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Abodi “Sinner meravigliosamente umano”. E sugli Europei 2032: “Non rischiamo di perderli”

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ROMA (ITALPRESS) – Sinner e la Nazionale, sentimenti differenti. Calcio, modello tecnico da rivedere: negli ultimi 20 anni abbiamo sacrificato il talento. Futuro Atp Finals, nel 2026 ancora a Torino: stiamo bene qui. Sinner, meravigliosamente umano. Stadi, non rischiamo di perdere Euro2032. Milano-Cortina 2026, costi triplicati per le opere”. Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, a “Radio Anch’io Sport” su Rai Radio 1.

“Sentimenti differenti tra il trionfo di Sinner e il ko della Nazionale. Quando si vince, si è tutti felici, quando si perde così ci sono mille recriminazioni. Soprattutto quando si perde in casa 4-1 contro la Norvegia, l’ennesima volta che perdiamo a Milano. Però c’è sempre una speranza, guardo sempre gli aspetti positivi: un primo tempo più che dignitoso e la prospettiva di un ingresso al Mondiale che ancora ci giochiamo. Dobbiamo fare in modo che questa prospettiva sia un elemento di fiducia. Prima delle partite dell’Italia in casa, la Federazione manda in onda la canzone storica ‘Un amore così grande’: di fronte a un amore così grande è chiaro che ci si senta traditi. Ma bisogna coltivare la speranza che possa riaccendersi qualcosa in campo e sono convinto che possiamo farcela”, ha detto Abodi.

Ipotesi Stage a febbraio? Penso proprio di sì, è interesse comune che gli azzurri vadano ai Mondiali. Sono convinto che si troverà un’intesa, a febbraio ci sarà questo stage. Gli Altri lo fanno con un approccio diverso, noi invece abbiamo questa capacità di metterci i bastoni tra le ruote da soli”, ha aggiunto il Ministro. “Tutte le altre discipline dimostrano che ancora abbiamo talento ed è strano che nel calcio l’Italia fatichi a emergere. Viene dato poco spazio ai giovani italiani. Evidentemente dobbiamo fare un esame di coscienza. Non è che da qui a marzo possiamo cambiare le cose, ma dobbiamo capire che nei momenti di difficoltà bisogna presidiare l’obiettivo immediato e al tempo stesso programmare il futuro. Negli ultimi vent’anni il calcio ha sacrificato il talento. C’è molto più attenzione alla funzionalità del gioco piuttosto che al talento. Ieri sera abbiamo visto due ventenni norvegesi come Nusa e Bobb, entrambi hanno un rapporto col pallone che noi facciamo fatica a sviluppare Forse anche il modello tecnico va rivisto”, ha precisato poi Abodi.

Dobbiamo goderci la vittoria di Sinner e il fatto che per altri cinque anni le Finals si giocheranno ancora in Italia. Nel 2026 sarà ancora a Torino a ospitare l’evento. Poi la decisione la prenderà l’Atp, titolare della manifestazione. Per noi la cosa fondamentale è mantenere la manifestazione in Italia per altri cinque anni. Di solito si cerca di valorizzare il lavoro fatto. Non è una decisione del Governo, che accompagna l’evento con un contributo da 97 milioni e mezzo per cinque anni. Torino ha dimostrato di essere all’altezza e sono convinto che sarà ancora protagonista”, ha proseguito il Ministro.

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“Milano è in grado di accogliere qualsiasi evento di grande livello, lo dimostrano i Giochi Olimpici e Paralimpici. Ma per ora per le Finals stiamo a Torino e stiamo bene qui. L’impiantistica? Un miliardo e seicento milioni è stato investito in questi tre anni per le infrastrutture sociali e di base: vogliamo che sport sia per tutti, come da Costituzione. Siamo a un punto di svolta: è stata chiusa la stagione del prendere atto che gli stadi italiani non siano all’altezza di quelli internazionali”, ha continuato Abodi.

