Politica
Mattarella “Il lavoro in Italia procede a velocità diverse. La questione dei salari non può essere elusa”
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3 settimane fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il lavoro oggi procede a velocità diverse. Si creano diaframmi tra categorie, tra generazioni, tra lavoratori e lavoratrici, tra italiani e stranieri, tra territori, tra chi fa uso di tecnologie avanzate e chi non è in condizione di farlo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale, durante la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro.
“La dinamica salariale negativa dell’ultimo decennio vede ora segnali di inversione di marcia. Ben sappiamo come i salari siano stati lo strumento principe nel nostro Paese per ridurre le disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso”, ha spiegato. “E’ una questione che non può essere elusa perché riguarda in particolare il futuro dei nostri giovani, troppi dei quali sono spinti all’emigrazione – ha aggiunto Mattarella -. Questa strada, spesso sofferta, viene prescelta, talvolta, per la difficoltà di trovare lavoro e, sovente, a causa del basso livello retributivo di primo ingresso nel mondo del lavoro”.
“L’unità del lavoro è stato uno dei fattori più potenti della crescita economica, sociale, civile del nostro Paese. Il senso unitario dell’apporto delle cittadine e dei cittadini allo sviluppo del Paese ha avuto una funzione determinante nel generare partecipazione, diritti, benessere – ha spiegato il capo dello Stato -. Alla decrescita industriale corrisponde l’incremento dei comparti dei servizi. Si riducono luoghi e la concentrazione nei luoghi del lavoro: tra gli altri fenomeni è divenuta strutturale, dopo la pandemia, la porzione di lavoro che si svolge da remoto, in smart-working. A questo corrisponde una struttura di categorie salariali che vede, nei cosiddetti piani alti dell’occupazione, lavoro prestigioso, appagante, ben remunerato e, nei cosiddetti piani bassi, forme di precarietà non desiderate, subite, talvolta oltre il limite dello sfruttamento. Non ci sono ricette facili per un mondo del lavoro che ovviamente è condizionato da mercati sempre più interdipendenti. Sappiamo che è stato il lavoro il motore della crescita economica e sociale dell’Italia. La piena occupazione è un orizzonte che oltre la dignità riguarda la libertà – ha aggiunto Mattarella -. Un’occupazione che, come recita l’art.36 della Costituzione, deve assicurare ad ogni lavoratore “una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
“Richiamano l’attenzione i risultati di una recente indagine di Confcommercio che ha messo in luce il preoccupante fenomeno della crescita dei cosiddetti “contratti pirata”. Oltre mille i contratti collettivi nazionali di lavoro depositati al Cnel: duecentocinquanta nei soli settori del turismo e del terziario”, ha aggiunto il capo dello Stato. “Tra questi, vi sono contratti firmati da rappresentanze sindacali e datoriali scarsamente rappresentative, con vere e proprie forme di dumping contrattuale che hanno l’effetto di ridurre i diritti e le tutele dei lavoratori, di abbassare i livelli salariali, di provocare concorrenza sleale fra imprese – ha proseguito -. Dinamiche di mercato concorrono ad ampliare questi squilibri nelle retribuzioni, Ne nasce un aspetto a cui non si può sfuggire quando tante famiglie sono sospinte sotto la soglia di povertà nonostante il lavoro di almeno uno dei componenti, mentre invece super manager godono di remunerazioni centinaia, o persino migliaia di volte superiori a quelle di dipendenti delle imprese. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro certifica che la quota di reddito da lavoro – ovvero la quota del PIL destinata ai lavoratori – è scesa a livello mondiale in misura significativa dal 2014 al 2024″.
“E’ un tema che la Banca Centrale Europea segnala anche per l’Italia: alla robusta crescita dell’economia che ha fatto seguito al Covid, non è corrisposta la difesa e l’incremento dei salari reali, mentre risultati positivi sono stati conseguiti dagli azionisti e robusti premi hanno riguardato taluni fra i dirigenti – ha sottolineato Mattarella –. Sono le entrate fiscali dai dipendenti pubblici e privati, dai pensionati, a fornire allo Stato, attraverso le imposte, il maggior volume di risorse. Porre riparo – dalle parti sociali alle istituzioni – non deve consistere nell’inseguire politiche assistenziali quanto, piuttosto, essere scelta di sviluppo e, quindi, di lungimirante coesione sociale. La ricomposizione del lavoro è dunque parte di un processo di equità, che richiede una crescita di consapevolezza, e anche un’opera paziente di carattere culturale – ha aggiunto il presidente -. Sembra, talvolta, che non ci si renda appieno conto degli effetti negativi che possono derivarne nel tempo sulla serenità della vita sociale”.
– foto Quirinale –
(ITALPRESS).
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Politica
Tajani al Cop30 “La lotta al cambiamento climatico tenga conto della questione sociale”
Pubblicato
13 ore fa-
6 Novembre 2025di
Redazione
BELEM (ITALPRESS) – “Il cambiamento climatico è una realtà che ci tocca tutti, da affrontare mettendo la persona al centro di ogni nostra azione a tutela della natura”. Così il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo a nome del Governo e su delega del Presidente del Consiglio al Vertice sul clima che è in corso a Belém, in Brasile.
