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Politica

Meloni “Sicurezza sul lavoro priorità del Governo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità dell’azione di questo Governo. A testimoniarlo sono i tanti provvedimenti che abbiamo adottato fin dal nostro insediamento e che hanno interessato i diversi ambiti che ruotano attorno a questa materia”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio alla presentazione della Relazione Annuale dell’Inail.

“Abbiamo introdotto la cosiddetta patente a crediti, obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito dei cantieri edili. Abbiamo disposto l’assunzione di nuovo personale ispettivo per incrementare sensibilmente il numero delle ispezioni e dei controlli e abbiamo stanziato risorse importanti per premiare le imprese che investono in prevenzione – aggiunge Meloni -. Ma siamo intervenuti anche sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali, reintroducendo ad esempio il reato di somministrazione illecita di lavoro, fattispecie che era stata depenalizzata in passato ma che risulta essere la più in crescita nel tempo, spesso dissimulata da contratti di appalto e distacchi fittizi. E stiamo contrastando con forza e determinazione il caporalato, perchè lo sfruttamento del lavoro è un crimine odioso che una Nazione civile e degna di questo nome non potrà mai accettare”.

“Siamo consapevoli, però, che il cammino che abbiamo davanti è un cammino ancora lungo, perchè ogni vita spezzata e ogni infortunio sul posto di lavoro rappresentano una sconfitta per ciascuno di noi. Aveva ragione Papa Francesco quando diceva che “la sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi” – sottolinea il premier -. Ecco perchè il Governo, insieme all’INAIL, ha deciso di fare un passo avanti in questo percorso e ha reperito altri 650 milioni di euro da investire in misure concrete, in particolare sul fronte della diffusione della cultura della prevenzione. Risorse che si aggiungono ai 600 milioni già disponibili per i bandi ISI e che portano la somma complessiva disponibile per il 2025 ad oltre un miliardo e 200 milioni di euro. Il Ministro Calderone sta coordinando il confronto con le parti sociali e sta lavorando, insieme all’INAIL, per definire tecnicamente i provvedimenti e impiegare al meglio le risorse che abbiamo liberato. Alcuni di questi provvedimenti sono già noti, dal potenziamento del sistema del bonus-malus per le aziende virtuose all’estensione della copertura assicurativa nelle scuole, ma il nostro scopo è quello di dare vita – anche grazie al dialogo proficuo con le organizzazioni sindacali e con chi ogni giorno si occupa di questi temi – ad un Piano straordinario di interventi per la salute e la sicurezza sul lavoro, che sia in grado di rafforzare la nostra azione comune e di renderla ancora più incisiva”.

“Possiamo contare, in questo percorso, sul contributo decisivo garantito dall’INAIL, dalle sue professionalità e dalle sue competenze. L’Istituto è uno dei fiori all’occhiello del nostro welfare, e noi siamo convinti che il suo contributo possa essere e sia determinante per diffondere la cultura della prevenzione, innovare l’impianto normativo e renderlo al passo coi cambiamenti del mondo del lavoro, migliorare le prestazioni sociosanitarie e valorizzare la ricerca – conclude Meloni -. La sicurezza sul lavoro non è mai un costo, magari superfluo o che può essere tagliato. E’ un diritto di ogni lavoratore, un valore, un dovere che le Istituzioni devono promuovere giorno dopo giorno. E il Governo farà sempre la propria parte in questa sfida, perchè è su temi e priorità come queste che si misura la civiltà di una Nazione e quanto un popolo ha a cuore il proprio presente e il proprio futuro”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Ucraina, Fazzolari “Mosca per il bilaterale provocazione che non accetteremo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Meloni a livello internazionale ha sempre più peso e credibilità: è molto ricercata per le sue doti di facilità a relazionarsi su temi molto complessi; anche sulla questione Ucraina il suo ruolo è stato importante per facilitare il dialogo tra le posizioni europee ucraine e americane”. Così a Zona Bianca su Retequattro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. “Non sono convinto che i russi vogliano fare un bilaterale in tempi così brevi – aggiunge Fazzolari –. La proposta della sede di Mosca è oggettivamente una provocazione, per dare il messaggio che la guerra tra Russia e Ucraina è una questione che attiene solo al mondo russo e viene risolta in casa: non possiamo accettarla e già Meloni riteneva non fosse una grande idea. L’invasione dell’Ucraina era volta a un’annessione per porre un governo fantoccio filorusso e annientare l’identità ucraina: oggi la Russia non avanza sul fronte e negli ultimi 12 mesi ha conquistato circa l’1,9% del territorio ucraino, a fronte di perdite molto elevate di uomini e mezzi”.

