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Cronaca

A Londra luci su Sinner-Djokovic, finale donne Anisimova-Swiatek

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Tutto pronto per le semifinali maschili della 138esima edizione di Wimbledon. Jannik Sinner è a caccia della prima finale in carriera agli Championships. Il numero 1 del mondo troverà dall’altra parte della rete l’ex leader della classifica iridata Novak Djokovic. Il serbo raggiunge l’ultimo atto del Major londinese ininterrottamente dal 2018 (con la parentesi del 2020, quando il torneo non è stato disputato per via del Covid) ed è alla ricerca della 38esima finale in un Major. Djokovic avrà certamente dalla sua parte un’esperienza quasi ventennale all’All England Club, dove ha trionfato sette volte. Da verificare la piena tenuta fisica del serbo, dopo la caduta nell’ultimo game del match di quarti contro Cobolli di ieri e l’annullamento della sessione di allenamento prevista nel pomeriggio odierno.
Sarà il decimo atto della “rivalità” tra l’azzurro e il 38enne di Belgrado: 5-4 i precedenti in favore dell’altoatesino. Due anni fa l’ultimo successo del serbo, alle Atp Finals del 2023. Sempre nel 2023 l’ultimo precedente a Wimbledon, in semifinale, con successo in tre set di Djokovic. Un anno prima, di nuovo sui prestigiosi campi di Londra, nei quarti di finale, altro scontro diretto con vittoria del serbo al quinto set. Sull’erba, dunque, Sinner non ha mai battuto il 24 volte campione Slam.
Il match tra Sinner e Djokovic andrà in scena a seguire dell’altra semifinale tra Carlos Alcaraz e Taylor Fritz. Ampiamente favorito lo spagnolo, che ha vinto entrambi i precedenti con lo statunitense. Alcaraz va a caccia del secondo bis Roland Garros-Wimbledon in carriera, dopo quello del 2024.
Nel torneo femminile, Aryna Sabalenka non sfata il tabù Wimbledon, dove non è mai giunta in finale. Dopo essersi fermata a un passo dalla finale nel 2021 e nel 2023, la numero 1 del mondo va ko per la terza volta in carriera in semifinale all’All England Club. In finale ci va Amanda Anisimova: 6-4 4-6 6-4 il punteggio in favore della testa di serie numero 13. La bielorussa nel corso dell’incontro ha soccorso una spettatrice che aveva accusato un mancamento a causa delle temperature impegnative di Londra. Anisimova affronterà sabato, per la corona, Iga Swiatek. Testa di serie numero 8, la polacca ha trovato un sorprendente feeling con l’erba londinese e si giocherà per la prima volta un big title su questa superficie. L’ex numero 1 del mondo ha dominato in due set (6-2 6-0) la svizzera Belinda Bencic.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Emiliano alla Camera per candidare bimbi di Gaza a Nobel per la Pace

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ROMA (ITALPRESS) – “La Puglia rivendica un ruolo di protagonista nella ricerca della pace in Medio Oriente, per ragioni storiche, culturali e umane profonde. La nostra terra è stata tra le prime ad accogliere la diaspora ebraica, è stata un punto di partenza per gli ebrei che tornavano a casa, in particolare da Santa Maria al Bagno e da Nardò. Abbiamo lottato contro l’antisemitismo promuovendo la cultura della memoria, organizzando, tra le prime Regioni in Italia, il Treno della Memoria e i viaggi ad Auschwitz, per insegnare ai giovani e ricordare a ciascuno di noi, cos’è il genocidio. Proprio per questo, quando abbiamo riconosciuto i segni del genocidio in altri contesti, siamo stati rapidi nel nominarlo per quello che era. La Regione Puglia è stata l’unica ad usare esplicitamente il termine ‘genocidiò nei suoi appelli pubblici, anche durante gli inviti all’interruzione dei rapporti istituzionali e di cortesia col Governo di Netanyahu, ma mai col popolo israeliano, che continua ad essere accolto in Puglia con il rispetto che si deve a ogni cittadino”. Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che nella sala stampa della Camera dei Deputati ha partecipato alla presentazione della proposta di candidatura per il premio Nobel per la Pace ai bambini di Gaza. L’iniziativa è promossa dall’associazione pugliese “L’isola che non c’è” (alla quale aderiscono oltre 320 personalità provenienti dal mondo accademico, ecclesiale, della ricerca, della sanità, della cultura, e della politica) ed ha già registrato l’adesione di rappresentanti della società civile, istituzionale, e dei senati Accademici di UniBa e UniSalento.
“Questa proposta – ha aggiunto Emiliano – è emersa spontaneamente e la Regione Puglia ha subito offerto il suo supporto istituzionale. I bambini, di fronte al genocidio, possono scegliere tra due vie: conservare il ricordo come rancore e vendetta, oppure trasformarlo in speranza, in impegno per la pace e la convivenza. La candidatura al Nobel vuole aiutare questi bambini a rompere la catena della vendetta, a generare speranza. Perchè nonostante il martirio, possono essere insigniti non solo per ciò che hanno subito, ma per ciò che possono rappresentare per il futuro dell’umanità e per la pace, che è un valore allargato a tutti noi. La Regione Puglia ha il merito di insistere nel lavorare su queste situazioni e, insieme al Comune di Bari, ha adottato provvedimenti importanti. Stiamo collaborando con le amministrazioni della Striscia di Gaza per progettare la ricostruzione e raccogliere fondi, e stiamo offrendo assistenza sanitaria concreta ospitando bambini palestinesi, candidati al Nobel, curandoli nei nostri ospedali. Ci auguriamo – ha concluso Emiliano – di poter organizzare in autunno a Bari una grande conferenza giuridica, con esperti e giuristi da tutto il mondo, sulla convenzione contro il genocidio, per la quale non è sufficiente non commettere il genocidio, ma occorre attivarsi perchè il genocidio non si verifichi”.
Alla presentazione, moderata dal giornalista Franco Giuliano, presidente onorario dell’associazione “L’Isola che non c’è”, hanno partecipato tra gli altri, anche il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, il cantante Al Bano Carrisi, la rettrice eletta di Unisalento, Maria Antonietta Aiello, il responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia, Aldo Patruno, il presidente di Puglia Culture, Paolo Ponzio, e il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce.
– foto ufficio stampa Regione Puglia –
(ITALPRESS).

