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Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 27 NOVEMBRE 2025

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I fatti del giorno: Tracce sotto unghie Chiara Poggi compatibili con Dna Andrea Sempio – Addio a Flavia Fulvio, paladina legalità a Pavia e San Genesio – Il Mondino di Pavia premiato con 3 bollini rosa su scala nazionale – Indagine su Caltagirone, Milleri e Lovaglio – Licenziata dopo urlo “Palestina libera”, Scala condannata – Moody’s alza il rating della Regione Lombardia – Pronto Meteo Lombardia 28 novembre.

Cronaca

Alle Gallerie d’Italia di Milano la mostra “Eterno e visione”

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MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 28 novembre 2025 al 6 aprile 2026 nel suo museo di Milano delle Gallerie d’Italia, la mostra Eterno e visione. Roma e Milano capitali del Neoclassicismo a cura di Francesco Leone, Elena Lissoni e Fernando Mazzocca. L’esposizione, realizzata con il Patrocinio della Città di Milano e in partnership con la Bibliothèque nationale de France, propone un ampio confronto tra le due “capitali” artistiche dell’età napoleonica, Roma e Milano, entrambe proiettate verso l’Europa moderna ma al tempo stesso saldamente legate alla grandezza dell’antico.
Con oltre 100 opere tra dipinti, sculture, marmi, disegni, incisioni e straordinari esempi d’arte decorativa provenienti da importanti musei italiani e internazionali – tra cui Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Accademia di Belle Arti di Carrara, Fondazione Querini Stampalia di Venezia, Palazzo Reale di Milano, Castello Sforzesco, Istituto Centrale per la Grafica di Roma, oltre a numerose raccolte private e alla collezione Intesa Sanpaolo – la mostra ricostruisce una stagione straordinaria della cultura figurativa italiana ed europea.
Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, afferma: “Con “Eterno e Visione”, le Gallerie d’Italia invitano a un viaggio nella bellezza dell’arte neoclassica di cui furono protagoniste Roma, custode della grandezza del mondo antico, e Milano che anche in età napoleonica si affermò come laboratorio della modernità. Il clima dell’epoca è rievocato da un corpus di opere di grande respiro, frutto della collaborazione di prestigiosi prestatori. Tra questi la Biblioteca Nazionale di Francia, che ci ha affiancati come partner della mostra. Anche in questa occasione il museo della nostra banca presenta al pubblico una rassegna di grande suggestione, che concorre – in sinergia con la concomitante mostra di Palazzo Reale – a diffondere la conoscenza di una stagione dell’arte italiana ed europea di straordinario splendore”.
Nel periodo compreso tra il 1796, anno della discesa di Napoleone in Italia, e il 1814, che segna la caduta dell’Impero, la Penisola vive un profondo rinnovamento politico, economico e sociale.
In questa fase, Roma e Milano emergono come i centri propulsori dell’arte e della cultura.
Roma, capitale universale delle arti per la ricchezza del suo patrimonio antico e rinascimentale, continua ad attrarre artisti da tutta Europa; Milano, divenuta capitale prima della Repubblica Italiana e poi del Regno d’Italia, si afferma come laboratorio della modernità e crocevia del Neoclassicismo europeo.
Gli artisti riuniti attorno all’Accademia di Brera, le manifatture artistiche e il vivace mondo editoriale fanno della città lombarda un modello di innovazione e di dialogo con l’antico. Roma, dal canto suo, rinnova il mito della classicità, diventando punto di riferimento per la formazione artistica internazionale. La mostra mette in relazione le due capitali attraverso dieci sezioni tematiche, ricostruendo i percorsi umani e creativi di protagonisti come Antonio Canova, Giuseppe Bossi e Andrea Appiani.
Tra i capolavori esposti, spicca il Cavallo Colossale di Antonio Canova, monumentale statua in gesso dipinto a finto bronzo dallo stesso scultore. Si tratta di un’opera la cui prima concezione va messa in rapporto con il progetto di realizzare un monumento equestre a Napoleone da collocare nel Foro Bonaparte. Questa idea non andò a buon fine e il monumento equestre a Napoleone fu pensato per la città di Napoli.
Anche questa volta, per la caduta dell’Imperatore nel 1814, il progetto non fu realizzato e il Cavallo Colossale fu riutilizzato per un monumento a Carlo III di Borbone. Una seconda versione, quindi un nuovo modello di cavallo, venne usata per realizzare un altro monumento a Ferdinando I di Borbone. I due modelli in gesso di Cavalli Colossali furono portati, dopo la morte di Canova, a Bassano del Grappa, custoditi nel Museo Civico. Durante la Seconda Guerra Mondiale il modello del cavallo di Carlo III andò distrutto, mentre quello di Ferdinando I rimase intatto, ma venne sezionato agli inizi degli anni Sessanta e dimenticato nei depositi del museo ormai ridotto in 200 frammenti. Grazie a un impegnativo e sensazionale restauro ora questo capolavoro è stato restituito alla sua sublime integrità e collocato all’inizio della mostra.
Il recente restauro – promosso dal Comune e dai Musei Civici di Bassano del Grappa, con la Soprintendenza, Intesa Sanpaolo (main partner, progetto “Restituzioni”) e Venice in Peril Fund – ha richiesto un lavoro complesso di catalogazione, rimozione di pesanti aggiunte ottocentesche, nuova struttura interna antisismica e integrazione estetica. Dopo oltre mezzo secolo l’opera è finalmente visibile nella sua interezza e per la prima volta esposta al pubblico dopo la sua eccezionale ricomposizione.
Un’ampia sezione è dedicata a Giuseppe Bossi, teorico, pittore, collezionista e fondatore della Pinacoteca di Brera, e al suo sodalizio con Antonio Canova: insieme contribuirono alla costruzione dell’immagine ideale dell’Italia moderna, erede dell’antico e protagonista dell’Europa delle arti.
Tra gli episodi più spettacolari rievocati in mostra, il progetto visionario del Foro Bonaparte di Giovanni Antonio Antolini, mai realizzato ma destinato a segnare l’urbanistica di Milano, e l’incoronazione di Napoleone a re d’Italia nel Duomo di Milano, evocata attraverso la preziosa esposizione degli Onori d’Italia -mantello, corona, scettro e oggetti cerimoniali restaurati da Intesa Sanpaolo per la XIX edizione di Restituzioni.
In mostra, tra i ritratti di Napoleone, spicca per la sua bellezza quello come re d’Italia realizzato da Andrea Appiani che è stato con Canova e Bossi l’altro grande protagonista della Milano neoclassica. L’esposizione si ricollega così a quella che il Comune di Milano dedica a questo straordinario pittore nei magnifici ambienti dell’Appartamento di riserva, delle Sale degli Arazzi e della monumentale Sala delle Cariatidi in Palazzo Reale sino al 11 gennaio 2026.
Attraverso puntuali confronti tra pittura, scultura, grafica e arti decorative, Eterno e visione restituisce al pubblico un universo artistico ancora poco esplorato, raccontando la nascita di una nuova idea di bellezza, di nazione e di modernità.
L’esposizione prosegue e valorizza una lunga tradizione di studi sul Neoclassicismo, arricchita da nuovi contributi e dal dialogo con le principali istituzioni culturali e collezioni private italiane ed estere. Il catalogo della mostra è realizzato da Società Editrice Allemandi. La sede espositiva di Milano, insieme a quelle di Torino, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia.
-foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).

