Seguici sui social

Sport

Lo sport piange il Papa, da Malagò a Buffon “Perdita enorme”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Lo sport e in primis il suo amato calcio lo hanno onorato fermandosi, almeno per un giorno. La scomparsa di Papa Francesco, da sempre un sostenitore fervente del movimento olimpico, come ha ricordato il presidente uscite del Cio Thomas Bach, ha funestato il lunedì di Pasquetta e commosso tutto il mondo dello sport.

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha subito invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a sospendere ogni attività sportiva previste nella giornata odierna e a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche in programma in Italia nel resto della settimana.

“Lo sport italiano, profondamente addolorato, si unisce all’inconsolabile dolore per la scomparsa del Santo Padre Francesco, Jorge Mario Bergoglio – sottolinea il numero uno del Coni – Il mondo è rimasto orfano di una guida spirituale che ha saputo illuminare il cammino dei fedeli e dell’intera collettività, grazie al suo messaggio ispirato alla fratellanza, alla mutualità e a quei valori che rappresentano il fine cui anelare per costruire una società migliore. Papa Francesco ha illuminato le nostre coscienze dimostrando costantemente la sua vicinanza al nostro mondo, condividendone gli ideali e le finalità”.

“Sono tanti i ricordi che ci legano a lui – prosegue Malagò – e le occasioni di raccoglimento in cui ha voluto gratificare le varie espressioni del sistema, stimolandoci a comprendere l’importanza della testimonianza offerta nell’esercizio della pratica sportiva come modello comportamentale per le nuove generazioni e per chiunque sappia farsi permeare dalla sua autenticità”. Per onorare la memoria del Pontefice, la Figc ha annunciato lo stop alle gare di tutti i campionati, dalla Serie A ai Dilettanti. “Il calcio italiano partecipa commosso al dolore di centinaia di milioni di persone per la dolorosa scomparsa di Sua Santità Papa Francesco – commenta il presidente della Federcalcio, Gabriele GravinaGrande esempio di carità cristiana e di dignità nella sofferenza, si è mostrato sempre attento al mondo dello sport e al calcio in particolare, di cui era appassionato. La sua vicinanza umana, oltre che spirituale, ai malati, ai poveri e ai perseguitati di tutto il pianeta è stata la sua testimonianza più profonda, un faro che illuminerà le generazioni a venire. Resterà per sempre nei nostri cuori di fedeli e di amanti del gioco del calcio”.

Advertisement

A Dio, Papa Francesco. Una guida, un riferimento, vicino alla gente, generoso di insegnamenti che custodiremo nei nostri cuori e porteremo nelle nostre esperienze quotidiane. La sua forza, la sua misericordia, la sua determinazione, dimostrate fino all’ultimo giorno, sono per tutti noi monito e indirizzo”, è il cordoglio del ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi. “L’umanità perde un grande Pontefice, un uomo che ha dedicato la sua vita agli ultimi e ai più fragili inviando al mondo un forte messaggio di amore e di solidarietà. La sua scomparsa ci riempie di dolore”, osserva Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico – Porteremo per sempre nel nostro cuore le sue parole di ammirazione e di incoraggiamento nei confronti della famiglia paralimpica”. Parole di dolore e cordoglio da tutte le federazioni sportive ed i club calcistici, un mondo che il Santo Padre ha sempre amato e seguito da vicino. “Ha sempre condiviso il suo entusiasmo per il calcio e sottolineato l’importante ruolo che il nostro sport svolge nella società, in particolare per quanto riguarda l’educazione e la tutela dei bambini in tutto il mondo”, le parole del presidente della Fifa, Gianni Infantino.

