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Cronaca

Webuild, Ferrari “Molto soddisfatti per il successo del nuovo bond”

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MILANO (ITALPRESS) – “Siamo molto soddisfatti del successo della nuova emissione di obbligazioni, con una raccolta che ha superato le aspettative e un portafoglio di ottima qualità. L’operazione ha raccolto ordini per oltre il doppio dell’offerta, e questo assume una rilevanza ancora più forte considerando l’attuale contesto di incertezza globale a causa delle tensioni geopolitiche. Si tratta di un chiaro segnale dell’elevato apprezzamento della comunità di investitori istituzionali per il nostro profilo di credito grazie al solido posizionamento di Webuild nei mercati dei capitali”. E’ quanto ha dichiarato Massimo Ferrari, Direttore Generale di Webuild, commentando l’odierna operazione di pricing del bond del gruppo.
Webuild ha definito il pricing delle nuove obbligazioni senior unsecured, per un ammontare di 450 milioni di euro, con un prezzo di sottoscrizione pari al 100% del valore nominale e in scadenza al 3 luglio 2031. La cedola, annuale, è stata fissata al 4,125%. “I risultati conseguiti con questa nuova operazione hanno mostrato un forte apprezzamento di Webuild da parte della comunità finanziaria nazionale e internazionale, con un interesse pervenuto da oltre 140 investitori, e una richiesta pari a oltre 2 volte l’offerta, che ha permesso di ridurre il tasso finale applicato, rispetto a quello iniziale di lancio”, spiega la nota.
Ferrari ha sottolineato che “particolare rilevanza ha assunto la domanda da parte di investitori internazionali, che hanno rappresentato oltre l’85% del totale, provenienti principalmente da Regno Unito, Francia e Germania. La quantità e qualità degli investitori coinvolti nell’operazione hanno consentito di incrementare l’ammontare del nuovo bond dai 400 milioni di euro iniziali ai 450 milioni finali e di ridurre il rendimento al 4,125%, ben 37,5 punti base in meno rispetto al valore superiore del range iniziale di pricing. Questo rendimento rappresenta un azzeramento del premio di nuova emissione, essendo in linea con il valore stimato dal mercato secondario per una operazione di questo tipo di Webuild”.
“L’emissione – ha proseguito Ferrari – rappresenta un passo significativo nella nostra strategia di ottimizzazione e gestione proattiva del profilo delle scadenze di debito, estendendolo fino al 2031”.
“Questa operazione segue il recente miglioramento del rating di Webuild da parte di Fitch a BB+ con outlook stabile, rispetto al precedente BB. Questo riflette la solidità della nostra struttura finanziaria e il rafforzamento del nostro profilo di credito, posizionandoci a un solo livello dall’investment grade. L’operazione si inserisce in un contesto caratterizzato da risultati record conseguiti nel 2024 e forti prospettive di mercato concentrate in paesi a basso rischio”, ha concluso.

– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).

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Intesa tra Liguria, Piemonte e Lombardia per potenziare i trasporti ferroviari

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GENOVA (ITALPRESS) – Un treno ogni sessanta minuti nella tratta ferroviaria Genova-Milano a partire dal prossimo cambio orario di dicembre 2025: lo prevede il protocollo d’intesa, presentato oggi a Genova, per la programmazione coordinata dei servizi ferroviari e per l’armonizzazione della capacità quadro delle Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte, siglato oggi dagli assessori ai Trasporti delle tre regioni.

Il documento, che avrà durata per cinque anni e comporta l’istituzione di un gruppo di lavoro permanente con un rappresentante designato per ogni parte, è frutto di un lavoro sinergico iniziato da alcuni mesi con la collaborazione di RFI, Trenitalia e Trenord e prevede per l’immediato: l’attivazione di un treno ogni due ore fra Milano Greco Pirelli e Genova (via Busalla) di competenza di Regione Liguria che si va ad aggiungere all’attuale offerta sulla tratta Milano Centrale-Genova/riviere (via Mignanego). Questo consentirà di fatto di passare dall’attuale frequenza di un treno ogni due ore a una frequenza di un treno ogni ora tra Genova e Milano. Questo permetterà un collegamento diretto fra la Liguria e l’aeroporto di Milano Linate tramite il nodo di scambio con la rete metropolitana milanese, oltre all’attivazione di un treno ogni due ore fra Milano Greco Pirelli e Novi Ligure, di competenza della Regione Lombardia, per realizzare in sinergia con i servizi suddetti un cadenzamento orario giornaliero sulla tratta Milano Greco Pirelli-Tortona e un cadenzamento giornaliero alla mezzora sulla Milano Rogoredo-Tortona.

