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Cronaca

Welfare, da Fondazione Lottomatica il Secondo Rapporto sull’Agenda FAST

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato presentato, presso la sede di Fondazione Lottomatica a Roma, il report “Servizi per la prima infanzia e capitale sociale: un circolo virtuoso per costruire comunità”, secondo Rapporto sull’Agenda FAST per rilanciare la natalità in Italia, curato da Percorsi di secondo welfare e Università degli studi di Milano per Fondazione Lottomatica.
Nel 2024, Fondazione Lottomatica ha lanciato la cosiddetta “Agenda FAST”: un acronimo che individua quattro direttrici sulle quali è necessario intervenire per modernizzare il nostro welfare e rispondere al tempo stesso alla sfida della denatalità: F come famiglia, storicamente poco sostenuta dal welfare state; A come asili, soprattutto nidi; S come servizi capaci di alleggerire i carichi di cura e favorire il bilanciamento tra vita professionale e vita personale; T come tempi flessibili per favorire la conciliazione e la gestione della vita quotidiana. Il termine “fast” indica anche, non a caso, l’esigenza di intervenire in modo rapido attraverso misure strategiche e sintonizzate sulla condizione presente.
Per questa ragione, a distanza di un anno dal primo Rapporto FAST, “Fondazione Lottomatica ritiene che il sostegno alla ricerca sociale, finalizzata all’approfondimento delle tematiche che riguardano le scelte che le istituzioni devono fare per favorire lo sviluppo della natalità, sia essenziale per consentire di creare le condizioni a contorno perchè il sistema garantisca delle opportunità concrete alle giovani famiglie”, afferma il presidente di Fondazione Lottomatica Riccardo Capecchi. In un lavoro del 2006, la studiosa canadese Jane Jenson coniò il modello “Lego”. Un modello orientato verso la società nel suo complesso, con al centro gli individui, in particolare donne e bambini. Il modello Lego è quindi basato su tre elementi: l’orientamento verso i bambini e dunque la centralità dei servizi di cura e di educazione; il ruolo fondamentale dell’apprendimento in tutte le fasi della vita, come strumento di sviluppo e di sicurezza; il nesso fra il pieno sviluppo delle capacità individuali e il benessere collettivo. “Il simbolo Lego sta ad indicare l’approccio all’asilo nido come un luogo di apprendimento e crescita. Il modello Lego è volto a tutelare i diritti dei bambini e a contrastare lo svantaggio sociale, a conciliare il diritto al lavoro, rassicurando i genitori sulla qualità del servizio ricevuto, e a creare occupazione espandendo queste strutture”, spiega Maurizio Ferrara, professore di Scienza Politica dell’Università degli Studi di Milano e Scientific Supervisor del Laboratorio Percorsi di secondo welfare. Uno dei pilastri portanti del modello Lego è costituito dai servizi per l’infanzia. Le ricerche mostrano che i servizi per la prima infanzia sono fondamentali per promuovere e sostenere l’occupazione femminile, le pari opportunità, i bisogni delle famiglie a doppio reddito. I servizi per l’infanzia sono anche strumenti fondamentali per stimolare capacità e talenti e per offrire eguaglianza di opportunità nella società. Per diffondere il capitale sociale e delle buone pratiche nei territori più fragili diventa quindi essenziale un mix di strategie che combini governance collaborativa, investimenti nelle infrastrutture sociali, partecipazione civica, innovazione, finanziamenti sostenibili e diffusione delle pratiche di successo. Attraverso una forte sinergia tra attori locali e con l’utilizzo intelligente delle risorse disponibili, è possibile generare processi virtuosi di inclusione e sviluppo sociale. “Credo che la prima strategia sia quella di fare una svolta culturale. L’idea di avere una famiglia con dei figli deve essere nella prospettiva delle giovani coppie. Il Governo ha fatto delle misure volte alla diminuzione di alcune aliquote, ma l’obiettivo è quello di entrare in un’ottica strutturale con queste misure. L’altro ragionamento è quello di consentire accessi a servizi di scuole e sanità in modo repentino e meno oneroso, il tema è centrale perchè la denatalità provoca degli scompensi importanti per il nostro Paese”, l’intervento di Marco Osnato, presidente VI Commissione Finanze.
-foto ufficio stampa Fondazione Lottomatica –
(ITALPRESS).

