Cronaca
Il Piccolo Teatro sarà la “casa” del Milano Film Fest
Pubblicato
8 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Il Piccolo Teatro di Milano sarà la “casa” del Milano Film Fest e il Germi LdC, laboratorio artistico di Manuel Agnelli, curerà il programma musicale del festival: sono queste le prime novità dell’edizione 2025 del festival che intende celebrare i diversi volti del mondo dell’audiovisivo, dal cinema e le serie tv alla fotografia, fino ai contenuti speciali che si terrà dal 3 all’8 giugno con la direzione artistica di Claudio Santamaria. “Con felicità e soddisfazione annunciamo oggi il nostro quartier generale, luogo eletto della cultura milanese – ha dichiarato Laura Boy, presidente di Fondazione Milano Film Fest – e la collaborazione con Germi, nata in maniera molto spontanea, perchè la contaminazione è nel DNA della nostra Fondazione. Come abbiamo annunciato sin dal principio, il nuovo Milano Film Fest sarà un festival di sperimentazione tra i diversi territori di produzione artistica dal cinema alla fotografia, alla musica, alla pittura, e con Manuel ci siamo trovati da subito a condividere la stessa visione”. Il Piccolo Teatro di Milano sarà la “casa” del festival, qui si terranno le proiezioni dei concorsi cinematografici, per corti e lungometraggi, oltre agli eventi speciali che presto saranno annunciati. Nel mentre la call per le opere prime sta chiudendo e gli organizzatori hanno annunciato che “la selezione sarà molto importante, sono stati visionati ad oggi oltre 475 film da 45 Paesi, tra cui saranno selezionati i film che concorreranno ai premi del festival”. Tra gli appuntamenti, non mancheranno concerti e performance imperdibili: curatore dei programmi musicali sarà il cantautore milanese Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours, volto televisivo come giudice di XFactor, nonchè promotore dal 2019 degli eventi culturali e musicali del “Germi, Luogo di Contaminazione”, libreria con palco e cocktail bar in zona navigli. Locale cult della vita notturna milanese, il Germi LdC è primo in classifica nei sondaggi M.E.I. 2025 tra i migliori locali musicali in Italia. Aprendo liberamente il palco a giovani musicisti emergenti, il Germi ha inaugurato lo scorso novembre la fortunata rassegna “Carne fresca, suoni dal futuro”. Tre serate mensili dedicate alla nuova scena della musica dal vivo under30 di tutta Italia, refrattaria agli algoritmi e alle logiche numeriche del mainstream. Dando spazio a più di cinquanta nuove proposte nell’arco di una ventina di serate a ingresso libero e ad altissimo tasso di pura gioia, “Carne fresca” si è rivelata un’altra scommessa vinta. Il Germi proporrà ospiti della scena musicale italiana e internazionale, noti e meno noti, in linea con lo spirito del Milano Film Fest, voci di domani e protagonisti dei concerti di inizio estate. “Ci accomuna allo spirito del festival – ha detto Manuel Agnelli, Music Advisor del festival – il coraggio di osare e di aprirci al mondo, che fondano il carisma di una città come Milano. Il festival si allarga a tutta la città e dedica spazio anche alle visioni di chi sta affinando una propria identità indipendente. In modo simile nel 2019 abbiamo immaginato un piccolo locale che fosse un laboratorio di idee, il Germi, un “Luogo di Contaminazione”, nato per dare spazio a voci letterarie, musicali, artistiche, che non hanno come obiettivo gli algoritmi, ma le persone. Lo scorso novembre con lo staff del Germi abbiamo lanciato una nostra scommessa, “Carne Fresca, Suoni dal Futuro”: un palco aperto per tre serate mensili ad ingresso gratuito per una rassegna di giovani emergenti, presente e futuro della musica in Italia. Una nuova scena esiste: siamo stati travolti da centinaia di proposte e più di cinquanta di queste si sono fatte sentire con energia, autenticità ed entusiasmo palpabili. Ogni serata è stata una scoperta, prova che il fermento della vita ribolle sempre, a dispetto di tutto, e che mettersi in gioco, confrontarsi dal vivo, rischiare, condividere esperienze, rende felici. Metteremo questo spirito e la nostra esperienza al servizio della parte musicale del Milano Film Fest”. Il festival – nato in collaborazione con il Comune di Milano – è ideato dalla Fondazione Milano Film Fest, che unisce quattro realtà cittadine: Il Cinemino, Esterni, Fondazione Dude e Perimetro. La rassegna avrà luogo nei cinema, teatri, piazze e vie della città. Oltre ai concorsi, il programma della prima edizione vedrà anche una sezione rivolta alle anteprime internazionali e due focus: uno sulle serie tv con il ritorno dei Serial Awards e uno sulla fotografia. La galassia Milano Film Fest si completerà con retrospettive, eventi di piazza e un occhio particolare all’industry, a cui sarà dedicata una sezione speciale. (ITALPRESS).