Per l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Marco Scajola, “è una giornata storica per la Liguria e, più in generale, per il Nord-Ovest del Paese. Insieme ai colleghi Lucente e Gabusi, che ringrazio per il lavoro svolto e per la sinergia creata, riteniamo che questo accordo possa portare benefici tangibili a pendolari, studenti, lavoratori e turisti che viaggiano lungo i nostri territori”. Per l’assessore ai Trasporti della Regione Lombardia, Franco Lucente, “ora siamo in grado di offrire una vasta scelta di soluzioni ferroviarie per ogni esigenza riuscendo, nonostante la congestione della stazione di Milano centrale, a valorizzare altri ambiti strategici del capoluogo meneghino come l’area universitaria della Bicocca e il collegamento con l’aeroporto di Linate”. Infine, l’assessore ai Trasporti piemontese, Marco Gabusi, ha aggiunto che “da dicembre Asti, Alessandria e Novi Ligure avranno collegamenti diretti ogni due ore su Milano e Tortona, beneficiando anche dei collegamenti liguri, arriverà entro un anno a servizi ogni mezz’ora sempre sul capoluogo meneghino. Un’opportunità di sviluppo territoriale che astigiano ed alessandrino meritano e per cui abbiamo lavorato da mesi insieme a Liguria e Lombardia”.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Khazna ed Eni insieme per un’AI Data Center Campus nel milanese

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ROMA (ITALPRESS) – Khazna Data Centers, leader globale nelle infrastrutture digitali hyperscale, ed Eni, società integrata dell’energia con sede in Italia, hanno sottoscritto un Head of Terms (HoT) per la costituzione di una Joint Venture finalizzata allo sviluppo di un “AI Data Center Campus” con capacità IT complessiva di 500 MW, nel sito di Ferrera Erbognone, in Lombardia.

Il progetto, le cui attività di sviluppo sono già in corso, si inquadra nella partnership strategica tra Italia ed Emirati Arabi Uniti avviata a febbraio 2025 e che punta a raggiungere una capacità IT complessiva fino a 1 GW in Italia. La progettazione dell’AI Data Center Campus si fonda su infrastrutture scalabili, ad alte prestazioni di calcolo (high-performance computing, HPC) ed efficienti dal punto di vista energetico. Tali principi, condivisi con le istituzioni coinvolte, saranno i fattori strategici che alimenteranno il futuro digitale dell’Europa trainato dall’intelligenza artificiale. L’Head of Terms rappresenta un significativo passo avanti per la realizzazione del Campus, dettagliando i principi chiave, i ruoli e le strutture di governance della Joint Venture tra Eni e Khazna, con l’intento comune di accelerare le attività di sviluppo.

L’accordo è stato firmato da Hassan Alnaqbi, CEO di Khazna, e da Guido Brusco, Chief Operating Officer Global Natural Resources e Direttore Generale di Eni, alla presenza di Reem Al Hashimi, Ministra di Stato per la Cooperazione Internazionale degli Emirati Arabi Uniti e di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy. “Siamo orgogliosi di collaborare con Eni, un leader affermato nel settore energetico, su questo HoT, che rappresenta un passo decisivo nell’espansione europea di Khazna. Insieme a Eni, stiamo realizzando l’infrastruttura necessaria per una crescita esponenziale dell’intelligenza artificiale, offrendo la scalabilità, la sostenibilità e la precisione operativa richieste dal calcolo di nuova generazione”, afferma Hassan Alnaqbi, CEO di Khazna Data Centers. “Con questa partnership Eni e Khazna contribuiscono alla realizzazione di un’infrastruttura hyperscale di livello mondiale, strategica per l’Italia e l’Europa, fornendo le proprie capacità distintive di innovazione, sostenibilità energetica e rapido time-to-market”, sottolinea Guido Brusco, Chief Operating Officer Global Natural Resources e Direttore Generale di Eni.

Questa iniziativa coniuga le competenze di Khazna nella progettazione e gestione avanzata di Data Center con la leadership di Eni nell’ambito dell’energia sostenibile, ponendo le basi per un ecosistema di intelligenza artificiale resiliente nel cuore dell’Europa. Il Data Center Campus sarà alimentato da “Blue Power” fornito da Eni, una fonte di energia elettrica a basse emissioni, prodotta da una nuova centrale a gas naturale ad alta efficienza, progettata per catturare le emissioni di CO2 ed il loro conferimento presso l’hub CCS di Ravenna. Tali caratteristiche distintive creano una sinergia inedita in Italia tra energia decarbonizzata e lo sviluppo di Data Center.

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– foto ufficio stampa Eni –

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Frode da 200 milioni di crediti fiscali, 18 indagati a Varese

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VARESE (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno scoperto un’ingente frode relativa all’indebita generazione di crediti fiscali, con successiva potenziale cessione di quest’ultimi ovvero utilizzo in compensazione, per un importo di circa 200 milioni. L’indagine ha visto il coinvolgimento di 45 società “cartiera” e 18 persone indagate a vario titolo. In particolare, si tratta di un credito d’imposta, denominato Deferred Tax Asset (DTA), inerente richieste di rimborsi per imposte falsamente dichiarate come versate in anticipo.

L’indagine è stata avviata con l’analisi delle società che avevano indicato tale credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi esponendo importi di ingentissimo valore. Venivano così individuate 45 società, su tutto il territorio nazionale, con sede nelle province di Modena, Savona, Caserta, Treviso, Brescia, Milano, Napoli, Torino, Pescara e Roma, assolutamente prive di struttura societaria e del tutto inoperanti.

Le stesse avevano presentato la dichiarazione dei redditi al solo fine di ottenere il credito d’imposta per importi milionari, in un caso addirittura per circa 100 milioni in un solo anno. La Procura della Repubblica di Busto Arsizio, quindi, chiedeva e otteneva dal tribunale il sequestro dei crediti d’imposta fraudolentemente generati. Il gip di Busto Arsizio ne disponeva il sequestro preventivo che veniva comunicato al Registro delle imprese presso le Camere di Commercio. In questo modo, è stato reso impossibile agli autori della frode di poter beneficiare degli indebiti rimborsi per circa 200 milioni.

– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –

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(ITALPRESS).

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