Economia
Fs italiane, i profili dei nuovi Cda delle controllate
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ROMA (ITALPRESS) – RFI Paola Firmi – Presidente Laureata con lode in Ingegneria Civile Trasporti all’Università La Sapienza di Roma, con dottorato in Progettazione Ambientale delle Infrastrutture dei Trasporti, Paola Firmi lavora nel Gruppo FS Italiane dal 1993. Ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in RFI, guidando prima le strutture “Ambiente” e “Standard Infrastrutture Civili” e poi la Direzione Tecnica. Nel biennio 2022/2023 è stata a capo della Vice Direzione Generale Sviluppo e Standard di RFI, con focus sullo sviluppo tecnologico, sulla resilienza e sul potenziamento della rete. Dal Novembre 2023 è Amministratore Delegato della Società Infrarail srl in cui ricopre anche il ruolo di Direttore Generale. Ha fatto parte di commissioni nazionali e internazionali, tra cui il Comitato Elettrotecnico Italiano e l’UIC. È stata presidente di Blu Jet e consigliera di FS Sistemi Urbani e FS Technology. Dal dicembre 2021 è stata Presidente di Italferr, AD e Presidente della Società Tunnel Ferroviario del Brennero (TFB). Dal 2021 è stata nominata Commissario Straordinario del potenziamento della linea ferroviaria Verona-Brennero e della Variante Val di Riga.
Aldo Isi – Amministratore Delegato Laureato in Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma, Aldo Isi ha iniziato la sua carriera nel Gruppo FS Italiane nel 1999, dove in Rete Ferroviaria Italiana ha ricoperto molteplici incarichi: dal 2014 al 2016 è stato Responsabile della Direzione Territoriale Produzione di Milano, dal 2016 gli è stato affidato il ruolo di Direttore Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana, incaricato della gestione del processo decisionale connesso al ciclo di realizzazione degli investimenti, della progettazione, realizzazione e messa in servizio di tutte le nuove linee ferroviarie, convenzionali e ad Alta velocità. Dal 2018 al 2021 Aldo Isi è stato alla guida di Italferr in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Dal 2021 al 2025 è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Anas. In questo nuovo mandato è chiamato ad attuare la strategia di sviluppo tracciata nel nuovo Piano strategico 2025-2029 del Gruppo FS.
Stefano Cuzzilla – Presidente Nato a Roma nel 1965, laureato in Giurisprudenza. Siede nel Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti. È Amministratore delegato di I.W.S – Industria, Welfare, Salute S.p.A., società per azioni per la prestazione di servizi nel campo della sanità integrativa e Presidente di 4.Manager, Associazione costituita da Federmanager e Confindustria per promuovere la cultura d’impresa. Da maggio 2021 è stato Consigliere di amministrazione del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, dal 2023 Presidente di Trenitalia.
Gianpiero Strisciuglio – Amministratore Delegato Laureato al Politecnico di Bari in Ingegneria dei Trasporti con lode, ha conseguito il Master di II livello a Napoli, Università Parthenope, ed è iscritto al Consiglio Nazionale degli Ingegneri dal 2001. Ha iniziato la sua carriera nel Gruppo FS nel 2002, ricoprendo, nel tempo, incarichi manageriali di crescente rilievo. Dal 2013 al 2014 è stato responsabile di Pianificazione e Sviluppo Servizi di Rete Ferroviaria Italiana sul territorio barese. Da 2014 al 2017, sempre in RFI, ha rivestito il ruolo di Direttore Commerciale ed Esercizio. Dal 2017 al 2018 è stato Responsabile della Divisione Passeggeri Long Haul in Trenitalia. Dal 2018 all’aprile 2022 ha ricoperto il ruolo di Director of Strategy, Industrial Planning, Innovation&Sustainability in Mercitalia Logistics S.p.A. Nell’aprile 2022 è stato nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mercitalia Logistics S.p.A., incarico che conserverà fino a maggio 2023. Da maggio 2023 ha ricoperto l’incarico di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana.
