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Cronaca

Infrastrutture, tra Italia e Arabia Saudita dossier di interesse comune

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ROMA (ITALPRESS) – Tra Italia e Arabia Saudita ci sono molteplici opportunità di collaborare sul fronte infrastrutture. E’ quanto emerso da un incontro tra il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il ministro dei Trasporti e dei servizi logistici dell’Arabia Saudita Saleh Al Jasser.
“Già ora alcune realtà del nostro Paese sono impegnate in prima linea in importanti progetti ferroviari e metropolitani, nonchè nella realizzazione di opere architettoniche iconiche – sottolinea il Mit in una nota -. Tra quest’ultime, il museo d’arte contemporanea di Diriyah, realizzato dallo Studio Schiattarella e inaugurato lo scorso 25 novembre, e la sala concerti di Al-Ula, realizzata dallo Studio Giò Forma assieme a Black Engineering, dove è stata ospitata la Tavola Rotonda di Alto Livello in occasione della visita del Presidente del Consiglio”.
Queste le principali iniziative infrastrutturali di Riad:
MEGALOPOLI NEOM. Con l’obiettivo di far lievitare il numero di residenti entro il 2045, il progetto include The Line, la città industriale di Oxagon e Trojena. L’obiettivo è realizzare lo stadio sopraelevato della finale dei Mondiali 2034;
SVILUPPO GLOBALE DEL MAR ROSSO. Investimento di 16 miliardi di dollari con alberghi di lusso, marina, un cruise terminal. Il focus è un turismo di altissima gamma e rigenerativo. Praticamente tutte le maggiori catene alberghiere internazionali del lusso stanno partecipando.
CENTRO DI INTRATTENIMENTO QIDDYA.(20 miliardi di dollari) che prevede, tra le altre cose, 6 parchi tematici e un nuovo stadio
AEROPORTO INTERNAZIONALE KING SALMAN (33 miliardi di dollari);
DIRIYAH GATE (valore totale del progetto di 22,1 miliardi di dollari);
NUOVO CENTRO DI MURABBA con il Mukaab(l’edificio più grande al mondo) al centro (50 miliardi di dollari).
SVILUPPO ABITATIVO ROSHN che punta a realizzare 400.000 unità abitative entro il 2030.
Altre iniziative nella Capitale includono il King Salman Park da 2,7 miliardi di dollari (tra i più grandi parchi urbani del mondo), lo Sports Boulevard di 135 chilometri il cui completamento è previsto nel 2026 e il King Abdullah Financial District (KAFD), che è operativo ma non ancora a pieno regime. Il Ministro dei Trasporti ha anche lanciato una Zona Logistica Speciale a Riad, assicurando Apple come primo grande investitore.
La rete ferroviaria, che attualmente trasporta 25 milioni di tonnellate di merci all’anno, comprende quattro linee principali: SAR East, SAR North trunkline, HaramainHigh-Speed Railway e Mecca Metro. I piani per espandere la rete ferroviaria da 5.000 km a 8.000 km di binari riflettono il forte impegno del Regno con il 50% dei finanziamenti per la logistica e i trasporti destinati al miglioramento delle ferrovie.
Per quanto riguarda i porti, quello di Gedda gestisce il 65% delle importazioni via mare del Paese, mentre il porto King Abdul Aziz di Dammam è il più grande porto del Golfo Persico. Il porto industriale King Fahad di Yanbu è leader in estensione e capacità, servendo principalmente il settore degli idrocarburi
Il Regno conta 26 aeroporti, tra cui sette hub internazionali. L’aeroporto internazionale King Abdulaziz (Jeddah) è il più grande e trafficato, con un terminal dedicato all’Hajj (pellegrinaggio). Il King 5 Khalid International (Riad) opera come il secondo hub più grande per i voli nazionali e internazionali, mentre l’aeroporto di Dammam è la terza struttura più grande e la principale porta d’accesso agli Stati del Golfo. L’aeroporto Principe Mohammed bin Abdulaziz di Medina serve principalmente il traffico dei pellegrini.
Il settore mira ad aumentare la capacità di passeggeri da 100 milioni a 330 milioni entro il 2030, ancorato al progetto King Salman International Airport da 33 miliardi di dollari (obiettivo: raggiungere 120 milioni di passeggeri all’anno). Inoltre, il nuovo aeroporto NEOM ambisce a servire 20 milioni di passeggeri entro il 2030.
Tra i grandi progetti, le imprese italiane guardano con particolare attenzione a:
– estensione della Linea 2 della metropolitana (valore circa 3 miliardi) e realizzazione della nuova Linea 7(valore circa 20 miliardi). La metropolitana (che al momento conta 6 linee) è stata ufficialmente inaugurata (da remoto) il 28 novembre scorso da re Salman bin Abdulaziz Al Saud. Secondo i dati disponibili, già nei primi due mesi di funzionamento, la metropolitana di Riad (che è la metropolitana senza conducente più lunga al mondo) ha superato i 18 milioni di passeggeri (la sola stazione del Financial District – KAFD, disegnata da Zaha Hadid, ha toccato i 3 milioni di passeggeri);
– Q-Express, ferrovia alta velocità che collegherà l’aeroporto di Riad con Qiddiya;
– estensione del Landbridge, ferrovia che collegherà Gedda a Jubail;
– nuovo aeroporto internazionale di Riad;
– sviluppi di Neom (The Line, Oxagon e Trojena);
– connessioni ferroviarie per il King Salman Energy Park (città industriale realizzata da Aramco nella provincia orientale).
Salvini ha ribadito all’omologo Saleh Al-Jasser “la volontà di collaborare per valorizzare le competenze, pubbliche e private, vantate dal nostro Paese”. E ha sottolineato “l’impegno del Mit su altri temi come quelli della casa e del settore idrico”.

