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Politica

Meloni “Cavo Dragone? Bisogna misurare le parole, ma le circoscrivo al tema della cybersicurezza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il piano presentato dal presidente Trump offre una reale possibilità di costruire un quadro stabile e duraturo di pace e sicurezza. Sappiamo quanto la tregua sia fragile e quanto lavoro sarà necessario per trasformare queste opportunità in una realtà a lungo termine, ma siamo tutti impegnati a sostenere e coltivare l’unità d’intenti dimostrata dalla comunità internazionale a Sharm el-Sheikh, raggiungendo un livello inusuale di condivisione e partecipazione”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo in Bahrain. “L’Italia sta facendo la sua parte, sia formando le forze di sicurezza palestinesi sia fornendo il pacchetto di aiuti per la loro conferenza di ricostruzione. Resto convinta – ha aggiunto – che, per garantire al Medio Oriente la sicurezza e la stabilità che merita, dobbiamo lavorare per raggiungere la soluzione strutturale dei due Stati e questo richiede il riconoscimento, da parte di Israele, del diritto dei palestinesi ad avere il proprio Stato, e il riconoscimento definitivo del diritto dello Stato di Israele all’esistenza e alla sicurezza”.

“Mi piacerebbe lavorare insieme a un Gcc-Med Summit, ovviamente sono pronta ad ospitarlo in Italia per creare questo nuovo e ambizioso formato di dialogo tra Paesi del Mediterraneo: un formato che non vuole competere con le altre iniziative o forum internazionali e non funziona come alternativa ad essi, ma che vuole lavorare su sinergie e punti di forza complementari e neutrali”, ha annunciato. “Il nostro obiettivo deve essere costruire una piattaforma operativa comune, concentrandosi sulle sfide in cui possiamo fare la differenza insieme e la prima di questa sfida risiede nello sviluppo di interconnessioni economiche sempre più decisive nel panorama economico globalizzato e altamente innovativo che stiamo vivendo“, ha aggiunto.

“Vogliamo porre le basi di una nuova diplomazia energetica per moltiplicare le opportunità di cooperazione tra Europa, Africa, Italia e Golfo, e offrire opportunità decisive per il successo della transizione. La neutralità tecnologica è il principio che deve guidare il nostro pensiero per costruire un mix di tutte le tecnologie disponibili e di quelle su cui ricerca e innovazione stanno lavorando. Su questo tema, la mia idea è che l’approccio debba essere più pragmatico e meno ideologico”, ha aggiunto. “L’Italia può essere e sarà per il Golfo la porta d’accesso all’Europa, dando un impulso ancora più forte a una cooperazione economica che oggi vale 35 miliardi di dollari l’anno, ma che non esprime ancora il vero potenziale della nostra relazione”, ha dichiarato Meloni.

“L’Italia è una nazione dal cuore antico, con uno sguardo rivolto al futuro, capace di affascinare il mondo con la sua identità e di cercare di giocare un ruolo da protagonista sulla scena europea e internazionale, una nazione che porta nel suo Dna caratteristiche come il dialogo, la capacità di confrontarsi con tutti e il rispetto per il suo interlocutore: questa è la nostra tradizione, è ciò che ci ha sempre caratterizzato, è il patrimonio che ha permesso alla civiltà italiana di contaminarsi e arricchirsi senza mai perdersi”, ha spiegato la premier.

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MELONI “SULL’UCRAINA SOLUZIONE NON FACILE, MA BISOGNA CONTINUARE”

“Lo abbiamo capito fin dall’inizio che la soluzione al conflitto in Ucraina non sarebbe stata facile. Parliamo di una guerra che va avanti da quasi quattro anni con una disponibilità da parte ucraina, statunitense ed europea, ma non ad oggi da parte russa. Ciò non toglie che bisogna continuare a lavorarci e che l’obiettivo deve essere continuare a spingere per arrivare a una pace purché giusta, sostenibile e duratura”. Così la presidente del consiglio Giorgia Meloni a margine del vertice del Consiglio di Cooperazione dei Paesi del Golfo in Bahrein. In merito al nuovo decreto di proroga degli aiuti militari all’Ucraina, “la possibilità di inviare aiuti scade il 31 dicembre: prima di quella data faremo altri consigli dei ministri. Il decreto ci sarà: noi lavoriamo per la pace, ma finché ci sarà una guerra faremo quello che possiamo e abbiamo sempre fatto per aiutare l’Ucraina a difendersi. E questo non vuol dire lavorare contro la pace”, ha spiegato.