“Questo stallo – evidenzia Fazzolari – fa sì che la Russia abbia necessità di una soluzione diversa da quella militare: in questo senso speriamo che un accordo di pace finalmente ci possa essere. Finché la Russia aveva la percezione di imporsi con facilità sul terreno non c’erano spiragli di pace, ora che la situazione è particolarmente difficile la situazione è cambiata”.

“ITALIA NON INTERESSATA A INVIARE TRUPPE IN UCRAINA”

“La proposta italiana sull’Articolo 5 è in campo da molti mesi. Di fatto la richiesta iniziale di garanzia da parte dell’Ucraina era l’ingresso nella Nato, ma questo difficilmente può essere accettato dai russi; diverso è invece se, in caso di attacco russo all’Ucraina, una serie di Stati interviene automaticamente in aiuto a Kiev”, ha aggiunto. “Se i russi non hanno intenzione di invadere nuovamente l’Ucraina dopo un accordo di pace non si capisce perché non dovrebbero accettare un accordo puramente difensivo tra diversi Stati occidentali – prosegue Fazzolari -. La proposta italiana di applicazione di un modello Articolo 5 è alternativo a un invio di truppe: si tratta di una soluzione che applichi i trattati internazionali e dia garanzie di sicurezza concrete; se qualcuno vuole mandare truppe può farlo, ma certamente l’Italia non è interessata soprattutto in questa fase”.

“TRUMP HA SBLOCCATO UNA SITUAZIONE COMPROMESSA”

“C’era grande timore alla vigilia di questo appuntamento: il primo incontro tra Trump e Zelensky non era andato bene e temevamo si potesse ripetere qualcosa del genere, invece il risultato è stato più che soddisfacente; in questo il ruolo giocato dagli Stati europei e in particolare dall’Italia è stato molto importante”, ha sottolineato. “Su situazioni così importanti andrebbe messo da parte il tifo di partito – continua Fazzolari -. Si pensi piuttosto a dare un contributo per risolvere una questione così complessa: le critiche lasciano il tempo che trovano. Il premio Nobel è l’ultima preoccupazione sia di Trump che di tutti noi, bisogna comunque ammettere che è riuscito a sbloccare una situazione che sembrava compromessa e adesso c’è quantomeno uno spiraglio per parlare di pace: i numeri che ha detto sono purtroppo veri, perché in Ucraina muoiono mille persone ogni giorno e arrivare a una soluzione di pace sarebbe oggettivamente molto importante”, ha concluso.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Tajani “Inaccettabili i nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania”

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ROMA (ITALPRESS) – “Insieme ai partner europei esortiamo il Governo israeliano a collaborare con l’Autorità Nazionale Palestinese per rafforzare insieme la stabilità di tutta la regione. La decisione israeliana di procedere con nuovi insediamenti in Cisgiordania è inaccettabile, contraria al diritto internazionale e rischia infatti di compromettere definitivamente la soluzione a due Stati, obiettivo per il quale il Governo italiano sta continuando a lavorare con convinzione e il massimo impegno”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

E’ morto Francesco Musotto, fu eurodeputato e presidente della Provincia di Palermo

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PALERMO (ITALPRESS) – Francesco Musotto, 78 anni, è morto a Palermo. Politico italiano ed europarlamentare di Forza Italia, è stato anche deputato all’Assemblea Regionale Siciliana e presidente della Provincia di Palermo.

Su disposizione del sindaco della Città Metropolitana di Palermo Roberto Lagalla, la camera ardente sarà allestita domani presso Palazzo Comitini, sede della Città Metropolitana di Palermo.

IL CORDOGLIO DI SCHIFANI “SEMPRE AL SERVIZIO DELLA COMUNITA’”

“La scomparsa di Francesco Musotto mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso una conoscenza ultradecennale e un comune percorso politico nello stesso partito, sempre nel segno della stima reciproca. Da presidente della Provincia di Palermo e da europarlamentare ha servito con impegno e competenza la comunità siciliana. Alla sua famiglia rivolgo, a nome personale e del governo regionale, le più sentite condoglianze”. Lo afferma in una nota il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

LAGALLA “IMPEGNO CIVICO INDELEBILE”