Il progetto che il Governo ha messo in piedi riguarda 12 stadi, che stanno concorrendo per Euro2032: c’è un commissario straordinario, Massimo Sessa. C’è un portafoglio finanziario configurato col ministro Giorgetti per il fondo equity. Rischio di perdere Euro2032? No, è un rischio che non si corre, non capisco neanche questo allarme, non rappresenta la realtà. Saremo pronti a settembre 2026. Tre stadi ci sono, due si aggiungeranno sulla base di una competizione tra tutti i candidati. Stiamo mettendo in campo un’operazione di sistema, ognuno sarà messo nella condizione di superare le pastoie della burocrazia e di avere supporti finanziati non a fondo perduto ma con investimenti che lo Stato farà in tutti progetti stadio”, ha puntualizzato il Ministro. “Costi triplicati per le opere di Milano-Cortina 2026? Sono numeri corretti, purtroppo. Si confondono i costi per l’organizzazione con gli investimenti per le infrastrutture, relative anche alle opere pubbliche”, ha spiegato poi Abodi.

L’aumento dei costi è stato del 20% in cinque anni, abbiamo tutti la consapevolezza che ci siano state alcune cose nel mondo che hanno determinato l’aumento dell’energia, di materie prime e altro. Stiamo parlando di meno di due miliardi rispetto al miliardo e sei stimato cinque anni fa, ai quali si associano tre miliardi e mezzo di investimenti sulle opere pubbliche, delle quali il 15% dedicate a infrastrutture sportive. Il bilancio della Fondazione Milano-Cortina sarà in equilibrio. E continueremo a sviluppare le opere anche dopo le Olimpiadi. Avevo detto nel 2023 che non saremmo riusciti a realizzare tutto e aprire il cantiere durante i Giochi sarebbe stato paradossale. Le completeremo tutte le opere, quando si prende un impegno si mantiene”, ha concluso il Ministro, prima di soffermarsi su un aggettivo per Sinner: “E’ meravigliosamente umano”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Curtis, Cerasuolo e Quadarella d’oro agli Europei in vasca corta

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LUBLINO (POLONIA) (ITALPRESS) – Giornata di gloria per i portacolori azzurri agli Europei di nuoto in vasca corta, a Lublino. Sette le medaglie vinte dagli italiani nell’ultima sessione della kermesse polacca. Brilla Sara Curtis (CS Esercito/CS Roero), che è medaglia d’oro nei 50 dorso. La piemontese nuota il record europeo in 25”49 e batte la francese Analia Pigree (25”96) e l’olandese Maaike de Waard (25”97). Quarta la britannica Lauren Cox in 26”03. A ruota bronzo per Francesco Lazzari (Sport Club 12 Ispra) nei 50 dorso maschili. Il lombardo nuota a due centesimi dal primato personale (22″76) e si arrende solamente all’estone Ralf Tribuntsov (22″68) e al ceco Miroslav Knedla (22″69). Quarto posto per l’altro azzurro in questa finale, ovvero l’emiliano, del gruppo VVF Fiamme Rosse, Lorenzo Mora (22″83).

Gloria per gli azzurri poi nei 50 rana maschili. Simone Cerasuolo (GS Fiamme Oro/Imolanuoto) è medaglia d’oro. 25”67 (record italiano) il tempo del romagnolo, che tiene testa al turco Huseyin Emre Sakci, argento in 25”85. Bronzo per Nicolò Martinenghi (CC Aniene) in 25”86, con un ottimo ritorno. “Sono contento per la medaglia, ma non sono soddisfatto della mia gara. Nel riscaldamento non mi sono sentito bene, vincere era importante. Se a inizio anno mi avessero detto che avrei vinto Mondiale ed Europeo non ci avrei creduto”, ha detto Cerasuolo, a RaiSport, dopo la gara odierna.

Sempre Curtis è sul podio, medaglia d’argento, anche nei 50 stile libero, con Silvia Di Pietro (CS Carabinieri/CC Aniene) quarta. “È stato molto divertente. Sono contenta per l’oro nel dorso e per il record europeo. I 50 stile sono stata una sfida e sono contenta per essere riuscita a raggiungere entrambi i miei obiettivi”. Queste le parole, ai microfoni di RaiSport, di Sara Curtis dopo l’oro nei 50 dorso e l’argento nei 50 stile agli Europei in vasca corta di Lublino.

