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Cronaca

Dancau “Italia partner strategico della Romania, c’è un legame speciale”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia è un partner strategico della Romania. Tra i nostri Paesi c’è un’amicizia profonda, anche per radici storiche comuni”. Lo afferma Gabriela Dancau, ambasciatore della Romania in Italia, in un’intervista a Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format tv dell’agenzia Italpress.
“L’imperatore Traiano è considerato il padre della nazione romena. Questo legame con l’epoca romana e l’orgoglio per le radici latine sono elementi fondamentali dell’identità nazionale romena – prosegue Dancau -. Nel corso degli anni i due Paesi sono riusciti a costruire un rapporto fondato sulla stretta collaborazione, sulla fiducia reciproca e sulla solidarietà. L’eccellente cooperazione bilaterale è sancita dal partenariato strategico del 1997 elevato poi al rango di partenariato strategico consolidato. I legami spirituali e culturali tra i due popoli sono sempre stati speciali, basati sulla comune eredità latina”.
Sul fronte economico “l’Italia è il secondo partner commerciale della Romania. Gli scambi hanno raggiunto il livello record di oltre 20 miliardi di euro – spiega l’ambasciatore -. L’Italia è il secondo mercato di destinazione delle esportazioni romene, che hanno raggiunto i 9,5 miliardi di euro. Circa due terzi delle nostre esportazioni in Italia riguardano prodotti ad alto valore aggiunto, in particolare apparecchiature elettriche, automotive, componenti industriali, calzaturiero e tessile”. Inoltre “l’Italia è il sesto investitore straniero in Romania – sottolinea Dancau -. Oltre 19 mila aziende a capitale italiano siano attive sul mercato romeno, e questo è indicativo dell’apprezzamento di cui gode l’ambiente imprenditoriale italiano del contesto degli investimenti e dei vantaggi competitivi offerti dalla Romania. Crescono anche le iniziative imprenditoriali dei romeni residenti in Italia. Oggi in Italia abbiamo più di 32 mila società di capitali aventi come titolari cittadini romeni e circa 57.000 imprese individuali. Credo che questa tendenza continuerà con l’aumento dell’interesse anche degli imprenditori romeni per il mercato italiano”.
“Attualmente l’Italia ospita la più grande comunità romena al di fuori dei confini nazionali. I quasi 1,2 milioni di romeni presenti nella penisola conferiscono una dimensione speciale alle nostre relazioni bilaterali creando proprio veri ponti tra i due Paesi – evidenzia l’ambasciatore -. Fin dall’inizio del mio mandato ho ritenuto naturale cogliere a pieno le opportunità offerte da questo contesto per rafforzare la cooperazione su più livelli, inclusa l’intensificazione del dialogo politico bilaterale ad alto livello. Il vertice intergovernativo Italia-Romania organizzato a Roma e la visita del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella a Bucarest sono senza ombra di dubbio i momenti più significativi delle relazioni bilaterali dall’inizio del mio mandato di ambasciatrice”.
“Ripeto spesso che tutti i cittadini romeni presenti in Italia portano con sè la bandiera della Romania, diventando splendidi ambasciatori del mio meraviglioso Paese – prosegue -. I profili dei romeni stabiliti nella penisola sono sempre più diversificati. Parliamo di lavoratori nel settore dei servizi e di professionisti altamente qualificati: medici, architetti, imprenditori, artisti e persino politici locali. Questo ampio ventaglio testimonia l’elevato grado di integrazione dei romeni per i quali l’Italia è diventata facilmente la loro casa”. Per Dancau è importante anche il legame culturale tra Italia e Romania. “Sin dall’inizio del mio mandato come ambasciatrice ho voluto porre l’accento sulla cooperazione culturale tra i due Paesi, convinta che il modo migliore e più accessibile per conoscere a pieno un popolo sia la sua cultura, che si parli di archeologia, letteratura, cinema o musica”, conclude.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

MARCHIO MORESCHI E MACCHINARI AI MILANESI DI GLAM

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Dopo il fallimento del calzaturificio Moreschi di Vigevano l’azienda milanese Glam vince l’asta offrendo un milione 737mila euro. Glam ha un solo punto vendita in corso Venezia, a Milano. Ha già un marchio, un brand consolidato, scarpe prodotte unicamente a Vigevano. All’asta, è stato acquisito il ramo d’azienda costituto dai marchi “Moreschi” e “Stemar”, oltre ai macchinari e gli arredi presenti nello stabilimento di via Cararola 69, le materie prime e circa 7mila paia di calzature presenti in magazzino, nonché il contratto di locazione e gli arredi relativi al negozio Moreschi di Milano, in via Manzoni. L’immobile di via Cararola non era invece compreso nell’offerta.

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Cronaca

PONTE DI BRESSANA, PRESIDIO DI PROTESTA DEL M5S CON CONTE

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Sui disagi legati al lungo stop per lavori di questa estate al Ponte sul Po di Bressana ieri c’è stato un presidio di protesta del M5S a Cava Manara nello spiazzo a un centinaio di metri dal Ponte. E’ intervenuto anche l’ex premier e ora presidente dei 5 Stelle Giuseppe Conte, anche se la notizia è stata parzialmente offuscata dalla contemporanea nomina del Papa e quindi tutti gli occhi erano puntati su S. Pietro. Conte comunque ha chiesto subito un piano indennizzi del ministero dei trasporti presieduto da Matteo Salvini, per i pesanti disagi che vivranno i pendolari e chi deve muoversi su strada per gli imminenti lavori ferroviari. “Il mio governo – ha detto Conte – aveva finanziato interventi per i ponti sul Po. C’erano 109 miliardi disponibili; si potevano usare i fondi Pnrr. Invece si arriva in questa situazione di scarsa programmazione territoriale. Il ministro Salvini, invece di bloccare 15 miliardi per il plastico del ponte di Messina, si occupi di questi problemi. Più che il ponte sullo Stretto, sarebbe meglio fare un altro ponte qui, che serve” ha concluso Conte.

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Cronaca

“UOMO MITE E GENTILE” PER IL VESCOVO DI PAVIA SANGUINETI

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“Una bella persona, molto mite, ma che ha preso un nome forte come Leone XIV”, commenta il vescovo di Pavia monsignor Corrado Sanguineti. “Lo scorso anno abbiamo scambiato qualche parola prima dell’inizio della messa e poi abbiamo mangiato insieme nel convento. A tavola è stato davvero una persona amabile, che si è intrattenuto cordialmente con tutti noi e che ha dimostrato anche di saper ascoltare. L’impressione è proprio quella di un figlio di sant’Agostino, che oltretutto ha avuto un percorso particolare, che lo ha portato nelle zone povere delle missioni per lunghi periodi. Lo inviteremo a Pavia e sono sicuro che verrà” dichiara Mons. Sanguineti.

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