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OMICIDIO GARLASCO, PARLA IL SUPERTESTIMONE

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OMICIDIO GARLASCO, PARLA IL SUPERTESTIMONE
E’ Gianni Bruscagin l’uomo noto al pubblico come il "supertestimone di Garlasco", colui che ha rivelato particolari importanti trasmessi in più tappe dalla trasmissione tv Le Iene e di cui è venuta a conoscenza anche la Procura di Pavia per dare una svolta alle indagini. Nel corso dell’intervista andata in onda ieri sera, Bruscagin ha raccontato ciò che gli fu riferito da due persone oggi decedute, in merito al giorno dell’omicidio di Chiara Poggi, il 13 agosto 2007. Secondo quanto riportato, la cugina della vittima, Stefania Cappa – mai indagata – sarebbe stata vista in evidente stato di agitazione mentre tentava di entrare nella casa della nonna con un borsone. "Ho detto per filo e per segno quello che ho vissuto, la verità, per questo non ho paura di niente", ha ribadito il supertestimone, aggiungendo di essere stato lui stesso contattato dall’avvocato della famiglia Poggi. "Mi ha chiamato, ci siamo incontrati a casa sua e mi ha chiesto aiuto. Il giorno dopo, quando gli ho parlato di Stefania Cappa, mi ha subito bloccato, dicendo che c’era già un’indagine in corso". Questo il suo racconto di ieri sera alle Iene.

Intanto la Procura di Pavia indaga su "4 capelli neri lunghi" trovati nel lavabo della casa di Chiara Poggi per riscrivere la storia del delitto di Garlasco. Secondo i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano dimostrerebbero che il "lavandino non è mai stato lavato dalla presenza di sangue", circostanza che smonterebbe una delle prove più ‘pesanti’ a carico di Alberto Stasi: il lavaggio del lavabo da parte dell’assassino, riconosciuto dalle sentenze definitive, in corrispondenza di un’impronta di scarpa insanguinata sul tappetino del bagno e le ‘innaturali’ impronte digitali degli anulari di Stasi lasciate sul dispenser del sapone durante il risciacquo.

Altro particolare nelle indagini: i carabinieri di Milano cercano la traccia 33 trovata sul muro delle scale e attribuita ad Andrea Sempio. Il reperto non compare nell’elenco dei corpi di reato allegato alle due sentenze della Corte d’assise d’appello di Milano del settembre 2021 e del febbraio 2022 che hanno disposto, dopo aver sentito i difensori della famiglia di Chiara Poggi e di Alberto Stasi, la restituzione di alcuni beni e la vendita di altri a distanza di 14 anni dall’omicidio. Pare che l’impronta 33 sia stata restituita dai Ris e mandata ai Carabinieri di Vigevano, la trasmissione del pacco risulta tracciata e dunque le ricerche si sono spostate in questa direzione. E potrebbero essere proprio quelle determinanti.

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 14 Dicembre 2025, III di Avvento "Gaudete" / A. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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La Voce Pavese – Il problema parcheggi, per la vicesindaca a Pavia non c’è

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Mentre è stato multato chi aveva affisso lo striscione non autorizzato e rimosso dalla Polizia Locale in cui s’ironizzava per la penuria di parcheggi a Pavia, sul caso prende la parola la vicesindaca Alice Moggi. "A Pavia – dice – l’offerta di parcheggi supera la domanda". Moggi, che sui social ha diffuso i primi dati elaborati da Sintagma, la società incaricata di redigere il Piano urbano per la mobilità sostenibile.

L’analisi riguarda i principali parcheggi del centro e delle aree limitrofe. In viale Gorizia gli stalli sono pieni nelle prime ore del mattino, mentre nel tardo pomeriggio l’occupazione scende. Il parcheggio Oberdan, appena ristrutturato, arriva al picco tra mezzogiorno e le due con circa il 90 per cento dei posti occupati. Situazione simile per l’area della Buca e viale Nazario Sauro, mentre il piazzale del collegio Cairoli sfiora il tutto esaurito nelle ore serali.

Diverso il quadro nell’area Cattaneo, oggi la meno utilizzata nonostante la vicinanza al centro. Più equilibrata la situazione davanti al Ghislieri, mentre il parcheggio del Ticinello registra livelli molto alti nelle ore centrali della giornata. Nel complesso, su oltre 2.300 stalli censiti, l’occupazione media si attesta attorno al 75 per cento.

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«Questi sono i dati», sottolinea Moggi, spiegando che lo studio completo sarà presentato in un incontro pubblico dopo le festività. Secondo la vicesindaca, i numeri indicano che nel centro storico l’offerta è sufficiente, con picchi legati a periodi particolari come il Natale, segnale di una città ancora attrattiva.

La situazione però può migliorare. L’obiettivo dichiarato è potenziare i parcheggi a corona del centro, investire in strutture dedicate, liberare spazio sulle strade e rafforzare il trasporto pubblico come vera alternativa all’auto privata. La sosta gratuita in centro non viene considerata una soluzione sostenibile, mentre resta centrale il tema dei collegamenti con i parcheggi esterni, già al centro del piano industriale di Asm.

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