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Cronaca

Corruzioni e appalti Pnrr a Pavia, Gdf perquisisce 7 persone

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PAVIA (ITALPRESS) – Dalle prime ore di questa mattina, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pavia stanno eseguendo diverse perquisizioni tra le province di Pavia, Milano, Vercelli, e Alessandria nell’ambito di un’indagine che vede coinvolti 7 soggetti tra imprenditori, pubblici amministratori e responsabili di uffici pubblici per i reati di corruzione, falso, peculato, indebita destinazione di denaro, frode nelle pubbliche forniture e truffa ai danni dello Stato.

L’operazione riguarda le condotte di un imprenditore con sede di Alessandria il quale, grazie alla connivenza dei pubblici ufficiali indignati, ha ottenuto l’affidamento di numerose commesse pubbliche, finanziate anche con fondi provenienti dal P.N.R.R., in violazione di plurimi reati contro la Pubblica Amministrazione.

Gli investigatori, sotto stretto coordinamento di questa Autorità Giudiziara, stanno provvedendo al sequestro e all’acquisizione di materiale e documentazione presso i domicili degli indagati e le sede delle rispettive società.

-Foto Guardia di Finanza-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Ordini TSRM e PSTRP, alle elezioni vince la lista di Diego Catania

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ROMA (ITALPRESS) – Si sono svolte nelle giornate del 15, 16 e 17 marzo 2025 le elezioni per il Comitato centrale e il Collegio dei Revisori della Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Tsrm e Pstrp) per il quadriennio 2025-2029. I risultati delle votazioni, ufficializzati al termine dello spoglio elettorale, vedono subentrare agli organi direttivi uscenti la lista “Rinnovare e crescere”, guidata da Diego Catania, Presidente dell’Ordine Tsrm e Pstrp di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio.
“Sono molto soddisfatto dell’ampio consenso registrato e della fiducia riposta in noi, che ci consente di avviare il nostro mandato su basi solide e inclusive” dichiara Catania. “L’architettura multiprofessionale della nostra lista rappresenta una vera e propria dichiarazione di intenti, perchè nel corso dei prossimi quattro anni intendiamo dare una importanza centrale alla collaborazione tra tutti i profili afferenti agli Ordini Tsrm e Pstrp.
Il dialogo, in senso ampio, sarà al cuore del nostro mandato: dialogo non solo tra le 18 professioni sanitarie, ma anche verso le Istituzioni, le Commissioni di albo nazionali, gli Ordini territoriali, le altre Federazioni nazionali, le Associazioni tecnico scientifiche e la società civile. Ci attiveremo per creare un clima di apertura, coesione e condivisione, dove le questioni di rilievo per le professioni siano affrontate in un’ottica trasversale e collaborativa e le iniziative meritevoli siano valorizzate e promosse, sempre confrontandoci in tempo reale con le altre realtà di riferimento a livello nazionale e regionale. Metteremo in condivisione le nostre prospettive e i nostri punti di forza, facendo della pluralità il valore fondante su cui edificare il pieno riconoscimento delle professioni dell’area sanitaria tecnica, della riabilitazione e della prevenzione.
Sono molteplici gli ambiti in cui declineremo la nostra strategia, dalla valorizzazione delle competenze rappresentative per le professioni al riconoscimento di quelle avanzate, dal supporto alla libera professione, dalla promozione delle buone pratiche di sicurezza in sanità alla medicina di genere, passando per lo sviluppo dei percorsi accademici e di ricerca per i professionisti. Per raggiungere tali obiettivi, rafforzeremo la presenza nelle sedi istituzionali e la partecipazione alle politiche istituzionali e nazionali, lavorando al contempo sul consolidamento del nostro ruolo sul piano legislativo e sociale. Daremo inoltre un impulso particolare al contrasto dell’esercizio abusivo delle nostre professioni, allo scopo di tutelare i cittadini e di garantire la qualità delle prestazioni erogate.
Sono convinto che il Servizio sanitario nazionale sia alla vigilia di un profondo cambiamento, che si compirà definitivamente solo con il pieno riconoscimento delle preziose risorse messe in campo dalle professioni sanitarie. Con la vittoria di oggi ci poniamo alla guida di questo rinnovamento, consapevoli della responsabilità e dell’onore di rappresentare oltre 160 mila professionisti sanitari”.
Di seguito l’elenco dei componenti eletti:
Comitato Centrale: Diego Catania, Marco Aloisi, Nunzio Francesco Ascolese, Ombretta Beldì, Leonardo Capaccioli, Roberto Caruso Olivo, Massimiliano Contesini, Caterina Di Marco, Roberta Famulari, Iacopo Negri, Vincenza Piraino, Alberto Righi,
Gianluca Signoretti, Ciro Signoriello, Giuseppe Smeraldi.
Collegio dei Revisori: Filippo Girlanda, Roberta Massa, Katia Nardi.
– foto ufficio stampa FNO TSRM e PSTRP-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Draghi “Difesa comune europea passaggio obbligatorio”