– Foto ufficio stampa ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti –

(ITALPRESS).

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Industria chimica, ruolo chiave nella sostenibilità e nel progresso sociale

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MILANO (ITALPRESS) – La chimica in Italia si conferma un’industria chiave per affrontare le sfide della sostenibilità: i suoi prodotti e processi sono indispensabili per la transizione ecologica del Paese.
Per offrire una fotografia della capacità del settore nel perseguire in maniera equilibrata lo sviluppo sociale, ambientale ed economico, Federchimica presenta il 31° Rapporto annuale Responsible Care, il programma mondiale volontario, nato in Canada nel 1985 e attivo in Italia dal 1992, per la promozione dello sviluppo sostenibile del comparto.
Il documento mette in luce l’impegno e la leadership dell’industria chimica nel generare competenze, progettualità e risultati misurabili nell’ambito della sostenibilità affrontando tre specifici ambiti: – Prosperità: creazione di valore condiviso (valore economico generato, investimenti in ricerca e sviluppo e spese per sicurezza, salute e ambiente).
– Pianeta: soluzioni per la transizione ecologica (cambiamento climatico, efficienza energetica, abbattimento emissioni in aria, acqua e suolo, gestione circolare dei rifiuti).
– Persone: generazione di benessere per i lavoratori e i consumatori (welfare e occupazione, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro).
“Da oltre trent’anni il Rapporto Responsible Care illustra i significativi progressi del settore nel ridurre l’impatto ambientale mantenendo o aumentando, al contempo, il valore economico e sociale generato e distribuito alla collettività. Il Programma testimonia il percorso virtuoso delle imprese chimiche verso lo sviluppo sostenibile, attuato attraverso il perseguimento del cosiddetto “decoupling”, ossia l’inversione della correlazione tra la variabile socioeconomica e quella ambientale. In altre parole, lo sviluppo è sostenibile se crescono la ricchezza, il benessere e le tutele sociali, a fronte di una riduzione del consumo delle risorse e degli impatti sull’ambiente. E’ importante valorizzare questi risultati, anche alla luce del ruolo trainante della chimica per i settori a valle e per il suo contributo nel trasferire tecnologia e sostenibilità” dichiara Francesco Buzzella, Presidente Federchimica.
Nel 2024 l’industria chimica ha generato un valore della produzione pari a 65 miliardi di euro. Di questi, il 90,3% (58,7 miliardi di euro) viene distribuito agli stakeholder, sotto forma di acquisti di beni e servizi, spese per il personale e imposte versate alla pubblica amministrazione.
L’industria chimica contribuisce al bilancio pubblico e all’offerta di servizi ai cittadini, versando tributi per 1,2 miliardi di euro, ai quali si aggiungono quasi 2,5 miliardi di euro in imposte e oneri sociali, connessi alle spese per il personale. Gli investimenti e i costi operativi destinati alla sostenibilità sociale ed ambientale delle imprese aderenti a Responsible Care rappresentano annualmente oltre il 2% del valore economico generato, per un ammontare complessivo di 708 milioni di euro, di cui 301 milioni in investimenti.
Il settore chimico vanta da anni una posizione di leadership nell’ambito della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. L’incidenza degli infortuni nel settore è inferiore del 40% rispetto alla media manifatturiera. Il numero degli infortuni, a parità di ore lavorate, è diminuito del 46% dal 2010 e ben dell’80% rispetto al 1990.
“Dal Rapporto – afferma Buzzella – emerge chiaramente come sicurezza, salute e un elevato livello di benessere sui luoghi di lavoro siano elementi distintivi del settore chimico. Un risultato che si deve anche all’impegno delle Parti sociali settoriali: Responsible Care prevede, infatti, un particolare coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti sui temi di sicurezza, salute e ambiente, attraverso il modello partecipativo del CCNL”.
In ambito ambientale, si conferma il trend di diminuzione delle emissioni: dal 1990, le emissioni dirette della chimica sono diminuite del 70%. Questo valore pone l’industria chimica già in linea con l’ambizioso obiettivo europeo al 2030 (-55%). Nel 2023, le emissioni dirette in Italia erano 9,5 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, il 2,5% del totale nazionale (erano il 6% nel 1990). Considerando le emissioni dirette e indirette, l’industria chimica ha ridotto i propri impatti sui cambiamenti climatici del 71%. In termini di economia circolare, il riciclo è la prima modalità di destinazione dei rifiuti (49%), in significativo aumento rispetto al 2015: era il 23%.
Un settore virtuoso, che ha perseguito con costanza risultati migliori di quelli stabiliti dalle normative. Tuttavia, per preservare gli obbiettivi raggiunti e salvaguardare la competitività delle imprese, è necessario un quadro politico e legislativo che sostenga, e non penalizzi, la crescita settore.
“Tanti sono i cambiamenti in atto, da quello climatico ai nuovi assetti mondiali, di cui è necessario prendere coscienza e i cui effetti richiedono alle nostre imprese una forte capacità di adattamento.
La politica industriale europea attuale è spesso caratterizzata da poco pragmatismo. Servono normative adeguate, che sostengano la competitività. Per questo gli obiettivi ambientali devono essere realistici, in linea con le capacità tecnologiche e le tempistiche di investimento delle nostre imprese: il raggiungimento del nuovo obiettivo proposto dalla Commissione europea sulla riduzione di gas serra al 2040 (-90% rispetto al 1990), comporterebbe per il nostro settore un’ulteriore riduzione delle emissioni pari ai 2/3 dei valori attuali, target molto difficile da raggiungere sulla base delle tecnologie oggi a disposizione. Occorre un quadro legislativo chiaro, certo e snello per attrarre capitali, investimenti e risorse umane di eccellenza, supportato da un’amministrazione pubblica efficiente. Il Clean Industrial Deal e il Piano d’azione per l’industria chimica europea, recentemente pubblicati dalla Commissione, sono un’occasione da non perdere, e devono costituire la base per il rilancio e la competitività del nostro settore e di tutto il sistema economico nazionale ed europeo” conclude Buzzella.
-foto ufficio stampa Federchimica-
(ITALPRESS).

