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Il Milan risorge e vince a Lecce, rimonta da 2-0 a 2-3

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LECCE (ITALPRESS) – Il Milan torna a vincere dopo tre sconfitte consecutive, con il Lecce finisce 3-2: decisiva la doppietta di Pulisic, i rossoneri sono riusciti a rimontare due gol di svantaggio. Ottavo posto momentaneo a quota 44 punti, nel prossimo turno ci sarà la sfida contro il Como. Sconfitta numero 15 per il Lecce, a +3 dalla zona retrocessione: col Genoa servirà una vittoria per poter tornare a respirare.

Il racconto del match

Ritmi elevati e tante occasioni da gol, è stata questa la trama del match al Via del Mare. Il Milan ha provato ad allontanare i malumori della settimana partendo subito forte, ma il gol di Gimenez – su assist di Theo Hernandez dopo l’imbucata di Pulisic – è stato annullato perchè l’attaccante messicano era davanti alla linea del pallone. Il Lecce, passato lo spavento iniziale, ha trovato immediatamente la rete del vantaggio: al 7′ Krstovic, con una conclusione violenta dal limite, ha superato Sportiello. Immediata la reazione della squadra di Conceicao, ma il pareggio di Gabbia – schema sviluppato su calcio di punizione da Theo Hernandez – è stato annullato nuovamente per una posizione di fuorigioco. Al 21′ Krstovic ha colpito il palo esterno, al 40′ Gimenez è stato ipnotizzato da Falcone.

Nella ripresa il tecnico portoghese ha mandato in campo Rafa Leao, dopo pochi minuti lo stesso Gimenez ha colpito nuovamente il palo. I padroni di casa ci hanno messo 14 minuti per reggere l’urto e affondare in ripartenza, è stato ancora Krstovic a trovare la rete del 2-0. Il Milan, nonostante la situazione disperata, è riuscito ad accorciare le distanze con l’autogol di Gallo sulla girata di Joao Felix (23′), cinque minuti più tardi Pulisic ha trasformato il rigore del 2-2 concesso da Doveri dopo un contatto in area tra lo statunitense e Baschirotto. Gli ospiti hanno sfruttato l’inerzia, ancora l’ex Chelsea, su suggerimento di Rafa Leao, ha segnato il gol del definitivo 3-2 chiudendo in spaccata sul secondo palo. Vittoria in rimonta e di carattere per il Diavolo, tre punti importanti per la classifica, ma anche per la panchina di Sergio Conceiçao.

– Foto Ipa Agency –

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(ITALPRESS).

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La Fiorentina ritrova la vittoria, 2-1 contro la Dinamo Kiev in Conference League

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina torna al successo, il terzo nel girone unico di Conference League, battendo per 2-1 la Dinamo Kiev. Una vittoria importante sia per continuare a sperare nel passaggio diretto agli ottavi di finale, sia per il morale dopo il periodo nerissimo in serie A e l’allarmante ultimo posto. Decide il subentrato Gudmundsson al termine di una prestazione non certo brillante degli uomini di Vanoli, con il tecnico viola che almeno può consolarsi per l’aver ritrovato i gol dei suoi migliori attaccanti.

Rispetto alla sconfitta di sabato scorso contro il Sassuolo i gigliati sono scesi in campo dal 1′ con sette novità fra cui quella più sorprendente l’inserimento di Richardson a centrocampo, mentre in attacco non solo Dzeko affianca Kean, ma viene anche scelto come capitano. Il gioco della squadra è condizionato dai recenti risultati e serve un po’ per creare un’iniziativa pericolosa. Si capisce però subito che molto, se non tutto, passa dai cross di Dodo: sul primo al 6′ Dzeko mette fuori di poco, sul secondo, al 17′, Kean è perfetto nello stacco per l’1-0. La Dinamo Kiev ha maggior possesso palla e non rinuncia ad attaccare, dominando soprattutto in linea mediana in virtù dei tantissimi errori di Nicolussi Caviglia, Ndour e Richardson, ma De Gea è inoperoso per la sterilità offensiva ospite.

Tutta un’altra Dinamo Kiev a inizio ripresa con De Gea che prima respinge una conclusione di Voloshyn, poi, però, l’estremo difensore viola nulla può su una conclusione dal limite dell’area di Mykhailenko (55′). I gigliati avrebbero già dopo 2′ la possibilità di tornare in vantaggio ma Kean, su spizzata in area di Viti, dopo calcio d’angolo, mette incredibilmente fuori a un passo dalla porta. A metà secondo tempo Vanoli azzarda una Fiorentina con il 3-4-3 con gli inserimenti di Gudmundsson e Kouame, oltre che quello di Parisi che da’ il cambio a Viti. I padroni di casa tornano davanti nel punteggio a 15′ dalla fine quando Gudmundsson è perfetto nei tempi a inserirsi in area dopo una corta respinta di Neshcheret su conclusione di Kean. Quest’ultimo nel finale fallisce una clamorosa chance per chiudere anticipante la sfida, ma fortunatamente per i villa anche Yarmolenko, a tempo ormai scaduto, si divora il tap-in dopo un erroraccio di Comuzzo. Al triplice fischio il Franchi può tornare ad esultare.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

