Seguici sui social

Cronaca

Con la lezione in musica del Maestro Muti l’Università Cattolica del Sacro Cuore inaugura l’anno accademico

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Una lezione del tutto speciale per una cerimonia di inaugurazione. A tenerla è stato il Maestro Riccardo Muti con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini sul palco di un inedito allestimento scenografico dell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

“Una lectio magistralis, in parole e musica, che incarna l’idea stessa di sapere tramandato di generazione in generazione e reso vivo dall’esperienza diretta e di dialogo tra epoche”, l’ha definita il Rettore Elena Beccalli, introducendo la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2025-2026, alla quale hanno preso parte diverse autorità, tra cui il Presidente del Senato della Repubblica Ignazio La Russa, il Vice Presidente del Senato Licia Ronzulli, il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Giudice della Corte Costituzionale Antonella Sciarrone Alibrandi, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia.

“Anche quest’anno abbiamo deciso di mettere al centro dell’inaugurazione e dei dies academici un tema unitario: l’alleanza tra generazioni”, ha detto il Rettore nel suo discorso, interrotto in più passaggi da applausi. “Un tema che sarà declinato di volta in volta secondo le diverse specificità disciplinari ponendo l’accento sulla trasmissione del sapere; sull’invecchiamento attivo, inclusivo e in salute; sulle politiche socio-economiche per contemperare le istanze di giovani e anziani”.

Un tema su cui si è soffermata nel suo intervento il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini: “La storia ci insegna che la vera innovazione nasce dall’ibridazione tra arte e scienza. I nostri maestri ci hanno insegnato che la prima alleanza è quella tra discipline, tra università e imprese, poi, ancora, tra Italia, Europa e Africa, e, infine, l’alleanza tra generazioni, che deve essere coraggiosa, inclusiva, permeabile. Per la prima volta in questo tempo convivono insieme cinque generazioni: un inedito che porta con sé vita e nuove possibilità”. Per il ministro Bernini, “il maestro è colui che sa trascinare l’allievo a un talento che nemmeno sa di avere, educa all’amore per la conoscenza e insegna cos’è la vera libertà. La combinazione tra arte, tecnologia e alta formazione è il profondo significato dell’alleanza tra generazioni”.

Advertisement

Tra gli applausi scroscianti e prolungati di una sala entusiasta, Riccardo Muti ha voluto ricordare la laurea honoris causa attribuitagli dall’Università Cattolica nel 1999 e ha dato il via a una memorabile performance incentrata sull’ouverture del Don Giovanni di Mozart. Tra sapienti sottolineature musicali, il Maestro ha ripercorso il paradosso di un “dramma giocoso” che si trasforma in moderna tragedia della ribellione all’ordine. “Il compito di un’università – ha detto inoltre la professoressa Beccalli – non è solo quello di trasmettere tecniche, bensì quello di trasmettere il sapere facendone esperienza: questo è il valore culturale dell’educazione. Non esiste un ranking capace di misurare esattamente l’effetto di questo nuovo paradigma educativo, così come non è possibile verificare la trasmissione del valore culturale dell’opera italiana. In entrambi i casi, però, è visibile l’impatto che hanno sulla società. Infatti, così come la musica è una forma di partecipazione civile, così le università sono istituzioni chiamate a educare cittadini consapevoli e attivi”.

Il discorso inaugurale è stato l’occasione anche per tracciare alcune linee di bilancio. Nell’anno in corso, i nuovi iscritti sono 13.489, segnando un incremento nel numero di studenti nei corsi di laurea magistrale. Significativa la forte presenza di immatricolati provenienti da tutti i continenti, con una crescita del 37% dal 2021, a testimonianza dell’attrattività sempre più marcata delle lauree in ambito globale. Una comunità che conta 43mila studenti, cui si uniscono quasi 40mila partecipanti a corsi di formazione continua. Sul fronte della ricerca l’Ateneo ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra i quali l’assegnazione di ben tre ERC (European Research Council) finanziati nel bando 2025. Una Università che per il prossimo triennio è impegnata nel Piano strategico, basato su una serie di principi caratterizzanti: valorizzare il profilo di ateneo cattolico non profit; favorire una piena integrazione tra la dimensione di comunità educante e quella di research university; costruire un luogo di esperienza del sapere e non solo di trasmissione del sapere. Un Piano la cui originalità sta in un “metodo sinodale” che si ispira al “servire che unisce”.

