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Cronaca

Dal Consiglio dei Ministri via libera al disegno di legge sul femminicidio

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei Ministri nella seduta odierna ha approvato lo schema del disegno di legge per l’“Introduzione del delitto di Femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime”.

“Fin dall’inizio del nostro mandato la violenza sulle donne è stata un tema centrale: abbiamo cercato di intervenire sugli strumenti di prevenzione, con l’adozione di misure cautelari. I femminicidi sono diminuiti in misura molto lieve e quindi abbiamo ritenuto di dover intervenire nuovamente”. Lo sottolinea la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri (IL VIDEO).

“Abbiamo dunque introdotto un reato autonomo di femminicidio che verrà punito con l’ergastolo – continua Roccella, – Questo conferma la specificità della situazione e quindi una differenza dall’omicidio, non in termini di gravità dal punto di vista etico ma proprio per la diversità numerica dei casi di femminicidio: c’è un’asimmetria assolutamente evidente tra donne e uomini e l’omicidio di uomini da parte delle donne presenta numeri irrisori, per non dire quasi inesistenti. Tale asimmetria riguarda il potere maschile, le relazioni private, la libertà femminile: il femminicidio finora non era mai entrato nel codice penale, quindi il passaggio di oggi rappresenta una novità dirompente. La lotta alla violenza sulle donne deve coinvolgere il modo di concepire la relazione uomo-donna: l’obiettivo è produrre un mutamento culturale anche attraverso l’introduzione di questo delitto. Nel testo ci sono altre cose importanti, come l’obbligatorietà della formazione per i magistrati: tutti in Consiglio dei ministri sono intervenuti su questo provvedimento e tutti erano soddisfatti per il risultato raggiunto”.

“Aver inserito il femminicidio nell’ordinamento penale come fattispecie autonoma è un risultato epocale: finora si discuteva sulla possibilità di configurare questa forma di reato come una circostanza aggravante dell’omicidio, ora aver costituito una fattispecie autonoma ci esime da una serie di problematiche tecniche che riguardano i bilanciamenti tra attenuanti e aggravanti”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri (VIDEO).

“Questa è anche una manifestazione potente di attenzione a questa piaga così dolorosa, che ha avuto un riconoscimento penale di prima levatura – aggiunge Nordio, – Maltrattamenti, stalking e altri tipi di reato ascrivibili al codice rosso diventano invece aggravanti, rendendo più difficile un trattamento di indulgenza per chi li commette. Un’altra novità è l’attenzione riservata alla vittima o ai suoi parenti quando questa è deceduta: tale attenzione si manifesta con l’obbligo del pubblico ministero di ascoltare direttamente la vittima o i parenti, senza delegare alla polizia giudiziaria; non è una mancanza di fiducia verso quest’ultima, ma un modo per responsabilizzare ulteriormente la magistratura verso l’aggressione nei confronti delle donne con un intervento diretto dell’autorità requirente”.

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“Altrettanto importante è la necessità di sentire l’opinione della vittima anche quando l’autore della violenza chiede un patteggiamento: il parere della vittima non è vincolante, ma impone comunque al giudice una particolare motivazione qualora dovesse disattenderlo; la vittima o i parenti dovranno inoltre essere ascoltati in caso di modifiche del trattamento penitenziario per l’autore delle violenze. Complessivamente la figura della vittima o dei parenti viene valorizzata, in quanto è posta in condizione di intervenire diventando protagonista della dialettica processuale: la formazione culturale e professionale del magistrato è inoltre fondamentale per evitare la vittimizzazione secondaria. Con questo provvedimento inaspriamo le pene e mandiamo un segnale dell’attenzione dello Stato a un fenomeno così dirompente” conclude Nordio.

Sulla stessa linea d’onda anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “È un intervento molto importante, che si inserisce nella scia di alcuni provvedimenti già adottati per marcare una presenza forte sul tema della violenza contro le donne: ci tengo anche a segnalare che la formazione delle forze di polizia sulla sensibilità e sulla professionalità in merito a questo tema è in crescita. Nei presidi di polizia ci sono luoghi dedicati all’ascolto delle vittime, le cosiddette stanze rosa – prosegue Piantedosi, – Al momento sono 339 su tutto il territorio nazionale tra questure e caserme, altre ne saranno istituite e questo andrà di pari passo con l’impegno verso la sensibilizzazione del personale” (VIDEO).

La ministra del Lavoro Marina Calderone commenta: “Definire oggi il reato di femminicidio e assegnargli una dimensione codicistica autonoma è assolutamente necessario: è un reato terribile, epilogo tragico di situazioni che parlano di violenze reiterate nel tempo. Le donne spesso subiscono in silenzio senza denunciare, perché hanno paura per il futuro dei loro figli – continua Calderone, – Il nostro impegno dev’essere quello di punire chi si rende responsabile di un reato così efferato, al contempo vogliamo sostenere chi si trova in difficoltà e dare alle donne la possibilità di liberarsi da situazioni così tragiche: stiamo mettendo in campo tanti strumenti, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per diffondere la consapevolezza che una soluzione contro il femminicidio c’è”.

“A questo importante provvedimento il mio ministero affianca un’iniziativa che risponde a un appello di questi giorni da parte dei rettori: la nostra risposta è uno stanziamento immediato di 8,5 milioni di euro, dedicati al contrasto alla violenza di genere con appositi sportelli che ogni ateneo deciderà come articolare; abbiamo anche previsto forme di assistenza per supportare le persone che subiscono le conseguenze di violenza di genere”. Così la ministra dell’Università Anna Maria Bernini in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri (VIDEO).

foto: IPA Agency

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(ITALPRESS).

