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Sinner sempre più re del ranking Atp, Cobolli e Musetti in top venti

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo il trionfo sui prati di Wimbledon, Jannik Sinner è sempre più in vetta alla classifica Atp. Grazie al titolo ai Championships il fuoriclasse altoatesino ha 12.030 punti, 3.430 in più su Carlos Alcaraz, battuto in finale e campione l’anno scorso. Ma nei prossimi mesi la lotta è destinata ad accendersi ancora di più.

Fino al termine dello Us Open, infatti, Sinner dovrà provare a difendere 3.200 punti (titolo a Cincinnati e allo US Open, quarti in Canada). Nello stesso periodo lo spagnolo nel 2024 ne ha guadagnati solo 60. Restando nella top 10, Fritz scavalca Draper al quarto posto, Rublev rientra nell’elite scalzando il suo connazionale Medvedev, che invece ne esce. Shelton sale in nona piazza.

Wimbledon resta indimenticabile anche per Flavio Cobolli, arrivato ai quarti di finale. Pur sconfitto in quattro set da Novak Djokovic, nel suo primo match sul Centrale, il romano ha ottenuto il suo miglior risultato Slam ed è entrato per la prima volta tra i primi 20 del mondo (19°, +5). Dunque, l’Italia può vantare tre Top 20 nel ranking ATP: Jannik Sinner, numero 1; Lorenzo Musetti, rimasto 7 nonostante l’eliminazione a sorpresa al primo turno ai Championships dove era stato semifinalista un anno fa; e appunto Cobolli, tredicesimo italiano a entrare in Top 20 nell’era del ranking computerizzato.

Alle loro spalle, poi, il movimento italiano del tennis maschile si conferma in un ottimo momento. Matteo Berrettini scivola di un gradino ed è 36esimo, Lorenzo Sonego ne guadagna sette ed è 40esimo. Perde una posizione Matteo Arnaldi (44) sale di 4 posti Luciano Darderi, best ranking di Mattia Bellucci, che guadagna 10 posizioni e sale al numero 63 dopo il terzo turno a Wimbledon, il suo miglior risultato Slam. Top 100 anche per Luca Nardi (94, +1

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LA TOP TEN DELLA NUOVA CLASSIFICA ATP

1. Jannik Sinner (Ita) 12.030 (–)
2. Carlos Alcaraz (Esp) 8.600 (–)
3. Alexander Zverev (Ger) 6.310 (–)
4. Taylor Fritz (Usa) 5.035 (+1)
5. Jack Draper (Gbr) 4.650 (-1)
6. Novak Djokovic (Srb) 4.130 (–)
7. Lorenzo Musetti (Ita) 3.350 (–)
8. Holger Rune (Den) 3.340 (–)
9. Ben Shelton (Usa) 3.330 (+1)
10. Andrey Rublev (Rus) 3.110 (+4)

GLI ALTRI ITALIANI

19. Flavio Cobolli 2.385 (+5)
36. Matteo Berrettini 1.475 (-1)
40. Lorenzo Sonego 1.321 (+7)
44. Matteo Arnaldi 1.215 (-1)
55. Luciano Darderi 1.039 (+1)
63. Mattia Bellucci 924 (+10)
94. Luca Nardi 655 (+1)
131. Francesco Passaro 453 (–)

QUANTI CAMBIAMENTI NEL RANKING WTA

Tante variazioni in chiave tricolore nella classifica mondiale femminile pubblicata stamane dalla Wta dopo la conclusione di Wimbledon, terzo Slam dell’anno. Anche questa settimana salgono a tre le azzurre tra le prime cento. Leader tricolore è sempre Jasmine Paolini, che però non ha confermato la splendida finale dello scorso anno uscendo di scena al secondo turno (fermata da Rakhimova): la 29enne di Bagni di Lucca perde quattro posizioni e va ad accomodarsi sulla nona poltrona.

Alle sue spalle fa un passo indietro Lucia Bronzetti, numero 64, mentre grazie al terzo turno a Wimbledon ed al successo nel WTA 125 di Bastad guadagna ben 40 posizioni Elisabetta Cocciaretto, che rientra in top cento e risale fino al numero 76. Bene anche Lucrezia Stefanini, che recupera quattordici posti grazie ai quarti nel Wta 125 di Newport ed è 147esima.