A cui fanno eco quelle del suo omologo dell’Uefa, Aleksander Ceferin: “Francesco è stato un faro di speranza per tutta l’umanità in questi tempi di guerra e di difficoltà. Un’umanità che ora rimarrà orfana di quella voce instancabile e potente che si è sempre levata in difesa dei poveri, degli umili e dei vulnerabili per chiedere rispetto, accoglienza e uguaglianza e per implorare una pace che è sempre sembrata lontana, ma che il cuore del mondo ha sempre auspicato”. “Con Francesco se ne va un uomo che mancherà a tutti, non solo ai cattolici. Francesco ha saputo trasmettere il senso della bontà, della solidarietà, dell’inclusione a prescindere. Un uomo che sapeva ascoltare prima di parlare”, assicura il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. “E’ un giorno molto triste, ci lascia una persona con dei grandi valori, umile, molto semplice che ho avuto l’onore e il privilegio di incontrare più volte con la mia famiglia, una persona aperta e pronta a parlare apertamente di qualsiasi argomento”, spiega commosso il vice-presidente dell’Inter, Javier Zanetti.

“In questi anni il Santo Padre ha saputo trasmettere a credenti e non un messaggio universale di solidarietà, inclusione e misericordia, ponendo sempre al centro i più fragili e gli ultimi”, puntualizza il presidente della Lazio, Claudio Lotito. “Francesco è stato un Papa speciale, capace di illuminare il suo tempo come accade solo ai più grandi. E’ stato un punto di riferimento spirituale e morale che ha sempre parlato al cuore del mondo, con semplicità, umanità e forza. Ci ha indicato la strada con grande coraggio e scosso l’anima, porterò il suo esempio per sempre nel mio cuore”, scrive in un post sui suoi social il capo delegazione della Nazionale azzurra, Gianluigi Buffon.

Sentito l’omaggio del ‘suo’ club, il San Lorenzo, di cui il Santo Padre era fieramente tifoso: “Le nostre anime soffrono. Papa Francesco ha lasciato questo mondo, ma non abbandonerà mai i nostri cuori. Jorge Mario Bergoglio, un argentino che ha già fatto la storia, quella con la S maiuscola. In tutte le latitudini lo si piange con sgomento e si saluta con la massima ammirazione. Il suo marchio sarà indelebile”. Infine, la dedica del capitano dell’Argentina campione del mondo, Lionel Messi: “Un Papa diverso, vicino, argentino… Riposa in pace Papa Francisco. Grazie per aver reso il mondo un posto migliore. Ci mancherai”.

– foto IPA Agency –

Advertisement

(ITALPRESS).

Sport

Il Napoli cade a Udine, decide una magia di Ekkelenkamp

Pubblicato

-

UDINE (ITALPRESS) – Dopo il ko in Champions League contro il Benfica, un Napoli scarico di energie perde anche al Bluenergy Stadium contro una grande Udinese. I ragazzi di Runjaic si impongono per 1-0, grazie ad una perla di Ekkelenkamp nel secondo tempo. I bianconeri se lo sono proprio dovuti sudare il gol: il Var, infatti, ha annullato le reti di Davis e Zaniolo. Non basta un finale di cuore alla squadra di Conte per evitare la sconfitta. Continua l’emergenza infortuni in casa Napoli con Conte costretto a schierare lo stesso undici titolare per la terza gara consecutiva. Non se la passa tanto meglio nemmeno l’Udinese, viste le contemporanee assenze sulla corsia mancina di Kamara e Zemura e di Atta come mezzala sinistra. Tra le principali novità di formazione di Runjaic figura Bertola messo a tutta fascia. L’ex Spezia si rivela subito determinante al 10′, quando, sul cross teso di Spinazzola, riesce ad anticipare Lang, che già pregustava il gol a porta vuota. L’ala olandese ci riprova sul calcio d’angolo successivo, calciando però alto. Dopo le iniziali folate del Napoli, l’Udinese comincia a guadagnare campo e la partita si riequilibra. Al 30′ Milinkovic scalda i guantoni, neutralizzando il tiro dal limite di Ekkelenkamp.