Secondo il Rettore, “l’educazione non rappresenta un trasferimento unidirezionale, bensì un processo reciproco tra le generazioni in cui esperienza e innovazione si intrecciano in una dinamica di scambio e co-costruzione dei significati culturali”. Chiudendo il suo discorso, il Rettore Beccalli ha ricordato che “la scelta di mettere la musica al centro di questa inaugurazione è un invito, se non una vera e propria sollecitazione, a riflettere sulla capacità di saper trasmettere alle future generazioni i valori identitari. Solo mantenendoli vivi, un’università diventa realmente una sinfonia di conoscenza, che educa, ispira e trasforma il mondo”. Un approccio questo che “esalta la dinamica dell’education power in base alla quale ciascuno contribuisce a creare conoscenza. Non si tratta di confondere i ruoli, ma di affiancare al sapere trasmesso dai maestri la consapevolezza che i giovani operano come veri e propri anticipatori culturali”. Completando la metafora che ha guidato la cerimonia, ha affermato che “paragonare l’università a un’orchestra significa raffigurarla come una comunità educante, in cui ogni persona – studente, docente, ricercatore, personale tecnico-amministrativo – suona il proprio strumento con dedizione e passione. Come in una sinfonia, non tutti sono solisti, ma ogni parte è essenziale per la riuscita dell’esecuzione”.

Di collaborazione intergenerazionale ha parlato nel suo saluto come Presidente dell’Istituto Toniolo di Studi Superiori monsignor Mario Delpini, che ha presieduto anche la concelebrazione eucaristica nella Basilica di Sant’Ambrogio. Parlando del declino dell’umanesimo occidentale, il vescovo di Milano ha visto numerosi segni di resistenza e di speranza nella filosofia dell’Università Cattolica. “Abbiamo bisogno di un senso adulto e coraggioso di responsabilità che sappia leggere il tempo che viviamo e che non si sottragga agli impegni che ne conseguono; abbiamo bisogno di una dinamica di rapporti tra le persone, tra le componenti dell’Università, tra l’Università e la Chiesa italiana, tra l’Università e il Paese, l’Europa, l’Africa e le Università Cattoliche del mondo”.

– Foto ufficio stampa Università Cattolica –

Advertisement

(ITALPRESS).

Cronaca

Immobile decisivo dal dischetto: Inter ko, Bologna in finale di Supercoppa

Pubblicato

-

RIYADH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Il Bologna vince ai calci di rigore contro l’Inter e conquista per la prima volta nella sua storia la finale della Supercoppa italiana (1-1 al 90′, 4-3 dopo i rigori). Decisivo il rigore trasformato da Immobile, tre gli errori dagli undici metri per i nerazzurri. Lunedì sera, alle ore 20.00, i felsinei sfideranno il Napoli di Antonio Conte. Ritmi alti e tanti errori sin dai primi minuti. L’Inter, senza Lautaro Martinez nell’undici titolare (ma con Bonny accanto a Thuram), ha trovato il gol del vantaggio dopo appena 70 secondi, merito di un recupero alto da parte di Bastoni: decisivo il cross sul secondo palo per l’attaccante francese, che al volo è riuscito a sbloccare il risultato. Il Bologna ha subito abbozzato una reazione creando problemi soprattutto sulle corsie esterne. Al 33′ della prima frazione è arrivato un tocco di mano in area di Bisseck durante un contrasto di gioco con Castro, dopo una revisione al Var Chiffi ha deciso di assegnare il calcio di rigore poi trasformato da Orsolini. Qualche minuto più tardi Italiano è stato costretto al cambio forzato per via di un problema alla clavicola accusato da Bernardeschi, caduto male dopo uno scontro. Nella ripresa gli uomini di Chivu hanno provato ad alzare il ritmo, ma Ravaglia ha disinnescato subito la conclusione dalla distanza di Dimarco. Al quarto d’ora Chiffi ha assegnato un calcio di rigore, questa volta all’Inter, per un contatto tra Heggem e Bonny, ma dopo essere stato richiamato all’on field review, il direttore di gara ha cambiato la propria decisione. I nerazzurri hanno collezionato diverse occasioni nel finale, Ravaglia ha salvato ancora una volta sulla conclusione di Lautaro, entrato al posto di Thuram. Allo scadere Joseph Martinez si è inventato una parata decisiva sulla conclusione di prima intenzione di Fabbian, dopo una serie di carambole in area interista. La gara si è decisa ai calci di rigore (non previsti i supplementari), ci sono stati cinque errori consecutivi, tre dell’Inter (Bastoni, Barella e Bonny) e due del Bologna (Moro e Miranda): decisivo il tiro dagli undici metri di Ciro Immobile, tornato dopo un lungo infortunio.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Cina, nel 2024 agenzia nazionale CHINADA ha svolto oltre 23.000 test antidoping