Guadagna nove posti grazie al successo nell’Itf di Aschaffenburg Nuria Brancaccio, ora 174esima. Diversi spostamenti anche nella top ten del ranking. Al comando c’è sempre Aryna Sabalenka, per la 29esima settimana consecutiva (la 47esima complessiva: lo era stata già dall’11 settembre al 5 novembre 2023): la 27enne di Minsk, per la terza volta stoppata in semifinale sui prati di Church Road, vede salire a 4.751 punti il vantaggio sulla regina di Parigi, la statunitense Coco Gauff, che ribadisce il “best ranking”.

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Sul terzo gradino del podio risale la regina di Wimbledon, la polacca Iga Swiatek, ex numero uno del mondo che aveva perso la leadership lo scorso autunno dopo 125 settimane complessive (le ultime 50 consecutive). La 24enne di Varsavia, che ha messo in bacheca il suo 6° trofeo Slam, scavalca l’altra statunitense Jessica Pegula, che scivola in quarta posizione.

Grazie ai quarti ai “The Championships” guadagna due posti la 18enne russa Mirra Andreeva, quinta, mentre è stabile la cinese Qinwen Zheng al sesto posto. Guadagna ben cinque posizioni grazie alla finale sui prati londinesi (la prima in uno Slam per lei) ed è settima un’altra statunitense, Amanda Anisimova, che per la prima volta entra in top ten siglando il primato personale.

Alle sue spalle stabile la connazionale Madison Keys, regina d’Australia, ottava. La mancata conferma della finale a Wimbledon dello scorso anno costa quattro posizioni alla campionessa di Roma Jasmine Paolini, che scivola al nono posto, davanti alla spagnola Paula Badosa, che fa un passo indietro ed è decima a chiudere l’elite mondiale. Saluta la top ten, almeno per il momento, l’altra statunitense Emma Navarro, che scivola in undicesima piazza.

LA TOP TEN WTA

1. Aryna Sabalenka (Blr) 12.420 (–)
2. Coco Gauff (Usa) 7.669 (–)
3. Iga Swiatek (Pol) 6.813 (+1)
4. Jessica Pegula (Usa) 6.423 (-1)
5. Mirra Andreeva (Rus) 5.163 (+2)
6. Qinwen Zheng (Chn) 4.803 (–)
7. Amanda Anisimova (Usa) 4.470 (+5)
8. Madison Keys (Usa) 4.374 (–)
9. Jasmine Paolini (Ita) 3.576 (-4)
10. Paula Badosa (Esp) 3.454 (-1)

LE ALTRE ITALIANE

64. Lucia Bronzetti 863 (-1)
76. Elisabetta Cocciaretto 860 (+40)
147. Lucrezia Stefanini 486 (+14)
174. Nuria Brancaccio 413 (+9)
209. Giorgia Pedone 343 (+7)
253. Camilla Rosatello 290 (+1)
276. Tyra Caterina Grant 261 (+4)
278. Silvia Ambrosio 259 (+11)
283. Martina Trevisan 251 (-95)

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

 

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Kabasele risponde a Borrelli: Udinese-Cagliari finisce 1-1

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UDINE (ITALPRESS) – Cagliari e Udinese non si fanno del male. Le due squadre, impegnate nel match del Bluenergy Stadium valevole per la sesta giornata di Serie A 2025/2026, non vanno oltre un pareggio per 1-1: al vantaggio di Gennaro Borrelli risponde il gol di Christian Kabasele.

Buon avvio di gara da parte dei padroni di casa che, dopo appena 8′, vanno vicini al vantaggio con una conclusione di Zaniolo che si stampa sul palo. Al 20′ Pisacane è subito costretto ad effettuare la sua prima sostituzione in seguito all’infortunio subito da Mina, che deve abbandonare il campo: al suo posto entra Adopo. Tre minuti più tardi Borrelli, dopo un uno-due con Esposito, tenta un tiro che Sava respinge. Al 25′ i tempi sono maturi per la rete del vantaggio dei sardi siglata proprio di Gennaro Borrelli, che si avventa su un rimpallo e deposita la sfera in fondo al sacco. La risposta dell’Udinese non si fa attendere, poiché al 28′ una conclusione di Atta deviata da Deiola mette in difficoltà Caprile, che è costretto al grande intervento per sventare la minaccia. Al 35′ il portiere rossoblù si supera anche sul tentativo dalla distanza di Piotrowski, mentre al 39′ può solo guardare il tiro di prima intenzione di Atta spegnersi di poco sul fondo. Lo stesso centrocampista bianconero, molto attivo nel finale di primo tempo, al 41′ colpisce una clamorosa traversa. Al termine dei due minuti di recupero, si va a riposo sul parziale di 0-1.

