Politica
Meloni “A Gaza situazione umanitaria ingiustificabile, Governo in prima fila sulla vicenda”
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1 mese fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “C’è un costante impegno a sostegno degli sforzi dei mediatori per porre fine al conflitto, ho in più riprese sentito Netanyahu, sono state conversazioni spesso difficili in cui ho sempre richiamato l’urgenza di trovare una strada per terminare le ostilità e rispettare il diritto internazionale umanitario a fronte di una situazione umanitaria a Gaza che non ho difficoltà a definire sempre più drammatica e ingiustificabile”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del premier time alla Camera.
“Fin dall’inizio del conflitto a Gaza il governo è stato in prima fila, un ruolo riconosciuto da tutti gli attori in campo. L’Italia ha svolto un ruolo di primo piano per fornire gli aiuti alla società civile”, ha aggiunto, sempre in riferimento alla vicenda di Gaza.
Parole decise, poi, nei confronti di Netanyahu: “Non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori. Consapevoli però come siamo, che non è stato Israele a iniziare l’ostilità e che c’era un disegno alla base dei disumani attacchi di Hamas. Quel disegno puntava all’isolamento e questo non può non farci riflettere su quanto sarebbe pericoloso assecondare i terroristi che non si sono fatti scrupoli a sacrificare la vita di israeliani e palestinesi”.
Sui dazi interni UE: “E’ fondamentale rimuovere i dazi interni che minano la competitività europea, è arrivato il tempo di invertire la rotta in modo deciso. E’ chiaro a noi, è quello che chiedono imprese e lavoratori ed è quello che hanno ribadito i cittadini europei con il loro voto”.
Sul Pil italiano: “Ricordo i dati positivi dell’Italia conseguiti in questi anni nonostante la situazione internazionale complessa. I dati non sono un’opinione e raccontano un’Italia va meglio rispetto al passato”.
“Penso che rispetto all’Italia che raccontate voi il giudizio vada chiesto ai cittadini e penso che i cittadini vedano un cambio di passo, una linea più chiara. Un cambio di passo anche rispetto al variegato mondo delle opposizioni che, quando è al governo fa delle riforme e quando è all’opposizione fa i referendum perché vuole abolirle. Penso che gli italiani vedano che noi abbiamo una linea chiara di politica economica”, ha aggiunto sul referendum.
Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ha presentato un’interrogazione sulle spese per la Difesa. Questa la risposta della premier: “La libertà, la sovranità e la difesa degli interessi nazionali hanno un costo, se fai pagare ad altri significa che non sarai tu a decidere del tuo futuro. Noi dobbiamo lavorare per rafforzare la nostra sicurezza non perché dobbiamo fare un favore agli Usa ma a noi stessi. Oggi Italia ed Europa non sono autonomi e io non cambio idea rispetto a come gira il vento. Non vi seguo quando dite che le spese per la difesa sono risorse sprecate, è noto a tutti che investire anche in questi ambiti genera effetti espansivi sull’economia. Non accetto grandi lezioni da chi ha sempre detto che si deve investire su competitività e filiera, ma non mi pare che su questo si siano messi centinaia di migliaia di euro cruciali. Quindi grazie, ma no grazie”.
Infine, in risposta a Schlein sulla sanità: “In Italia quali sono le priorità e come si deve operare sulla sanità è deciso dal Piano sanitario nazionale e l’ultimo è stato scritto nel 2011, era un governo di centrodestra, siete stati al governo 10 anni e non avete non avete mai scritto un Piano sanitario nazionale e oggi ci venite a spiegare quanto sia importante la sanità? Spero che la gente capisca il gioco che si sta portando avanti. Noi vogliamo scrivere il nuovo Piano sanitario nazionale, speriamo che su questo almeno ci vogliate dare una mano invece che stare lì a fare le macumbe perché le cose vadano male e magari potete risalire nei sondaggi”.
– foto screenshot video Palazzo Chigi –
(ITALPRESS).
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Politica
Meloni al vertice Nato “Gli impegni assunti sulla difesa sono sostenibili per l’Italia”
Pubblicato
10 ore fa-
25 Giugno 2025di
Redazione
L’AJA (PAESI BASSI) (ITALPRESS) – “Salutiamo con soddisfazione l’avvio di un cessate il fuoco nella crisi tra Israele e Iran. Un tema su cui bisogna continuare a lavorare è arrivare ad un accordo sul nucleare iraniano tra Iran e Stati Uniti. Ne ho parlato con il presidente Trump e nel corso dell’assemblea plenaria ho ribadito che la stessa determinazione serve per arrivare ad altri due cessate il fuoco: in Ucraina, dove la Russia non sembra voler fare passi in avanti, e a Gaza dove la situazione è insostenibile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del vertice Nato.