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UnitelmaSapienza, a Firenze un nuovo polo didattico. Focus sull’arte

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FIRENZE (ITALPRESS) – Un’opportunità per i giovani e i professionisti del territorio di ottenere una formazione accessibile e di qualità. Firenze e la sua provincia si arricchiscono di una sede d’esame in presenza per gli studenti iscritti ai corsi di laurea: si è svolta infatti questa mattina a Palazzo Gherardi la cerimonia di presentazione del polo didattico di UnitelmaSapienza a Firenze. Previste anche iniziative di orientamento per promuovere l’offerta formativa e promozioni riservate agli studenti.
“L’apertura di un polo didattico a Firenze di UnitelmaSapienza mi rende felice – ha spiegato il rettore, Bruno Botta -. La passeggiata che abbiamo fatto oggi dalla stazione a venire qua, nella sede del polo, è un’immersione nell’arte e in Firenze. L’attrazione della città fa da driving force e ci stimola a fare sempre meglio. Naturalmente, l’idea” a livello di corsi “sarebbe quella di poter avere qualcosa che abbia a che fare con l’arte, per cui se noi possiamo in qualche modo aprire dei corsi di laurea che si occupino anche di arte, aprire dei master o dei corsi di alta formazione che abbiano quella finalità, allora ciò differenzierebbe Firenze rispetto alle altre sedi”.
“UnitelmaSapienza è un ateneo telematico, ma a differenza degli altri atenei telematici – ha evidenziato ancora il rettore Botta – gli esami da noi vengono svolti in presenza, per cui il fatto di stare a Firenze, nella cultura fiorentina, e mettere in condizione altri ragazzi e ragazze della Toscana di potersi iscrivere alla nostra università e avere l’opportunità degli esami in presenza, è un qualcosa di estremamente importante”. L’apertura di un polo didattico di UnitelmaSapienza “è importante perchè Firenze naturalmente rappresenta, nel centro dell’Italia, un centro di cultura, e per cui gestire un polo qui a Firenze per noi è una grande soddisfazione – ha evidenziato Domenico Cancellieri, Responsabile del Polo di Firenze di UnitelmaSapienza -. Qui riceviamo studenti che vengono a fare gli esami, diamo consigli a chi si vuole iscrivere, peraltro poi la sede del nuovo polo didattico è ospitata qui in una scuola, quindi chi viene da noi al polo è in contatto con l’ambiente scolastico internazionale. E’ molto importante questo. Stiamo studiando, con la collaborazione del rettore, dei master nel settore dell’arte. Questa apertura anche al mondo dell’arte creerà un grandissimo feeling con la città, la volontà di utilizzare la città in senso positivo, cioè la storia che entra nell’università. Stiamo progettando dei master che abbiano una parte propedeutica telematica e rivolta a tutto il mondo, con una presenza a Firenze di 2-3 settimane. Questa è una cosa grandiosa”.
Nel corso della cerimonia di presentazione ha portato la sua testimonianza uno degli studenti che frequentano il polo. “Questa università secondo me è molto all’avanguardia per il semplice fatto che dà la possibilità a chiunque di poter studiare comodamente da casa e di studiare a qualsiasi ora del giorno 24 ore su 24 – ha raccontato lo studente Carlantonio Pipoli -. Io ad esempio ho iniziato prima di lavorare a potermi organizzare con il mio percorso di studi parallelo all’università, cosa che mi ha poi permesso di ottenere il posto di lavoro che ho oggi che sto svolgendo e portando avanti. Questo dovrebbe essere un miglioramento che dovrebbero portare a fare lo stesso anche da parte delle varie università pubbliche per il semplice fatto che oggigiorno ci sono ragazzi che vogliono andare a lavorare dal sud al nord, o comunque spostarsi in altre città, e non riescono a permettersi banalmente l’affitto, o comunque non possono lavorare, perchè devono studiare l’università e avere la possibilità di studiare da casa, come permette di fare questa università, è importantissimo, oltre al fatto di potersi spostare da polo a polo, come è capitato a me, partendo dalla Puglia e spostandosi poi in Toscana senza nessun tipo di problema”.
Ma perchè scegliere UnitelmaSapienza? “Sceglierci significa scegliere la qualità – ha puntualizzato il rettore Botta -. Noi abbiamo la driving force di Sapienza, questo è vero, ma devo dire che il gruppo docente, così come il gruppo tecnico amministrativo, ed in particolare l’ufficio stampa, hanno fatto sì che UnitelmaSapienza crescesse nel modo adeguato per far sì che sedi sempre più prestigiose potessero ospitarci”.

