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Cronaca

Von der Leyen “La difesa comune nostro compito, Putin vicino ostile”

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STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Inizia con una citazione di Alcide de Gasperi l’intervento della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen alla plenaria dell’Europarlamento di Strasburgo. “70 anni fa, Alcide de Gasperi disse: “Non abbiamo bisogno soltanto di pace tra di noi, ma dobbiamo costruire anche una difesa comune. Non per minacciare o conquistare, ma per fungere da deterrente ad ogni attacco esterno guidato dall’odio contro l’Europa Unita. Questo è il compito della nostra generazione”.

Da qui segue il passaggio cruciale: “Sono passati 70 anni, ma la nostra generazione si trova di fronte lo stesso compito perchè la pace nell’Unione Europea non può più essere data per scontata. Siamo di fronte ad una crisi della sicurezza europea, ma sappiamo che è nelle crisi che l’Europa è stata costruita. Quindi è il momento per raggiungere la pace attraverso la forza. E’ il momento per lavorare ad una difesa comune e su questo ho visto un consenso al Consiglio Europeo senza precedenti e inimmaginabile solo poche settimane fa”.

“L’ordine della sicurezza europeo è stato sconvolto e sono cadute molte illusioni – ha proseguito – Dalla fine della guerra fredda, si credeva che la Russia potesse essere integrata nell’architettura economica e di sicurezza europea e altri speravano di poter contare in modo indefinito sulla protezione americana. E così abbiamo abbassato la guardia, tagliato le spese per la difesa dal 3,5% a meno della metà pensando di poter godere di questo dividendo della pace”.

Per Von der Leyen, questo atteggiamento ha soltanto creato un “deficit di sicurezza“.
“E’ finito il tempo delle illusioni: l’Europa è chiamata a farsi carico della propria difesa. Non in un lontano futuro, ma già oggi. Non con passi graduali, ma con il coraggio che richiede la situazione”, ha chiosato la presidente della Commissione Europea ribadendo la necessità alla luce degli sviluppi della guerra in Ucraina e per la quale occorre “colmare la lacuna nei rifornimenti militari e fornirle garanzie di sicurezza solide”.

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Per Von der Leyen “questo momento non riguarda solo l’Ucraina, ma tutta la sicurezza del continente. Putin ha dimostrato di essere un vicino ostile. Non è affidabile”.
E qui un avvertimento all’Europarlamento: “Il sistema militare russo supera il nostro: il Cremlino spende più di tutta l’Europa messa insieme. La produzione europea è ancora troppo limitata”.

Von der Leyen ha poi parlato del piano di difesa “ReArm Europe” presentato gli scorsi giorni. “La sua logica è semplice: vogliamo usare tutte le leve finanziarie a nostra disposizione per rafforzare e accelerare la nostra produzione nella difesa – ha spiegato – Con il piano ReArm Europe possiamo mobilitare fino a 800 miliardi di euro. Oggi spendiamo in media il 2% del Pil per la difesa e ogni analisi oggi concorda che dobbiamo superare il 3%, ma nel bilancio europeo raggiunge solo l’1% del Pil. Quindi è ovvio che il grosso degli investimenti non può che venire dagli stati membri. E per questo vogliamo attivare la clausola di salvaguardia nazionale prevista dalle nuove regole di bilancio in modo controllato e coordinato per tutti gli stati membri”.

Il Consiglio Europeo ha poi dato luce verde al nuovo strumento finanziario denominato SAFE, Security Action For Europe. Offriamo agli stati membri fino a 150 miliardi di euro in prestiti per investire conformemente ad alcuni principi fondamentali: possono concentrarsi su poche scelte strategiche (difesa aerea, droni, munizioni, missili, cyber, IA…) – ha proseguito Von der Leyen – Per massimizzare l’impatto dei nostri investimenti, questi prestiti dovranno finanziare acquisti da produttori europei per rafforzare la nostra industria di difesa con contratti pluriennali”.

Passaggio atteso del suo intervento ha riguardato l’uso dei fondi di coesione per le spese della difesa, possibilità di impiego che aveva visto l’opposizione di tutto il governo italiano.
Von der Leyen l’ha definita come “una possibilità che offriamo agli Stati membri. Questi avranno la possibilità di ridirigere alcuni dei fondi non utilizzati verso progetti di difesa: infrastrutture, ricerca e sviluppo… Il tutto su base volontaria”.