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Focus Salute – Sonno, perché è il primo custode della salute

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Cronaca

Assolombarda, nasce il progetto “Forgia” per rendere l’IA il motore dell’industria

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MILANO (ITALPRESS) – Assolombarda, insieme a Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale per l’Industria, Italian AI Factory for Leading Innovation AI e il Politecnico di Milano, ha firmato oggi un accordo sull’innovazione, ‘ReThinking Industry’, in collaborazione con le istituzioni del territorio, Regione Lombardia e il Comune di Milano e grazie alla partnership di sistema con Unione Industriali Torino. Lo ha annunciato il presidente di Assolombarda, Alvise Biffi, durante l’assemblea generale 2025 dell’associazione, che si è svolta oggi presso il Teatro Dal Verme di Milano.

Nel corso dell’incontro, sono intervenuti anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala; il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana; il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in video messaggio; il presidente di Confindustria Emanuele Orsini; e Roberto Cingolani, amministratore delegato e direttore Generale Leonardo. Ha chiuso i lavori l’imprenditore e pioniere del tech di fama internazionale, Dhiraj Mukherjee, cofondatore di Shazam e partner strategico di realtà globali come OpenAI e Google.

“Con ‘ReThinking Industry’ si vuole trasformare una piramide, quella dell’innovazione, che oggi è in parte costruita, ma disgiunta e frammentata, in un organismo unico e operante: connessioni solide in basso, infrastrutture potenti, piattaforme aperte, applicazioni AI di valore. Perché è solo da questa sovrapposizione armonica che emergerà il pieno potenziale della nostra industria”, ha spiegato Biffi, precisando che “il cuore di ‘ReThinking Industry’ è la nascita di ‘ForgIA’, il primo di 42 progetti promosso da Assolombarda nell’ambito del mio mandato. Si tratta di un ecosistema aperto, ma tutelato, basato sul principio della sovranità del dato, che permette di creare una dinamica nella quale imprese concorrenti collaborano tra loro in alcune aree strategiche, continuando a competere in altre. In sostanza, le imprese cooperano per sviluppare tecnologie, standard comuni, infrastrutture o mercati, mentre continuano a competere su prodotti, servizi o quote di mercato Dovete immaginare che questo ecosistema faccia parte di una vera e propria piramide dell’innovazione, fatta non di pietre, ma di dati, infrastrutture e applicazioni intelligenti”.

“Oggi, i dati sono un patrimonio dal quale dipende la competitività del nostro sistema produttivo e sono molto di più di una risorsa: sono il motore dell’innovazione e della sostenibilità nel lungo periodo – ha proseguito il presidente di Assolombarda – . E allora le parole d’ordine che devono guidare la nostra azione sono ‘condivisione’ e ‘aggregazione’ dei dati: per anticipare i cambiamenti, per ottimizzare i processi e per rispondere con agilità alle crisi. Con ForgIA, quindi, si vuole costruire un ecosistema di dati condivisi dalle filiere e dai distretti industriali, messi a disposizione per forgiare soluzioni di Intelligenza Artificiale. La sua nascita consente di organizzare, valorizzare e rendere accessibili i dati industriali, con l’obiettivo di aumentare la produttività del sistema manifatturiero e favorire la trasformazione digitale delle imprese”.

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– foto xm4/Italpress –

(ITALPRESS).

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Trump “Alba storica per il Medio Oriente”

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TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS) – Oggi “è un’alba storica per il
Medio Oriente, l’era d’oro di Israele. Voglio ringraziare per questo il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Non è una persona facile con cui trattare, ma è questo che lo rende grande. Grazie mille, Bibi. Hai fatto un ottimo lavoro”.
Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donadl Trump, nel suo intervento alla Knesset. Poi, ha aggiunto: “Grazie ai Paesi arabi e musulmani che hanno fatto pressioni su Hamas. E’ un trionfo per Israele e per il mondo, tutte queste nazioni che lavorano insieme per la pace. Le prossime generazioni ricorderanno questo momento in cui tutto ha iniziato a cambiare. Dopo 2 anni di prigionia, 20 ostaggi sono tornati e altri 28 potranno riposare. Dopo anni di guerra, i cieli sono calmi e il sole risorge in Terra Santa in una regione che vivrà in pace per l’eternità. Oggi non è solo la fine della guerra, ma anche del terrorismo. E’ l’inizio di un’armonia per Israele e per la regione”. Per Trump Israele “ha vinto e ora deve godere dei frutti di questo lavoro e conseguire la pace in Medio
Oriente”. Il “Medio Oriente è pronto ad abbracciare il suo potenziale straordinario, dopo decenni in cui è stato fomentato il terrorismo e l’antisemitismo. Tutto questo è andato contro di loro. Questo odio ha portato miseria e sofferenza, non è servito ad annichilire Israele. Chi contrasta Israele diventa irrilevante, chi non lo fa prospera”. Il tycoon ha aggiunto che con la sua squadra negoziale “vuole l’espansione degli Accordi di
Abramo”, mentre “Biden come Obama non ha fatto nulla per il Medio
Oriente”. Rivolgendosi al premier israeliano Benjamin Netanyahu,
ha detto che “è arrivato il momento” per la pace. “Guardate cosa
avete fatto pur essendo un Paese geograficamente piccolo: il mondo ama di nuovo Israele”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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