In apertura di ripresa l’Udinese sfiora subito il pareggio al 48′ con un colpo di testa di Goglichidze, che però non impatta al meglio il pallone. L’appuntamento con il gol dell’1-1, però, è soltanto rimandato poiché al 58′ Christian Kabasele approfitta di un errore di Ze Pedro, rubandogli palla e battendo Caprile. Poco dopo l’autore della marcatura è costretto ad uscire dal campo a causa di uno scontro di gioco con Borrelli, lasciando spazio a Bertola. Al 75′ Zaniolo sciupa una grandissima occasione per il sorpasso, mancando il bersaglio su un ottimo assist di Davis. Nella formazione rossoblù entra in campo anche Luvumbo, che all’85’ si rende molto pericoloso con un tiro a fil di palo. In pieno recupero Caprile compie l’ennesimo miracolo su Davis e sulla respinta Bayo fallisce un gol a porta vuota, spedendo il pallone alle stelle. Al Bluenergy Stadium, dunque, il match si chiude sull’1-1.

In seguito a questo risultato l’Udinese e il Cagliari restano appaiate a metà classifica a quota 8 punti. Dopo la sosta la compagine friulana sarà impegnata nella trasferta dello Zini contro la Cremonese, mentre i sardi ospiteranno il Bologna alla Unipol Domus.

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IL TABELLINO

UDINESE (3-5-2): Sava 6; Goglichidze 6, Kabasele 7 (22’st Bertola 6), Solet 6.5; Zanoli 6 (41’st Ehizibue sv), Piotrowski 6.5 (41’st Zarraga sv), Karlstrom 6, Atta 6.5, Kamara 5.5; Zaniolo 5.5 (33’st Bayo sv), Davis 5. In panchina: Venuti, Padelli, Palma, Zemura, Rui Modesto, Lovric, Ekkelenkamp, Miller, Gueye, Buksa. Allenatore: Runjaic 6.

CAGLIARI (4-3-2-1): Caprile 7; Palestra 6, Ze Pedro 5.5, Mina 6 (20’pt Adopo 6), Obert 6 (37’st Cavuoti sv); Deiola 6, Prati 6.5, Folorunsho 6; Esposito 5.5 (37’st Pavoletti sv), Felici 6 (1’st Di Pardo 6); Borrelli 7 (27’st Luvumbo 5.5). In panchina: Ciocci, Sarno, Idrissi, Luperto, Mazzitelli, Kilicsoy. Allenatore: Pisacane 6.

ARBITRO: Arena di Torre del Greco 6.
RETI: 25’pt Borrelli, 13’st Kabasele.
NOTE: Giornata caratterizzata da una leggera pioggia, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Felici, Obert, Zaniolo.
Angoli: 7-2.
Recupero: 2′, 5′.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Aldeguer vince in Indonesia, infortunio alla clavicola per Marc Marquez

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MANDALIKA (INDONESIA) (ITALPRESS) – Fermin Aldeguer (Ducati Gresini) domina il Gran Premio di Indonesia, sul circuito di Mandalika, diciottesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. Il pilota spagnolo approfitta delle cadute di Marco Bezzecchi (Aprilia) e Marc Marquez (Ducati), trasportato al centro medico. Lo spagnolo, secondo il risultato dei primi controlli, potrebbe avere riportato una piccola frattura alla clavicola destra che potrebbe interessare i legamenti come lui stesso ha confermato: “Dobbiamo capire cosa c’è e volerò a Madrid per fare ulteriori controlli. Ma sembra che il legamento della clavicola sia rotto oppure che la clavicola sia lussata. Non è il miglior modo per festeggiare il mondiale, ma queste sono le gare e ci sta. Bezzecchi? Marco si è venuto subito a scusare. Il braccio interessato è il destro, ma non ci dovrebbero essere complicazioni ulteriori. Cercherò di tornare il prima possibile, ma sempre seguendo le indicazioni del dottore”.

Aldeguer centra il primo successo in carriera in top class. Scivolato anche Francesco Bagnaia (Ducati), mentre si trovava in ultima posizione. Seconda piazza per Pedro Acosta (Ktm), che vince il duello negli ultimi giri con Alex Marquez (Ducati Gresini). Ai piedi del podio c’è Brad Binder (Ktm) davanti al migliore degli italiani Luca Marini (Honda), che termina quinto. Ottavo Franco Morbidelli (Ducati VR46) e nono Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46).

