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Champions League, il Barcellona batte il Benfica anche al ritorno e vola ai quarti

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BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Basta un primo tempo sugli scudi al Barcellona per ipotecare il passaggio del turno ai quarti di finale di Champions League. Dopo l’1-0 dell’andata, i blaugrana piegano 3-1 il Benfica sulla collina del Montjuic. Allo Stadio Olimpico incanta tutti con le sue giocate Lamine Yamal (un gol e un assist), ma serve anche la concretezza di Raphihna che ne fa 2 e arriva a quota 11 reti europee. Per i portoghesi c’è solo il lampo di Otamendi.

Un minuto di silenzio per il medico del Barcellona, stroncato da un infarto a poche ore dal match di sabato (poi rinviato) con l’Osasuna, e si parte con i catalani subito padroni del campo. Trubin blocca a terra il primo tiro della gara di Yamal e questa sarà una delle rare volte nella serata in cui qualcuno riuscirà a fermare il 17enne spagnolo che al minuto 11′ propizia il vantaggio dei suoi: serpentina palla al piede dalla destra e suggerimento perfetto dall’altro lato dove Raphinha non può sbagliare. La reazione del Benfica è pressoché immediata, bastano due giri di orologio per arrivare all’1-1. Angolo di Schjelderup e testa sotto porta di Otamendi: Szczesny tocca ma non trattiene.

Incidente di percorso sulla strada di un Barcellona bello e divertente che a poco dalla mezzora ritrova il vantaggio. Altra meraviglia di Yamal, questa volta col dribbling su Tomas Araujo e il sinistro a giro all’angolino, per il quale si alza in piedi tutto lo stadio. Con il Benfica in bambola, i blaugrana possono ammazzare la partita prima dell’intervallo. Trubin si oppone a una conclusione ravvicinata di Lewandowski, ma non può nulla su Raphinha che finalizza una bella azione in velocità di Balde.

Con la qualificazione non più in discussione il ritmo della gara rallenta nella ripresa. Sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti Ronald Araujo prende l’esterno della rete, mentre la bandierina del guardalinee cancella ai portoghesi il gol della speranza di Aursnes, viziato dal fuorigioco dell’assistman Pavlidis. Una meravigliosa azione in velocità, con i tacchi di Raphinha e Yamal e il traversone di Koundè per il tuffo di De Jong, scalda il pubblico ma non trova l’esito che avrebbe meritato. Resterà comunque la più grande emozione del secondo tempo che il Benfica chiude con orgoglio davanti. Szczesny para il tiro centrale di Pavlidis e Koundè salva sul colpo di testa del neoentrato Amdouni. Sugli spalti esplode la festa per il Barça che al prossimo turno troverà una tra Lilla e Borussia Dortmund.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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La Fiorentina non si rialza, il Mainz la beffa nel recupero

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MAGONZA (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Fiorentina non si sblocca nel dopo-Pioli e, anzi, perde anche l’imbattibilità in Conference League. Dopo un primo tempo dominato e dominante, i viola si sciolgono come neve al sole e perdono 2-1 col Mainz, ultimo in Bundesliga. La prima di Daniele Galloppa sulla panchina toscana, aspettando Vanoli, consegna un 3-5-1-1: Fazzini supporta Piccoli, chance per Fortini sulla sinistra e Martinelli in porta. Nei primi minuti il gioco è molto spezzettato e, dai blocchi, esce decisamente meglio il Mainz. Chances per Weiper e Sieb, che sfiorano la rete per i padroni di casa. La Fiorentina soffre, reagisce e colpisce al 15′: Piccoli serve l’assist a Sohm, giocando di sponda e propiziando il suo rasoterra vincente. La formazione toscana la sblocca dunque e l’ex Cagliari è scatenato, con due chances per il raddoppio e l’intervento di Zentner. Il Mainz risente profondamente del colpo e rischia di capitolare, perché Dodò domina sulla corsia destra e Fazzini si divora il bis. Nella ripresa Henriksen si gioca subito un cambio, inserendo una vecchia conoscenza della Serie A come Widmer, e le sue mosse risvegliano la formazione tedesca.