– foto Ipa Agency –

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Cronaca

Mattarella si è recato a Santa Marta per rendere omaggio al Papa

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato questa mattina a Santa Marta, in Vaticano, dove è stata allestita la salma di Papa Francesco. Il capo dello Stato, accompagnato dalla figlia Laura, ha già fatto rientro al Quirinale.

– Foto di repertorio ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Intesa Sanpaolo, cordoglio per scomparsa Papa Francesco “Guida luminosa”

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MILANO (ITALPRESS) – Il Presidente Emerito Giovanni Bazoli, il Presidente Gian Maria Gros-Pietro, il Consigliere Delegato Carlo Messina a nome dell’intero Consiglio di Amministrazione e di tutte le donne e uomini di Intesa Sanpaolo esprimono “profondo e commosso cordoglio” per la scomparsa di Papa Francesco. Il Pontefice, si legge in una nota, “ha rappresentato una guida luminosa per la comunità mondiale, promuovendo costantemente l’unità delle popolazioni, la continua vicinanza alle persone nelle condizioni di maggiore difficoltà e marginalità”.
In occasione dell’evento “Nessuno escluso, crescere insieme in un Paese più equo” dell’ottobre 2023, quando Intesa Sanpaolo annunciò la destinazione di 1,5 miliardi di euro ad iniziative benefiche per la riduzione dei divari sociali, il Santo Padre indirizzò un messaggio alla Banca in cui si rivolgeva a Carlo Messina come a un “caro fratello”.
Riconosceva quell’incontro come un momento di riflessione per “elaborare nuove forme di economia e finanza orientate al bene comune e rispettose della dignità umana” e auspicava che emergesse “un modello di sviluppo in grado di generare soluzioni nuove, più inclusive e sostenibili a sostegno dell’economia reale, aiutando gli individui e le comunità a realizzare le loro aspirazioni più profonde e il bene comune universale”.
“Vi conosco e so che il mio desiderio non cadrà nel vuoto”, questo il suo incoraggiamento a Carlo Messina e alla Banca.
“Il lavoro convinto e continuo di Intesa Sanpaolo per porre al centro la dignità di ogni essere umano – anziani, giovani, persone in difficoltà – a favore della collettività è stato apprezzato anche nel corso di colloqui privati con i vertici e ha trovato ispirazione e conferma nell’enciclica “Fratelli tutti””, continua la nota.
Nel solco del suo impegno, Intesa Sanpaolo “ha deciso di sostenere il progetto voluto dal Pontefice ‘Borgo Laudato Sì’ a Castel Gandolfo che applica uno dei messaggi cardine dell’omonima enciclica: la riconciliazione fra tutela dell’ambiente e attività umana, fra natura e inclusione sociale. Il Borgo costituirà uno spazio di formazione e avviamento al lavoro aperto a tutti, in particolare a bambini e giovani, migranti, persone con disabilità, con storie di tossicodipendenza e di detenzione, vittime di violenza”. “Le sue parole – conclude la nota – rimarranno come perenne riferimento e la sua umanità come un alto esempio”.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).

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Cronaca

eSIM in crescita, Airalo raggiunge quota 20 milioni di utenti

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ROMA (ITALPRESS) – Venti milioni di utenti hanno adottato la tecnologia eSIM completamente digitale di Airalo. “Questo risultato evidenzia una crescente transizione verso soluzioni di connettività più sostenibili e pronte per il futuro, segnando un passo significativo per il progresso dei viaggi moderni”, si legge in una nota.
“L’industria delle SIM tradizionali si basa su una catena ad alto consumo di plastica ed emissioni, producendo ogni anno miliardi di SIM usa e getta, equivalenti a 20.000 tonnellate di plastica – sottolinea Airalo -. Una eSIM emette il 46% in meno di CO2 durante il suo ciclo di vita rispetto a una SIM tradizionale. Eliminando la necessità di SIM fisiche, la tecnologia eSIM di Airalo sta contribuendo a ridurre l’impronta ambientale dell’industria delle telecomunicazioni su larga scala, offrendo al contempo un modo più efficiente e rispettoso nei confronti dell’ambiente per rimanere connessi”.
“Raggiungere i 20 milioni di utenti è più di un traguardo aziendale: è un chiaro segnale che il mondo è pronto per una modalità di connessione più sostenibile – ha dichiarato Ahmet Bahadir Ozdemir, co-fondatore e amministratore delegato di Airalo -. Ogni attivazione di una eSIM rappresenta meno rifiuti di plastica, minori emissioni di carbonio e un passo verso un pianeta più verde”.

– Foto ufficio stampa Airalo –

(ITALPRESS).

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