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Cronaca

Al San Raffaele di Milano via alla sperimentazione di due nuovi radiofarmaci per diagnosi tumorali

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MILANO (ITALPRESS) – L’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, confermandosi un istituto d’eccellenza nella ricerca e nella cura delle patologie oncologiche, dà il via alla sperimentazione clinica di fase 1 di due nuovi radiofarmaci, sviluppati per migliorare la diagnosi di tumori ad alta complessità.

Si tratta di OncoCAIX, un radiofarmaco (molecola contenente un atomo radioattivo, usata a scopi diagnostici o terapeutici) utilizzato per la prima volta al mondo e mirato al carcinoma renale a cellule chiare, e di OncoACP3, utilizzato per la prima volta in Italia per il tumore della prostata. Entrambe le molecole sono state scoperte e sviluppate da Philochem (www.philochem.ch) società del gruppo Philogen (www.philogen.com), sponsor della ricerca, che è quotata alla Borsa Italiana (Euronext Milan).

Lo studio, interamente lombardo e multicentrico, coordinato per il nostro centro dal professor Arturo Chiti, direttore dell’Unità di Medicina Nucleare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e ordinario di diagnostica per Immagini e Radioterapia all’Università Vita-Salute San Raffaele, vede la partecipazione anche dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, e punta a valutare la sicurezza e l’accuratezza diagnostica, con l’obiettivo di migliorare anche la stadiazione della malattia.

“Questa sperimentazione rappresenta un passo importante verso una medicina nucleare sempre più precisa e mirata – spiega il professor Arturo Chiti – . Le due molecole sono infatti progettate per legarsi a bersagli tumorali specifici, migliorando l’accuratezza diagnostica e consentendo una stratificazione più precisa dei pazienti. Ci aspettiamo che queste molecole siano più performanti rispetto a quelle standard, non solo per la precisione diagnostica, ma anche per un eventuale approccio terapeutico. In linea con altre applicazioni cliniche, infatti, è possibile adottare un approccio teranostico, che consente di modificare la radioattività della molecola impiegata per la diagnosi, trasformandola in uno strumento terapeutico. Questo significherebbe non solo una diagnosi migliore, con una migliore caratterizzazione, ma anche una terapia più efficace e personalizzabile, con un impatto diretto importante sulla qualità di vita dei pazienti”.

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Il carcinoma a cellule chiare del rene è la forma più comune di tumore renale, rappresentando circa il 70-80% dei casi. Secondo le stime recenti, ogni anno in Italia si registrano circa 13.500 nuovi casi di tumore del rene, con una prevalenza maggiore tra gli uomini.

Questo tipo di neoplasia origina generalmente in modo silenzioso, senza sintomi nelle fasi iniziali, e viene spesso scoperto in maniera incidentale durante indagini svolte per altri motivi. Nel caso di lesioni renali sospette, il percorso diagnostico attuale è spesso complicato: la biopsia renale, pur essendo teoricamente utile, è poco praticata per i rischi di sanguinamento e la difficoltà di interpretazione istologica. Per questo motivo, si ricorre frequentemente alla chirurgia in via precauzionale, con interventi di nefrectomia anche in casi in cui la lesione potrebbe non essere maligna.

“L’introduzione di un radiofarmaco altamente specifico come OncoCAIX potrebbe offrire una valida alternativa non invasiva nella diagnosi delle lesioni renali. Questo approccio permetterebbe di distinguere con maggiore precisione le lesioni benigne da quelle maligne, riducendo significativamente il ricorso alla chirurgia, soprattutto nei casi in cui non sia strettamente necessario” precisa il professor Chiti.

Il tumore della prostata è la neoplasia più frequente tra gli uomini in Italia. Secondo i dati del rapporto AIOM-AIRTUM 2024, si stimano circa 41.000 nuove diagnosi ogni anno, con un’incidenza che aumenta con l’età, in particolare dopo i 65 anni.

Nella maggior parte dei casi si tratta di forme a crescita lenta e localizzate, ma una quota significativa evolve in forme metastatiche, una fase avanzata in cui la malattia progredisce nonostante la terapia ormonale. Il percorso diagnostico standard prevede esami del sangue (PSA), ecografia transrettale e biopsia prostatica, seguiti da imaging avanzato per la stadiazione.

