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Cronaca

A Genova focus su IA, FonARcom “La formazione è leva strategica”

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GENOVA (ITALPRESS) – Preparare le aziende alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale, non solo dal punto di vista normativo, ma anche garantendo l’alfabetizzazione necessaria a qualificare e riqualificare i lavoratori in modo da gestire la transizione digitale. E’ la sfida raccolta dal fondo interprofessionale FonARCom e dalla Confederazione CIFA, promotori di un confronto al Festival del Lavoro in corso a Genova incentrato su rischi e opportunità dell’AI nei contesti lavorativi, con un’attenzione particolare alle nuove normative europee e nazionali di prossima entrata in vigore e alle implicazioni etiche connesse all’uso dell’intelligenza artificiale nel posto di lavoro.
Il punto di partenza è l’AI Act, il regolamento del Parlamento Europeo che sancisce divieti e sanzioni in materia. Fra le varie disposizioni previste, una delle più rilevanti è sicuramente l’introduzione dal 2 febbraio scorso dell’obbligo di formazione in tema di intelligenza artificiale dei propri dipendenti per le aziende che creano o semplicemente utilizzano sistemi AI.
“Cambierà tantissimo perchè le aziende si dovranno adeguare e quindi assumere del personale che sappia muoversi all’interno del mondo dell’intelligenza artificiale, conoscendone i limiti, le sanzioni e quella che sarà la normativa italiana in via di approvazione – spiega Fabrizio Di Modica, avvocato giuslavorista
in occasione del Festival del Lavoro – Sappiamo che il 20 marzo il Ddl sull’intelligenza artificiale ha ricevuto l’ok del Senato ed è passato alla Camera. A quel punto si dovrà discutere se sia o meno conforme a quello che l’Europa ci chiede. In realtà ci sono stati dei problemi perchè l’Unione Europea ha espresso dei dubbi. Ora resta da vedere se l’approvazione definitiva sarà conforme oppure no, ma ormai il 5 giugno prossimo se ne discuterà e vedremo cosa succederà”.
E’ in questo scenario che la formazione per le aziende diventa una vera e propria leva strategica per accrescere la competitività e la produttività e per superare lo skill gap, ossia la distanza tra le competenze possedute dai lavoratori in azienda e i nuovi modi di lavorare che stanno conducendo la società in questa transizione epocale.
“Le aziende non sono tutte pronte perchè abbiamo un tessuto produttivo molto particolare – osserva Andrea Cafà, presidente di FonARCom e della Confederazione CIFA -. Le grandi imprese sono già sulla buona strada, le piccole imprese hanno bisogno di essere accompagnate, a partire dalle attività di alfabetizzazione sull’intelligenza artificiale. Noi come parti sociali, essendo soci fondatori di EPAR, il nostro ente bilaterale, dal prossimo mese offriremo gratuitamente questa formazione ai dipendenti delle aziende aderenti, in modo tale che a costo zero potranno avere il privilegio di conoscere cosa sia l’intelligenza artificiale e come vada usata all’interno delle aziende in maniera consapevole e responsabile. In più, nel recente accordo interconfederale, abbiamo dato vita all’osservatorio sull’intelligenza artificiale, un osservatorio che proverà a misurare l’impatto dell’intelligenza.
Secondo un rapporto della Commissione Europea, entro il 2030 oltre il 50% delle professioni richiederà competenze digitali avanzate. Eentro la fine del decennio, secondo un report del World Economic Forum, da un lato si assisterà alla creazione di circa 170 milioni nuovi posti di lavoro, legati direttamente o indirettamente all’AI, ma dall’altro si temerà la scomparsa di circa 92 milioni posti di lavoro. Un sondaggio condotto da Gallup ha registrato negli ultimi quattro anni un aumento del 7% nel numero di lavoratori preoccupati per l’obsolescenza tecnologica.
Tra le implicazioni ci sono quelle legate alla sicurezza virtuale. Antonino Alessi, presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Palermo, lancia una proposta: “Abbiamo a disposizione la legge 81/2008 sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, che può essere mutuato per la sicurezza negli ambienti virtuali: dal documento di valutazione dei rischi per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale alla formazione delle figure specifiche, ad esempio l’Rspp, fino al responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Ci sono già le figure in quell’ambito. Quella dell’intelligenza artificiale è una sicurezza particolare perchè non è fisica, ci vuole una formazione diversa, più tecnica e ingegneristica, però nello stesso tempo possiamo utilizzare gli strumenti che già abbiamo in possesso e ottimizzarli”.
-foto xa8/Italpress –
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Fedez “La salute mentale è il tema dei prossimi 15 anni”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho toccato varie periferie e ho cercato di restituire un pò degli ‘achievement’, dei risultati raggiunti nella mia vita, alla periferia che mi ha formato. Insieme al sindaco abbiamo cercato di capire quali potessero essere i progetti da finanziare e in prima battuta a Rozzano ho donato la ristrutturazione di tutto il parco. Abbiamo fatto uno skate park, un campo da basket”. Lo ha detto il rapper Fedez, al congresso nazionale di Forza Italia Giovani, a Roma. “La mia personalissima visione di quello che manca alle periferie è una calendarizzazione di eventi che possano portare il confronto tra le persone e cercare di evitare i grandissimi eventi al centro di Milano. Vi parlo di Milano perchè è la mia città”, ha aggiunto.
“Ormai sono cinque e forse più anni che conduco podcast. Ho maturato una personalissima esperienza statistica – ha detto Fedez, che sul palco ha tenuto un dibattito con Giuseppe Cruciani -. Negli anni non mi sono mai sottratto al confronto e al dibattito con persone con idee diverse dalle mie. Devo constatare che ogni volta che invito persone con posizioni di destra, la controparte di sinistra, l’antagonista, si rifiuta sempre di sedersi al tavolo e di dibattere”.
Il rapper si è poi soffermato sulla salute mentale: “E’ il tema per i prossimi 15 anni. La salute mentale non può essere un lusso, e ad oggi purtroppo lo è. Il bonus psicologo non riesce ad accontentare le richieste che sono enormi – ha aggiunto -, addirittura la distribuzione di psicologi che abbiamo sul territorio non riesce ad esaudire la richiesta che vi è. C’è un lavoro fondamentale da fare, il problema è che al centro del dibattito politico non ho mai sentito parlare di salute mentale, sta a voi secondo me portare al centro questo tema”.