A pochi giorni dall’apertura della CoP30, Tajani ha ribadito la posizione italiana – determinante anche nell’accordo raggiunto pochi giorni fa a Bruxelles dai Ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea – per un approccio che coniughi razionalità ed equilibrio. “Non può esserci lotta al cambiamento climatico senza tener conto della questione sociale” ha dichiarato Tajani, invitando a lasciare da parte approcci ideologici che impongono obiettivi insostenibili e irraggiungibili, rischiando persino di danneggiare il sistema economico, industriale e sociale europeo.
Il Ministro Tajani ha ricordato l’impegno per la transizione energetica portato avanti dall’Italia, dove le fonti rinnovabili coprono ormai il 50% della produzione di energia elettrica. In quest’ottica, è importante poter fare ricorso tutte le tecnologie disponibili e l’Italia, insieme a Brasile e Giappone, ha promosso un’iniziativa a favore dei biocarburanti che mira a quadruplicare la produzione di carburanti sostenibili entro il 2035.
In tutti i settori chiave per la tutela dell’ambiente – agricoltura, acqua ma anche salute e tecnologia – l’Italia è pronta a mettere a disposizione la sua esperienza e il miglior saper fare. Il Ministro Tajani ha ricordato le principali iniziative che vedono impegnato il nostro Paese, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, di cui quest’anno ricorre il 10° anniversario. In particolare, il Fondo per il Clima che, con oltre 4 miliardi di euro, l’Italia sta indirizzando in maniera particolare a progetti nel continente africano. In chiusura, il Ministro Tajani ha ricordato che l’Italia celebra quest’anno 800 anni dalla nascita di San Francesco, sottolineando come l’azione comune contro il cambiamento climatico si ispiri al suo pensiero di amante della natura, dell’umanità e di tutto il Creato di cui ognuno di noi fa parte.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Sicurezza, Meloni “I numeri smentiscono la sinistra”
Pubblicato
19 ore fa-
6 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Leggo che alcuni esponenti della sinistra sostengono che questo Governo “non avrebbe investito nulla sulla sicurezza”. Una tesi comoda, ma smentita dai numeri. Negli ultimi tre anni abbiamo già assunto circa 37.400 agenti nelle Forze di Polizia e prevediamo, da qui al 2027, altre 31.500 assunzioni. Abbiamo stanziato un miliardo e mezzo per rinnovare i contratti del comparto e abbiamo già sottoscritto il rinnovo dei contratti dell’ultimo triennio per le Forze di Polizia, con aumenti medi lordi mensili di 198 euro. Abbiamo sbloccato investimenti fermi da tempo e potenziato mezzi, strutture e tecnologie”. Così su X il premier Giorgia Meloni.
“Con il Decreto Sicurezza abbiamo previsto strumenti più rapidi ed efficaci contro le occupazioni abusive, i borseggi, l’accattonaggio minorile, le rivolte nelle carceri e le truffe agli anziani – spiega il presidente del Consiglio -. Abbiamo introdotto pene più severe per chi minaccia e aggredisce i nostri uomini e donne in divisa, e rafforzato la tutela legale per agenti di polizia e militari che dovessero essere indagati o imputati per fatti inerenti al servizio”.
“Abbiamo inoltre aumentato i presìdi nelle aree più sensibili: ospedali, stazioni, scuole e periferie. Negli ultimi anni sono stati effettuati milioni di controlli, con una presenza dello Stato sempre più stabile sul territorio – prosegue Meloni -. La lotta alle mafie parla da sola: 108 latitanti catturati, 278 maxi-operazioni, migliaia di arresti, 6,5 miliardi di euro il valore dei beni sottratti alla criminalità e oltre 18 mila i beni confiscati restituiti alla collettività. E interventi complessi come Caivano – oggi un modello replicato in altri territori – dimostrano che quando lo Stato investe, si organizza e resta, le cose cambiano davvero. Detto questo, non ignoriamo la realtà e sappiamo bene che esistono criticità e fatti gravi che preoccupano i cittadini. Stiamo ponendo rimedio a decenni di lassismo e sottovalutazione. Ed è proprio per questo che non intendiamo arretrare di un millimetro e puntiamo a fare sempre di più. Continueremo a rafforzare, migliorare e intervenire. Perchè la sicurezza degli italiani è una responsabilità quotidiana e un impegno che intendiamo onorare fino in fondo”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Meloni sente la premier giapponese Takaichi, ulteriore impulso alla collaborazione
Pubblicato
2 giorni fa-
5 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il nuovo Primo Ministro del Giappone, Sanae Takaichi. Lo comunica Palazzo Chigi sottolineando che “il Presidente Meloni si è congratulato con il Premier Takaichi per la sua recente nomina e per il fatto che il Governo giapponese sia guidato per la prima volta da una donna. Il colloquio ha anche consentito ai due Leader di riaffermare la comune volontà di dare ulteriore impulso alla collaborazione bilaterale, a partire dai settori economico-commerciale, culturale, tecnologico e nel campo della difesa”.
In conclusione della conversazione, “è stata condivisa l’opportunità di cogliere la ricorrenza nel 2026 del 160º anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone per lavorare a una nuova visita a Tokyo del Presidente del Consiglio già nei primi mesi del prossimo anno”, conclude la nota.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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