Foto: ufficio stampa Ps comunicazione
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Cronaca
PERCHE’ NON HA PIU’ SENSO CAMBIARE L’ORA E VEDERE LE CITTA’ BUIE ALLE 17
Pubblicato
9 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
L’immagine del Ponte Coperto di Pavia poco dopo le 17, con le luci già accese, rende bene l’idea. Ma questo vale ovviamente per tante altre città nel nostro Paese. Perché ci ostiniamo, nel 2025, a voler cambiare ancora l’ora due volte l’anno quando, mantenendo sempre l’ora legale, non saremmo costretti ad accendere le luci un’ora prima la sera (anzi, al pomeriggio, perché poi d’inverno si arriverà ad accenderle alle 16) per poi vedere la luce alle 5, quando a quell’ora in movimento c’è una micropercentuale di lavoratori? La domanda posta l’altro giorno dal leader spagnolo Sanchez alla Commissione europea non è affatto da sottovalutare.
Secondo Sánchez, la misura “aiuta a malapena a risparmiare energia e ha un impatto negativo sulla salute e sulla vita delle persone”. Il premier di Madrid annuncia un’iniziativa: “Il governo spagnolo proporrà all’UE, in sede di Consiglio Energia, di porre fine al cambio stagionale dell’ora e chiederà che venga messo in atto il relativo meccanismo di revisione”. Sarebbe bello che anche il governo italiano pensasse ad accodarsi a questa proposta e finalmente si desse una svolta definitiva alla questione. Già nel 2018 la Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker aveva proposto di porre fine agli spostamenti stagionali delle lancette, dopo una consultazione pubblica in cui l’84% dei 6,4 milioni di cittadini europei partecipanti si era espresso contro il sistema attuale. Il Parlamento europeo approvò l’idea, ma la mancanza di un accordo tra i Paesi membri bloccò tutto. La proposta di Juncker, che avrebbe dovuto entrare in vigore entro il 2019, si scontrò con le perplessità di diversi governi. Portogallo e Grecia si erano opposte apertamente, sostenendo che l’abolizione del cambio avrebbe potuto creare confusione nei trasporti, nei mercati e nei sistemi energetici. Altri Paesi, come Finlandia e Polonia, pur favorevoli alla fine dell’alternanza, avevano invece chiesto un maggiore coordinamento europeo per evitare fusi orari disallineati. Secondo le regole dell’UE, per modificare il sistema occorre l’approvazione di almeno 15 Stati membri che rappresentino il 65% della popolazione dell’Unione. Finora, il quorum non è stato raggiunto. Ma il governo spagnolo spera di riaprire la discussione: se arrivano proposte di buon senso perché non considerarle? Il sistema energetico è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Il principio dell’ora legale è semplice: sfruttare meglio la luce del sole nelle ore estive e ridurre l’uso di illuminazione artificiale. Ma oggi, con la diffusione di lampade LED e tecnologie a basso consumo, il beneficio energetico è considerato marginale, come appunto evidenziato da Sánchez. Studi recenti stimano un risparmio medio inferiore all’1% sul consumo annuo di elettricità. E l’impatto a livello di salute non è da sottovalutare. Lo spostamento anche solo di un’ora può creare disturbi temporanei: insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione – effetti più marcati in persone con problemi metabolici o cardiovascolari.
Studi indicano che l’ora solare può migliorare la qualità del sonno, perché più in linea con il ritmo naturale della luce, ma l’ora legale rimane popolare anche per i suoi effetti sociali: prolungare le ore di luce la sera può favorire uscite e turismo. Qualcuno dei nostri politici sarà in grado di dare una svolta e a mantenere tutto l’anno questa benedetta ora legale o dobbiamo lanciare l’ennesima petizione che suoni da sveglia?
Cronaca
Intesa Cnel-Presidenti Assemblee Legislative Regioni su salute, imprese e lavoro
Pubblicato
10 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato un Protocollo d’intesa tra il CNEL e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
L’Accordo – sottoscritto dal Presidente del CNEL Renato Brunetta e dal Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza Antonello Aurigemma – consolida la collaborazione istituzionale tra il Consiglio e le Assemblee legislative regionali, definendo un quadro stabile di cooperazione su temi di comune interesse e in particolare: servizi per il lavoro, formazione professionale, apprendistato e politiche attive del lavoro, contrattazione collettiva, salute e sicurezza sul lavoro, nonchè gli ambiti relativi alle politiche industriali e al sostegno alle imprese, al rafforzamento della rete integrata dei servizi sociali territoriali, alle aree interne, alle analisi dei flussi migratori e delle conseguenti problematiche connesse all’integrazione degli stranieri.