Nel mentre abbiamo già definito il sostegno all’Ucraina per quanto riguarda i generatori di corrente. Quando ho incontrato Zelensky in uno degli ultimi summit – ha aggiunto – aveva chiesto aiuto da questo punto di vista. Sappiamo infatti che la Russia predilige attaccare le infrastrutture strategiche che servono alla popolazione civile e in inverno tutto questo peggiora. Ci stiamo quindi dedicando anche a questo elemento per aiutare la popolazione civile”, ha concluso Meloni.

“PAROLE CAVO DRAGONE? LE CIRCOSCRIVO A TEMA DELLA CYBERSICUREZZA” 

“Siamo in una fase in cui bisogna misurare molto bene le parole ed evitare tutto quello che può generare confusione, spaventare o far surriscaldare gli animi. Detto questo, circoscriverei le parole dell’ammiraglio Cavo Dragone a quello di cui stava parlando: cybersicurezza. Io le ho lette così: la Nato è un’organizzazione difensiva e, oltre a difenderci, dobbiamo anche riuscire a fare meglio prevenzione parlando di cybersicurezza”. Così la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, a margine del vertice del Consiglio di Cooperazione dei Paesi del Golfo in Bahrein.

– foto screenshot Youtube Palazzo Chigi –

(ITALPRESS)

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Via libera dalla Camera al disegno di legge sul consenso informato all’educazione affettiva

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ROMA (ITALPRESS) – L’aula della Camera ha approvato il disegno di legge su “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico” con 151 voti a favore, 113 contrari e un astenuto. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.

Per il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, “è stato approvato alla Camera un testo che, nel combinato disposto con le nuove indicazioni nazionali e quindi con le nuove linee guida sulla educazione civica, dà vita a una regolamentazione innovativa che ha a cuore la crescita equilibrata dei nostri giovani e garantisce la serietà scientifica della trattazione di problemi eticamente delicati nel rispetto dei valori costituzionali”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Crosetto: “4,4 miliardi per lo scudo spaziale, è irrinunciabile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il contesto globale nel quale ci muoviamo è evidentemente da una crescente e diffusa instabilità. Per l’Italia il Mediterraneo allargato costituisce area di priorità e interesse strategico. Il Mediterraneo in senso stretto è cruciale per l’approvvigionamento energetico e l’interscambio commerciale. Immigrazione, sicurezza energetica, approvvigionamento di materie prime sono temi non trascurabili. In questo contesto la resilienza nazionale assume un ruolo fondamentale, soprattutto nella protezione di infrastrutture critiche (porti, aeroporti, nodi logistici, gasdotti, oleodotti, cavi sottomarini) vulnerabili da attacchi ibridi e fisici”. Così il ministro della difesa Guido Crosetto nel corso dell’audizione in seduta congiunta delle commissioni difesa di Senato e Camera sul Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2025-2027.

“L’intenso confronto armato tra Iran e Israele ha ribadito il ruolo insostituibile di sistemi difensivi aggiornati e performanti, oggi messi alla prova dall’aumento significativo della portata e della velocità dei vettori offensivi balistici, che si avvalgono di capacità sempre più insidiose messe a disposizione dall’intelligenza artificiale”, ha aggiunto. “Ne discende la necessità di un ciclo di adattamento rapido e costante il cui ritmo e bontà dipendono dall’accuratezza e dalla velocità di raccogliere informazioni rilevanti, da rendere immediatamente disponibili alla catena operativa, logistica e a quella del procurement”.

“Il conflitto russo-ucraino è giunto al quarto anno e prosegue con intensi attacchi rossi contro infrastrutture energetiche e obiettivi civili. Intanto constatiamo come questa sia una ‘war of drones’, caratterizzata da un sempre più rapido ciclo di innovazione tecnologica. Tecnologie emergenti e dirompenti assumono un ruolo chiave nelle dinamiche strategiche, militari e industriali e la crescente accessibilità nuove tecnologie consente anche a soggetti ostili di acquisire strumenti avanzati a basso costo, difficili da identificare e contrastare, come droni e mini droni impiegabili individualmente o in sciame”, ha spiegato.

“Con investimenti senza precedenti, gli Stati Uniti stanno accelerando il loro ‘Golden Dome’. L’Europa e la Nato comprendono più che mai come sia la terza dimensione quella dalla quale attendersi la minaccia fisica e per la quale occorre un sistema aerospaziale integrato per un’efficace e tecnologicamente avanzato e multistrato ‘Integrated Air Missile Defence”, ha sottolineato il ministro.

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Sul cyberspazio, Crosetto ha ammonito: “Minacce e attacchi continui crescenti arrivano senza soluzione di continuità nel dominio cibernetico, nel campo della disinformazione, della guerra cognitiva e ibrida per minare le basi delle istituzioni democratiche. Il cyberspazio è terreno di scontro quotidiano, ormai parte integrante dei conflitti moderni con impatti diretti sulla sicurezza nazionale”.

