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Cronaca

Confisca da 294 milioni a imprenditore vicino alla Camorra

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NAPOLI (ITALPRESS) – La Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Napoli ha disposto la confisca di un patrimonio mobiliare e immobiliare del valore di oltre 294 milioni di euro.

Il provvedimento nei confronti di un imprenditore campano accusato di aver compiuto negli anni operazioni di riciclaggio e di fittizia intestazione di beni (condotta, quest’ultima, accertata con sentenza di condanna definitiva).

Dalle indagini svolte, corroborate dalle concordi dichiarazioni di cinque collaboratori di giustizia, è emerso come l’imprenditore abbia agito in sinergia con esponenti di spicco di diversi clan camorristici (Mallardo, Di Lauro, Scissionisti, Puca, Aversano, Verde e Perfetto), in plurimi settori commerciali (primo fra tutti quello degli investimenti immobiliari) e in varie regioni d’Italia (Emilia Romagna, Campania, Lazio, Sardegna e Molise).

E’ stata accertata, inoltre, una sistematica attività di sottrazione all’imposizione tributaria di ingentissime somme di denaro, reinvestite in operazioni commerciali ed edilizie, e una palese sproporzione tra i redditi ufficiali dell’uomo e del suo nucleo familiare e i beni posseduti. Su queste basi, il Tribunale di Napoli – Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione ha disposto la confisca di primo grado di 18 società, 9 autoveicoli, 21 rapporti finanziari e 631 immobili e terreni, ubicati nelle province di Bologna, Ravenna, Napoli, Benevento, Caserta, Latina, Sassari e Campobasso.

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– Foto: uffico stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

Cronaca

MUORE STRONCATO DA INFARTO DURANTE LA FESTA DEL SUO MATRIMONIO A MONTEBELLO

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Un uomo di 49 anni è morto durante la festa di matrimonio, poche ore dopo il rito civile nel comune di Bornasco (Pavia). Il dramma si è consumato ieri pomeriggio all’agriturismo Roveda di Montebello della Battaglia. Antimo Squillace si era appena sposato in municipio con Federica Vespo, 31 anni, e attendevano parenti e amici per una cerimonia più intima con i loro cari all’agriturismo e suggellare il loro amore con un rituale davanti a un celebrante. I due sposi stavano cambiandosi d’abito, quando il 49enne è stato colpito da un malore improvviso. E’ stato il figlio più piccolo ad avvertire la 31enne: “Mamma, vieni, sta male, vuole parlare solo con te”. La donna è accorsa nella stanza del neo sposo e lo ha trovato disteso a terra: ha così immediatamente allertato i soccorsi. Gli operatori di Areu 118 sono subito giunti sul posto. Il 49enne è stato rianimato per oltre un’ora, e poi trasferito in ambulanza al Policlinico San Matteo di Pavia, dove i medici però non hanno potuto far altro che constatare il decesso. “Un gran cuore, l’amore della mia vita”, ha solo detto, con un filo di voce, senza più lacrime, la giovane vedova. Martedì pomeriggio, a consolarla nella camera mortuaria del San Matteo, a Pavia, c’erano i parenti più stretti e alcuni amici, increduli, che si sono voluti stringere attorno alla famiglia, colpita da un lutto così grave.

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Cronaca

Palermo ricorda il generale Dalla Chiesa, presente Piantedosi

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PALERMO (ITALPRESS) – Rappresentanti politici, Forze dell’ordine e cittadinanza, tutti insieme per celebrare il ricordo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel luogo in cui, 43 anni fa, Cosa nostra lo uccise insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’autista Domenico Russo, in via Isidoro Carini, a Palermo.
Per onorarlo sono state deposte diverse corone di fiori attorno alla targa che lo commemora. Presenti tra gli altri il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo Massimo Mariani, l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia e le massime autorità civili e militari: tutti uniti nel ricordo del generale, che dopo la lotta alle Brigate rosse si era messo a disposizione anche per quella contro la mafia pagando con il prezzo più caro: il 3 settembre 1982 la reazione di Cosa nostra fu violentissima e si materializzò con l’eccidio di via Carini.
“Dalla Chiesa è stato un servitore dello Stato che non solo ha sacrificato la propria esistenza per l’affermazione dei principi di democrazia, libertà e legalità, ma ha lasciato un messaggio che vive ancora in questi anni e di cui abbiamo tanto bisogno – sottolinea Piantedosi – Il nostro paese è cambiato, ma anche la criminalità organizzata è cambiata. Il metodo Dalla Chiesa è fatto di ostinazione, dedizione e affermazione di un mondo più libero e giusto: lui è un esempio per tutti noi, non solo per chi doverosamente afferma i valori di legalità. La mafia di oggi uccide di meno, ma non per questo è meno pervasiva e pericolosa per i nostri valori democratici, perchè fa affari e inquina i circuiti legali dell’economia e delle istituzioni”.
– foto xd8 Italpress –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Tragico incidente nella notte sull’Autosole a Lodi, morta una 21enne

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LODI (ITALPRESS) – Grave incidente mortale, poco prima della mezzanotte e mezza, sulla A1, dove una ragazza di soli 21 anni ha perso la vita a bordo della sua Fiat Panda. L’incidente è avvenuto tra i caselli di Ospedaletto e Basso Lodigiano, all’altezza del comune di Senna Lodigiana e, oltre all’auto della ragazza deceduta, ha coinvolto anche due Tir. Altre due persone sono state portate in elisoccorso al San Matteo di Pavia e al Niguarda di Milano in codice rosso dopo essere state intubate, mentre altre due persone sono state condotte in gravi condizioni al Maggiore di Cremona.

Foto: Ipa Agency
(ITALPRESS).

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