Il Mainz aggredisce la Fiorentina, che soffre e trema dopo essersi divorata nuovamente il bis con Piccoli. La frittata è fatta al 68′, quando Ranieri perde un pallone sanguinoso e Hollerbach sigla l’1-1 di rapina. Galloppa si gioca Moise Kean, che ha due chances per il gol-vittoria: gol sfiorato al 77′ e rete annullata (giustamente) per offside quattro minuti dopo. Nel finale però la Fiorentina non solo non attacca, ma si trincera in difesa con grandissimo affanno. Nicolussi Caviglia salva su Kohr e Martinelli evita la rete di Weiper, ma il gioiello viola non può farci nulla al 95′: Lee Jae-sung sigla il gol del 2-1 e consegna tre punti d’oro al Mainz.

Il duello tra le ultime di Serie A (Fiorentina, 4 punti) e Bundesliga (Mainz, 5 punti) va ai tedeschi, che restano a punteggio pieno con nove punti. Quota sei invece per i viola, che perdono posizioni e vedono sfumare (anche) l’imbattibilità in Europa.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

MAINZ (3-4-2-1): Zentner 6; da Costa 6, Kohr 5.5, Potulski 5.5; Mwene 5.5 (1’st Widmer 6), Amiri 6.5 (35’st Boving sv), Maloney 5.5 (15’st Sano 6.5), Kawasaki 6; Nebel 5.5 (20’st Hollerbach 6.5), Sieb 6 (15’st Lee Jae-sung 7); Weiper 5.5. In panchina: Rieß, Batz, Nordin, Veratschnig, Hanche-Olsen, Bobzien, Gleiber. Allenatore: Henriksen 6.5.

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FIORENTINA (3-5-1-1): Martinelli 6; Pongracic 5.5, Pablo Marì 5.5 (26’st Comuzzo 5.5), Ranieri 5; Dodò 6.5, Sohm 6.5 (40’st Fagioli sv), Nicolussi Caviglia 5.5, Ndour 6 (15’st Mandragora 5.5), Fortini 6; Fazzini 6; Piccoli 6.5 (15’st Kean 5.5). In panchina: Lezzerini, de Gea, Dzeko, Richardson, Viti, Kouadio, Parisi. Allenatore: Galloppa 5.5.

ARBITRO: Visser (Belgio).
RETI: 15’pt Sohm, 23’st Hollerbach, 49’st Lee Jae-sung.
NOTE: serata nuvolosa, terreno in ottime condizioni. Ammoniti Maloney, Ndour, Nebel, Pablo Marì, Amiri. Angoli 3-2. Recupero: 2′, 5′.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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“Beauty in Action” con Roberto Bolle, presentata a Verona la Cerimonia di chiusura dei Giochi di Milano-Cortina

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VERONA (ITALPRESS) – Una serata unica e innovativa, che chiuderà le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. È stata presentata oggi, durante l’evento “Road to closing ceremony”, la cerimonia di chiusura dei Giochi Invernali: il 22 febbraio 2026, all’Arena di Verona, andrà in scena uno spettacolo incredibile e innovativo, con scenografie e musiche pensate per esaltare la bellezza italiana. “Beauty in action”, è questo il titolo scelto per cogliere a pieno l’essenza dello spettacolo. Ospite d’eccezione Roberto Bolle, che in passato partecipò anche alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. “Sono veramente felice di poter essere uno dei protagonisti che chiuderà questo appuntamento olimpico – ha dichiarato -, sono legato ai Giochi visto che ho partecipato alla cerimonia di Torino, è un’emozione incredibile, sarà ancora più emozionante a Verona, l’Arena è un luogo a cui sono particolarmente legato. Sarà un motivo per celebrare l’eccellenza e la bellezza italiana”.

Durante l’evento è intervenuto il presidente della Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò. “Venivamo da quella disastrosa presa di posizione dell’amministrazione comunale di Roma (che rifiutò la candidatura per il 2024, ndr), questa opportunità che si è creata è stata costruita momento dopo momento. Abbiamo vinto di corto muso con la Svezia – ha aggiunto – perché c’è stata l’idea di inserire Verona. San Siro ha 70mila spettatori, avrebbe consentito qualche ricavo anche per ciò che riguarda la cerimonia di chiusura, ma l’appeal, dopo l’inserimento di Verona, è stato incredibile. Tutti non vedono l’ora di venire qui, c’è entusiasmo. E spero che ci sia anche la premier Giorgia Meloni”.