“Tutti quanti si rendono conto che un cessate il fuoco a Gaza è necessario e che oggi sia più facile ottenerlo. Penso che tutti capiscano che questo è il momento in cui bisogna cercare di ottenerlo”, ha aggiunto la premier.
“Questo è un vertice importante anche per gli impegni che vengono assunti. Sono impegni significativi e sostenibili per l’Italia. Si tratta di spese necessarie per rafforzare la nostra difesa e la nostra sicurezza in un contesto che lo necessita, ma in una dimensione che ci consente di assumere questi impegni sapendo già che non distoglieremo un euro dalle altre priorità del Governo a difesa e a tutela degli italiani”, ha sottolineato in riferimento all’impegno di aumentare le spese della difesa fino al 5% del Pil.
“Abbiamo portato al vertice alcune questioni che sono molto importanti per l’Italia: in particolare, l’attenzione sul fianco sud dell’alleanza, dove io ho cercato di spiegare ai colleghi anche quali sono le minacce”, ha precisato. “Vediamo una Russia che oggi si proietta sempre di più nel Mediterraneo, dopo aver perso la sua proiezione navale che era data dalla sua influenza in Siria. Ci sono molte minacce ibride e molti attori ostili che lavorano sul fianco sud dell’alleanza: è una delle questioni che ci stanno più a cuore”, ha aggiunto.
“Ho sentito molti numeri dati in questi giorni, un po’ dalla stampa e un po’ dal Parlamento, che mi sembrano molto distanti dalla realtà. Dopodiché noi abbiamo ovviamente fatto i nostri calcoli per il 2026 e non riteniamo che ci serva utilizzare la escape clause. Poi chiaramente per gli anni a venire si valuterà sulla base di quella che è la situazione economica”, ha detto rispondendo a una domanda su un eventuale ricorso allo scostamento di bilancio per soddisfare gli impegni sull’aumento delle spese per la difesa. “C’è però un elemento che secondo me è importante e che soprattutto chi si occupa di economia conosce bene: chiaramente una parte importante di queste risorse, se noi siamo bravi, verrà utilizzato per rafforzare imprese italiane. Quando quella parte di risorse importanti viene utilizzata per rafforzare imprese italiane, questo crea una politica economica espansiva che produce risorse. Quindi è un circolo virtuoso, se lo sappiamo utilizzare bene”, ha aggiunto.
“Sono contenta che il vertice confermi il sostegno pieno all’Ucraina da parte di tutti gli alleati. Avremo tra poco qui una riunione con il presidente Zelensky e credo che questo sia un messaggio molto importante”, ha spiegato.
Infine, sui dazi “la discussione continua ad andare avanti. Sono abbastanza ottimista sul fatto che si riuscirà” ad arrivare ad un accordo. Sull’ipotesi di un accordo al 10% tra Stati Uniti ed Unione Europea come quello siglato tra Washington e Londra, Meloni ha risposto di essere “abbastanza d’accordo perché la misura del 10% non era per noi particolarmente impattante. Penso inoltre che una decisione al 10% ci permetta di continuare a lavorare anche su questioni che ci stanno particolarmente a cuore rispetto anche ad alcune contestazioni che gli Stati Uniti ci muovono”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Meloni “In Iran lo scenario continua a cambiare, ma restiamo fiduciosi sulla tregua”
Pubblicato
2 giorni fa-
24 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Lo scenario continua a cambiare, il presidente Trump aveva annunciato una tregua bilaterale tra Israele e Iran che tutti abbiamo colto con favore e ottimismo. Lo scenario andava nella direzione che auspicavamo, ora la situazione si è nuovamente complicata, da parte iraniana è stata violata la tregua e Israele potrebbe rispondere con un’azione che si spera sia commisurata e simmetrica. Ma l’Iran dopo la violazione ha confermato la volontà di mantenere la tregua”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche in Senato a seguito delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. “Siamo ancora fiduciosi del fatto che si possa andare avanti con una tregua, che da lì si possa tornare a quelle negoziazioni per le quali l’Italia ha lavorato fin dall’inizio”, aggiunge.
