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Cronaca

IL MONDO IN LUTTO: “ALLE 7,35 IL PAPA E’ TORNATO ALLA CASA DEL PADRE”

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L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno nella mattinata di Pasquetta, quando nulla lasciava presagire una notizia del genere. All’improvviso arriva sulle agenzie il video dal Vaticano, con le parole di Sua Eminenza, il Card Farrell: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.”
E’ di ieri l’ultima immagine del Pontefice. Papa Francesco, alla fine dell’Urbi et Orbi, è sceso a sorpresa in Piazza San Pietro e ha fatto un giro in papamobile per salutare i fedeli presenti per la messa di Pasqua. La voce era debole, affaticata, dopo tutte le cure per la polmonite bilaterale che lo aveva colpito, ma lui ha voluto esserci lo stesso in questi giorni, dando un forte segnale al mondo.
Era arrivato dodici anni fa, il 13 marzo del 2013, e il mondo lo ha conosciuto per quel semplice “buonasera”. Era il suo primo saluto rivolto al mondo intero e già quella semplicità disarmante preannunciava una ventata di nuovo, rivoluzionaria. Jorge Mario Bergoglio ha preso in mano la Chiesa da quello stesso giorno e l’ha condotta per sentieri coraggiosi, aprendo le porte a “tutti, tutti, tutti”, e non preoccupandosi di quell’ala dei cattolici che sono sempre restii alle novità. Lo ha fatto dopo lo choc delle dimissioni di Benedetto XVI ma lui ha saputo voltare pagina in un modo che era difficile anche da immaginare.
Lo ricorderemo tutti come il Pontefice della semplicità e della misericordia, la sua azione pastorale si è sempre concentrata sulla vicinanza ai poveri e sulla promozione di una Chiesa aperta e missionaria. Nel suo decennio di Pontificato, Papa Francesco ha affrontato sfide complesse, tra cui le tensioni interne alla Chiesa, le crisi globali e il dialogo interreligioso. Tuttavia, il suo messaggio di speranza e di rinnovamento ha continuato a ispirare milioni di fedeli in tutto il mondo, riaffermando il valore della misericordia come fondamento del cristianesimo moderno.
A Roma annullati tutti gli eventi pubblici previsti per oggi e domani, la Lega Calcio ha rinviato a data da destinarsi tutte le partite in programma oggi, dalla serie A agli altri campionati.
Il Presidente della Cei Matteo Zuppi: “È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all’abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che ‘tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre’. Chiedo a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane delle chiese in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale”.
Il Capo dello Stato Mattarella: “Avverto un grande vuoto, il Papa era un riferimento. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “”Nelle meditazioni della Via Crucis, ci ha ricordato la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell’uomo è inconciliabile. E ha chiesto al mondo, ancora una volta, il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che ‘non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce’. Cammineremo in questa direzione, per ricercare la strada della pace, perseguire il bene comune e costruire una società più giusta e più equa. Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti”.
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: “Ha ispirato milioni di persone, ben oltre la Chiesa cattolica, con la sua umiltà e il suo amore così puro per i meno fortunati. Il mio pensiero va a tutti coloro che sentono questa profonda perdita. Che possano trovare conforto nell’idea che l’eredità di Papa Francesco continuerà a guidarci tutti verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole”.
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Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 22/7/2025

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In questa edizione: A Milano delega Urbanistica alla Vicesindaca – Precipita ultraleggero nel Bresciano, due morti – Turista accoltellato in treno, due fermi nel varesotto – I disagi per i lavori al Ponte di Bressana sono per i bus – A Vigevano altri due negozi presi di mira dai ladri in centro – Rubano la bici del parroco a Stradella – Pronto Meteo Lombardia per il 23 Luglio.

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Cronaca

Moda, Urso “Priorità di governo, simbolo del Made in Italy”

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ROMA (ITALPRESS) – Presentare le novità del Piano Italia Moda, illustrare il dispositivo legislativo per certificare la sostenibilità e la legalità delle imprese della filiera e la nuova misura a sostegno del design e della realizzazione dei nuovi campionari e confermare la determinazione del governo a una conclusione positiva del negoziato dei dazi con gli USA.

Questi gli obiettivi del Tavolo Nazionale della Moda, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che si è tenuto a Palazzo Piacentini con i rappresentanti dei dicasteri coinvolti, della Conferenza delle Regioni e dell’ANCI, esponenti della filiera e del mondo economico, delle associazioni sindacali e di categoria più rappresentative a livello nazionale.