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“In un contesto di tumore della prostata, radiofarmaci come OncoACP3 potrebbero rappresentare un’opportunità unica per migliorare la precisione delle immagini diagnostiche. Ciò permetterebbe di definire con maggiore accuratezza le strategie terapeutiche, orientando le scelte cliniche verso trattamenti più mirati e personalizzati” spiega il professor Arturo Chiti.

L’avvio di questa sperimentazione si distingue per la sinergia tra le Unità dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, che contribuisce a qualificarla ulteriormente e a garantirne un’elevata qualità scientifica e clinica, tra cui l’Unità di Medicina Nucleare del professor Chiti, l’Unità di Urologia diretta dal professor Francesco Montorsi e il Comprehensive Cancer Center diretto dal professor Fabio Ciceri. Uno scambio continuo di competenze e una collaborazione stretta tra specialisti permettono di gestire ogni paziente in modo personalizzato fin dalle prime fasi del percorso diagnostico.

“La personalizzazione della cura passa necessariamente da un approccio multidisciplinare – spiega il professor Fabio CiceriSolo attraverso il confronto continuo possiamo garantire una presa in carico efficace, dalla diagnosi alla terapia, fino alla ricerca clinica più avanzata come in questo caso”.

L’approccio integrato è ciò che rende possibile il rapido avvio di protocolli innovativi come quello in corso: i pazienti vengono identificati e inviati all’arruolamento grazie al lavoro congiunto dell’Urologia, nelle figure del professor Alberto Briganti e del professor Andrea Salonia, mentre il confronto costante con il Comprehensive Cancer Center consente una presa in carico coordinata e una pianificazione delle fasi successive alla sperimentazione. Proprio grazie a questo modello, lo studio potrà presto proseguire con una fase 2 più estesa.

“È nella collaborazione tra competenze diverse che risiede la vera forza del San Raffaele – sottolinea il professor Francesco MontorsiLavorare fianco a fianco con i colleghi della Medicina Nucleare e del Comprehensive Cancer Center ci consente di costruire percorsi più precisi e tempestivi, sempre a misura del paziente, garantendo le migliori cure”.

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Lo studio è attualmente in fase di arruolamento presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele. I pazienti candidabili, con sospette lesioni renali o una diagnosi di tumore della prostata, potranno essere sottoposti all’esame diagnostico con radiofarmaci standard, a cui potrà eventualmente seguire – su base volontaria – la somministrazione della nuova molecola sperimentale.

L’esame previsto è una PET/TC: la procedura è la stessa utilizzata nella pratica clinica, ma la partecipazione alla sperimentazione prevede un tempo leggermente più lungo all’interno del macchinario, per consentire l’acquisizione delle immagini con il radiofarmaco innovativo. Per ricevere informazioni o manifestare il proprio interesse alla partecipazione, è possibile scrivere all’indirizzo e-mail: studiclinicimednuc@hsr.it. L’idoneità allo studio sarà valutata dagli specialisti sulla base dei criteri clinici previsti dal protocollo.

– Foto Ufficio stampa IRCCS Ospedale San Raffaele –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Un nuovo ristorante 3 Stelle nella Guida Michelin Italia 2026

