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Cronaca

Inaugurato il 163° anno accademico del Politecnico di Milano tra responsabilità, diplomazia e Ue

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MILANO (ITALPRESS) – È stato inaugurato oggi il 163° Anno Accademico del Politecnico di Milano, in una cerimonia che ha posto al centro il valore della responsabilità, della conoscenza e della coesione in un contesto globale fortemente polarizzato, segnato da tensioni e trasformazioni profonde. Al centro del discorso inaugurale è il ruolo dell’università come corpo intermedio, capace di ricucire un’immagine di insieme che dia senso al cambiamento attraverso l’esercizio del pensiero critico e una riflessione attenta sul ruolo della tecnologia. Visione globale, identità europea e science diplomacy protagoniste del prossimo Piano Strategico 2026-28.

Tra le maggiori novità, il lancio di tre lauree triennali in inglese dedicate all’ingegneria. Sono intervenuti il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Alessandro Fermi, il Presidente del Consiglio degli Studenti Michele Gaetano Giussani, la Rettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto e il Presidente Mario Draghi. La Rettrice ha ricordato che la civiltà diventa fragile quando rinuncia a interrogarsi, avvertendo che polarizzazione, disinformazione e tensioni geopolitiche rischiano di indebolire la fiducia reciproca. “Mai come oggi abbiamo bisogno di spazi liberi in cui esercitare la nostra autonomia, lontani da logiche autocratiche” ha affermato la Rettrice, ribadendo il ruolo dell’università come presidio di pensiero critico, dialogo e responsabilità civile.

La Rettrice ha illustrato i principali obiettivi del prossimo triennio, indicando nella diplomazia scientifica una leva strategica cruciale. Tra il 2023 e il 2025 il Politecnico ha promosso oltre sessanta iniziative di ricerca e cooperazione internazionale, consolidato i progetti con Paesi africani (+25%), avviato otto partnership con agenzie ONU e ricevuto conferma del quarto rinnovo delle due Cattedre UNESCO attivate nel 2012. “Il Politecnico di Milano si pone al centro di una nuova diplomazia scientifica, offrendo competenze al servizio della pace e della collaborazione internazionale”, ha dichiarato Sciuto. All’interno di questa visione globale, l’Europa riveste una posizione prioritaria. L’Ateneo aprirà nel 2026 un presidio permanente a Bruxelles per rafforzare il dialogo con le istituzioni europee, anche in vista del prossimo Programma Quadro FP10. Un esempio della direzione intrapresa dall’Ateneo, in risposta alla necessità europea di colmare il divario di innovazione di cui parla Draghi nel Rapporto sulla Competitività – è la Tech Europe Foundation (TEF), realtà condivisa con Università Bocconi, Fondazione ION, FSI e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che ha già raccolto 120 milioni di euro, finanziato oltre cinquanta ricercatori e avviato programmi dedicati allo sviluppo dell’imprenditorialità scientifica. Una parte centrale del discorso è stata infatti dedicata all’Europa, descritta come orizzonte culturale e identità condivisa, oltre che come spazio politico e scientifico.

La Rettrice ha osservato che la capacità competitiva dell’Europa nelle transizioni tecnologiche dipenderà dalla riduzione della frammentazione interna: “Un’Europa che, nata dagli ideali e dalle spinte illuministe, si trova oggi a dover riflettere sulle proprie fratture, vittima di un dissenso interno mai sanato; incapace di affrontare con decisione sfide globali che, sul piano scientifico e tecnologico, la vedono relegata in una posizione di secondo piano nello scacchiere mondiale”. Nel 2025 il Politecnico registra il massimo storico di studenti internazionali: quasi 9.000 immatricolati, di cui oltre 6.000 magistrali. Da settembre 2026 saranno attivate tre nuove lauree triennali in inglese – Engineering Science (a Milano), Industrial Engineering (a Piacenza), Process Engineering (a Cremona) – caratterizzate da forte multidisciplinarità e orientamento alla collaborazione globale. “Sono percorsi che si inseriscono nella nostra responsabilità verso le nuove generazioni in un quadro di competizione internazionale, offrendo strumenti per interpretare un mondo complesso, valorizzando l’eccellenza dei nostri territori” ha aggiunto la Rettrice. Il Politecnico ha ribadito un approccio inclusivo che garantisce la copertura del diritto allo studio per il 100% degli oltre settemila idonei, grazie a 9,5 milioni di euro di risorse proprie.