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ROMA (ITALPRESS) – Sulla difesa “occorre definire una catena di comando di livello superiore che coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi e armamenti e che sia in grado di distaccarsi dalle priorità nazionali operando come sistema di difesa continentale”. Così l’ex premier ed ex presidente della BCE Mario Draghi nel corso di un’audizione in Senato riguardo il rapporto sul futuro della competitività europea da lui redatto. “Dal punto di vista industriale-organizzativo, questo vuol dire favorire le sinergie industriali europee concentrando gli sviluppi su piattaforme militari comuni (aerei, navi, mezzi terrestri, satelliti…) che consentano l’interoperabilità, che oggi non abbiamo o solo limitatamente, e riducano la dispersione e le attuali sovrapposizioni nelle produzioni degli Stati membri”, ha aggiunto.
“La difesa comune dell’Europa diventa pertanto un passaggio obbligato per utilizzare al meglio le tecnologie che dovranno garantire la nostra sicurezza. Persino la nostra valutazione dell’investimento in difesa, oggi basata sul calcolo delle sole spese militari, andrà modificata per includere gli investimenti su digitale, spazio e Cyber sicurezza che diventeranno necessari per la difesa del futuro. Per tutto ciò occorre iniziare un percorso che ci porterà a superare i modelli nazionali a pensare a livello continentale”. “Gli angusti spazi di bilancio non permetteranno ad alcuni paesi significative espansioni del deficit, nè sono pensabili contrazioni nella spesa sociale sanitaria: sarebbe non solo un errore politico, ma soprattutto la negazione di quella solidarietà che parte dell’identità europea – ha sottolineato – Quell’identità che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell’autocrazia. Il ricorso al debito comune è l’unica strada”.
“La nostra sicurezza è oggi messa in dubbio dal cambiamento nella politica estera del nostro maggior alleato rispetto alla Russia, che con l’invasione dell’Ucraina ha dimostrato di essere una minaccia concreta per l’Unione Europea. L’Europa è oggi più sola nei fori internazionali come accaduto di recente alle Nazioni Unite e si chiede: chi difenderà i suoi confini in caso di aggressione esterna? E con quali mezzi?”.
“Siamo il secondo o il terzo continente per spesa militare e sicuramente più della Russia. Ma i paesi europei alla fine acquistano gran parte delle piattaforme militari dagli Stati Uniti: tra il 2020 e il 2024 gli Stati Uniti hanno fornito il 65% dell’importazione di sistemi di difesa degli stati europei aderenti alla NATO. Nello stesso periodo l’Italia ha importato circa il 30% dei suoi apparati di difesa degli Stati Uniti – ha detto Draghi – “Se l’Europa decidesse di creare la sua difesa e di aumentare i propri investimenti superando l’attuale frazionamento invece di ricorrere in maniera così massiccia alle importazioni, essa ne avrebbe un maggiore ritorno industriale e un rapporto più equilibrato con l’alleato atlantico anche sul fronte economico – ha aggiunto – Questa grande trasformazione è in realtà necessaria non solo per le complessità geopolitiche alle quali stiamo assistendo, ma anche per via della rapidissima evoluzione della tecnologia che ha stravolto i concetti di difesa e di guerra”.
“L’Europa avrebbe dovuto comunque combattere la stagnazione della sua economia e assumere maggiori responsabilità per la propria difesa in presenza di un minore impegno americano da tempo annunciato. Ma gli indirizzi della nuova amministrazione hanno drammaticamente ridotto il tempo disponibile”, ha proseguito
Sui dazi l’ex premier ha dichiarato: “Per decenni l’Unione Europea ha garantito ai suoi cittadini pace, prosperità, solidarietà e insieme all’alleato americano sicurezza, sovranità e indipendenza. Questi sono i valori costituenti dell’Unione Europea. Ma questi valori sono oggi posti in discussione: la nostra prosperità, già minacciata dalla bassa crescita per molti anni, si basava su un ordine delle relazioni commerciali e internazionali oggi sconvolto dalle politiche protezionistiche del nostro maggior partner. I dazi, le tariffe e altre politiche commerciali che sono state annunciate avranno un forte impatto sulle imprese italiane ed europee”.
“In Europa tra settembre e febbraio il prezzo del gas naturale all’ingrosso è aumentato in media di oltre il 40% con punte di oltre il 65% per poi attestarsi a +15% nell’ultima settimana – ha continuato Draghi – Anche i prezzi dell’elettricità all’ingrosso sono aumentati in modo generalizzato di diversi paesi europei e continuano ad essere 2-3 volte più alti dei prezzi negli Stati Uniti. Questo problema è ancora più marcato in Italia dove i prezzi dell’energia all’ingrosso nel 2024 sono stati in media superiori dell’87% rispetto a quelli francesi, del 70% rispetto agli spagnoli, del 38% rispetto ai tedeschi. Anche i prezzi del gas all’ingrosso in Italia nel 2024 sono stati mediamente più alti rispetto ai mercati europei”.
Infine sul caro bollette: “Una seria politica di rilancio della competitività europea deve porsi come primo obiettivo la riduzione delle bollette per imprese e famiglie. A livello europeo nel mercato del gas naturale è necessario esercitare il nostro potere d’acquisto sfruttando al posizione di essere il più grande consumatore al mondo di gas: possiamo coordinare meglio la domanda di gas tra paesi, ad esempio riempiendo gli stoccaggi con flessibilità in modo da evitare l’irrigidimento della domanda complessiva. Costi dell’energia così alti pongono le aziende europee e italiane un perenne svantaggio nei confronti dei concorrenti stranieri. A rischio non c’è solo la sopravvivenza di alcuni settori tradizionali, ma anche lo sviluppo di nuove tecnologie ed elevata crescita: si pensi all’elevato consumo necessario per i data Centre”, ha concluso.

-Foto Ipa/Agency-

(ITALPRESS).

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Cronaca

Terremoto di magnitudo 4.2 nel potentino, nessun danno

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FOGGIA (ITALPRESS) – Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è
stata registrata, alle ore 10:01, dall’Istituto nazionale di
Geofisica e Vulcanologia, nella zona di Vaglio Basilicata, in provincia di Potenza. L’evento è stato localizzato ad una profondità di 14 chilometri. La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. Dalle prime verifiche effettuate, in seguito all’evento non risulterebbero danni a persone o cose.

Foto: da profilo X Ingv –

(ITALPRESS).

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