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PARMA (ITALPRESS) – La Guida Michelin conferma l’Emilia-Romagna come palcoscenico della cerimonia di presentazione della selezione Italia, scegliendo nuovamente Parma, città già protagonista della kermesse dal 2016 al 2018. Dopo aver celebrato il 70° anniversario della Guida Michelin Italia, la presentazione della selezione 2026 segna l’inizio dei festeggiamenti per i 120 anni di Michelin nel nostro Paese. La 71^ edizione diventa così il punto di partenza di una lunga celebrazione, che durerà tutto l’anno, valorizzando lo storico legame tra Michelin Italiana e il territorio, dove l’azienda si distingue come il più grande datore di lavoro e principale produttore nazionale per capacità produttiva nel settore.
Per annunciare le novità della Guida Michelin Italia, il Teatro Regio ha aperto le sue porte per una cerimonia condotta da Giorgia Surina, a cui hanno preso parte oltre 500 invitati, tra chef, giornalisti, professionisti del settore e rappresentanti delle istituzioni.
Quest’anno la Guida Michelin Italia celebra 25 nuovi inserimenti tra i ristoranti stellati: si aggiunge un nuovo ristorante insignito delle tre Stelle Michelin, portando a 15 il totale dei locali che rappresentano l’eccellenza assoluta sul territorio nazionale. Sono inoltre stati premiati 2 nuovi ristoranti con le due Stelle Michelin e ben 22 con una Stella Michelin. Nel complesso, la selezione 2026 della Guida Michelin Italia comprende 394 ristoranti stellati, distribuiti su tutta la penisola.
“Questa nuova selezione riflette l’eccezionale energia e l’inventiva dei protagonisti della gastronomia italiana. Animati dalla passione e da un grande savoir-faire, produttori, artigiani e chef fanno brillare l’Italia grazie a materie prime d’eccezione e ad una notevole capacità di innovazione. I nuovi ristoranti che quest’anno entrano a far parte della Guida, insieme a quelli che confermano la propria presenza, arricchiscono un patrimonio culinario unico, unendo tradizione e creatività. Grazie a questa ricchezza e all’impegno di questi professionisti, la Guida Michelin Italia rimane un riferimento internazionale e un invito ad esplorare ed apprezzare sapori memorabili. Siamo orgogliosi di celebrare questa eccellenza, autentico ambasciatore della cultura italiana nel mondo”, ha commentato Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale della Guide Michelin.
“La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti” a Serralunga d’Alba (CN) (chef Michelangelo Mammoliti) è il nuovo ristorante che si aggiudica le tre stelle Michelin.
Oltre alla new entry nella famiglia dei 3 Stelle Michelin, i Ristoranti che “valgono il viaggio” in Italia e confermano le 3 Stelle, sono: Casa Perbellini 12 Apostoli a Verona, Villa Crespi a Orta San Giulio (NO), Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Uliassi a Senigallia (AN), Enrico Bartolini al MUDEC a Milano, Quattro Passi a Nerano, (NA) e Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico (BZ).
La cerimonia, presentata da Giorgia Surina e trasmessa in diretta streaming, ha regalato momenti ricchi di emozione: 25 nuove Stelle in totale che hanno interessato 14 regioni, con 2 novità nella categoria dei due Stelle Michelin, ovvero i ristoranti che valgono la deviazione: Famiglia Rana, Oppeano (VR) – chef Francesco Sodano; I Tenerumi, Isola di Vulcano (ME) – chef Davide Guidara.
Nella Guida Italia 2026 sono 22 le novità una Stella Michelin. Tra queste, 6 ristoranti sono entrati a far parte della selezione in corso d’anno.
Tra le 22 novità, sono 8 gli chef con età uguale o inferiore ai 35 anni (2 dei quali con età uguale o under 30).
La Stella Verde Michelin valorizza quei ristoranti che hanno saputo essere fonte di ispirazione e hanno sorpreso gli ispettori grazie a una visione autentica e orientata al futuro della gastronomia. Favorendo la nascita di una comunità di locali innovativi, impegnati nel progresso del settore, la Stella Verde Michelin sostiene il dialogo e la collaborazione, invitando i ristoranti a evolversi e a essere fonte di ispirazione reciproca.
Quest’anno, cinque ristoranti si sono fatti notare per le loro idee stimolanti, conquistando l’attenzione degli ispettori.
Si aggiungono alle strutture già entrate a far parte di questa community, portando il totale a 72 realtà. Tutti insieme, costituiscono una comunità fortemente impegnata a proporre una nuova prospettiva nel mondo della gastronomia.
La selezione speciale “Passion Dessert” è un riconoscimento attribuito ai ristoranti che si distinguono per l’eccellenza qualitativa e per l’esperienza offerta attraverso i dessert. Questo premio, sostenuto da Molino Dallagiovanna, nell’edizione 2026 è stato conferito a 8 ristoranti.
Quest’anno la regione con più novità è la Lombardia, con 4 ristoranti Una Stella Michelin. Al secondo posto il Lazio, con 3 novità monostellate, seguite da ben 6 regioni con 2 novità (Liguria, Emilia-Romagna Toscana, Veneto, Trentino-Alto Adige, Campania). Tra queste, il Veneto registra 1 novità con Una Stella Michelin e un nuovo ristorante Due Stelle Michelin.
Nella classifica delle Stelle Michelin per regioni, la Lombardia mantiene la leadership con 64 ristoranti (3 tre Stelle, 6 due Stelle, 55 una Stella), la Campania si conferma al secondo posto con 48 ristoranti, (1 tre Stelle, 7 due Stelle, 40 una Stella), mentre sul terzo gradino del podio troviamo la Toscana con 45 ristoranti (1 tre Stelle, 5 due Stelle, 39 una Stella). In quarta posizione si conferma il Piemonte con 34 ristoranti (3 tre Stelle, 2 due Stelle, 29 una Stella), mentre al quinto posto c’è il Veneto con 34 ristoranti Stellati (2 tre Stelle, 4 due Stelle, 28 una Stella).
Nella classifica delle province, tra le Top 5 si confermano due città campane: Napoli che si conferma al vertice con 27 ristoranti (1 tre Stelle, 6 due Stelle, 20 una Stella) e Salerno, in quinta posizione con 16 ristoranti (tutti una Stella). Roma è al secondo posto con 26 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 3 due Stelle, 22 una Stella), seguita da Bolzano con 21 ristoranti (1 tre Stelle, 2 due Stelle, 18 una Stella). In quarta posizione troviamo Milano con 20 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 4 due Stelle, 15 una Stella).
Nella classifica dei Bib Gourmand per regioni, il Piemonte aggancia l’Emilia-Romagna in vetta, con 34 ristoranti. Al terzo posto sale la Toscana, con 26 ristoranti, che supera la Lombardia, che scivola al quarto posto con 23 ristoranti. Chiude la top 5 il Veneto con 18.