Cronaca

Bernardeschi trascina il Bologna, successo in rimonta a Vigo

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VIGO (SPAGNA) (ITALPRESS) – Sotto il diluvio di Vigo, il Bologna esce vittorioso in rimonta contro il Celta per 2-1. E’ una doppietta di Bernardeschi a ribaltare una sfida inizialmente sbloccata dalla formazione spagnola. Gli ospiti partono meglio, ma sono proprio i galiziani a sbloccare il match alla prima occasione utile. Al 17′, Swedberg se ne va via di forza a Lykogiannis, entra in area e mette una palla a rimorchio all’indietro per Zaragoza, che batte Ravaglia di prima intenzione con il destro. Dieci minuti dopo, gli emiliani hanno una grande occasione per pareggiare ma Rowe, liberato in area da uno svarione difensivo di Starfelt, calcia fuori a tu per tu con Radu. Pochi istanti più tardi, Castro prende bene posizione in area su un cross pennellato di Bernardeschi dalla destra ma non riesce a impattare bene e incorna a lato. Al 43′, l’argentino si divora nuovamente il possibile 1-1 quando, ben servito in area da Bernardeschi, calcia addosso al portiere con la palla che termina in corner. In pieno recupero, scattano le proteste per un possibile rigore non concesso per un fallo di mano in area commesso da Ristic. Gli uomini di Italiano meriterebbero il pari, ma le due squadre vanno al riposo sull’1-0.
I detentori della Coppa Italia partono bene anche nella ripresa e al 14′ firmano il pareggio con Pobega, ma l’arbitro annulla per un fuorigioco di partenza di Bernardeschi dopo la revisione al Var. Passano pochi secondi e Pobega viene steso in area da Javi Rodriguez. Dopo una lunga attesa, per stabilire se il centrocampista ex Milan fosse partito o meno in posizione di offside inizialmente segnalata, il direttore di gara assegna il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Bernardeschi, che corona un’ottima prestazione siglando il meritato 1-1 per i suoi. La pressione rossoblù non si arresta e, al 29′, si completa la rimonta. Il neo entrato Cambiaghi recupera palla e serve uno scatenato Bernardeschi, che entra in area dalla destra e trafigge Radu nell’angolino, calciando di punta con il sinistro. Nel finale, la formazione ospite non rischia nulla e difende senza affanni il 2-1. Grazie a questi tre punti, il Bologna sale a quota 11 e si porta a -2 dall’ottavo posto che varrebbe la qualificazione diretta agli ottavi. Gli emiliani torneranno protagonisti in Europa il 22 gennaio, quando al Dall’Ara ospiteranno gli scozzesi Celtic, appena sconfitti dalla Roma.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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La Roma vince a Glasgow, doppietta Ferguson e 3-0 al Celtic

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GLASGOW (SCOZIA) (ITALPRESS) – E’ una Roma brillante e convincente quella che domina in casa del Celtic e trova la terza vittoria consecutiva in Europa League: 0-3 il risultato a favore degli uomini di Gian Piero Gasperini, che si mettono alle spalle le due sconfitte di fila in campionato, salgono a 12 punti e provano a blindare i playoff, mantenendo viva la possibilità di chiudere tra le prime otto. Tanti i cambi di Gasperini rispetto alla sconfitta di Cagliari: Dybala parte dalla panchina, alle spalle di Ferguson ci sono Soulè, unica conferma là davanti, e la novità El Shaarawy, alla prima stagionale da titolare nella competizione. A centrocampo, poi, spazio a Pisilli e El Aynaoui in mezzo, con Cristante e Konè in panchina, mentre sulla fascia sinistra c’è Rensch. I giallorossi mettono da subito in campo tanta aggressività e una pressione molto alta, da dove scaturisce il primo angolo della partita. Batte Soulè e Scales, nel tentativo di anticipare Mancini, la insacca all’incrocio alle spalle di Schmeichel: è 0-1 al 6′. Al Celtic Park è monologo giallorosso, con le fasce che lavorano molto bene e El Shaarawy che si procura qualche occasione. Si vede anche Ferguson, che colpisce un palo al 27′.
Il centravanti irlandese chiude i conti nel finale di primo tempo con una doppietta, al 36′ finalizzando da pochi metri l’azione tra Soulè e Celik e al 46′ con il diagonale vincente dopo un ottimo stop. Prima di rientrare negli spogliatoi c’è ancora tempo per un calcio di rigore a favore del Celtic, assegnato in maniera a dir poco generosa dal croato Kovacs per un contatto tra Hermoso e Engels. Quest’ultimo si presenta dal dischetto ma colpisce il palo.
Nel secondo tempo, l’ingresso di Iheanacho dà nuova linfa alla squadra di casa: l’attaccante manca una grande occasione al 53′ e poi trova la rete al 64′, ma il gol viene annullato per la sua posizione di fuorigioco al momento del cross di Engels. Dieci minuti più tardi viene annullato un gran gol anche a Bailey, partito in fuorigioco a inizio azione. La Roma abbassa il ritmo ma va di nuovo vicina al gol con Schmeichel che para bene con i piedi su Bailey, innescato da Dybala, che poi tenta il tap-in ma viene chiuso da Scales. L’ultimo pericolo per la Roma arriva al 92′ con Svilar che blocca a terra il tentativo di Balikwisha, ma il risultato non cambia più: i giallorossi tornano da Glasgow, dove avevano già vinto un mese fa contro i Rangers, con una grande iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Meloni riceve il premio Thatcher “Sono un soldato al servizio di un’idea”

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ROMA (ITALPRESS) – “Grazie a tutti per questo riconoscimento, dedicato a una donna che ha lasciato il suo segno nel XX secolo e nella storia per le sue idee coraggiose e soprattutto per la libertà con cui le ha espresse: non penso di meritarlo. A essere onesti, c’è molto lavoro da fare e molto ancora da dimostrare per essere a quel livello. Stiamo semplicemente cercando di fare del nostro meglio. Io mi considero principalmente un soldato e mi considero un soldato di un’idea”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ricevendo il premio Margaret Thatcher Awards in occasione dell’evento organizzato dalla fondazione New Direction nel centenario della nascita della Lady di Ferro, all’Acquario romano.

“Essere conservatore – aggiunge la premier – significa difendere ciò che ami, ciò di cui sei fatto, ciò che sei: tuttavia sapete meglio di me che, in questi tempi, fare questo sia diventato per certi versi rivoluzionario. Il mondo in cui viviamo ci spinge verso un’altra direzione: vogliono che ci omologhiamo, ma il conservatorismo è l’antidoto a una civilizzazione che non crede più in se stessa e demonizza tutto ciò che abbiamo creato. Le identità forti non hanno paura delle altre: quando ci dicono di nascondere la nostra identità o che non siamo aperti agli altri si sta verificando esattamente l’opposto. Imparare le lezioni del passato ci permette di fare un salto nel futuro: è questo il mondo di cui fa parte ogni conservatore, vi ringrazio per far parte di questa famiglia e per combattere con voi; sappiamo di essere dalla parte giusta della storia”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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