La collaborazione riguarderà anche le attività relative alla predisposizione della Relazione CNEL sui servizi pubblici e gli interventi volti a promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone private della libertà personale, mediante il lavoro, lo studio e la formazione in carcere e fuori dal carcere. Inoltre, prevede azioni per la sperimentazione di quanto disposto dalla legge 15 maggio 2025 n. 76, soprattutto in materia di partecipazione gestionale e organizzativa nelle aziende a partecipazione pubblica le cui quote di maggioranza sono possedute dalle Regioni.
“Questo accordo – ha dichiarato il Presidente del CNEL Renato Brunetta – assume per noi un grande significato, perchè si colloca nel quadro di un intenso lavoro di rete portato avanti dal CNEL sin dall’avvio della XI Consiliatura. In particolare, l’intesa va a rafforzare la tessitura di relazioni interistituzionali sul piano locale, quello più vicinoalle esigenze dei cittadini e delle imprese sui territori. L’obiettivo è di rilanciare la collaborazione e il raccordo con le autonomie territoriali e al tempo stesso valorizzare il contributo delle Assemblee legislative regionali alla definizione delle politiche pubbliche”.
“Le sfide del lavoro che cambia, delle imprese che devono adattarsi all’innovazione tecnologica e adottare modelli sostenibili, e della sanità che deve essere sempre più integrata e vicina ai cittadini, richiedono – ha dichiarato Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza – una rete di cooperazione istituzionale. Ecco perchè il protocollo che oggi firmiamo ha un valore strategico: consente di condividere analisi, studi, dati, buone pratiche, e di promuovere proposte e indirizzi comuni su temi che toccano da vicino la vita quotidiana delle persone. L’intesa che oggi inauguriamo, quindi, non è solo un impegno reciproco tra istituzioni, ma un patto nei confronti dei cittadini, per l’eliminazione delle diseguaglianze, la valorizzazione delle specificità dei singoli territori e la realizzazione di un Paese più competitivo e più solidale”.
“Tutto parte – ha spiegato Aurigemma – da alcuni cambiamenti che si sono registrati nella società: alcune relazioni della Bankitalia che evidenziavano l’inverno demografico, l’aumento dell’età media della popolazione, senza dimenticare le nuove sfide future come l’innovazione tecnologica (compresa l’intelligenza artificiale) e la sostenibilità. Come assemblee legislative regionali, l’interlocutore migliore con cui affrontare queste sfide future non poteva che essere il CNEL, che è la sede della rappresentanza economica e sociale organizzata, il luogo del dialogo tra le parti, dove si incontrano le esperienze del mondo produttivo, dei lavoratori, delle professioni e del terzo settore. La Conferenza, dal canto suo, è la voce dei territori, che ogni giorno vivono le istanze concrete dei cittadini e delle comunità, ed è l’organismo di valorizzazione del ruolo istituzionale delle Assemblee delle Regioni e delle Province autonome, costituendo sede di coordinamento e di scambio delle esperienze per le attività di interesse delle Assemblee legislative regionali – ha proseguito -. Oggi abbiamo firmato questo protocollo che deve essere un punto di partenza, su tematiche strategiche come salute, imprese, lavoro. Quindi, questo documento segna l’inizio di una sinergia, di una collaborazione tra le realtà produttive (nonchè quelle lavorative e dei lavoratori) del Paese, e le Assemblee legislative che rappresentano le istanze dei cittadini. Nel cronoprogramma, il primo punto che affronteremo è sicuramente la sanità, con tematiche di rilevanza assoluta come la ripartizione dei fondi e l’adeguamento dei Drg a livello nazionale. Naturalmente, colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Brunetta e tutti coloro che in queste settimane hanno lavorato per questo Protocollo, che ha una rilevanza strategica”.
Il Protocollo d’intesa è stato siglato a Villa Lubin al termine dell’evento “Salute, imprese e lavoro”, promosso dal CNEL in collaborazione con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto istituzionale sui temi della qualità dei servizi pubblici, delle politiche per il lavoro e dello sviluppo territoriale.
Ad aprire i lavori è stato il Presidente del CNEL Renato Brunetta, seguito dall’introduzione della consigliera Marcella Mallen, coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Relazione al Parlamento e al Governo in materia di livelli e qualità dei servizi delle pubbliche amministrazioni. Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri CNEL FiovoBitti, Rossana Dettori, Mario Braga e Paolo Pirani, oltre a rappresentanti e funzionari delle Regioni e ai Presidenti dei Consigli regionali Roberto Ciambetti (Veneto), Quintino Pallante (Molise) e Stefano Balleari (Liguria). Le conclusioni sono state affidate ad Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
– Foto Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome –
(ITALPRESS).
Cronaca
PRONTO METEO – PREVISIONI PER 28 OTTOBRE 2025
Pubblicato
11 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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