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Cronaca

Brignone operata dopo la caduta ma c’è anche la rottura del crociato

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VAL DI FASSA (ITALPRESS) – Una caduta che rischia di rovinare le Olimpiadi in casa di Federica Brignone. La 34enne valdostana è andata giù durante la seconda manche dello slalom gigante dei campionati italiani assoluti alla Ski Area Lusia in Val di Fassa: un incidente causato dall’aggancio di una porta con il braccio che ha sbalzato a terra la vincitrice della Coppa del Mondo 2025. Immediatamente soccorsa dallo staff medico, dopo la caduta Brignone è stata portata via in toboga prima dell’arrivo dell’elicottero che l’ha trasportata all’ospedale di Trento: i primi esami effettuati hanno evidenziato la frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra. La vice brigadiere dei Carabinieri è stata così immediatamente trasferita in elicottero alla Clinica La Madonnina di Milano dove, dopo un’attenta analisi da parte Andrea Panzeri, presidente della Commissione Medica Fisi, è stato deciso di operarla immediatamente: “Ha avuto questa brutta caduta oggi, questa frattura importante. Abbiamo fatto una valutazione degli esami e della situazione della cute, quanto il ginocchio si sia gonfiato, e abbiamo deciso di andare in sala operatoria subito”. In serata è stato così effettuato l’intervento, “perfettamento riuscito”, fanno sapere dalla Fisi, che “si è reso necessario per la riduzione e sintesi della frattura” e per “la riparazione legamentosa del compartimento mediale del ginocchio”: a peggiorare il quadro, infatti, è emersa anche “la rottura del legamento crociato anteriore, che verrà valutata nelle prossime settimane”. La campionessa del mondo di supergigante e fresca vincitrice della Coppa del mondo inizierà sin dai prossimi giorni il percorso riabilitativo ma niente previsioni sui tempi al momento, “il recupero non sarà velocissimo, parliamo di mesi”, aveva già messo le mani avanti prima dell’intervento Panzeri. Che aveva parlato di “frattura impegnativa, l’osso si è rotto in modo significativo, lei per fortuna è forte e non si è mai fatta male in modo importante prima di oggi. Come l’ha presa? Come tutti i grandi atleti che si fanno male, accettando quello che succede – continua – Non era felice, ha avuto una stagione eccezionale dove ha vinto tutto quello che poteva vincere, questo incidente non ci voleva ma i grandi campioni sanno reagire e anche lei saprà farlo, speriamo che tutto vada per il meglio. Lei è forte, è una tigre”. Difficile a questo punto valutare se riuscirà a recuperare per i Giochi di Milano-Cortina del prossimo febbraio ma non è mancato il sostegno da parte del presidente del Coni Giovanni Malagò: “Tornerai a farci gioire più di prima, da vera ‘Tigrè delle nevi. Con la tua classe, il tuo sorriso e la tua consapevolezza. Scriverai altre pagine indelebili dello sci alpino: ti aspettiamo presto, per prenderti quel sogno Milano-Cortina che la sfortuna non può negarti. Forza, Federica!”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Foti “Meloni centrale, ha creato clima giusto per incontro Trump-Zelensky”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è bisogno di essere presenzialisti per essere centrali. La presidente del Consiglio è stata perfetta nel favorire il clima giusto per alcuni contatti che non sono stati solo formali, ma potranno produrre – speriamo – risultati. E lo ha fatto non mettendosi in mostra, perchè non era il caso, l’occasione, il momento”. Così, in una intervista al Corriere della Sera, il ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti.
“Era logico che non ci fosse”, poi commenta in merito alla foto che ritrae Trump e Zelensky, seduti nella basilica di San Pietro uno di fronte all’altro, mentre si intravede Macron. Ed aggiunge: “Non so se qualcuno ha pensato di poter avere un ruolo in quell’incontro, non certo lei, che ha evitato di organizzare confronti in un’occasione luttuosa come quella dei funerali del Santo Padre. Non sarebbe stato davvero il caso. Il suo ruolo è stato molto composto e molto partecipato”. “Quella foto, che adesso si definisce storica – sottolinea Foti -, ha un senso importante perchè segue le altre immagini andate in mondovisione dell’incontro, definiamolo acceso in modo diplomatico, alla Casa Bianca. Ripeto, sarebbe stato sconcertante se in questa occasione si fossero organizzati meeting o passerelle. C’è stata, com’è tipico per un Paese come l’Italia e come Giorgia Meloni sta facendo benissimo da due anni e mezzo, una intensa e importante attività diplomatica parallela. Quella foto così evocativa ha mostrato tutto un altro clima, di comprensione reciproca tra Trump e Zelensky”. Il ruolo di Meloni, secondo il ministro Foti, è stato “quello che svolge dall’inizio del suo mandato: il pragmatismo, il guardare alla realtà dei fatti per come sono e non come si vorrebbe fossero, il cercare di ottenere non il 100% delle proprie richieste che sono magari lontanissime da quelle della controparte, ma di avvicinare le posizioni. Questo ha fatto e questo continuerà a fare”.
Su come l’Italia abbia organizzato un evento come i funerali del Papa, con un numero altissimo di capi di Stato, di governo, di teste coronate, dice: “Siamo stati straordinari. Dico tutti, chi aveva le maggiori responsabilità per la sicurezza, l’accoglienza – i ministri Piantedosi, Musumeci, ovviamente il nostro apparato dei servizi e le forze dell’ordine, i militari – ma anche tutta la rete del volontariato, che è tra le nostre eccellenze e alla quale spesso non diamo la giusta importanza. L’immagine dell’Italia in mondovisione è stata quella di un Paese che funziona, serio, efficiente. Quello che siamo, e che si dimostra soprattutto nei momenti difficili”. E si dice soddisfatto anche della gestione del 25 Aprile: “Sono state fatte polemiche inutili rispetto a una ovvia raccomandazione di sobrietà, che significava evitare atti violenti come a volte accade. Stavolta, a parte Milano e Torino, episodi che vanno condannati, direi che il 25 tutto si è svolto nel migliore dei modi. Come era logico attendersi. Sdegno invece per i post del post 25 Aprile con insulti vili e meschini alla senatrice Liliana Segre”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Strage di Monreale, fermato 19enne palermitano

