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Politica

Mulè “Famiglia di Matteo Pietrosanti ha diritto alla verità”

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ROMA (ITALPRESS) – “La decisione del gip di Latina di non accogliere la richiesta di archiviazione della Procura e disporre piuttosto nuove indagini sul caso della morte di Matteo Pietrosanti, come sollecitato dai familiari, contribuisce a cercare di arrivare alla verità sulla vicenda spazzando via ogni dubbio. Matteo morì a soli 15 anni in seguito a un attacco cardiocircolatorio avvenuto mentre si allenava su un campo di calcio. La domanda, tragica, è se il defibrillatore obbligatorio grazie alla legge da me ispirata si trovava a bordocampo e se chi doveva soccorrere Matteo lo usò nei tempi dovuti. A queste domande la famiglia ha il diritto di ottenere risposte”. Così in una nota il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè.

“È per questo che sono al fianco della famiglia Pietrosanti, che meritoriamente dopo la morte di Matteo si dedica alla diffusione della cultura della prevenzione dei defibrillatori – prosegue -. Sulla vicenda di Matteo sollecitai con un’interrogazione a risposta immediata il ministero della Giustizia affinché il procedimento giudiziario uscisse dal limbo in cui si trovava. Oggi la notizia delle nuove indagini disposte dal gip alle quali bisognerà dare risposte entro i prossimi due mesi va in questa direzione”. 

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Inchiesta Visibilia, Santanchè “Sono tranquilla. Dimissioni? Ci penseremo”

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MILANO (ITALPRESS) – A proposito dell’udienza sull’eventuale rinvio a giudizio di Daniela Santanchè nell’ambito dell’inchiesta Visibilia, la ministra del Turismo si è detta “assolutamente tranquilla”. Lo ha dichiarato a margine di un evento a Palazzo Lombardia. In merito ad un possibile passo indietro in caso di rinvio a giudizio, Santanchè ha semplicemente risposto “ci penseremo. Intanto vediamo quali sono i tempi e che cosa succederà, ma io sono confidente nella magistratura e del mio comportamento. Come dice la Costituzione non si è colpevoli al terzo grado di giudizio, poi ognuno fa le sue valutazioni“.

IL VIDEO DELLE PAROLE DI SANTANCHE’

-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Tajani “Al Consiglio Affari Esteri ribadirò l’importanza di mantenere l’unità atlantica”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sarà in missione domani a Bruxelles dove prenderà parte al Consiglio Affari Esteri e alla IX Conferenza internazionale sul sostegno alla Siria. Lo comunica la Farnesina.

Alla riunione dei Ministri degli Esteri, verrà innanzitutto dato spazio alla guerra in Ucraina e alle prospettive per arrivare ad una pace giusta, grazie anche alla recente iniziativa americana. La riunione proseguirà poi con un’ampia discussione sulla situazione in Medio Oriente, dedicando una specifica attenzione alla situazione in Siria ed Iran. I Ministri avranno quindi uno scambio sulle prospettive delle relazioni transatlantiche e della sicurezza europea, anche in vista della successiva discussione al Consiglio europeo.

“Al Consiglio affari esteri ribadirò l’importanza del mantenimento dell’unità transatlantica. Come confermato dalla riunione dei Ministri degli esteri G7 in Canada, il coordinamento tra alleati rimane un elemento essenziale per affrontare le numerose sfide internazionali, a partire dagli sforzi per arrivare ad una pace giusta in Ucraina”, ha indicato il Ministro Tajani.

Tajani prenderà quindi parte alla IX Conferenza internazionale per il sostegno alla Siria, a testimonianza del forte impegno italiano per accompagnare il processo di transizione e riconciliazione. Nel corso della riunione, Tajani confermerà la disponibilità da parte dell’Italia ad intervenire per sostenere e ripristinare, assieme ai partner, i settori critici del Paese così da alleviare i bisogni della popolazione civile.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Piantedosi “Il rapimento di Aldo Moro è uno dei giorni più drammatici della nostra storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Con immutabile commozione e profondo rispetto, ricordiamo uno dei giorni più drammatici della storia della nostra Repubblica: il rapimento di Aldo Moro, avvenuto il 16 marzo 1978 in via Fani, in cui persero tragicamente la vita cinque eroi silenziosi: gli uomini della sua scorta Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Quell’attacco criminale non fu solo un colpo allo Stato, ma un’offensiva contro i valori più profondi della democrazia e della convivenza civile”. Così su X il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a 47 anni dal rapimento di Aldo Moro. “La memoria di questi fatti è un monito e un’eredità preziosa che ci sprona, oggi più che mai, a rafforzare il nostro impegno nella difesa di quei valori e per la protezione della sicurezza di tutti i cittadini”, aggiunge Piantedosi.

“Il 16 marzo 1978, via Fani a Roma, divenne teatro di una delle pagine più buie e dolorose della nostra storia repubblicana con il rapimento di Aldo Moro e l’uccisione dei suoi cinque uomini della scorta: Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Fu un attacco diretto delle Brigate Rosse allo Stato e ai valori democratici. Una ferita profonda che scosse l’Italia ma dalla quale sapemmo reagire con forza e unità a difesa dei valori democratici. Rinnovare oggi il ricordo di quell’attentato significa onorare la memoria di uomini coraggiosi ma anche riaffermare il valore della libertà che sconfisse terrorismo e paura”. Così, in un post su Facebook, il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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