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Cronaca

Crosetto “La Repubblica affonda le radici in scelta di libertà”

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ROMA (ITALPRESS) – “La storia della nostra Repubblica affonda le radici in una scelta coraggiosa compiuta in uno dei momenti più difficili del Novecento: la decisione di affermare la libertà. In un Paese lacerato dalla guerra, occupato e ferito, fu il popolo italiano, militari, civili, donne e nomini comuni, a rialzarsi, a unirsi nella lotta contro l’oppressione, a credere che un domani diverso fosse ancora possibile. Da quella resistenza, morale e civile, nacque l’Italia libera, democratica e repubblicana”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel messaggio alle donne e agli uomini della Difesa per l’80° Anniversario della Liberazione.

“Ricordare il 25 aprile non è solo celebrare una data, ma rinnovare una responsabilità, custodire un’eredità che non può essere data per scontala: la libertà, sancita nella nostra Costituzione, che ci impegna ogni giorno come cittadini e come servitori dello Stato“, aggiunge.

“E’ la stessa libertà conquistala a caro prezzo, ottant’anni fa. Mai come oggi, il rumore di alcune armi e il silenzio insidioso di altre ci ricordano che pace e libertà non sono conquiste definitive, ma beni preziosi da difendere quotidianamente con consapevolezza e responsabilità”.

Quindi, rivolgendosi alle donne e agli uomnini delle forza armate, Crosetto ha voluto rivolgere “a ciascuno di voi un sentito ringraziamento per la professionalità e la dedizione con cui servite quotidianamente il Paese, sia in Italia sia all’estero. Con il vostro impegno, date concretezza al concetto più profondo di questa ricorrenza: l’importanza di preservare, ogni giorno, la nostra storia, scritta nel segno della libertà, valore fondante della democrazia. Buona festa della Liberazione: ‘Libertà, una storia che si difende ogni giornò”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

25 aprile, Sala “Papa Francesco si è definito partigiano”

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MILANO (ITALPRESS) – “Vorrei ricordare a tutti che questo Papa si è definito partigiano”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervenendo dal palco in Piazza Duomo in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, nell’80esimo anniversario della Liberazione.

“Oggi – ha esordito – cade l’80esimo anniversario della Liberazione e dell’avvento della democrazia, sempre imperfetta ma piena. Ma non possiamo ignorare che solo pochi giorni fa il Papa ha abbandonato le sue spoglie terrene, e domani se ne terranno le esequie. È un Papa che ha toccato le sensibilità più diverse di credenti e laici”.

Sala ha ricordato che “nella sua prima visita fuori Roma, nel luglio del 2013, il Papa scelse Lampedusa, dove erano morti oltre 300 migranti, la strage più grande del Mediterraneo. E lì disse: ‘Credo che vivere voglia dire essere partigiani’, spiegando che chi vive veramente non può che essere cittadino e partigiano”.

Il sindaco ha poi sottolineato come “quel Pontefice ci ha avvertito che stiamo vivendo una terza guerra mondiale a pezzi. Aveva ragione. Ha cercato con la diplomazia una pace vera tra Russia e Ucraina, e ha inviato a Gaza il suo patriarca in quel massacro.

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Sala ha quindi lanciato un appello contro l’indifferenza: “Oggi bisogna schierarsi, non si può restare neutrali. Bisogna essere partigiane e partigiani. Sentiamo parlare di patrioti, ma di quale patria? Di divisioni, del ‘prima io’? Piccole patrie contro il sogno di una grande comunità, quella europea. In cui essere partigiani significa far parte di una grande fratellanza di persone libere e uguali”.

Infine, ha avvertito: “Diritti che in Europa davamo per acquisiti sono sotto attacco. L’Europa oggi sembra l’unico spazio al mondo dove la democrazia è ancora tutelata. Siamo di fronte a un’avanzata di falsi patriottismi, di persone che dicono oscenità come ‘due Mattarella per mezzo Putin’”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Conte “Repubblica plasmata su antifascismo e democrazia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il 25 aprile è tutti i giorni: perchè la
Resistenza e la Liberazione dal nazifascismo sono gli atti
fondativi della nostra Repubblica, plasmata dai valori
dell’antifascismo e della democrazia. Anche quest’anno non è
mancata qualche polemica, che però non vale a distrarci dalla
profonda e diffusa esigenza di rinnovare questa memoria
collettiva. Omaggiamo chi – 80 anni or sono – ha sacrificato per
tutti noi la vita, la libertà, la famiglia, la gioventù per
chiudere le porte ai nazifascisti, alla guerra e all’odio.
Dobbiamo essere uniti nell’impegno a non riaprirle mai più.
Viva la Liberazione”. Così, in un post su Facebook, il presidente
del M5S Giuseppe Conte.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

25 aprile, a Milano recuperate un centinaio di targhe dedicate ai caduti

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MILANO (ITALPRESS) – In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, circa un centinaio di targhe dedicate ai caduti per la libertà, posizionate nei nove municipi, sono state recuperate e ripulite. Si tratta delle targhe commemorative che la giunta guidata da Antonio Greppi, primo sindaco di Milano dopo la Liberazione, decise di collocare “sul posto nel quale furono vilmente assassinati”, come recita la delibera del 5 maggio 1945.

Un provvedimento con cui l’Amministrazione del tempo intendeva “commemorare il sacrificio di quanti sono morti, combattendo eroicamente per la indipendenza e per la libertà della Patria” nella certezza di “interpretare un voto di tutta la cittadinanza milanese che, sin da questi primi giorni, ha fatto oggetto del proprio omaggio spontaneo e devoto le località ove tali martiri sono caduti”.

I lavori sono iniziati lo scorso marzo dalle 19 lapidi con i 1.739 nomi dei partigiani Caduti collocate dal Comune nel 1953 presso la loggia dei Mercanti, luogo simbolo della Resistenza milanese, e si sono conclusi in questi giorni.

L’attività di pulizia e recupero è stata portata avanti con il coinvolgimento di restauratori professionisti. Per i manufatti in pietra è stata condotta una pulitura approfondita e conservativa, con ripresa di tutte le epigrafi e, per molti di questi manufatti, è stato necessario anche un intervento di stuccatura di eventuali fessurazioni e il ripristino degli elementi decorativi mancanti, ad esempio le borchie in bronzo. Per i manufatti in bronzo, invece, dopo un’accurata pulizia manuale delle superfici e un trattamento preventivo sullo stato di ossidazione, è stata stesa la patinatura protettiva attraverso l’applicazione di cere microcristalline.

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-Foto Comune di Milano-
(ITALPRESS).

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