“A nome personale e a titolo dell’intera comunità palermitana, desidero esprimere il mio più profondo cordoglio per la scomparsa dell’onorevole Francesco Musotto. È con sincero dispiacere che ricordo il suo impegno instancabile alla guida della Provincia di Palermo, ruolo nel quale ha affrontato sfide complesse – dall’emergenza rifiuti alle questioni infrastrutturali – con passione, dedizione e un forte senso delle istituzioni”. Così il sindaco della Città Metropolitana di Palermo Roberto Lagalla. “La sua azione come presidente della Provincia, eletto nel 1994 e poi nuovamente nel 1998, 2003 e fino al 2008, è stata caratterizzata da una visione pragmatica e da una lealtà verso il territorio che lo renderanno indelebili nel cuore di chi ha avuto occasione di collaborare con lui. A livello personale, ho sempre avuto con Francesco un rapporto di stima oltre che di amicizia, fondato su un comune desiderio di contribuire al bene della nostra città e della Sicilia. Ricordo con affetto i momenti di confronto civile e sincero che abbiamo condiviso, nel rispetto reciproco e nella passione per il servizio pubblico. La sua memoria rimarrà viva nella nostra comunità, anche attraverso gli insegnamenti del suo impegno civico e della sua dedizione alla politica come vocazione al servizio dei cittadini. In questo doloroso momento, desidero porgere le mie più sentite condoglianze e quelle di tutta l’amministrazione comunale alla famiglia, agli amici e a quanti lo hanno conosciuto e stimato”, conclude.

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GALVAGNO “FIGURA DI PRIMO PIANO PER LA POLITICA SICILIANA”

“Apprendo con sincero cordoglio la scomparsa dell’avvocato Francesco Musotto, figura di primo piano della politica siciliana e tra i principali protagonisti dell’avvio della Seconda Repubblica. La sua presidenza della Provincia regionale di Palermo è infatti ancora ricordata come una delle esperienze più significative dell’amministrazione degli enti intermedi. La sua lunga carriera ha testimoniato un impegno costante per la comunità siciliana che ha servito con una straordinaria visione sia a Palazzo dei Normanni sia al Parlamento europeo”. Lo dice, in una nota, il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno. “Alla famiglia Musotto giungano le più sincere condoglianze in questo momento di profondo dolore”, conclude.

MUSUMECI “ERA UNA BELLA INTELLIGENZA POLITICA”

“Ciccio Musotto era una bella intelligenza politica, degna di una solida tradizione familiare. Sapeva coniugare il senso della responsabilità con la sottile ironia, tipicamente siciliana. L’ho avuto amico e collega sia negli anni in cui fu presidente della Provincia di Palermo e sia da deputato al Parlamento europeo. La vicenda giudiziaria lo ha segnato fortemente ed ha vissuto il suo ritiro nella tenuta di Pollina come un volontario esilio, amareggiato dal fuoco amico che lo aveva inseguito. Alla famiglia il mio più sincero cordoglio”. Lo dichiara il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci.

CUFFARO “PROFONDAMENTE ADDOLORATO”

“La notizia della scomparsa di Ciccio Musotto mi addolora profondamente. Con lui la Sicilia perde non solo un protagonista della vita politica e istituzionale, ma soprattutto un uomo di grande cultura, signorilità e passione civile”. Lo dice, in una nota, Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC. “Ho avuto modo di conoscerlo e di condividere con lui momenti importanti per le Istituzioni: ne ricordo la lealtà, la competenza e la capacità di ascolto, doti rare che lo hanno reso un punto di riferimento rispettato e stimato“.“Con la sua dedizione e il grande rispetto delle Istituzioni ha presieduto per diversi anni l’ex Provincia di Palermo, gestendo diverse problematiche, servendo il territorio e anteponendo sempre i bisogni della comunità. Il suo nome rimarrà per sempre legato alla Provincia di Palermo, negli anni in cui l’ente offriva alla comunità servizi indispensabili. Tutta la Democrazia Cristiana esprime condoglianze. Alla sua famiglia, ai suoi cari e a quanti gli hanno voluto bene giunga il mio più sincero abbraccio e il sentimento di un dolore che è comune a tutta la nostra comunità siciliana e non”.

IL RICORDO DEL COMUNE DI POLLINA

“Il sindaco, l’amministrazione comunale e l’intera comunità di Pollina esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Francesco Musotto, figura politica e istituzionale di grande rilievo per la nostra terra”. Così, in un post su Facebook, il comune di Pollina (Palermo). “Uomo di grande spessore, che con il padre Giovanni, uno dei più grandi penalisti italiani e con il nonno Francesco, il primo Alto Commissario per la Regione Sicilia, ha portato alto il nome di Pollina, Musotto ha dedicato la sua vita alle istituzioni: consigliere comunale nella nostra Pollina e a Cefalù, deputato all’Assemblea Regionale Siciliana nella IX legislatura (1981-1986) e successivamente nella XV legislatura (2008-2012), con incarichi di rilievo tra cui la presidenza della Commissione “Esame delle attività dell’Unione Europea” e la partecipazione alle commissioni “Affari Istituzionali”, “Bilancio e Programmazione” e “Regolamento”. Con lui se ne va un uomo che ha segnato pagine importanti della storia politica siciliana, mantenendo sempre vivo un legame forte con la sua Pollina. Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze da parte della comunità pollinese, che oggi si stringe nel ricordo e nella gratitudine”.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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