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Donatella Sciuto ha quindi ricordato il progetto Unicore (University Corridors for Refugees) con UNHCR, con nove studenti rifugiati accolti nel biennio, e le borse di studio per studenti provenienti da zone di guerra. “Il significato più autentico della nostra missione si coglie nelle traiettorie individuali che si incrociano e si rinnovano nelle nostre aule”, ha sottolineato la Rettrice. La Cerimonia ha dato rilievo ai venti team studenteschi impegnati in competizioni internazionali che coinvolgono circa novecento studenti ogni anno e rappresentano un modello di collaborazione, creatività e visione interdisciplinare che abbraccia 16 nazioni e quattro continenti. Le competizioni studentesche rappresentano una metafora calzante dell’investimento dell’Ateneo sui giovani e della loro capacità di rapportarsi a nuove sfide in chiave globale. Sono stati citati i risultati raggiunti dal Polimi Sailing Team, dall’ACM Team Polimi, dal Team Polimi Trust Onrust e da PoliMove, simboli della capacità progettuale della comunità studentesca. “La comunità del Politecnico è unita da un filo che attraversa generazioni, idee e responsabilità” ha concluso la Rettrice “Il futuro non è il destino che ci attende: è un filo che tiene unite le generazioni attraverso le idee e le mani di chi sceglie di costruirlo. Dove il pensiero unisce, nulla va perduto”.

– foto ufficio stampa PoliMi –

(ITALPRESS).

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Gol di Hien al 94°, l’Atalanta beffa il Genoa a Marassi

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GENOVA (ITALPRESS) – L’Atalanta batte in pieno recupero il Genoa grazie al gol di Hien (0-1 il risultato finale). Tre punti per la Dea che torna a vincere in trasferta in campionato e si porta al nono posto, a -3 dalla zona europea. Ottava sconfitta per i rossoblù, ma nonostante l’uomo in meno dopo appena tre minuti i padroni di casa hanno giocato un’ottima gara, non rinunciando mai a cercare la vittoria. Nel prossimo turno l’Atalanta affronterà l’Inter mentre De Rossi ritroverà il suo passato: il Genoa, infatti, sfiderà la Roma allo Stadio Olimpico.
Vista l’assenza di Lookman (convocato per la Coppa d’Africa), Palladino ha voluto dare una chance a Daniel Maldini, con De Ketelaere e Scamacca a completare l’attacco. De Rossi ha scelto il 3-5-2, col duo Vitinha-Ekuban a impensierire la retroguardia bergamasca. La trama del match è cambiata dopo appena tre minuti, su un controllo errato di Norton-Cuffy: Maldini ha scippato palla, il numero 70 – lanciato a rete – è stato poi atterrato fuori area da Leali. Abisso ha optato per il rosso visto che il portiere ha impedito una chiara occasione da gol. Nonostante l’uomo in meno i padroni di casa hanno respinto gli assalti, l’Atalanta ha invece faticato a trovare spazi e varchi offensivi.
Un paio di conclusioni hanno spaventato Sommariva (il secondo di Leali), ma la squadra di De Rossi ha retto bene l’urto.
Nella ripresa i rossoblù hanno sfiorato immediatamente il vantaggio, Vitinha – dopo un’accelerazione dello stesso Norton-Cuffy – ha colpito il palo esterno. La manovra atalantina è stata prevedibile, merito di un Genoa in grado di difendere con tutti gli uomini di movimento. I nerazzurri hanno costruito poche palle gol, il Grifone ha giocato con coraggio e senza concedere nulla per oltre un’ora di gioco. Nemmeno i cambi hanno dato linfa vitale a una Dea poco brillante e meno propositiva rispetto alla sfida vinta col Cagliari, ottima invece la risposta da parte dei liguri dopo il ko contro l’Inter. Al 32′ l’occasione migliore per i padroni di casa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il colpo di testa di Colombo è stato neutralizzato dall’ottima parata di Carnesecchi. Nel finale Zalewski ha tentato la conclusione dalla distanza, ma Sommariva ha prolungato in corner. Ad un minuto dal termine, su un calcio d’angolo, Isak Hien ha sfruttato l’uscita sbagliata di Sommariva segnando il gol vittoria.
– Foto Image –
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Gol di Hien al 94°, l’Atalanta beffa il Genoa a Marassi

