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Cronaca

“Destinazione Eccellenza”, a Roma penultima tappa del tour di Generali

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ROMA (ITALPRESS) – Fa tappa a Roma il tour commerciale “Destinazione Eccellenza” di Generali, che ha l’obiettivo di incontrare le persone della rete di vendita sul territorio, per dialogare sulle principali sfide nella protezione dei clienti. Sono quattro i macro-temi sui quali si è sviluppato il confronto tra la rete e la compagnia guidata da Giancarlo Fancel: il business Property, per la nuova sensibilità dei clienti rispetto alla protezione delle loro case, condomini e imprese anche a seguito degli eventi atmosferici; la Protection, pilastro strategico del piano industriale, con un focus sull’evoluzione dell’offerta con i nuovi bisogni; la Salute, per puntare sull’innovazione dei servizi e l’accesso alle cure, garantito da un network di eccellenza che vanta 13.000 strutture convenzionate in tutto il territorio nazionale; Investimento e Risparmio, per proteggere i progetti di medio e lungo periodo delle famiglie italiane.
“La Rete Generali Italia è leader sul mercato per la protezione di famiglie e imprese: la consulenza, distintiva e di valore, è il motore che ci permette di tenere fede alla nostra ambizione di essere Partner di Vita in ogni momento su temi cruciali come gli impatti dei cambiamenti climatici, la protezione con soluzioni innovative per salute e longevità, la cura del risparmio, degli investimenti e delle soluzioni previdenziali – ha detto Marco Oddone, Chief Marketing & Distribution Officer di Generali Italia -. Siamo alle porte di un nuovo piano industriale, fondato sulla sapiente combinazione tra l’innovazione portata dall’AI e l’eccezionale capacità relazionale e consulenziale dei nostri agenti e consulenti, che guiderà il nostro operato con la consapevolezza del lungo percorso di successo costruito insieme”.
Per Gabriele Tedesco, Direttore Vendite Generali Italia, la Rete è “l’assoluta protagonista, perchè i nostri partner di vita sono loro, gli oltre 20.000 agenti, consulenti e dipendenti amministrativi delle nostre agenzie, il cuore pulsante del sistema Generali, il generatore di valore ed è per questo che in questo tour vogliamo parlare di generazione di valore e di valore che si genera nel lungo termine attraverso piani di investimento in tecnologia, in organizzazione e in competenze, ma anche attraverso gli obiettivi che ogni responsabile vendita deve portare avanti anno per anno”, ha spiegato.
Il prossimo 2 aprile “è una data che ricorderemo per molto tempo perchè è il primo Protection Day di Generali Italia: faremo in modo che tutte le nostre agenzie si possano collegare nello stesso istante in tutta Italia e svolgere degli eventi streaming e fisici in tutti i Comuni dove siamo presenti. Questo vuol dire veramente essere partner di vita della protezione del nostro Paese”.
L’ultima tappa del tour, ha ricordato Arianna Nardi, Responsabile Marketing di Generali Italia, “sarà a Rimini e sarà l’occasione anche di vivere un momento speciale perchè la sera ci sarà la tappa di “Vite: Storie di Felicità”, un tour nel tour con cui uno spettacolo motivazionale, è un regalo che facciamo alla comunità per dimostrare la nostra vicinanza alle persone e alle famiglie, nella loro aspirazione alla felicità ma ancora di più è un momento per essere vicino ai giovani, ai ragazzi, ai loro progetti di vita, alle loro passioni perchè trovino ancora di più la forza per portarle avanti: noi siamo al loro fianco”.

– foto ufficio stampa Generali –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Betis in finale col Chelsea, la Fiorentina si arrende ai supplementari

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FIRENZE (ITALPRESS) – Si ferma in semifinale la terza possibilità consecutiva per la Fiorentina di conquistare la Conference League. L’ultimo atto, il prossimo 28 maggio a Breslavia, se lo giocheranno il Chelsea di Enzo Maresca e il Betis che pareggia 2-2 a Firenze, trovando la rete della qualificazione con Ezzalzouli ai tempi supplementari, dopo che una doppietta di Gosens aveva illuso i viola e rimontato l’iniziale vantaggio di Antony. E’ grande l’amarezza per Ranieri e compagni cui non è bastato lasciare il cuore in campo e alla fine sono gli spagnoli a far festa. Bella sfida comunque quella del Franchi con la partenza dei padroni di casa che è contratta, con tanta tensione che porta ad un numero molto alto di palloni persi soprattutto in linea mediana. Funziona la scelta di Manuel Pellegrini di un Betis coperto e votato al contropiede, con Adli che è troppo lento sia nello smistare pallone che nel dialogare in fase di ripartenza con la difesa. Poche le chance per gli attaccanti gigliati tanto che servono due interventi di De Gea, il primo su un tiro cross di Fornals, il secondo su Antony, ad evitare il vantaggio spagnolo, che in realtà è solo rimandato.
I gigliati si devono mangiare le mani per una doppia conclusione di Comuzzo al 21′ che non va a buon fine. Il vantaggio ospite arriva al 27′ con una punizione di Antony che tocca il palo alla destra di De Gea e si adagia in fondo al sacco. Il pareggio della Fiorentina è però quasi immediato con un colpo di testa di Gosens che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, segna la rete che riaccende il Franchi. Prima del raddoppio sempre dell’ex Atalanta e Inter, ancora dopo corner (42′), Cardoso trova il tempo per centrare la traversa.
Nella ripresa le due squadre giocano sui nervi e ne viene fuori una sfida dove ambedue le formazioni commettono molti falli, costruendo di fatto nessuna palla gol. I brividi arrivano tutti poco prima del 90′ quando De Gea diventa Superman prima su Antony e poi su Ezzalzouli. Si va ai supplementari dove proprio il numero 10 biancoverde sigla il 2-2 al 97′ e poi centra anche un palo al 120′. Nei 15′ finali Palladino manda in campo anche Colpani e Zaniolo per uno spregiudicato 4-2-4, ma il risultato non cambia e a festeggiare è il Betis.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Meloni a Leone XIV “Il mondo ha disperato bisogno di pace”