Nei 200 farfalla femminili poi arriva pure il bronzo inaspettato di Anita Gastaldi (Carabinieri e VO2 Nuoto Torino). L’azzurra nuota il record italiano di 2’04”07 e termina dietro solamente all’irlandese Ellen Walshe (oro in 2’03”24) e alla danese Helena Rosendahl Bach (argento in 2’03”55). Ottava posizione per Paola Borrelli (Fiamme Gialle e In Sport Rane Rosse) in 2’08”36.

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Arriva quindi l’oro di Simona Quadarella. La romana, tesserata CC Aniene, domina i 1.500 metri stile libero femminili e ferma il cronometro a 15’29”93. Argento alla tedesca Maya Werner (15’47”00); bronzo all’ungherese Ajna Kesely (15’51”73).

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Lazio-Bologna 1-1, Isaksen illude i biancocelesti, Odgaard risponde

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ROMA (ITALPRESS) – Nel giorno del ritorno da avversario di Ciro Immobile nell’Olimpico biancoceleste, Lazio e Bologna non vanno oltre l’1-1. Alla fine però ad essere in vantaggio nel conto dei rimpianti è la squadra di Italiano, incapace nel finale di sfruttare la superiorità numerica dal 79′ per il rosso a Gila. La sfida dell’Olimpico si chiude quindi con la firma degli attaccanti danesi in campo: Isaksen e Odgaard. Sono proprio loro a scaldare i guantoni dei portieri in avvio. Al 15′ Ravaglia salva il risultato su Isaksen dopo un errore di Casale. Situazione simile, ma sul fronte opposto al 30′: Marusic regala palla a Odgaard che trova però l’opposizione di Provedel. Al 38′ si sblocca il risultato: Isaksen deposita in rete dopo una respinta iniziale di Ravaglia sulla precedente conclusione di Zaccagni. Il vantaggio biancoceleste però dura pochissimo. E al 40′ si certifica la serata no di Nuno Tavares (ammonito in precedenza per un brutto fallo su Orsolini e sostituito all’intervallo). Il portoghese subisce il tunnel di Zortea che arriva a calciare: Provedel devia sul palo, ma Odgaard è più veloce di Gila nel fiondarsi sul tap in. Nel secondo tempo inizia lo show di Ravaglia. Al 62′ il portiere rossoblù nega il gol prima a Guendouzi e poi a Cancellieri. Dieci minuti dopo altri interventi su un tiro deviato del centrocampista francese e poi su un colpo di testa di Noslin. La svolta del match si ha al 79′: Gila viene prima ammonito per un intervento duro su Castro, poi riceve il rosso diretto per qualche parola di troppo all’indirizzo dell’arbitro Fabbri. La Lazio però gestisce benissimo l’inferiorità, chiudendo ogni spazio alla squadra di Italiano. Lazio a 19 punti in classifica. Bologna a 25. Per Ciro Immobile solo panchina nella sua partita speciale.
– foto Ipa Agency
(ITALPRESS).

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F1, Lando Norris è campione del mondo. A Verstappen non basta la vittoria del Gp di Abu Dhabi

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YAS MARINA (ABU DHABI) (ITALPRESS) –  Lando Norris è campione del mondo di Formula 1 per la prima volta in carriera. Il pilota della McLaren, nonostante qualche brivido nell’ultimo Gran Premio stagionale di Abu Dhabi, sale sul tetto del mondo grazie al terzo posto ottenuto alle spalle di Max Verstappen e di Oscar Piastri.

All’olandese, invece, non basta l’ottavo successo di quest’anno sul tracciato di Yas Marina, che lo porta a chiudere il campionato a sole due lunghezze di distanza da Norris. Un’annata straordinaria da parte del britannico che, dopo aver centrato 7 vittorie, 15 podi e 7 pole position, può finalmente liberare tutta la propria gioia.