– foto xb8/Italpress –
(ITALPRESS).

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Gasperini “Il Midtjylland ci fa pensare meno al Napoli”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questa partita ci fa pensare un pò meno a quella di domenica, che è attesa da tutti”. Così il tecnico della Roma, Gian Piero Gasperini, alla vigilia del match contro il Midtjylland in Europa League, gara che precede la sfida di domenica tra la capolista e il Napoli campione d’Italia. “Il clima che si è creato è contagioso, è un clima di soddisfazione ma anche di consapevolezza. Nessuno fa proclami importanti, ma siamo consapevoli di vivere un bel momento e vogliamo farlo durare”, ha aggiunto a proposito del primo posto in campionato il tecnico giallorosso che poi si concentra sui danesi. “Il Midtjylland è una bella squadra che gioca un buon calcio, con alcuni giovani interessanti. Sarà una partita bella e aperta. Il calcio scandinavo è in crescita, sono paesi che lavorano bene, hanno fisicità da sempre, ma a quell’aspetto hanno abbinato giocatori di qualità e di tecnica. Si sono evoluti bene, lo dimostrano i risultati delle nazionali ma anche quelli dei club. Non c’è più grande differenza con gli altri campionati”.

Per quel che riguarda l’infermeria, arrivano notizie confortanti. “Dybala e Bailey? L’importante è che siano guariti. Ieri hanno svolto il primo allenamento con la squadra, oggi sarà il secondo. Se tutto va bene, saranno a disposizione. Poi il minutaggio è relativo, conta che stiano bene. Anche Hermoso ieri ha fatto molto bene. Se li convoco, è perchè sono in grado di giocare”. Sulla partenza di Ndicka ed El Aynaoui per la Coppa d’Africa, che scatterà il 21 dicembre, l’allenatore giallorosso dice: “Dovrebbero andare via una settimana prima dell’inizio della competizione. Già con il Como non saranno a disposizione, dovremo valutare per il giovedì di Europa League. Mi dispiace perdere due giocatori così importanti. Però utilizzeremo le nostre risorse che sono numerose e ampie”.

Del Gasp ha parlato il centrocampista Bryan Cristante. “Ho ritrovato Gasperini come l’avevo lasciato a Bergamo. Sapevo che sarebbe arrivato un allenatore forte, che ci avrebbe insegnato tanto. L’importante era seguirlo e ascoltarlo e la squadra è stata brava a farlo dal primo giorno. Sulle qualità del mister c’è poco da dire: le ha dimostrate sempre, prima di Bergamo, poi all’Atalanta e ora anche qui”.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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