“Non risultano italiani coinvolti né tra i civili e né tra i militari presenti in Qatar. Da oggi le
ambasciate organizzeranno incontri mirati con gli italiani presenti nei Paesi”, ha sottolineato. E la premier aveva esordito con un attacco alle opposizioni: “Non risponderò alle provocazioni e ad alcune falsità che ho sentito. Non mi sono mai sottratta al dibattito politico, anche aspro, non è questo il tempo per i toni da campagna elettorale, è il momento di ragionare insieme e voglio ringraziare alcuni interventi dell’opposizione che sono andati in questa direzione”.
“L’Italia ha lavorato e sta lavorando molto a questo obiettivo del cessate il fuoco a Gaza, la proposta italiana è che si debbano coinvolgere gli attori arabi della Regione per arrivare a due popoli e due Stati”, ha aggiunto.
E sull’Europa: “Non credo che sia colpa del nazionalismo e non credo che sia il nazionalismo che vuole indebolire l’Europa, l’ha fatto da sola. Credo nel multilateralismo ma se vuole tornare a contare deve fare anche i conti con i suoi errori”. “Posso dire che vivo una realtà molto diversa, mi pare ci sia una differenza abissale sulla realtà che percepisco all’estero e quello che l’opposizione dice circa il ruolo dell’Italia. Forse la differenza è data dal fatto che non considero la politica estera basata sul photo opportunity, penso che nel tentativo disperato di farsi vedere si possano fare molti errori. Non penso che posso giudicare io se conto qualcosa, gli unici titolati a farlo sono gli italiani che, quando arriverà il momento, ci diranno cosa pensano”, ha aggiunto.
Così invece sulle spese per la difesa: “La pace è deterrenza, piuttosto, se si hanno sistemi di sicurezza e di difesa solidi si possono più facilmente evitare conflitti. I nostri valori non si difendono da soli, si difendono con una difesa adeguata che è anche condizione essenziale per garantire e costruire la pace”. “Io vorrei tanto essere Giuseppe Conte invece sono Giorgia Meloni, nella vita non si può sempre essere fortunati. Conte dice che lui non ha sottoscritto l’impegno del 2%, ma una firma è una firma e io sono sempre stata d’accordo con quell’impegno”, è la risposta al leader del M5S.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Mattarella “Investire sul futuro delle periferie e promuoverne lo sviluppo”
Pubblicato
2 giorni fa-
24 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il Parlamento della Repubblica ha proclamato il 24 giugno “Giornata nazionale delle periferie urbane” per mantenere viva l’attenzione sulle condizioni di inclusività, sostenibilità e sicurezza di queste aree e per promuoverne lo sviluppo economico, sociale e culturale. L’articolazione e la qualità degli insediamenti nei territori della Repubblica sono parte delle sfide che occorre affrontare per uno sviluppo equo ed equilibrato delle opportunità offerte alla popolazione”. Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“In alcune realtà del nostro Paese, le periferie urbane sono veicoli di disuguaglianze ed emarginazione, “non luoghi” dove prevale un senso diffuso di abbandono e sfiducia, dove spesso le istituzioni appaiono lontane, con il rischio di acuire le fratture sociali, di vedere crescere l’illegalità, ostacolando così la crescita personale e collettiva delle persone, dissipando il futuro di bambini e giovani che vivono in questi contesti e, con essi, il futuro dell’Italia. Le periferie hanno dimostrato, al contrario, di essere luoghi di resilienza, creatività, laboratori di innovazione sociale, veri e propri patrimoni di energie da valorizzare, terreni dove si gioca anche la capacità di integrazione dei “nuovi italiani”. Progetti di partecipazione, servizi sociali adeguati, azioni di rigenerazione urbana centrate sulle caratteristiche dei luoghi, recupero di spazi abbandonati, riscoperta delle eredità culturali e artistiche locali, percorsi educativi: sono azioni che restituiscono senso di appartenenza, costruiscono reti di incontro e favoriscono forme di cittadinanza attiva. Sovente le periferie delle città sono le parti più dinamiche e vive del tessuto urbano. Investire sul loro futuro, dare voce a chi le abita, è azione lungimirante e parte della attuazione dei principi costituzionali”, ha aggiunto il Capo dello Stato.
– foto d’archivio ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).


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