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Cronaca

Automotive, la Regione presenta a Bruxelles il manifesto per i carburanti rinnovabili

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – I carburanti rinnovabili come strada da percorrere per coniugare transizione ambientale e salvaguardia del settore automotive. Regione Lombardia prosegue nella battaglia a tutela del comparto automotibilistico e della filiera della componentistica, delle imprese e dei posti di lavoro, spingendo sulle alternative ambientalmente sostenibili oltre al motore elettrico.

Lo fa promuovendo il nuovo ‘Manifesto Carburanti Rinnovabili per le filiere produttive della mobilità in Lombardia‘ sottoscritto dai principali stakeholder e associazioni di categoria e presentato oggi a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e presidente dell’Automotive Regions Alliance (ARA), Guido Guidesi.

Si tratta di un forte documento politico e scientifico a sostegno della ‘neutralità tecnologica’, ovvero della necessità di esplorare tutte le possibilità offerte dalla scienza per sviluppare e diffondere una pluralità di trazioni a basse emissioni, oltre all’elettrico, affinchè l’industria lombarda ed europea in generale, basata sul motore endotermico, possa restare competitiva sullo scenario mondiale. Solo in Lombardia il comparto automotive vale oltre 30.000 aziende e 100.000 lavoratori, con un fatturato complessivo di 40 miliardi di euro.

Numeri che testimoniano la leadership lombarda e legittimano la conseguente azione della Regione, da anni in campo per tessere alleanze e dare vigore a una vera e propria ‘lobby istituzionale’ che sia in grado di interloquire con Bruxelles e dunque orientare le decisioni della Commissione e del Parlamento europeo.

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“L’Ue – ha evidenziato Guidesi – deve correggere i gravi errori che hanno avvantaggiato soprattutto i competitori cinesi; una situazione paradossale che, senza correttivi, causerebbe il ‘più grande suicidio economico della storia’; basta considerare che attualmente il 75% della produzione potenziale in Europa è di fatto fermo. Le aperture annunciate da Ursula Von der Leyen nelle scorse settimane deve subito trasformarsi in correttivi concreti “.

La crisi dell’automotive continentale sta portando al rischio chiusura per diversi stabilimenti della filiera della componentistica: in Italia il numero delle vetture prodotte nel 2024 è stato inferiore del 20%, con punte del 30% per i componentisti, rispetto al 2019, e le prospettive per il 2025 si mantengono negative.

“Occorre che l’Ue lasci libertà di azione rispetto alle modalità con cui raggiungere gli obiettivi ambientali: puntare sui carburanti rinnovabili significa perseguire una transizione ecologica di buonsenso e in grado di coniugare il raggiungimento degli obiettivi ambientali con la tutela del comparto”, spiega Guidesi, regista di un’operazione, quella a tutela del settore, iniziata tre anni fa e culminata con la nomina a capo dell’Automotive Regions Alliance (ARA) e soprattutto con la firma, lo scorso novembre, della Dichiarazione di Monza, il documento dell’ARA a favore della neutralità tecnologica contenente passaggi fondamentali voluti dalla Lombardia e sottoscritti da tutte le 36 Regioni europee appartenenti all’alleanza.

A questo si aggiunge l’azione portata avanti da Guidesi a livello interregionale nell’ambito della Cabina Economica del Nord Ovest, con cui ha rinsaldato l’intesa tra Lombardia, Piemonte e Liguria per rafforzare il peso specifico di queste regioni sui tavoli di interlocuzione nazionali e continentali.

Tornando al nuovo ‘Manifesto Carburanti Rinnovabili’, l’assessore insieme agli stakeholder ha presentato a Bruxelles un’evoluzione del documento formulato nel 2022, aggiornandolo e arricchendolo anche dal punto di vista scientifico, grazie al supporto di accademici e tecnici esperti internazionali; il Cluster Lombardo della Mobilità ha infatti sottoscritto nello scorso mese di novembre, con FKFS-Forschungsinstitut für Kraftfahrwesen und Fahrzeugmotoren Stuttgart, Institute for Automotive Engineering (IFS) of the University of Stuttgart e Politecnico di Milano – Dipartimento di Energia, una Letter Of Intent (LOI) nella quale vengono indicate possibili linee di ricerca e di innovazione per l’aumento delle quantità e la riduzione dei costi di carburanti alternativi, e valorizzato il loro utilizzo in motori termici ad alta efficienza di nuova generazione, ipotizzando anche l’apertura di un centro di ricerca e di trasferimento tecnologico in Lombardia. Un Documento con una base scientifica importante grazie appunto ai contributi accademici che va ad arricchire ulteriormente il percorso lombardo di sostegno al comparto automotive.