Nella ripresa la pressione feroce dei friulani e un Zaniolo semplicemente incontenibile mettono il Napoli in grande difficoltà. Al 53′ il Var nega la gioia del gol a Davis: dopo la respinta centrale di Milinkovic sul tiro di Bertola, l’attaccante inglese viene pizzicato in fuorigioco dopo aver segnato in tap-in. Il Var è ancora protagonista al 68′, quando Sozza viene richiamato al monitor dopo la marcatura di Zaniolo. L’Udinese si vedrà così annullare la seconda rete del pomeriggio, a seguito di un recupero falloso di Karlstrom sul neoentrato Lobotka. In mezzo c’è stata anche una traversa colpita da Piotrowski. Il Napoli, però, è stanco, sotto ritmo e perde tutti i duelli in mezzo al campo. La sfortuna non scoraggia i padroni di casa che continuano ad attaccare e che alla fine trovano il tanto agognato gol al 73′. L’1-0 viene realizzato da Ekkelenkamp, autore dal limite di uno splendido destro a giro che si infila sotto l’incrocio. Nel finale Conte butta nella mischia anche l’ex Lucca e, proprio da un suo recupero, il Napoli va ad un passo dal pari. L’errore di Hojlund al 88′ è però clamoroso con il danese che arriva scoordinato sul pallone e lo manda alto da meno di un metro. Al 93′ c’è spazio anche per un palo esterno colpito da Lucca in spaccata.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

UDINESE (3-5-2): Okoye 6; Kristensen 6, Kabasele 7, Solet 6.5; Zanoli 6 (49′ st Goglichidze sv), Piotrowski 6.5, Karlstrom 6, Ekkelenkamp 7 (38′ st Zarraga sv), Bertola 7 (39′ st Ehizibue sv); Zaniolo 7.5 (46′ st Iker Bravo sv), Davis 6.5 (38′ st Buksa sv). In panchina: Nunziante, Padelli, Sava, Palma, Camara, Rui Modesto, Miller, Lovric, Gueye. Allenatore: Runjaic 7.

NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic 6.5; Beukema 6 (16′ st Lobotka 6), Rrahmani 5.5, Buongiorno 6 (30′ st Olivera 6); Di Lorenzo 5.5, McTominay 6, Elmas 5.5 (38′ st Lucca sv), Spinazzola 6 (38′ st Gutierrez sv); Neres 5.5, Hojlund 5, Lang 5.5 (16′ st Politano 5.5). In panchina: Ferrante, Contini, Marianucci, Mazzocchi, Vergara, Ambrosino. Allenatore: Conte 5.5.

Advertisement

ARBITRO: Sozza di Seregno 6.
RETI: 28′ st Ekkelenkamp.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Zaniolo. Angoli: 1-3. Recupero: 1′, 5’+2.

– Foto Image –
(ITALPRESS).

 

Advertisement

Leggi tutto

Sport

Sprofonda la Fiorentina, Orban regala i 3 punti al Verona nel recupero

Pubblicato

-

FIRENZE (ITALPRESS) – Il Verona espugna il “Franchi” grazie ad una doppietta di Orban, con il secondo gol dell’attaccante gialloblù che arriva in zona Cesarini condannando ancora di più la Fiorentina all’ultimo posto in classifica, con lo spettro della retrocessione che inizia a farsi sempre più concreto. Una prova negativa quella dei padroni di casa, che invece di mostrare orgoglio e determinazione hanno messo in mostra tutti i propri limiti, cadendo ancora una volta davanti al proprio pubblico, e stavolta in uno scontro diretto.

Che non sarà un pomeriggio semplice per i toscani lo si capisce fin dai primi minuti di gioco. La manovra dei viola è lenta, impicciata, piena di errori, con il centrocampo che non solo non costruisce gioco ma fa anche scarso filtro. Se a questo si aggiunge la scarsa lucidità in zona gol di Kean – che al 17′ prima e al 28′ poi non concretizza davanti a Montipò due ottimi lanci di Pongracic e Fagioli – si capisce il perché i gigliati non riescano a sbloccare il risultato. A farlo è invece il Verona, nella parte finale della prima frazione con Orban, subentrato all’infortunato Giovane, con il nigeriano che trova tutta la difesa viola sguarnita e brucia De Gea sul suo palo.