L’ORDINE DI ARRIVO

  1. Fermin Aldeguer
  2. Pedro Acosta
  3. Alex Marquez
  4. Brad Binder
  5. Luca Marini
  6. Raoul Fernandez
  7. Fabio Quartararo
  8. Franco Morbidelli
  9. Fabio Di Giannantonio
  10. Alex Rins

    Foto: Ipa Agency –

    (ITALPRESS).

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Perrone risponde a Samardzic, è 1-1 tra Atalanta e Como

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BERGAMO (ITALPRESS) – Ritmi alti e tanto spettacolo per lunghi tratti di partita alla New Balance Arena di Bergamo, dove Atalanta e Como fanno 1-1, raccogliendo entrambe il secondo pareggio consecutivo in campionato. Tante assenze, da una parte e dall’altra, tanto che la Dea ha appena cinque giocatori di movimento in panchina. Ma Juric può contare su Ederson e Lookman, entrambi all’esordio da titolare in campionato dopo aver giocato dall’inizio contro il Bruges. Nel Como guidato da Guindos (in panchina al posto dello squalificato Fabregas), invece, c’è Baturina nella posizione solitamente ricoperta da Rodriguez.

Nel primo tempo il ritmo è altissimo e non c’è un attimo di respiro. Al 3′ Ederson perde palla al limite, ma Douvikas è egoista e, invece di servire uno dei compagni liberi in area, va al tiro esaltando l’intervento di Hien. Proprio il centrale svedese, con un recupero su Douvikas, dà il via all’azione che porta al gol di Samardzic al 6′. L’Atalanta continua a spingere e sfiora il raddoppio al 15′: palla persa da Vojvoda, i nerazzurri sviluppano bene da destra a sinistra fino al tiro di Sulemana, che supera Butez ma trova l’intervento miracoloso di Perrone; sulla ripartenza è super anche l’intervento di Carnesecchi sull’inserimento di Da Cunha dopo l’assist di Paz.

Al 19′ arriva il pareggio firmato Perrone, che recupera palla al limite su Pasalic e poi tenta il cross d’esterno per servire Douvikas; il centrocampista colpisce male e fa partire una traiettoria che sbatte sul palo e poi supera la linea di porta, beffando Carnesecchi. Alla mezz’ora, Lookman, tra i migliori dei suoi, manca un gol abbastanza alla portata mettendo sul fondo di sinistro. Nella prima parte del secondo tempo il canovaccio della partita è chiaro: il Como tiene palla e l’Atalanta prova a colpire in ripartenza sfruttando le geometrie di Pasalic. Una scossa arriva dall’ingresso di Brescianini, che ridà vitalità alla squadra di Juric. Al 66′, Diego Carlos mura il tiro di Lookman, mentre poco dopo il Como ci prova con Da Cunha. I ritmi, inevitabilmente, calano leggermente, ma la partita rimane gradevole. Tra i più attivi Maldini, che ci prova anche su punizione, mancando lo specchio. La Dea spinge e il Como si ritrova costretto a ricorrere spesso al fallo tattico, rimediando diverse ammonizioni. Alla fine, la formazione bergamasca non riesce a sfondare e il risultato non cambia più.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6.5; Djimsiti 6, Hien 7, Ahanor 6.5; Zappacosta 6.5, Ederson 6 (29’st Musah 6), Pasalic 6.5, Bernasconi 6.5; Samardzic 7 (17’st Brescianini 6); Lookman 6.5 (29’st Krstovic 6), Sulemana 6.5 (29’st Maldini 6.5). In panchina: Rossi, Sportiello, Obric. Allenatore: Juric 6.5.

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COMO (4-2-3-1): Butez 6; Smolcic 6 (40’st Posch sv), Ramon 6, Diego Carlos 6, Vojvoda 6 (23’st Valle 6); Perrone 7, Da Cunha 6.5 (44’st Kempf sv); Addai 6.5, Paz 6.5, Baturina 5.5 (23’st Caqueret 6); Douvikas 5.5 (1’st Morata 5.5). In panchina: Vigorito, Cavlina, Goldaniga, Moreno, Bonsignori Goggi, Cerri. Allenatore: Guindos 6.5.

ARBITRO: Zufferli di Udine 6.
RETI: 6’pt Samardzic, 19’pt Perrone.
NOTE: pioggia leggera, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Djimsiti, Diego Carlos, Smolcic, Addai. Angoli: 6-3. Recupero: 1′ pt; 4′ st.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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