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Tra le proposte contenute nel Manifesto, quella di riconoscere il contributo dei biocarburanti nel processo di decarbonizzazione dei trasporti, dare pari dignità e sostegno a tutte le trazioni, rivedere l’applicazione delle sanzioni ai produttori di veicoli rispetto ai target di emissioni, introdurre un ‘fattore di correzione del carbonio’ che consenta di contabilizzare i risparmi emissivi dei veicoli che utilizzano carburanti rinnovabili, implementare una strategia energetica europea che riduca i costi e incrementi la disponibilità di energia rinnovabile, valutare con oggettività le ricadute economico-sociali sulle imprese, sulle persone e sui territori dell’attuale quadro regolatorio affinchè si considerino con realismo le tempistiche di adattamento dell’intera industria.

Il Manifesto è stato firmato dai componenti del ‘Tavolo Carburanti lombardo’ che per la prima volta Guidesi ha voluto convocare a Bruxelles, ovvero: Cluster Lombardo Mobilità, Cluster Aerospazio Lombardia, Cluster nazionale Trasporti, ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, Confindustria Lombardia, Confindustria Energia, ENI, UNEM – Unione Energie per la Mobilità, Assopetroli-Assoenergia, Federchimica-Assogasliquidi, Federmetano, Assogasmetano, Federmotorizzazione, Federazione italiana gestione impianti stradali carburanti. “Dobbiamo scongiurare un suicidio economico – ha concluso Guidesi – e far sì che l’Ue riveda certe scelte con l’obiettivo di tutelare competitività e occupazione in Europa. Prima che sia troppo tardi”.

-Foto ufficio stampa Regione Lombardia-
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Cronaca

Violenza negli stadi, questore di Cremona emette 14 Daspo

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CREMONA (ITALPRESS) – Quattordici Daspo, di cui tre con obbligo di firma, per una durata complessiva di 41 anni, sono stati adottati dal Questore della Provincia di Cremona nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto della violenza in occasione di competizioni sportive.

Nove Daspo sono stati emessi a seguito degli episodi di violenza verificatisi nel prepartita di Cremonese-Parma del 21 settembre scorso, quando tifosi delle due squadre sono entrati in contatto nei pressi dello stadio. Sei provvedimenti hanno riguardato supporter del Parma e tre della Cremonese. Nel corso degli accertamenti era stata fermata un’auto con a bordo quattro ultras parmensi in possesso di mazze, caschi e oggetti contundenti; le successive indagini della Digos hanno consentito di individuare altri responsabili.

Altri quattro Daspo sono stati adottati nei confronti di ultras del Novara per l’accensione di artifizi pirotecnici nel settore ospiti durante la gara Pergolettese-Novara del 1° novembre. Un ulteriore provvedimento ha riguardato un tifoso della Cremonese per l’accensione e il lancio di un fumogeno sul terreno di gioco durante la partita Cremonese-Juventus del 1° novembre, mentre un Daspo è stato emesso nei confronti di un ultras del Lecce per analoghi fatti avvenuti nel corso dell’incontro Cremonese-Lecce del 7 dicembre.

– Foto: da video Polizia di Stato –

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Ucraina, Tajani “Sosteniamo il tentativo Usa, continuano gli aiuti a Kiev”

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ROMA (ITALPRESS) – “Noi come Italia sosteniamo il tentativo americano per raggiungere il cessate il fuoco. Ogni passo avanti verso la fine della guerra è un fatto positivo. E mi pare che oggi (ieri, ndr) si sia registrato qualche progresso. Speriamo che Putin voglia veramente la fine del conflitto”. A parlare, in un’intervista al Corriere della Sera, è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il nostro “è un decreto assolutamente equilibrato, come i precedenti. L’Italia continuerà a sostenere militarmente, economicamente, finanziariamente e politicamente l’Ucraina. E parteciperà alla grande fase della ricostruzione. Aiutiamo l’Ucraina perchè è una battaglia di libertà, per un Paese invaso che deve godere di una pace giusta e duratura, che significa sicurezza per loro e per tutta l’Europa».