Ottimo quarto posto per Charles Leclerc, che permette alla Ferrari di rialzare la testa arrivando ai piedi del podio davanti alla Mercedes di George Russell. L’altra Rossa di Lewis Hamilton rimonta dal sedicesimo all’ottavo posto, mentre Andrea Kimi Antonelli non va oltre la quindicesima piazza. Completano la top 10 di giornata Fernando Alonso (Aston Martin), Esteban Ocon (Haas), Nico Hulkenberg (Kick Sauber) e Lance Stroll (Aston Martin).

LE DICHIARAZIONI

Lando Norris: “Era un po’ di tempo che non piangevo. È stato un percorso molto lungo. Voglio ringraziare tutti i membri del team, i miei genitori che sono coloro che mi hanno sostenuto fin dall’inizio. È una sensazione fantastica, voglio congratularmi con Oscar e Max che non mi hanno reso la vita semplice. È stato un piacere correre con loro, mi sono divertito. È stata un’annata lunga, ma ce l’abbiamo fatta. Sapevo che sarebbe stata una gara lunga, ho continuato a spingere e a lottare fino alla fine. Sono molto fiero di me stesso e di tutte le persone che sto facendo piangere in questo momento. Investigazione? Sapevo che quello che avevo fatto era corretto e non mi sono preoccupato troppo”.

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Zak Brown: “L’anno scorso abbiamo chiuso il campionato lottando per il titolo costruttori contro la Ferrari, un team iconico. Quest’anno lotta bellissima per il titolo piloti contro Verstappen, che è veramente incredibile: per batterlo bisogna fare un grande lavoro. Anche dall’interno della squadra abbiamo avuto un po’ paura, ma avevamo due piloti che potevano giocarsi il titolo. Corrono duramente, ma in modo corretto. Sappiamo che questo comporta dei rischi, ma preferisco questo ad altre alternative. Non vedo l’ora di festeggiare il titolo anche con Oscar, sarà una bellissima notte”.

L’ORDINE DI ARRIVO

1. Max Verstappen (NED) Red Bull 1h26’07”469 alla media di 213.307 km/h
2. Oscar Piastri (AUS) McLaren +12”594
3. Lando Norris (GBR) McLaren +16”572
4. Charles Leclerc (MON) Ferrari +23”279
5. George Russell (GBR) Mercedes +48”563
6. Fernando Alonso (ESP) Aston Martin +67”562
7. Esteban Ocon (FRA) Haas +69”876
8. Lewis Hamilton (GBR) Ferrari +72”670
9. Nico Hulkenberg (GER) Kick Sauber +79”014
10. Lance Stroll (CAN) Aston Martin +79”523*

CLASSIFICA PILOTI

  1. Lando Norris (McLaren) 423 punti
  2. Max Verstappen (Red Bull) 421
  3. Oscar Piastri (McLaren) 410
  4. George Russell (Mercedes) 319
  5. Charles Leclerc (Ferrari) 242
  6. Lewis Hamilton (Ferrari) 156
  7. Kimi Antonelli (Mercedes) 150
  8. Alexander Albon (Williams) 73
  9. Carlos Sainz (Williams) 64
  10. Fernando Alonso (Aston Martin) 56
  11. Nico Hulkenberg (Kick Sauber) 51
  12. Isack Hadjar (Racing Bulls) 51
  13. Oliver Bearman (Haas) 41
  14. Liam Lawson (Racing Bulls) 38
  15. Esteban Ocon (Haas) 38
  16. Yuki Tsunoda (Red Bull) 33
  17. Lance Stroll (Aston Martin) 33
  18. Pierre Gasly (Alpine) 22
  19. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) 19

CLASSIFICA COSTRUTTORI

  1. McLaren 833 punti
  2. Mercedes 469
  3. Red Bull 451
  4. Ferrari 398
  5. Williams 137
  6. Racing Bulls 92
  7. Aston Martin 89
  8. Haas 79
  9. Kick Sauber 70
  10. Alpine 22

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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