Pubblicato

-

PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La Cina ha condotto 23.604 test antidoping nel 2024 e ha individuato 34 violazioni delle norme antidoping, ha dichiarato l’Agenzia cinese antidoping (CHINADA) nel suo rapporto annuale pubblicato giovedì.

Nel corso dell’anno, la CHINADA ha raccolto 27.384 campioni, indica il rapporto, con i controlli fuori dalle competizioni che hanno rappresentato oltre 19.000 casi. Tra le violazioni, 30 casi hanno riguardato risultati analitici avversi, mentre 4 casi sono emersi grazie ad attività di intelligence e indagini.

Negli ultimi anni, le indagini basate sull’intelligence hanno svolto un ruolo sempre più importante negli sforzi antidoping della Cina. La CHINADA ha dichiarato di aver ampliato la promozione dei canali per le segnalazioni e rafforzato la cooperazione con le federazioni sportive nazionali per migliorare la raccolta di informazioni.

Nel 2024 l’agenzia ha ricevuto 80 segnalazioni, con un aumento del 90% rispetto all’anno precedente e un tasso di verifica del 2,5%.

Advertisement

L’agenzia ha inoltre riferito progressi negli sforzi legati all’istruzione e alla prevenzione. Nel 2024 ha realizzato 634 programmi di accesso all’istruzione, 1.186 attività di sensibilizzazione e 2.714 lezioni antidoping in tutto il Paese. Sono state ricevute 116 richieste di esenzione a fini terapeutici (TUE), di cui 39 approvate.

In aggiunta, l’agenzia ha testato 4.081 campioni di carne e 578 campioni di integratori alimentari nell’ambito delle misure di prevenzione dei rischi. Alla fine del 2024, il Paese contava 405 addetti del personale antidoping a tempo pieno, 1.234 ufficiali per il controllo antidoping e 1.959 formatori per l’educazione allo sport pulito, precisa il rapporto.

La CHINADA ha evidenziato diversi risultati raggiunti nel 2024, tra cui il completamento del lavoro antidoping in preparazione ai Giochi olimpici di Parigi, garantendo zero casi di doping all’interno della delegazione sportiva cinese, nonchè operazioni antidoping di alto livello in grandi eventi multisportivi nazionali come la 14esima edizione dei Giochi nazionali invernali.

L’agenzia ha inoltre affermato di aver affrontato questioni di opinione pubblica a livello internazionale, cooperando con l’Agenzia mondiale antidoping nelle valutazioni di conformità, ampliando gli scambi internazionali e proseguendo il rafforzamento delle capacità interne per promuovere uno sviluppo di alta qualità del lavoro antidoping in Cina.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Cina, galleria autostradale più lunga del mondo in funzione entro fine anno

Pubblicato

-

URUMQI (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il tunnel Tianshan Shengli, il tunnel autostradale più lungo del mondo, sarà aperto al traffico entro la fine di quest’anno, consentendo un nuovo collegamento rapido tra le aree meridionali e settentrionali della regione autonoma uigura dello Xinjiang, nel nord-ovest della Cina.

Intervenendo a una conferenza stampa tenuta giovedì dall’Ufficio informazioni del governo regionale dello Xinjiang, Guo Sheng, vice direttore del dipartimento dei trasporti, ha affermato che l’autostrada Urumqi-Yuli, che attraversa i monti Tianshan tramite il tunnel, dovrebbe alleviare il congestionamento del traffico che da tempo ostacola lo sviluppo coordinato delle aree settentrionali e meridionali dello Xinjiang.

Il tunnel, lungo 22,13 chilometri, ridurrà il tempo necessario per attraversare in auto la sezione centrale dei monti Tianshan da diverse ore a circa 20 minuti.

Una volta operativo, il tempo di percorrenza dal capoluogo regionale Urumqi, a nord dei monti Tianshan, fino a Korla, a sud dei monti, sarà ridotto da sette ore a circa tre.
(ITALPRESS)
-Foto Xinhua-

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.