Sul ruolo di Forza Italia afferma: “Noi siamo il partito delle libertà, anche in politica estera. Siamo nel Ppe, siamo europeisti, atlantisti, cristiani, liberali, abbiamo nel Dna questi valori. Il che non significa essere in guerra con il popolo russo, ma anche Berlusconi votò in Parlamento europeo contro l’invasione da parte della Russia, disse “sono rimasto deluso da Putin”, ed era suo amico”. Sempre su Forza Italia sottolinea: “C’è un congresso nazionale che elegge il segretario, come è stato per me, ce ne sarà un altro nel 2027. C’è uno statuto e quello si rispetta. Ma quello che conta sono i contenuti quando si parla di politica, prima ancora dei nomi».

-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Nasce la Confraternita del Peperone di Voghera, dal riconoscimento De.C.O. a un progetto di impresa, cultura e marketing territoriale

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Dalla valorizzazione pubblica alla costruzione di un progetto capace di generare impresa, racconto e posizionamento. È il percorso che ha portato alla nascita ufficiale della Confraternita del Peperone di Voghera, presentata domenica 28 dicembre nel corso di una serata conviviale al ristorante Gotha Experience di Voghera, alla presenza di giornalisti, appassionati e curiosi.

Il punto di partenza è stato il riconoscimento De.C.O. del “Risotto con il Peperone di Voghera”, entrato ufficialmente nel registro delle Denominazioni Comunali d’Origine grazie all’azione dell’amministrazione comunale guidata dal Paola Garlaschelli e all’impegno dell’assessore al Commercio Maria Cristina Malvicini. L’attestato era stato consegnato durante la Sensia a Pietro Bolognesi, che in quell’occasione aveva assunto un impegno preciso: non fermarsi al riconoscimento formale, ma trasformarlo in un progetto vivo e duraturo.

Un impegno che ha trovato un’evoluzione tutta privata nella serata del 28 dicembre, durante la quale Bolognesi ha fatto gli onori di casa, illustrando al pubblico del Gotha Experience il senso e il valore della nuova Confraternita del Peperone di Voghera come strumento di tutela, promozione e racconto di un prodotto identitario, ma anche come leva di sviluppo culturale, economico e di marketing locale.

Elemento centrale di questo passaggio è il ruolo dell’imprenditore Giuseppe Dimasi, che ha scelto di investire in modo concreto sul Peperone di Voghera, trasformando la valorizzazione di una tipicità in una scelta imprenditoriale. Dimasi ha deciso di inserire stabilmente il peperone e il risotto De.C.O. nel menu, facendone un tratto distintivo dell’offerta gastronomica e ponendolo al centro di una visione più ampia che unisce ristorazione di qualità, identità territoriale e capacità di attrarre pubblico di tutte le età come accade ogni giorno al Gotha Experience, attività che attraverso la sua strategia di marketing attira clienti di fuori città e di passaggio.

Il progetto presentato da Bolognesi e Dimasi, infatti, non si limita alla proposta culinaria, ma guarda alla costruzione di un racconto coerente, capace di posizionare il Peperone di Voghera come prodotto iconico, riconoscibile e spendibile anche fuori dai confini locali. Una scelta che dimostra come la tradizione possa diventare valore contemporaneo quando incontra l’impresa, la professionalità e una visione di medio-lungo periodo.

Su un altro piano, quello eminentemente pubblico e culturale, il percorso è nato diversi anni fa. Il Peperone di Voghera, oggi prodotto De.C.O. e Presidio Slow Food, rappresenta un patrimonio agricolo, storico e culturale con radici profonde nella pianura tra Voghera, il Po e i torrenti dell’Oltrepò. Dopo un lungo periodo di oblio, grazie alla ricerca scientifica, al lavoro delle scuole agrarie, alle associazioni di tutela e alla rete Slow Food, questa cultivar unica è tornata a essere coltivata, studiata e apprezzata. Fondamentale l’azione dell’associazione di produttori PePeVo, ricordata nel corso della serata al Gotha Experience.

In questo quadro si inserisce anche il percorso della Sagra del Peperone di Voghera, giunta nel 2025 alla sua quinta edizione, che negli anni ha saputo coinvolgere istituzioni, produttori, ristoratori e pubblico, rafforzando la consapevolezza del valore economico e identitario di questo prodotto.

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La nascita della Confraternita del Peperone di Voghera segna dunque un ulteriore salto: da iniziativa di valorizzazione a progetto strutturato, capace di mettere in rete cultura, impresa e marketing territoriale. Un esempio concreto di come una tipicità locale possa diventare motore di sviluppo, racconto e posizionamento per l’intero territorio.

L’articolo Nasce la Confraternita del Peperone di Voghera, dal riconoscimento De.C.O. a un progetto di impresa, cultura e marketing territoriale proviene da Pavia Uno TV.

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