FIORENTINA (3-5-2): De Gea 6; Pongracic 6, Comuzzo 5.5, Viti 6 (21′ st Parisi 6.5); Dodo 6.5 (41’st Kouadio sv), Richardson 5.5, Nicolussi Caviglia 5 (21′ st Kouame 6), Ndour 5.5 (34′ st Mandragora sv), Fortini 5.5; Kean 6.5, Dzeko 6 (21′ st Gudmundsson 7). In panchina: Lezzerini, Martinelli, Pablo Mari, Ranieri, Kospo, Sohm, Piccoli. Allenatore: Vanoli 6.5

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DINAMO KIEV (4-3-3): Neshcheret 6; Tymchyk 5.5, Zakharchenko 5, Thiare 5.5, Dubinchak 5 (25’st Vivcharenko 5.5); Pikhalyonok 6 (32’st Yatsyk sv), Mykhailenko 6.5, Shaparenko 6; Voloshyn 5.5, Guerrero 5.5 (25′ Yarmolenko 5.5), Kabaiev 5.5 (32′ st Ogundana sv) In panchina: Morgun, Ihnatenko, Burtnyk, Rubchynskyi, Karavaiev, Mykhavko, Blanuta. Allenatore: Kostyuk 5.5

ARBITRO: Milanovic (Serbia) 6.5
RETI: 17′ pt Kean, 10′ st Mykhailenko, 29′ st Gudmundsson
NOTE: Serata umida, terreno in ottime condizioni. Spettatori: 8.750. Incasso lordo euro: 145.275 euro. Ammoniti: Ndour, Gudmundsson, Kouadio, Dubinchak, Thiare, Vivcharenko. Angoli: 5 a 4 per la Fiorentina. Minuti di recupero 2′ pt, 4′ st.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Milan-Como verso il no a Perth, Abodi: “C’erano dubbi già prima, alla fine va bene così”

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ROMA (ITALPRESS) – “Si va verso il no a Milan-Como a Perth? C’erano dubbi già prima, pur riconoscendo alcuni aspetti positivi. Sono abituato a rispettare i ruoli e a valutare a saldo, vedendo profitti e perdite e valutando strada facendo. Poi la questione si è evoluta e alla fine credo vada bene così”. Lo ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi a margine della conferenza di presentazione del nuovo laboratorio antidoping a Roma, parlando della location della sfida di campionato tra i due club lombardi che rischia di non tenersi più a Perth, in Australia, sede inizialmente scelta in alternativa a San Siro, occupato dalla cerimonia inaugurale di Milano-Cortina.

Poi sulla possibilità, evocata da Pier Silvio Berlusconi, di vedere in chiaro una gara della domenica sera di Serie A: “Non so se sia utile avere una finestra in chiaro per il campionato ma dipende dalle politiche che svilupperà la Lega. Ritengo che comunque ogni opzione sia percorribile, anche se ormai il campionato va da tempo solo sulle piattaforme”.

C’è spazio anche per un commento sulla corsa contro il tempo per gli stadi di Euro2032: “Inizia la stagione del fare perché abbiamo il tema della nostra dignità”.

-Foto IPA Agency-
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Goggia “Sono più matura, desidero una stagione solida”

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ST.MORITZ (SVIZZERA) (ITALPRESS) – La rincorsa a Milano-Cortina parte da St.Moritz. Dopo le prime uscite stagionali in gigante, Sofia Goggia è pronta ad affrontare le “sue” gare, con la Coppa del Mondo di sci alpino che fa tappa in Svizzera con due discese (venerdì e sabato) e un super-G (domenica).

Due specialità in cui la 33enne bergamasca punta a fare la voce grossa, considerando anche le assenze di Lara Gut-Behrami e Federica Brignone che nella scorsa stagione si presero le due coppette. “Il mio obiettivo è tornare al mio livello più alto, gareggiare con costanza ed essere competitiva ogni weekend nelle discipline veloci – racconta Sofia al sito della Fis in vista del triplo appuntamento di St.Moritz – Voglio lottare per la vittoria quando le condizioni lo permettono, ma soprattutto desidero una stagione solida, sana, che mi permetta di esprimermi al massimo”.

Con i Giochi Invernali di febbraio nel mirino e la chance di un’altra medaglia olimpica dopo le due in discesa (oro a Pyeongchang nel 2018 e argento a Pechino quattro anni dopo), la Goggia punta a “migliorare l’efficienza della mia sciata, essere veloce senza forzare troppo. Sto lavorando su linee più pulite, una migliore aerodinamica e la stabilità nei punti chiave dove spesso si decidono le gare”.

In quest’ottica ha lavorato molto con le porte larghe “perché credo che la tecnica del gigante sia fondamentale anche per la velocità. Ho lavorato sulla continuità, cercando di combinare istinto e tecnica affinché uno rinforzi l’altra”.

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Una preparazione che la Goggia definisce “un percorso di ricostruzione. Sento di essere più consapevole di ciò di cui il mio corpo e la mia mente hanno bisogno. C’è una chiarezza diversa nel mio lavoro: sono più matura, più orientata all’equilibrio a lungo termine”. E la prima verifica di questo lavoro sarà sulla Corviglia:St.Moritz è un posto che amo, è una pista impegnativa e tecnica. La prima gara di velocità arriva un po’ tardi, ma ho già rotto il ghiaccio con le gare di gigante. È una pista dove bisogna attaccare con lucidità e dove l’esperienza conta davvero. Non ci sono grandi riferimenti visivi, quindi non è una pista facile, ma la conosco bene”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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