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Occhiuto “Non mi farò fermare, mi dimetto e mi ricandido”

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CATANZARO (ITALPRESS) – “Ho deciso di dimettermi, ma ho deciso anche di ricandidarmi, ho deciso di dire ai calabresi: siate voi a scrivere il futuro della Calabria, siate voi a dire se la Calabria si deve fermare o se questo lavoro deve proseguire. Tra qualche settimana, quindi, si andrà a votare, e saranno i calabresi a decidere il futuro della Calabria, non altri”. Lo ha annunciato, tramite un video social, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.
“Ma perchè quando qualcuno cerca di fare qualcosa di buono in questa Regione, tanti altri – che godono solo per il fallimento della Calabria – vorrebbero fermarlo? E’ quello che sta succedendo oggi in Calabria – prosegue Occhiuto – Ho deciso di portarvi qui, di farvi vedere questo cantiere, il cantiere della metropolitana di Catanzaro – aggiunge -. Ma avrei potuto portarvi in tanti altri luoghi della Calabria – a Sibari, nell’ospedale della Sibaritide; a Vibo, nell’ospedale di Vibo; a Palmi; nei cantieri degli aeroporti; in quelli della SS106 – per farvi vedere quante opere si stanno realizzando e quante opere oggi si vorrebbero fermare. Chi vorrebbe fermarle, la magistratura? No, io non ce l’ho con la magistratura. Non cambio idea: ho sempre detto che in una Regione complicata come la Calabria i magistrati devono fare il loro lavoro serenamente. D’altra parte, io ho chiarito ogni cosa, non ho nulla da temere dall’inchiesta giudiziaria. Sapete con chi ce l’ho? Ce l’ho con tutti questi politici di secondo piano, tutti questi che in politica non hanno mai realizzato nulla per la Calabria in tanti anni. Ce l’ho con questi odiatori, con queste persone arrabbiate con la vita, che tifano per il fallimento della Calabria, che quasi sono contenti quando si parla male della Calabria. Ce l’ho con questi che utilizzano l’inchiesta giudiziaria come una clava per indebolire o per uccidere politicamente il presidente della Regione: non sarà così. Però devo considerare anche quello che sta succedendo nella mia amministrazione. Guardate, io penso che in un Paese civile nessuno debba dimettersi perchè riceve un avviso di garanzia, nessuno. Però nella mia amministrazione oggi sta succedendo che è tutto bloccato: nessuno si assume la responsabilità di firmare niente, tutti pensano che questa esperienza sia come quelle precedenti”.
“Negli ultimi 30 anni in Calabria nell’ultimo anno o nell’ultimo anno e mezzo di legislatura – prosegue Occhiuto – i presidenti venivano coinvolti in un’inchiesta giudiziaria, poi magari venivano archiviati, finiva tutto quanto in niente, però venivano decapitati politicamente, e si fermava la legislatura. Anzi, per un anno si parlava soltanto di questo. La Calabria non se lo può consentire. La Calabria ha avviato un percorso che finalmente la sta facendo diventare una Regione che non è più in ginocchio rispetto alle altre Regioni d’Italia”, ha concluso.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il 3 agosto torna la domenica gratis al museo

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ROMA (ITALPRESS) – Il 3 agosto si rinnova l’appuntamento con la #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.
Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura. Accesso con prenotazione consigliata, obbligatoria dove richiesto.
La scorsa #domenicalmuseo, il 6 luglio, ha registrato 195.350 ingressi.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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