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GENOVA (ITALPRESS) – L’Atalanta batte in pieno recupero il Genoa grazie al gol di Hien (0-1 il risultato finale). Tre punti per la Dea che torna a vincere in trasferta in campionato e si porta al nono posto, a -3 dalla zona europea. Ottava sconfitta per i rossoblù, ma nonostante l’uomo in meno dopo appena tre minuti i padroni di casa hanno giocato un’ottima gara, non rinunciando mai a cercare la vittoria. Nel prossimo turno l’Atalanta affronterà l’Inter mentre De Rossi ritroverà il suo passato: il Genoa, infatti, sfiderà la Roma allo Stadio Olimpico.
Vista l’assenza di Lookman (convocato per la Coppa d’Africa), Palladino ha voluto dare una chance a Daniel Maldini, con De Ketelaere e Scamacca a completare l’attacco. De Rossi ha scelto il 3-5-2, col duo Vitinha-Ekuban a impensierire la retroguardia bergamasca. La trama del match è cambiata dopo appena tre minuti, su un controllo errato di Norton-Cuffy: Maldini ha scippato palla, il numero 70 – lanciato a rete – è stato poi atterrato fuori area da Leali. Abisso ha optato per il rosso visto che il portiere ha impedito una chiara occasione da gol. Nonostante l’uomo in meno i padroni di casa hanno respinto gli assalti, l’Atalanta ha invece faticato a trovare spazi e varchi offensivi.
Un paio di conclusioni hanno spaventato Sommariva (il secondo di Leali), ma la squadra di De Rossi ha retto bene l’urto.
Nella ripresa i rossoblù hanno sfiorato immediatamente il vantaggio, Vitinha – dopo un’accelerazione dello stesso Norton-Cuffy – ha colpito il palo esterno. La manovra atalantina è stata prevedibile, merito di un Genoa in grado di difendere con tutti gli uomini di movimento. I nerazzurri hanno costruito poche palle gol, il Grifone ha giocato con coraggio e senza concedere nulla per oltre un’ora di gioco. Nemmeno i cambi hanno dato linfa vitale a una Dea poco brillante e meno propositiva rispetto alla sfida vinta col Cagliari, ottima invece la risposta da parte dei liguri dopo il ko contro l’Inter. Al 32′ l’occasione migliore per i padroni di casa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il colpo di testa di Colombo è stato neutralizzato dall’ottima parata di Carnesecchi. Nel finale Zalewski ha tentato la conclusione dalla distanza, ma Sommariva ha prolungato in corner. Ad un minuto dal termine, su un calcio d’angolo, Isak Hien ha sfruttato l’uscita sbagliata di Sommariva segnando il gol vittoria.
– Foto Image –
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Colpo esterno del Torino, un rigore di Vlasic stende il Sassuolo

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Gran colpo esterno del Torino, che centra la sua seconda vittoria consecutiva. Gli uomini di Marco Baroni espugnano il Mapei Stadium, stendendo 1-0 il Sassuolo nel match valevole per la sedicesima giornata di Serie A: decide un calcio di rigore trasformato da Nikola Vlasic. Dopo appena 7′ i padroni di casa si ritagliano una grande chance con Cheddira che, da due passi, centra la traversa: l’azione, pero, viene poi annullata per fuorigioco. I ritmi di gara non sono altissimi e le due squadre preferiscono mantenere un approccio piuttosto cauto. Al 22′ Calzavara assegna un calcio di rigore ai granata per un fallo di Doig su Adams. Il direttore di gara, però, viene richiamato al Var e dopo la revisione revoca il penalty per un precedente fallo di Tameze su Matic. Nonostante il rigore cancellato, il Torino sfiora ugualmente il vantaggio al 30′ con una conclusione di Zapata che, su cross di Pedersen, spara alto. Nel finale di primo tempo il gioco risulta spezzettato a causa di diversi falli, dunque, le due squadre vanno a riposo sul parziale di 0-0.
In apertura di ripresa il Sassuolo costruisce subito un paio di buone chance con due conclusioni Volpato, ma la prima termina di poco a lato e la seconda viene agevolmente bloccata da Paleari. Al 53′ il Torino si divora un gol con Lazaro che però, in caso di realizzazione, sarebbe stato annullato per un precedente fallo di Adams. Cheddira, in ombra per tutta la gara, si fa vedere al 62′ con un tiro che si spegne fuori dallo specchio. I ragazzi di Marco Baroni continuano a spingere con più convinzione rispetto agli avversari e al 66′ conquistano un calcio di rigore, in seguito ad un intervento in ritardo di Doig ai danni di Simeone: sul dischetto si presenta Nikola Vlasic, che realizza la rete dell’1-0. Dopo la girandola di sostituzioni effettuata da Fabio Grosso, i padroni di casa vanno vicini all’1-1 con un tiro a colpo sicuro di Konè, che viene murato da Maripan. Nel finale Muric compie due grandi parate sullo stesso difensore cileno e su Ngonge, tenendo in partita i suoi. Lo sforzo finale dei neroverdi, però, non basta per evitare la quarta sconfitta stagionale casalinga: i granata passano 1-0 al Mapei Stadium e centrano il secondo successo consecutivo. In seguito a questo risultato il Torino balza a 20 punti e si allontana dalla zona calda della classifica, avvicinandosi al Sassuolo che resta a quota 21. Gli emiliani torneranno in campo domenica 28 dicembre alle 18 per affrontare il Bologna al Dall’Ara; i piemontesi, invece, ospiteranno il Cagliari all’Olimpico Grande Torino sabato 27 dicembre alle 15.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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