 2019 al 2021. Nel 2022 è stato eletto per la prima volta componente dell’Assemblea Nazionale dell’Organismo Congressuale Forense, rappresentando il Distretto di Lecce.
Elisabetta Brusa è avvocato a Varese, specializzata in diritto penale e di famiglia. Ha ricoperto ruoli di rilievo nell’Ordine degli Avvocati di Varese, tra cui Presidente dal 2019 al 2023, ed è attiva in iniziative di sensibilizzazione sociale. E’ al suo secondo mandato nell’Organismo Congressuale Forense.
Antonino Distefano è avvocato a Catania e si occupa prevalentemente di diritto civile e tributario. Attualmente è Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania, dopo aver ricoperto in passato il ruolo di Tesoriere e Vice Presidente dello stesso Consiglio. E’ stato Vice Presidente dell’Unione Regionale degli Ordini Forensi della Sicilia.

– nella foto, fornita dall’ufficio stampa Organismo Congressuale Forense, da sinistra a destra: Distefano, Spinella, Rossi, Moretti, Brusa, Morace e Barile –
(ITALPRESS).

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UniBg, gli smartphone dei cittadini possono essere utilizzati dopo un sisma per creare mappe ad alta risoluzione spaziale

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BERGAMO (ITALPRESS) – L’impatto di un terremoto sulle persone e sugli edifici dipende non solo dalle caratteristiche del terremoto stesso, ma anche dalla geologia locale che contribuisce ai cosiddetti “effetti di sito”. La mappatura degli effetti di sito ad alta risoluzione spaziale in contesto urbano è fondamentale per comprendere quali aree sono a maggior rischio e quali edifici sono sottoposti a maggiore sollecitazione durante una sequenza di eventi sismici.

Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications da Francesco Finazzi (Università degli studi di Bergamo, Italia), Fabrice Cotton (GFZ Helmholtz Centre for Geosciences, Germania) e Remy Bossu (European-Mediterranean Seismological Centre, Francia) rappresenta una svolta: gli smartphone dei cittadini possono essere utilizzati per creare mappe ad alta risoluzione spaziale degli effetti di sito e dello scuotimento del suolo dopo un sisma.

Grazie agli accelerometri integrati, gli stessi sensori che consentono di giocare in modo interattivo, gli smartphone sono in grado di misurare le vibrazioni indotte dalle onde sismiche. Combinando migliaia di queste misurazioni con modelli statistici avanzati, i ricercatori dimostrano che è possibile mappare il modo in cui la geologia locale amplifica le onde sismiche, raggiungendo un livello di dettaglio spaziale ben superiore a quello che possono fornire le sole stazioni della rete sismica nazionale.

Questo approccio si basa su Earthquake Network, un’iniziativa di citizen science lanciata nel 2013 da Francesco Finazzi. Earthquake Network trasforma gli smartphone in un sistema globale di monitoraggio dei terremoti. Quando si verifica un terremoto, gli smartphone dei cittadini che partecipano all’iniziativa lo rilevano in tempo reale e inviano informazioni a un server centrale. In pochi secondi è possibile allertare la popolazione nelle zone circostanti, concedendo loro tempo prezioso per mettersi al sicuro prima dell’inizio dello scuotimento più forte.

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La regione dei Campi Flegrei, in Italia, dove vivono circa 500.000 persone esposte ad alto rischio vulcanico e sismico, ha fornito il banco di prova perfetto. Tra aprile e giugno 2024, durante un periodo di intensa attività sismica che ha messo sotto pressione cittadini e amministratori locali, fino a 9.000 residenti della zona rossa (la zona a maggior rischio) hanno contribuito attivamente con i propri smartphone, rispetto alle sole 29 stazioni sismiche tradizionali presenti nella stessa area (Figura 1).

L’analisi congiunta dei dati smartphone e delle stazioni ha permesso ai ricercatori di produrre la prima mappa ad alta risoluzione dell’amplificazione di sito. La mappa mostra che l’amplificazione dovuta alla geologia locale varia da un fattore tra 0,25 e 0,75 nelle aree di Bagnoli, Fuorigrotta e del Rione Traiano, dove le onde sismiche tendono quindi a essere smorzate, a un fattore tra 2 e 3 nelle aree di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Arco Felice, dove le onde tendono a essere amplificate.

In caso di un nuovo terremoto nei Campi Flegrei, l’approccio sviluppato dai ricercatori consente inoltre di generare in modo rapido “ShakeMap” (mappe dell’accelerazione di picco del suolo) ad alta risoluzione partendo dalla mappa di amplificazione e dalle misurazioni degli smartphone raccolte durante lo specifico evento sismico. Queste mappe sono fondamentali per guidare le squadre di soccorso, stimare i danni e organizzare le risposte di emergenza. Con la crescita della popolazione urbana in tutto il mondo e l’urgente necessità di ShakeMap ad alta risoluzione, questo studio dimostra che i cittadini hanno un ruolo fondamentale nella raccolta di dati sismici tramite smartphone, in un’ottica in cui i cittadini offrono alla scienza qualcosa che gli appartiene (gli smartphone) per avere in cambio servizi utili alla collettività.

-Foto UniBg-
(ITALPRESS).

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