– Foto ufficio stampa Michelin –

(ITALPRESS).

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 19 NOVEMBRE 2025

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I fatti del giorno: Garlasco e “sistema Pavia”, Pm Brescia ricorrono in Cassazione – Vigevano, tribuna chiusa al PalaElachem – Pavia, lavori pubblici in stallo con licenziamento dirigente –  Quarant’anni fa il trapianto di cuore al San Matteo di Pavia – Studente accoltellato, 18enni rischiano pene fino a 20 anni – Pedone investito da autobus di linea a Milano, è grave – Pronto Meteo Lombardia per il 20 Novembre.

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Meloni da Mattarella. Nessuno scontro con Colle, rammarico per parole di Garofani

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recata questa mattina al Quirinale per un incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ribadire la sintonia istituzionale che esiste tra Palazzo Chigi e il Quirinale, mai venuta meno fin dall’insediamento di questo Governo e della quale nessuno ha mai dubitato. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Il presidente Meloni ha espresso al capo dello Stato il suo rammarico per le parole istituzionalmente e politicamente inopportune pronunciate in un contesto pubblico dal Consigliere Francesco Saverio Garofani e riportate ieri da un noto quotidiano italiano, sottolineano le stesse fonti.
Il presidente del Consiglio ha reputato che la richiesta di smentita formulata dall’onorevole Bignami non fosse un attacco al Quirinale, ma al contrario un modo per circoscrivere al suo ambito reale la vicenda, anche a tutela del Quirinale. Era intenzione, da parte del partito di maggioranza relativa, intervenire per fugare ogni ipotesi di scontro tra due Istituzioni che invece collaborano insieme per il bene della Nazione. Si riteneva che fosse il diretto interessato, ovvero il Consigliere Garofani, a dover chiarire, per chiudere immediatamente la questione.
In ogni caso, è intenzione del presidente del Consiglio, con la sua visita al capo dello Stato, rimarcare che non esiste alcuno scontro istituzionale.
L’incontro ha consentito al presidente del Consiglio di confrontarsi con il capo dello Stato anche sui molti dossier internazionali aperti in vista della sua partecipazione al G20 di Johannesburg e alla conferenza Unione Europea-Unione Africana in Angola.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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