Gli ospiti si erano fatti già vedere al 4′ colpendo una traversa con Bernede, pensando poi soprattutto a coprirsi ed eventualmente provare a ripartire. L’inizio di ripresa dei gigliati è più incoraggiante, con gli uomini di Vanoli che costringono il Verona nella propria trequarti, ma sono i veneti a fallire il clamoroso raddoppio con Orban intorno all’ora di gioco. La risposta arriva con Kean che, con un pallonetto al 65′, scavalca Montipò ma senza inquadrare la porta. Il pareggio viola arriva grazie a un’incredibile autorete di Unai Nunez dopo una respinta del proprio portiere ancora su Kean. Serve invece un miracolo di De Gea per dire di no a Gagliardini, poi sul contropiede Gudmundsson sbaglia il tempo per servire Kean, solo davanti Montipò. Il finale è nervoso, Zanetti viene espulso, e quando tutto lascia pensare a un pareggio che non accontenterebbe nessuno, Orban si libera di Fortini e consegna tre punti preziosissimi al Verona.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

FIORENTINA (3-5-2): De Gea 5; Pongracic 6, Comuzzo 5.5, Ranieri 5 (16’st Fortini 5); Dodò 5 (40’st Viti sv), Mandragora 5.5 (16’st Richardson 5), Fagioli 5 (40’st Ndour sv), Sohm 5 (24’st Dzeko 5.5), Parisi 6; Kean 5, Gudmundsson 5 In panchina: Martinelli, Lezzerini, Kouadio, Pablo Marì, Nicolussi Caviglia, Richardson, Kouame, Piccoli. Allenatore: Vanoli 4.5.

Advertisement

VERONA (3-5-2): Montipò 7; Nunez 6, Nelsson 6.5, Bella-Kotchap 6.5; Belghali 6.5, Niasse 6.5 (1’st Gagliardini 6), Al-El Musrati 6.5 (30’st Serdar sv), Bernede 6.5, Frese 6.5 (30’st Valentini sv); Giovane 6 (34’st Orban 7.5), Mosquera 6 (16’st Sarr 6). In panchina: Perilli, Toniolo, Oyegoke, Slotsager, Ebosse, Cham, Yellu Santiago, Kastanos, Harroui, Ajayi. Allenatore: Zanetti 7.

ARBITRO: Colombo di Como 6.5
RETI: 42’pt e 48’st Orban, 24’st Nunez (aut).
NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in ottime condizioni. Spettatori: 20.967 per un incasso di 422.042 euro. Espulso: al 40’st Zanetti (all). Ammoniti: Gudmundsson, Niasse, Frese, Al-El Musrati, Belghali, Gagliardini. Angoli: 10-4 per la Fiorentina. Recupero: 4′ pt, 6′ st.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

 

Advertisement

Leggi tutto

Sport

Al Milan non basta la doppietta di Bartesaghi, è 2-2 a San Siro contro il Sassuolo

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Il Milan sbatte nuovamente sul muro di una neo-promossa. I rossoneri, infatti, non vanno oltre un pareggio per 2-2 contro il Sassuolo, nel match del Meazza valevole per la quindicesima giornata di Serie A 2025/2026: alla doppietta di Bartesaghi rispondono i gol di Koné e Laurienté.

