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Cronaca

Forum Enpaia 2025, Italia ed Europa davanti alle sfide globali

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ROMA (ITALPRESS) – In un’Italia che fatica a trovare il passo di una crescita stabile e competitiva, e in un’Europa chiamata a ridefinire la propria traiettoria in un contesto internazionale instabile, il Forum Enpaia 2025 ha messo al centro della scena le sfide e le opportunità che attendono il Paese. A Villa Aurelia, la sesta edizione dell’incontro promosso dalla Fondazione Enpaia ha offerto un confronto serrato tra mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale su tre assi strategici: economia, geopolitica e agroalimentare.
Ad aprire i lavori, il direttore generale della Fondazione, Roberto Diacetti, che ha ribadito il ruolo delle casse previdenziali come leve di sostegno all’economia reale: “Abbiamo posto, da tempo, il tema della defiscalizzazione degli investimenti nell’economia reale delle casse previdenziali o dei fondi pensione. Pensiamo ci sia la possibilità di prevedere un sistema di tassazione agevolata per chi investe nelle imprese italiane. Guardando alle prospettive, i problemi restano quelli di una crescita modesta e di imprese troppo piccole per competere a livello internazionale”.
La prima sessione ha esplorato le prospettive dell’economia italiana ed europea. Per Nicola Maione, presidente di Monte dei Paschi, “l’Italia cresce se produce e produce solo se industria e finanza camminano insieme. Il rafforzamento del credito e la valorizzazione del capitale umano sono fattori determinanti per costruire una crescita stabile, sostenibile e condivisa”.
Il tema energetico è stato invece al centro dell’intervento di Agostino Scornajenchi, AD di Snam: “L’Italia è passata in pochi anni da Paese di mera destinazione a crocevia dei flussi di gas destinati all’Europa. Il gas svolge un ruolo centrale, perchè consente di dare stabilità e competitività al sistema, accompagnandone la decarbonizzazione senza però rinunciare alla competitività”.
Sul piano degli investimenti, Maurizio Tamagnini, CEO di FSI, ha sottolineato: “L’Italia è oggi più che mai attrattiva nel mondo. Gli investimenti nel consolidamento e nell’innovazione delle nostre filiere rappresentano una significativa opportunità di crescita e di valorizzazione dei migliori talenti del Paese”.
Il dialogo successivo, curato da Paolo Boccardelli, ha messo al centro la ridefinizione degli equilibri globali. Giampiero Massolo, presidente di Mundys, ha avvertito: “Il sistema internazionale si caratterizza per un rapido cambio di paradigma: dalla cooperazione alla competizione. In tale contesto, le crisi non possono essere risolte, ma solo mitigate. Per
navigare in questo “disordine mondiale”, l’Italia deve rafforzare l’Ue e il legame transatlantico”.
Un messaggio di realismo ma anche di speranza è arrivato dal presidente del Copasir, Lorenzo Guerini: “Siamo in un quadro di profonda trasformazione, con molta incertezza, ma esiste la possibilità di costruire nuove relazioni più forti e aperte. Occorre rilanciare il diritto internazionale e guardare con fiducia al futuro: una volta concluse le crisi, ci potrà essere un domani migliore”.
Dal palco, anche il contributo video del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto: “Le sfide che Italia ed Europa affrontano sono legate a un contesto geopolitico incerto e alla necessità di agire su più fronti: competitività, coesione e posizionamento globale. Le direzioni sono tracciate per rafforzare un’Europa più solida di fronte a un mondo in tumulto”.
La seconda sessione ha affrontato il tema del made in Italy agroalimentare. Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, ha ricordato: “Il comparto vitivinicolo esporta circa 8 miliardi di euro. Ma il vino non è solo economia: è rappresentatività dei territori, storia e cultura, uno dei maggiori messaggeri del Made in Italy”. Guardando al capitale umano, Cecilia Jona Lasino, economista Luiss, ha rilanciato: “Per fermare l’emorragia di talenti occorre colmare il ritardo negli investimenti in innovazione e competenze. Solo così i giovani potranno diventare i veri protagonisti del futuro del Paese”.
Le preoccupazioni del settore agricolo sono state evidenziate da Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura: “La sicurezza alimentare, pilastro dell’Ue, oggi è minacciata da un contesto internazionale complesso e da una riforma della Pac inadeguata. Servono mercati stabili e accordi lungimiranti, ma prima di tutto occorre garantire redditività alle imprese agricole”. Sul fronte del lavoro, Onofrio Rota, segretario generale della Fai-Cisl, ha sottolineato: “dobbiamo rendere più attrattivo il lavoro agroalimentare con maggiori salari e tutele, sostenendo le imprese davanti ai rischi dei nuovi dazi e di accordi internazionali privi di reciprocità”.
Infine, Angelo Mastrolia, presidente di NewPrinces Group, ha ammonito: “Per creare valore non bisogna essere piccoli. In un mercato globale la dimensione fa la differenza.
Pensare che la piccola scala sia un valore è un errore strategico: servono innovazione, investimenti e aggregazioni per rendere le imprese realmente competitive”.
Il Forum Enpaia 2025 ha dunque messo in evidenza la necessità di un’agenda condivisa che sappia unire finanza, industria, politica estera ed economia reale. Dal sostegno alle imprese alla valorizzazione del capitale umano, dall’energia alle filiere agroalimentari, la direzione tracciata punta a un’Italia più attrattiva, competitiva e capace di giocare un ruolo da protagonista nello scenario europeo e internazionale.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Prima vittoria per il Pisa, Cremonese battuta 1-0