Dalla sua istituzione, oltre l’incontro odierno, il Tavolo della Moda si è riunito in plenaria cinque volte dal gennaio 2023 e ha avviato un percorso strutturato di ascolto con le principali rappresentanze, attraverso 7 gruppi di lavoro che si sono riuniti in 37 riunioni tecniche tra febbraio 2024 e luglio 2025.

Il ministro ha avviato il confronto con un commento sulla trattativa in corso sui dazi tra Commissione europea e la Casa Bianca evidenziando come “una mancata intesa avrebbe gravi ripercussioni anche sul settore della moda, simbolo di un Made in Italy a cui i consumatori statunitensi non vogliono assolutamente rinunciare: occorre negoziare a oltranza, fino a trovare una soluzione davvero equa e sostenibile”. “Sono ore decisive – ha proseguito Urso – noi non ci arrendiamo a chi già evoca misure di ritorsione. Occorre scongiurare la guerra commerciale”.

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Il ministro ha quindi illustrato le misure del Piano Italia Moda tese, da un lato, alla salvaguardia e al sostegno della transizione del settore, dall’altro, a favorirne la crescita. “Il Piano Italia Moda – ha spiegato Urso – risponde all’esigenza di consolidare la filiera delle PMI e degli artigiani, priorità strategica per il Made in Italy, nella convinzione che occorra sostenere la crescita e l’aggregazione per rafforzarne competitività, coesione e continuità”.

Per sostenere il settore il governo è intervenuto con più misure di sostegno: contratti di sviluppo, mini-contratti di sviluppo, Fondo centrale di Garanzia per le Pmi, Nuova Sabatini, Credito d’imposta ideazione artistica, misure per accompagnare la transizione ecologica e digitale e per la valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processi di riciclo.

Per contrastare i comportamenti illeciti di pochi in materia di lavoro – che possono compromettere la reputazione dell’intero comparto – Urso ha poi evidenziato che il governo “sta lavorando a una norma per certificare la sostenibilità e la legalità delle imprese del settore, con l’obiettivo di offrire una soluzione strutturale al problema”.

La norma si pone l’obiettivo di certificare la filiera che fa capo al titolare del brand, sulla base di verifiche preventive ad hoc, in modo da escludere che quest’ultimo debba rispondere per comportamenti illeciti o opachi riconducibili ai fornitori o ai subfornitori lungo la catena.

Riguardo al sostegno del design e della realizzazione dei nuovi campionari, Urso ha anche sottolineato come le strutture del Mimit sono impegnate, in vista della prossima Legge di Bilancio, alla stesura di un’edizione aggiornata del Credito d’Imposta in materia, con una dotazione prevista di 250 milioni di euro.

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Sul fronte dei dossier europei, il ministro ha poi evidenziato che il dicastero insieme al Mase – e grazie al contributo migliorativo del Gruppo di Lavoro Tecnico del Tavolo Moda – sta ultimando uno schema di decreto interministeriale per l’introduzione del regime di Responsabilità Estesa del Produttore.

Questo permetterà alle imprese di ridurre l’impatto ambientale della produzione e della gestione dei rifiuti dai prodotti tessili, incentivandone il riuso, il riciclo e il corretto smaltimento e di responsabilizzare i produttori affinchè adottino strategie di eco-design e l’utilizzo di materiali più sostenibili.

Infine, in materia di ammortizzatori sociali, durante il tavolo è stata ricordata l’approvazione del decreto-legge dello scorso giugno per l’estensione della cassa integrazione straordinaria per tutto il 2025 per le imprese artigiane con massimo 15 dipendenti, attualmente in fase di conversione al Senato. Il decreto accoglie anche la richiesta del comparto di consentire ai lavoratori di chiedere il pagamento diretto della prestazione da parte di INPS, in alternativa all’anticipazione del trattamento da parte del datore di lavoro.

– Foto ufficio stampa Mimit –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Giustizia, dal Senato via libera alla separazione delle carriere

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aula del Senato ha approvato con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astenuti in seconda lettura il ddl di riforma costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e istituzione della Corte disciplinare, che introduce la separazione delle carriere nella magistratura.

Il provvedimento era stato già approvato in prima lettura dalla Camera. Prima del via libera definitivo, è necessario un nuovo passaggio sia a Montecitorio che a Palazzo Madama.

IL COMMENTO DI MELONI

“L’approvazione in seconda lettura al Senato della riforma costituzionale della giustizia, segna un passo importante verso un impegno che avevamo preso con gli italiani e che stiamo portando avanti con decisione. Il percorso non è ancora concluso, ma oggi confermiamo la nostra determinazione nel dare all’Italia un sistema giudiziario sempre più efficiente, equo e trasparente”. Così su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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