Durante l’evento sono intervenuti anche il vice premier Matteo Salvini, il ministro dell’Agricoltura dell’Italia Francesco Lollobrigida, il sindaco di Verona Damiano Tommasi e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Voglio ricordare che a Verona non ci siamo per caso. Non è una città del ghiaccio o degli sport invernali. Ho voluto portare avanti la candidatura di quest’area dolomitica e in quel momento nacque questa cavalcata trionfale – ha ricordato il governatore – Non è stata una passeggiata. L’idea di fare la cerimonia di chiusura a Verona nasce nell’accordo, unico a suo modo, di Milano-Cortina. Siamo qui perché da una mia idea è nata anche la volontà di portare qui la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi. Penso che Verona ci abbia aiutato anche a essere più competitivi nella candidatura”

Presenti sul palco il ceo Andrea Varnier e la direttrice cerimonie Maria Laura Iascone, assieme ad Alfredo Accatino, presidente Filmmaster e direttore artistico della cerimonia. Per la prima volta nella storia dei Giochi, una cerimonia olimpica si svolgerà all’interno di un monumento storico patrimonio Unesco, trasformando il celebre anfiteatro veronese in un palcoscenico senza confini. Una scelta simbolica che lascerà un’eredità di straordinario valore per il futuro della città di Verona e per il suo palinsesto culturale e turistico.

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– Foto Pia/Italpress –
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Atp Atene, Musetti vola in semifinale e continua a sperare nelle Finals

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ROMA (ITALPRESS) – Vittoria relativamente semplice ma molto importante per Lorenzo Musetti nei quarti di finale del torneo Atp 250 di Atene. Il tennista toscano, numero 9 del mondo e seconda forza del seeding, è approdato alle semifinali sui campi in cemento indoor della capitale greca piegando il francese Alexandre Muller, numero 43 del ranking Atp e quinto favorito del tabellone, col punteggio di 6-2 6-4. 

Musetti continua dunque a nutrire speranze di entrare nei primi otto tennisti ammessi di diritto alle Atp Finals di Torino. L’azzurro nella classifica Race live è al nono posto, alle spalle di Felix Auger Aliassime, e “sbarcherebbe” da titolare al “Master” di fine anno soltanto in caso di successo nel torneo di Atene, a scapito proprio del canadese. Mancano quindi altre due vittorie al toscano: se arrivassero per la prima volta nella storia ci sarebbero due italiani alle Finals. In caso di uscita di scena in semifinale, o anche all’ultimo atto del torneo greco, Musetti sarebbe, invece, riserva a Torino, a meno che non ci siano forfait dell’ultima ora o ritiri da parte di qualcuno dei tennisti qualificati. In semifinale il numero due del tennis azzurro sfiderà lo statunitense Sebastian Korda, 52 del ranking internazionale, oggi vincitore contro il serbo Miomir Kecmanovic col punteggio di 6-3 6-2. Sarà il quinto confronto fra i due: nei “precedenti” ha vinto due volte Musetti e in altrettante occasioni Korda.

IL SORTEGGIO DEI GIRONI DELLE ATP FINALS

“Oggi ho cominciato meglio il match rispetto a quanto fatto ieri (contro Wawrinka, ndr.). Ho servito meglio e questo mi ha permesso di essere più aggressivo, soprattutto col dritto. Per giocare bene su questi campi bisogna fare così. Ora vediamo cosa succederà. Mi devo preparare al meglio per la prossima sfida. Poi in caso penserò al resto, un match alla volta”. Così Lorenzo Musetti dopo il successo odierno nei quarti di finale del torneo Atp di Atene. L’azzurro non ha voluto parlare delle Finals. Per accedere al “Master” di Torino deve per forza vincere il torneo in Grecia ma per adesso il toscano si concentra unicamente sul prossimo ostacolo.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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