– foto IPA Agency –

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Cronaca

Pole Piastri e prima fila McLaren in Spagna, quinto Hamilton

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BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – La McLaren domina le qualifiche del Gran Premio di Spagna e monopolizza la prima fila. Oscar Piastri, dopo aver fatto segnare il miglior tempo nelle prime due manche, completa il lavoro centrando la sua quarta pole stagionale in 1’11″546 e domani sarà affiancato dal compagno di squadra Lando Norris, più lento di poco più di due decimi. Terzo tempo e seconda fila per Max Verstappen su Red Bull, che realizza lo stesso crono di George Russell (Mercedes), a 0″302 da Piastri, ma ottiene una casella migliore avendo concluso il giro buono prima. Ad aprire la terza fila ci sarà invece Lewis Hamilton, che con la sua Ferrari conquista la quinta piazza in griglia a mezzo secondo da Piastri mentre Charles Leclerc è settimo con l’altra Rossa, a 0″585. In mezzo alle due vetture del Cavallino c’è Andrea Kimi Antonelli con la seconda Mercedes, col monegasco che sarà affiancato da Pierre Gasly (Alpine). Chiudono la top ten Isack Hadjar su Racing Bulls e l’eterno Fernando Alonso con la Aston Martin. La grande delusa di giornata è la Williams, con Alexander Albon che non supera il Q2 e partirà undicesimo mentre Carlos Sainz, eliminato nella prima manche, scatterà dalla 18esima casella. Male Yuki Tsunoda, relegato in fondo alla griglia con la sua Red Bull. “Sono molto contento – esulta Piastri dopo la pole – Per ora il weekend è stato ottimo. Abbiamo lavorato molto in serata e la macchina è diventata incredibile. Un anno fa ero andato male qui e vedere cambiare tutto in così poco tempo è molto bello. Sono riuscito a mettere insieme un ottimo giro”.
– foto Ipa Agency –
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Harper vince a Sestriere, Simon Yates ipoteca il Giro 2025

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SESTRIERE (ITALPRESS) – L’australiano Chris Harper (Team Jayco AlUla) conquista per distacco la ventesima e penultima tappa del Giro d’Italia 2025, la Verres-Sestriere di 205 km, ma a far festa è Simon Yates, che ipoteca la vittoria dell’edizione numero 108 della corsa rosa. Il corridore britannico del Team Visma|Lease a Bike, terzo al traguardo, con un forcing ha staccato l’ex leader Isaac Del Toro e Richard Carapaz, andando a ribaltare la classifica generale nell’ultima occasione utile. Decisiva la fuga iniziale per assegnare la vittoria di tappa, ma tra gli uomini di classifica è successo praticamente di tutto. A 42 km dal traguardo, all’inizio del Colle delle Finestre, ha attaccato Richard Carapaz, alla ruota dell’ecuadoriano maglia rosa Isaac del Toro mentre Simon Yates ha prima accusato per poi raggiungere i due. L’azione del britannico – col passare dei chilometri – è stata devastante, sulla salita è riuscito a guadagnare oltre 4 minuti, decisivi per ribaltare la situazione. Secondo al traguardo Alessandro Verre (Arkea-B&B Hotels), il messicano della UAE Del Toro è arrivato con un ritardo di 7’10” dal vincitore. Domani si chiuderà la corsa con l’arrivo a Roma per un totale di 143 km.
– Foto Ipa Agency –
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