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“Luca Seeing Red – Sognando Rosso”, nei cinema italiani il docufilm su Montezemolo

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ROMA (ITALPRESS) – “Luca Seeing Red – Sognando Rosso” arriva nelle sale cinematografiche. Il docufilm sulla vita di Luca Cordero di Montezemolo sarà proiettato in 45 cinema su tutto il territorio nazionale, l’1, il 2 e il 3 dicembre.
Un percorso che racconta le avventure di una vita passata tra successi sportivi, campionati del mondo vinti in Ferrari e sogni divenuti realtà, come quello di Italo: primo operatore ferroviario privato ad alta velocità che ha introdotto la concorrenza in Italia ed è stato preso a modello in tutto il mondo. Diretto, prodotto e scritto dallo sceneggiatore Manish Pandey, e co-diretto da Christopher M.Armstrong. Nel film, Chris Harris, giornalista sportivo, viaggia per l’Italia con Montezemolo, nel racconto avvincente della sua vita.
– Foto ufficio stampa film –
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’assessore Beduschi e il ministro Lollobrigida alla posa della prima pietra della canala ‘Gronda Nord’

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MILANO (ITALPRESS) – È stato presentato oggi a Quingentole (Mantova) l’avvio dei lavori dell’intervento di tombamento della canala ‘Gronda Nord’, con la cerimonia di posa della prima pietra. All’evento hanno partecipato il Ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, l’assessore regionale Alessandro Beduschi, il presidente di ANBI Francesco Vincenzi e il presidente del Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga, Simone Minelli, insieme alle istituzioni e ai rappresentanti del mondo agricolo.

“Si tratta – dichiara Alessandro Beduschi – di un’opera strategica e attesa da oltre trent’anni che segna l’apertura del cantiere irriguo più importante per l’Oltrepò Mantovano, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza di un bacino di 5.700 ettari e quindi rendere ancora più efficiente e sostenibile l’agricoltura in uno dei distretti strategici della Lombardia”.

Il progetto prevede la demolizione di 10,47 chilometri della storica canala in cemento e la sostituzione con una moderna condotta interrata, superando le perdite e i frequenti disservizi causati dall’attuale canala opera ormai obsoleta. Il nuovo sistema ottimizzerà le operazioni di irrigazione, grazie a 18 derivazioni principali dotate di valvole, misuratori fotovoltaici e telecontrollo, oltre a 52 prese aziendali al servizio di circa 200 proprietà agricole. L’intervento porterà benefici anche sul piano ambientale e paesaggistico, creando le condizioni per lo sviluppo futuro di un percorso ciclopedonale lungo tratti dell’area riqualificata. Sul fronte finanziario, l’opera conferma un impegno congiunto particolarmente rilevante, che vede il contributo di MASAF (16 milioni di euro), Regione Lombardia (2 milioni di euro) e Consorzio Terre dei Gonzaga (82.000 euro).

“La posa della prima pietra – conclude Alessandro Beduschi – rappresenta un passaggio storico per questo territorio. Con quest’opera miglioriamo la capacità irrigua, riduciamo drasticamente le perdite d’acqua e interveniamo su un’infrastruttura che attendeva da decenni una modernizzazione. La presenza del ministro Lollobrigida testimonia l’attenzione del Governo a questa parte di Lombardia e per un’agricoltura che continua a investire, innovare e guardare al futuro con concretezza”.

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– Foto Regione Lombardia –

(ITALPRESS).

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