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ROMA (ITALPRESS) – Santo Padre, Le porgo le felicitazioni mie personali e del Governo italiano per la Sua elezione al Soglio di Pietro. I Signori Cardinali, guidati dallo Spirito Santo, hanno individuato nella Sua persona la guida della Chiesa universale. Lo hanno fatto consapevoli del fatto che il mondo sta affrontando un “tornante della storia tanto difficile quanto complesso”, come ha ricordato il Cardinale Decano nell’omelia pronunciata durante la Messa pro eligendo Romano Pontifice, caratterizzato da sfide epocali che mettono in discussione le nostre certezze e richiamano chiunque ha responsabilità a scelte coraggiose per il bene dei popoli”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella lettera inviata a Papa Leone XIV.

“L’Italia ha un legame indissolubile col Vicario di Cristo. Non si potrebbero comprendere l’identità, la storia e la cultura della nostra Nazione al di fuori di quella che San Giovanni Paolo II, nel suo storico discorso al Parlamento italiano, definì la “linfa vitale” costituita dalla fede in Cristo – sottolinea Meloni -. La nostra casa si fonda sulla sintesi straordinaria tra fede e ragione. Sintesi che ha permesso alla civiltà italiana ed europea di concepire un mondo nel quale la persona è centrale, la vita è sacra, gli uomini sono liberi e di eguale dignità, lo Stato e la Chiesa sono distinti ma si rispettano reciprocamente, e crescono insieme. Civiltà che rispetta le identità altrui senza però rinnegare la propria, e che costruisce pace laddove altri seminano morte e distruzione”.

“Pace di cui il mondo ha disperato bisogno e che Lei, dalla Loggia della Benedizioni, ha invocato più volte, richiamando l’incessante e instancabile azione portata avanti dal compianto Papa Francesco – conclude il premier -. Gli italiani guarderanno a Lei come guida e punto di riferimento, riconoscendo nel Papa e nella Chiesa quell’autorità spirituale e morale che deriva dal suo inesauribile messaggio di amore, carità e speranza, che sgorga dalla Parola di Dio”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa Leone XIV “La pace sia con voi, la Chiesa deve costruire ponti”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “La pace sia con tutti voi”. Queste le prime parole di Robert Francis Prevost, Papa Leone XIV, dalla Loggia delle Benedizioni, alla folla in Piazza San Pietro.
“Fratelli, sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo risorto. Il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio, anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, tutti i popoli, tutta la Terra. La pace sia con voi”, ha aggiunto il neo pontefice, acclamato dai fedeli al grido di “Prevost, Prevost” e “Leone, Leone”.
“La pace di Cristo risorto è una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, che ci ama tutti incondizionatamente”, ha sottolineato il Papa, che ha ricordato i il suo predecessor: “Ancora conserviamo nelle nostre orecchie quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma e il mondo intero la mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dare seguito a quella benedizione, Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio”.
“Senza paura, uniti, mano nella mano con Dio, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Il mondo ha bisogno della sua luce”, ha aggiunto il pontefice, che ha molto insistito sui concetti di pace, unità e dialogo.
“Il mondo ha bisogno della luce di Cristo, l’umanità necessità di lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri, a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro. Unendoci tutti per essere un solo popolo, sempre in pace”, ha proseguito.
“Grazie a Papa Francesco. Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro e camminare insieme a voi come Chiesa unita, cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari”, ha aggiunto.
“Sono un figlio di Sant’Agostino. Ha detto: “Con voi sono cristiano e per voi vescovo”. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato”, ha sottolineato il pontefice, che rivolto “alla Chiesa di Roma un saluto speciale. Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, presenza, dialogo e amore”.
“A tutti voi fratelli e sorelle di Roma, di Italia, di tutto il mondo: vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, che cerca sempre la pace, sempre la carità, sempre di essere vicina specialmente a coloro che soffrono”, ha detto ancora Leone XIV.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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