ANAS Giuseppe Pecoraro – Presidente Nato a Palma Campania nel 1950, Giuseppe Pecoraro si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Napoli. Iniziata la carriera prefettizia a Rovigo nel 1973, nel tempo, ha ricoperto ruoli di grande rilievo: Capo della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (2001-2007) e Vice Capo del Dipartimento Ps, Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile (2007-2008), Prefetto di Roma dal 2008 al 2015. Dal 2016 al 2019 è stato Procuratore Generale della FIGC. Dal gennaio al dicembre 2023 Coordinatore Nazionale per la Lotta contro l’Antisemitismo, nominato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Claudio Andrea Gemme – Amministratore Delegato Nato a Genova, laureato in Scienze Economiche e Politiche con indirizzo politico internazionale, Claudio Andrea Gemme ha iniziato la sua carriera nel 1973 in Finmeccanica ricoprendo incarichi di crescente responsabilità fino a diventare Direttore Generale di Ansaldo Sistemi Industriali. Ha guidato con successo la privatizzazione e riorganizzazione dell’azienda, assumendone poi il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato. Ha ricoperto posizioni di vertice in diverse società di rilievo, tra cui Amministratore Delegato di Fincantieri Sistemi Integrati e Presidente e Amministratore Delegato di Fincantieri Infrastructure. È stato Consigliere di amministrazione di Sogei dal 2008 al 2009 e di Anas dal 2009 al 2011, diventando poi Presidente di Anas dal 2018 al 2021, con l’incarico anche di Commissario per il Piano Cortina 2021. È stato Presidente di ANIE, Amministratore Delegato di Isotta Fraschini, membro del Consiglio Direttivo e di Giunta di Confindustria, del Consiglio Generale di Confindustria e di vari Gruppi Tecnici, tra i quali Presidente di Industria Ambiente. ITALFERR Dario Lo Bosco – Amministratore Delegato Dario Lo Bosco è Professore Ordinario e Decano del Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali “DICEAM” nell’Ateneo di Reggio Calabria, nonché Responsabile dell’area scientifico-disciplinare ‘Strade, Ferrovie, Aeroporti’ e Direttore dei Laboratori di Ricerca di “V.I.A. delle Infrastrutture Territoriali” e di “Ingegneria delle Infrastrutture Ferroviarie”. Presidente dell’Academy & Technical Methodologies del Polo Infrastrutture e Decano del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile, Ambientale e Sicurezza, ha prodotto innumerevoli pubblicazioni scientifiche. È stato Presidente di RFI – Rete Ferroviaria Italiana con deleghe agli affari istituzionali, sistema di controllo interno, indirizzo tecnico-scientifico in materia di innovazione, ricerca e sviluppo, ingegnerizzazione digitale dei cantieri, cooperazione internazionale, Ponte sullo Stretto, opere connesse ed ottimizzazione della navigazione.
BUSITALIA Serafino Lo Piano – Amministratore Delegato Serafino Lo Piano è dal 2019 Amministratore Delegato di Metro 5 S.p.A., società concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione della nuova linea 5 della Metropolitana di Milano. Proveniente dal mondo trasporto aereo, entra in Trenitalia nel 2002. Dal 2018 ha ricoperto l’incarico di Head of Sales con responsabilità sulla rete nazionale e internazionale dei treni ad alta velocità e a lunga percorrenza. Ha inoltre svolto ruoli di rilievo nel settore associativo e istituzionale, tra cui Vice Presidente della sezione Turismo di Unindustria Lazio e Consigliere Direttivo e Special Advisor di Federturismo, contribuendo allo sviluppo di strategie per il turismo e il trasporto.
SISTEMI URBANI Maria Rosa Sessa Nata a Salerno nel 1973, Maria Rosa Sessa è laureata in Economia Aziendale. Dottore commercialista e revisore dei conti. Giornalista pubblicista. Già cultore della materia Economia Politica presso Università degli Studi di Salerno. Già membro della Camera dei Deputati. Collabora con il Presidente della Commissione Bicamerale Affari Regionali. Componente scientifico dell’associazione Edela al fianco delle donne vittime di violenza nonché a supporto degli orfani di femminicidio. Responsabile Regionale dipartimento politiche sociali e disabilità. Già dipendente AnciForm (scuola di formazione dell’ANCI). Funzionaria Formez, dapprima in Amministrazione Finanaza e Controllo poi in Comunicazione e Relazioni istituzionali. Oggi presidente FS Sistemi Urbani.