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PISA (ITALPRESS) – Il Pisa si sblocca e vince la sua prima gara in Serie A, col suo primo gol in casa: è una giornata storica per i nerazzurri, quella che li vede vincere per 1-0 sulla Cremonese. In quello che sulla carta sarebbe uno scontro-salvezza, parte decisamente meglio la formazione di casa. Tourè e Nzola tentano di segnare, mentre la Cremonese si affida alla classe del Mudo Vazquez. Quest’ultimo si costruisce una doppia occasione e non la sfrutta, risponde Caracciolo per i nerazzurri. Il Pisa si vede anche annullare una rete al 25′, poi rischia sulla spinta dei grigiorossi: Faye si divora un gol e anche Barbieri. Si va dunque al riposo sullo 0-0, coi toscani che sfondano regolarmente sulla destra e non riescono ad azionare le punte. Nella ripresa il Pisa rientra senza Cuadrado, out per un problema muscolare, e invoca un rigore per un tocco di braccio nell’area rivale. L’arbitro Marcenaro non lo assegna, giudicando (tra i dubbi) l’intervento un’auto-giocata, e persiste così il risultato di parità. Vazquez e Vardy si cercano senza trovarsi, ma il Mudo è comunque ispirato al pari di Vandeputte: traversa dell’argentino e gol sfiorato. Si fa male Akinsanmiro nel Pisa e questa è una sliding door, visto che Gilardino stava per sostituire Tourè con Tramoni. Proprio l’esterno tedesco ed ex Juve, al 75′, colpisce la Cremonese: stacco imperioso sul cross di Tramoni ed è 1-0. Si ripete dunque Tourè coi grigiorossi, ma soprattutto segna la prima rete casalinga del Pisa in Serie A. Il suo gol rischia di venire bissato da Canestrelli pochi minuti dopo, mentre Bondo spreca una grande chance per la Cremonese. Nel finale entrano anche Bonazzoli e Floriani Mussolini nelle fila dei lombardi, che si gettano in avanti a caccia del pari. Resiste però all’assedio con tre punte la formazione toscana, che porta a casa tre punti pesantissimi e si sblocca in Serie A: primo successo dal ritorno nella massima serie per Gilardino, che sale a nove punti. Quota 14 invece per la Cremonese, che si ferma nuovamente.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Musetti vola in finale ad Atene, le Atp Finals passano da Djokovic

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ATENE (GRECIA) (ITALPRESS) – Vittoria quanto mai importante per Lorenzo Musetti nella seconda semifinale del torneo Atp 250 di Atene. Il tennista toscano, numero 9 del mondo e seconda forza del seeding, è approdato alla finale sui campi in cemento indoor della capitale greca piegando lo statunitense Sebastian Korda, 52 del ranking internazionale, col punteggio di 6-0 5-7 7-5, dopo oltre due ore e 20 minuti di gioco, annullando anche un match point nel terzo set. Musetti continua dunque a nutrire speranze di entrare nei primi otto tennisti ammessi di diritto alle Atp Finals di Torino. L’azzurro nella classifica Race live è al nono posto, alle spalle di Felix Auger Aliassime, e “sbarcherebbe” da titolare al “Master” di fine anno in caso di successo nel torneo di Atene, a scapito proprio del canadese. Manca quindi “solo” una vittoria al toscano: se riuscisse a centrarla nella finale di domani, contro Novak Djokovic, per la prima volta nella storia ci sarebbero due italiani alle Finals. Fra l’altro Musetti finirebbe nello stesso girone di Sinner con Zverev e Shelton. In caso di ko in finale l’azzurro sarebbe, invece, riserva a Torino, a meno che non ci siano forfait dell’ultima ora o ritiri da parte di qualcuno dei tennisti qualificati. Difficile, però, l’ostacolo per l’azzurro nell’ultimo atto del torneo in corso in Grecia. Avversario di turno è Novak Djokovic, anche oggi apparso in buone condizioni nel match vinto contro il tedesco Yannick Hanfmann col punteggio di 6-3 6-4. Il serbo si è imposto in otto confronti su nove, con l’unica vittoria di Musetti sulla terra di Montecarlo nel 2023.
“Abbiamo giocato molto bene entrambi, il livello è stato sempre alto – le parole del carrarino dopo la semifinale vinta su Korda – Sono super felice per lo spirito combattivo che ho mostrato, il mio atteggiamento ha pagato. L’obiettivo resta raggiungere le Finals e cercherò di vincere il titolo domani”. Musetti è obbligato a vincere per andare a Torino ma fin qui, su sette finali disputate, ne ha vinte solo due, entrambe nel 2022 (Napoli e Amburgo). “Non sono stato fortunato nelle finali negli ultimi anni ma mi auguro che la storia possa cambiare. Giocherò per due obiettivi, il titolo e qualificarmi per Torino. Non vedo l’ora di affrontare una leggenda come Djokovic”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cina, commercio estero cresce del 3,6% nei primi dieci mesi del 2025

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Le importazioni ed esportazioni totali di beni della Cina, espresse in yuan, sono salite nei primi dieci mesi del 2025 a 37,31 trilioni di yuan (circa 5,27 trilioni di dollari statunitensi), con un incremento del 3,6% su base annua, secondo i dati ufficiali diffusi venerdì.

Il tasso di crescita risulta inferiore rispetto al +4% registrato nei primi nove mesi dell’anno, ha riferito l’Amministrazione Generale delle Dogane.

Nel solo mese di ottobre, le importazioni ed esportazioni di beni della Cina sono aumentate dello 0,1% su base annua, raggiungendo 3,7 trilioni di yuan.
-foto Xinhua –
(ITALPRESS).

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