Pronti via Saelemaekers tenta subito una conclusione, che però si perde alta sopra la traversa. Dopo un buon avvio di gara dei padroni di casa, a passare in vantaggio sono i neroverdi grazie alla rete realizzata al 13′ da Ismael Koné: il centrocampista riceve da Pinamonti e con un tocco sotto scavalca Maignan. Il Milan reagisce immediatamente rendendosi pericoloso con un inserimento di Rabiot, che calcia e trova l’opposizione della difesa avversaria. I ragazzi di Massimiliano Allegri vanno vicini al pareggio anche al 29′ quando Rabiot ruba palla a Fadera e lascia partite una conclusione a botta sicura, che viene respinta da Muric. Al 34′ i tempi sono maturi per l’1-1 dei meneghini, che vanno a segno con il primo gol in Serie A di Davide Bartesaghi: l’esterno viene servito sul secondo palo da Loftus-Cheek e realizza la deviazione vincente. Al termine dei 3′ di recupero le due squadre tornano negli spogliatoi sul parziale di 1-1.

– In apertura di ripresa il Milan colpisce subito e completa il sorpasso nuovamente grazie a Davide Bartesaghi che, su assist di Nkunku, beffa Muric con un potente sinistro sul primo palo. La formazione rossonera vuole cavalcare il momento positivo e al 57′ cala il tris con Pulisic, ma la rete viene annullata per una leggera spinta di Loftus-Cheek su Candé. Mentre Gabbia esce per infortunio, il Sassuolo prova ad approfittarne creandosi una doppia chance con Thorstvedt, ma in entrambi i casi Maignan si oppone. Al 67′ i padroni di casa si vedono annullare il secondo gol di giornata: Rabiot devia alle spalle di Muric, ma il direttore di gara ravvisa il fuorigioco del francese. Gli ospiti non si arrendono, tant’è che al 77′ acciuffano il 2-2 con Armand Laurienté che, imbeccato da Pinamonti, trafigge Maignan con un diagonale. Nel finale le due squadre sono spaccate e questo lascia spazio soprattutto all’iniziativa di uno scatenato Laurienté, che all’88’ colpisce un clamoroso palo. Mentre i ragazzi di Fabio Grosso si lamentano di un presunto fallo in area di Pavlovic, i rossoneri si rendono pericolosi prima con Loftus-Cheek e poi con Nkunku. Al triplice fischio di Crezzini, però, il risultato finale è di 2-2.

In seguito a questo risultato il Milan sale a 32 punti in classifica, mentre il Sassuolo si porta a quota 21. Il club meneghino tornerà in campo giovedì sera per affrontare il Napoli nella semifinale di Supercoppa Italiana, invece gli emiliani domenica 21 dicembre ospiteranno il Torino al Mapei Stadium.

Advertisement

IL TABELLINO DELLA PARTITA 

MILAN (3-5-2): Maignan 6; Tomori 6.5, Gabbia 6 (15’st De Winter 6), Pavlovic 5.5; Saelemaekers 6 (90’st Athekame sv), Loftus-Cheek 6, Modric 6.5, Rabiot 6.5, Bartesaghi 7.5 (46’st Estupiñan sv); Nkunku 5.5, Pulisic 5.5 (26’st Ricci 6). In panchina: Pittarella, Terracciano, Odogu; Jashari. Allenatore: Allegri 6.

SASSUOLO (4-3-3): Muric 5.5; Walukiewicz 6, Idzes 6, Muhamerovic 6.5, Candé 5.5 (15’st Doig 6); Thorstvedt 5.5, Matic 6, Koné 7; Volpato 5 (41’st Cheddira sv), Pinamonti 6 (41’st Moro sv), Fadera 5 (14’st Laurienté 7.5). In panchina: Satalino, Zacchi, Coulibaly, Odenthal, Iannoni, Lipani, Vranckx, Pierini. Allenatore: Longo (Grosso squalificato) 6.

ARBITRO: Crezzini di Siena 5.5.
RETI: 13’pt Koné, 34’pt e 2’st Bartesaghi, 32’st Laurienté.
NOTE: Giornata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Fadera, Loftus-Cheek, Muharemovic, Thorsvedt. Angoli: 7-3. Recupero: 3′, 6′.

– Foto Image –
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.