Matteo Colamussi Nato a Bari nel 1972, Matteo Colamussi è laureato in Economia Aziendale e vanta un’esperienza ultradecennale nella gestione aziendale nel settore dei trasporti, con un focus su mobilità sostenibile, innovazione e interconnessione. Dal 2012 è Direttore Generale di Ferrovie Appulo Lucane, società partecipata dal MIT, dove ha guidato investimenti per oltre 600 milioni di euro, rinnovando completamente il parco mezzi e le infrastrutture. Dal 2022 è Presidente del Fondo Priamo, gestendo un patrimonio superiore ai 2,3 miliardi di euro. È inoltre Presidente della Commissione Economica di ASSTRA e membro della Giunta Esecutiva ASSTRA nazionale, con competenze consolidate nella programmazione finanziaria e nella gestione di fondi previdenziali.
FS INTERNATIONAL Luigi Corradi – Amministratore Unico Laureato in Ingegneria meccanica all’Università di Genova con un master MBA all’Università Bocconi, ha incominciato a lavorare all’Arsenale della Marina militare a La Spezia e subito dopo all’Ansaldo Energia a Genova, sua città natale. In seguito ha lavorato alla Bombardier (allora Abb Daimler Benz Transportation), della quale nel 2003 è diventato direttore generale e, dieci anni dopo, presidente e amministratore delegato. Incarico mantenuto fino all’agosto 2019. Dal 2020 è stato AD e Direttore generale di Trenitalia.
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Economia
Mps-Mediobanca, Giorgetti “Nessuna ingerenza o pressione da parte del Mef”
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11 ore fa-
18 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Tutte le doverose interlocuzioni che ho avuto con gli esponenti del sistema istituzionale e creditizio sono state sempre orientate a rappresentare l’opportunità di realizzare assetti idonei a garantire un futuro stabile all’istituto, senza alcun tipo di ingerenze o pressione nei confronti degli attori o dei titolari dei diritti di voto”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’informativa urgente sulla vicenda Mps-Mediobanca in Aula alla Camera.
“L’oculato lavoro del management ha portato a un progressivo rafforzamento e alla valorizzazione della banca, il cui valore è passato da un minimo di 1,95 operazione del 2022 ai 5,52 euro operazione nel novembre 2024, fino a superare a dicembre 2025 gli 8 euro”, ha aggiunto.
“L’ops su Mediobanca è stata un’operazione autonomamente deliberata e sulla quale, come azionista, abbiamo preso atto delle scelte della società e del loro razionale”, ha ribadito Giorgetti, che ha poi sottolineato come “nella fase di uscita del controllo della banca, il Ministero ha ottemperato agli impegni assunti nei confronti della Commissione Europea e, in tale ottica, le stesse dimensioni dei cinque componenti del CdA tratti della lista MEF rappresentano un comportamento coerente con i suddetti obblighi di perdita del controllo”.
“Per quanto riguarda il futuro della quota residua del MEF pari al 4,86% di un controvalore ovviamente variabile, ma ben superiore al miliardo, ogni determinazione dovrà essere adottata non già in una logica di mera cassa, ma in un’ottica strategica. Resta inteso che il MEF, in coerenza con gli impegni assunti a livello europeo, non presenterà comunque alcuna lista in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione”, ha concluso Giorgetti.
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Economia
La Bce lascia i tassi di interesse invariati, obiettivo stabilizzazione inflazione al 2%
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13 ore fa-
18 Dicembre 2025di
Redazione
FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di mantenere invariati i tre tassi d’interesse chiave. La sua valutazione aggiornata riconferma che l’inflazione dovrebbe stabilizzarsi all’obiettivo del 2% nel medio termine. I tassi di interesse sui depositi, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di prestito marginale rimarranno invariati rispettivamente al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%. Le nuove proiezioni degli esperti dell’Eurosistema indicano un’inflazione complessiva media del 2,1% nel 2025, dell’1,9% nel 2026, dell’1,8% nel 2027 e del 2,0% nel 2028. Per l’inflazione al netto di energia e alimentari, gli esperti prevedono una media del 2,4% nel 2025, del 2,2% nel 2026, dell’1,9% nel 2027 e del 2,0% nel 2028. L’inflazione è stata rivista al rialzo per il 2026, principalmente perché gli esperti ora prevedono un calo più lento dell’inflazione dei servizi.