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PALERMO (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, guidati dal generale Luciano Magrini, hanno fermato il presunto autore della strage di Monreale. In manette è finito un giovane palermitano di 19 anni. Sarebbe lui l’autore della sparatoria avvenuta nel centro della cittadina normanna, costata la vita a tre giovani monrealesi e che ha determinato anche il ferimento di altre due persone. I feriti sono stati ricoverati negli ospedali Ingrassia e Civico.
L’indagato, originario del quartiere Zen, è stato raggiunto da un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura presso il Tribunale di Palermo. Le ipotesi di reato contestate sono di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco.
Il provvedimento è scaturito dagli esiti delle prime indagini svolte dalla Procura di Palermo e dai Carabinieri del Comando Provinciale. Il giovane è stato accompagnato presso la Casa circondariale Palermo “Pagliarelli”.
– Foto sat Italpress –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Trump “Con Zelensky incontro piacevole e meraviglioso”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Dopo essere atterrato all’aeroporto municipale di Morristown, il presidente statunitense Donald Trump ha risposto ad alcune domande della stampa, parlando in particolare del colloquio avuto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’interno della Basilica di San Pietro in occasione dei funerali di Papa Francesco: “Penso che l’incontro sia andato bene – ha affermato Trump -. E’ stato piacevole e meraviglioso, una scena bellissima e siamo convinti che lui voglia fare qualcosa di buono per il suo Paese, fare un buon lavoro, e sta lavorando sodo. Vedremo cosa succederà”.
Al tycoon è stato inoltre chiesto se Zelensky sarebbe disposto a rinunciare alla Crimea. Trump ha risposto “penso di si”, definendo il presidente ucraino “più calmo” rispetto al confronto acceso dell’ultimo bilaterale alla Casa Bianca.
Trump ha inoltre invitato il presidente russo Vladimir Putin a non ordinare più nuovi attacchi militari ai danni dell’Ucraina: “Voglio che smetta di sparare, si sieda e firmi un accordo”, ha affermato Trump, ribadendo anche che la Crimea non rientra tra le trattative dei colloqui di pace: “La Crimea è stata ceduta da Obama e Biden, sono passati 11 o 12 anni e non so come possa entrare in ballo adesso – ha affermato Trump -. E’ passato tanto tempo. Forse dovremmo chiedere a Obama perchè ci hanno rinunciato senza sparare un colpo”.
Nel corso del punto stampa, Trump ha parlato anche dei dazi, alludendo alla possibilità di ridurre totalmente le tasse per i cittadini americani: “I prezzi dei generi alimentari sono in calo, le uova sono in calo e lo stesso per la benzina, sembra tutto apposto – prosegue Trump -. Se i dazi sono elevati si guadagna un sacco di soldi e stavamo perdendo tanto prima del mio arrivo. Stavamo perdendo miliardi di dollari al giorno e ora stiamo andando alla grande e alla fine ridurremo le tasse in modo sostanziale per i cittadini del nostro Paese. Sarò in grado di ridurre le tasse in larga misura”.
A Trump è stato anche chiesto se in occasione dei funerali di Papa Francesco ha parlato di dazi con qualche leader in Italia: “Credo che ogni leader straniero mi abbia contattato – ha affermato Trump – Un sacco di buoni rapporti. E incasseremo un’enorme quantità di denaro. Acquisteremo molti posti di lavoro, molti impianti e fabbriche”.
Dopo avere risposto alle domande della stampa, Trump ha lasciato l’aeroporto municipale di Morristown per fare rientro alla Casa Bianca.
– foto xp6 Italpress –
(ITALPRESS).

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