Si prevede una crescita economica più forte rispetto alle proiezioni di settembre, trainata soprattutto dalla domanda interna. La crescita è stata rivista al rialzo all’1,4% nel 2025, all’1,2% nel 2026 e all’1,4% nel 2027, e si prevede che si manterrà all’1,4% nel 2028. Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Adotterà un approccio basato sui dati e sulle riunioni per determinare l’orientamento appropriato della politica monetaria. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse si baseranno sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi che la circondano, alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, nonché delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo non si impegna a priori a seguire un percorso specifico per i tassi.
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Economia
Bankitalia, nel 2024 chiuse posizioni in sofferenza per circa 6 miliardi
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15 ore fa-
18 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 sono state chiuse, ovvero eliminate dai bilanci, posizioni a sofferenza per circa 6 miliardi. Il dato, pari a circa 1,4 volte il valore dei nuovi ingressi, e’ inferiore al 2023 in termini sia assoluti (9 miliardi), sia di incidenza percentuale sulle sofferenze in essere alla fine dell’anno precedente (37% contro il 44%). Così la Banca d’Italia nella Nota di Stabilità finanziaria e vigilanza. La riduzione rispetto al 2023 è stata determinata principalmente dalle minori cessioni (passate da 5 a 3 miliardi) ed è riconducibile al progressivo ridimensionamento delle consistenze, che ha ridotto le esigenze di cessioni massive. Le strategie di gestione dei crediti deteriorati sono ora basate su un contributo più equilibrato delle diverse leve gestionali: l’ammontare delle posizioni chiuse internamente e’ risultato equivalente a quello delle cessioni sul mercato (3 miliardi).
I dati aggiornati sui tempi di smaltimento delle sofferenze confermano i progressi conseguiti negli ultimi anni, attribuibili sia alla riduzione delle consistenze che ai miglioramenti degli intermediari nella gestione di questi crediti: la quota delle posizioni chiuse entro tre anni dalla classificazione a sofferenza e’ pari all’87% (88% nel 2a023). Le cessioni di inadempienze probabili si sono mantenute stabili, pari a circa 4 miliardi.
Rispetto al 2023 il tasso di recupero medio delle sofferenze chiuse è aumentato di cinque punti percentuali, al 41%, di cui tre riconducibili alle chiusure di posizioni assistite da garanzie pubbliche e caratterizzate da tassi di recupero particolarmente elevati. Lo rileva la Banca d’Italia nella Nota di Stabilità finanziaria e vigilanza. Alla crescita hanno contribuito sia i recuperi sulle posizioni chiuse in via ordinaria (dal 45% al 47%), sia quelli sulle posizioni cedute (dal 30% al 36%), la cui incidenza sul totale delle posizioni chiuse e’ scesa dal 60% al 50%. Il tasso medio di recupero delle sofferenze assistite da garanzie reali è aumentato di tre punti percentuali, al 44%, sostenuto dall’incremento osservato sulle posizioni cedute a terzi (da 35% a 41%). Per le posizioni non assistite da garanzie reali, il tasso di recupero è aumentato di circa nove punti percentuali (da 28% al 37%), di cui sei attribuibili alle chiusure di posizioni assistite da garanzia pubblica.
Il prezzo delle sofferenze cedute nel 2024 è stato pari in media al 24% dell’esposizione lorda di bilancio al momento della cessione, in aumento di due punti percentuali rispetto al 2023. Il prezzo è rimasto stabile per le posizioni assistite da garanzie reali (34%), mentre è cresciuto sensibilmente per le altre (da 13% a 18%), che hanno beneficiato del maggior prezzo riconosciuto sulle posizioni con garanzia pubblica. Il prezzo di cessione dei crediti deteriorati diversi dalle sofferenze è stato in media pari al 51%, superiore di circa 5 punti percentuali a quello del 2023; l’incremento ha interessato sia la componente assistita da garanzia reale, sia quella non assistita da garanzia reale.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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