“Le sfide descritte ci impongono di rafforzare la nostra capacità di collazionare elementi di informazione aggiornati sulle minacce per garantire tempestività, precisione e continuità informativa a sostegno di operazioni di logistica e procurement. Tutto questo padroneggiando tecnologie dirompenti come l’intelligenza artificiale e gli strumenti computazionali ad alte prestazioni che rappresentano la chiave per garantire il vantaggio informativo e tecnologico continuo. Sono decenni che non ci occupiamo di queste cose e ora bisogna correre: è un compito che richiede visione e responsabilità”, ha ribadito Crosetto.

Crosetto ha poi proseguito: “La legge di bilancio 2025-27 prende atto della non differibilità del rinnovamento dello strumento militare. In questo quadro, lo sforzo di pianificazione della NATO rappresenta un riferimento importante, comunque subordinato alla prioritaria tutela degli interessi di difesa nazionale. Il perseguimento dei capability target dell’Alleanza rischia di focalizzarsi in misura prevalente sulle minacce provenienti dal fianco est: per questo motivo, pur nel rispetto degli impegni assunti in ambito NATO, abbiamo aggiornato la pianificazione nazionale ponendo al centro l’esigenza di garantire all’Italia uno strumento militare coerente con le nostre priorità di protezione e sicurezza e con le specificità del fianco sud, assicurando nel contempo la piena integrazione nell’Alleanza”.

“Il Dome nazionale, che non è un singolo sistema, è un’architettura protettiva che integra superiorità aerospaziale, difesa missilistica e in prospettiva antidrone. È una difesa che non abbiamo mai avuto e non è più rinunciabile che assorbe complessivamente investimenti pari a circa 4,4 miliardi“, ha concluso il ministro della Difesa.

– foto IPA Agency –

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Politica

Meloni “Tregua fragile in Medio Oriente, sosteniamo il piano di Trump”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il piano presentato dal presidente Trump offre una reale possibilità di costruire un quadro stabile e duraturo di pace e sicurezza. Sappiamo quanto la tregua sia fragile e quanto lavoro sarà necessario per trasformare queste opportunità in una realtà a lungo termine, ma siamo tutti impegnati a sostenere e coltivare l’unità d’intenti dimostrata dalla comunità internazionale a Sharm el-Sheikh, raggiungendo un livello inusuale di condivisione e partecipazione”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo in Bahrain. “L’Italia sta facendo la sua parte, sia formando le forze di sicurezza palestinesi sia fornendo il pacchetto di aiuti per la loro conferenza di ricostruzione. Resto convinta – ha aggiunto – che, per garantire al Medio Oriente la sicurezza e la stabilità che merita, dobbiamo lavorare per raggiungere la soluzione strutturale dei due Stati e questo richiede il riconoscimento, da parte di Israele, del diritto dei palestinesi ad avere il proprio Stato, e il riconoscimento definitivo del diritto dello Stato di Israele all’esistenza e alla sicurezza”.

“Mi piacerebbe lavorare insieme a un Gcc-Med Summit, ovviamente sono pronta ad ospitarlo in Italia per creare questo nuovo e ambizioso formato di dialogo tra Paesi del Mediterraneo: un formato che non vuole competere con le altre iniziative o forum internazionali e non funziona come alternativa ad essi, ma che vuole lavorare su sinergie e punti di forza complementari e neutrali”, ha annunciato. “Il nostro obiettivo deve essere costruire una piattaforma operativa comune, concentrandosi sulle sfide in cui possiamo fare la differenza insieme e la prima di questa sfida risiede nello sviluppo di interconnessioni economiche sempre più decisive nel panorama economico globalizzato e altamente innovativo che stiamo vivendo“, ha aggiunto.

“Vogliamo porre le basi di una nuova diplomazia energetica per moltiplicare le opportunità di cooperazione tra Europa, Africa, Italia e Golfo, e offrire opportunità decisive per il successo della transizione. La neutralità tecnologica è il principio che deve guidare il nostro pensiero per costruire un mix di tutte le tecnologie disponibili e di quelle su cui ricerca e innovazione stanno lavorando. Su questo tema, la mia idea è che l’approccio debba essere più pragmatico e meno ideologico”, ha aggiunto. “L’Italia può essere e sarà per il Golfo la porta d’accesso all’Europa, dando un impulso ancora più forte a una cooperazione economica che oggi vale 35 miliardi di dollari l’anno, ma che non esprime ancora il vero potenziale della nostra relazione”, ha dichiarato Meloni.

“L’Italia è una nazione dal cuore antico, con uno sguardo rivolto al futuro, capace di affascinare il mondo con la sua identità e di cercare di giocare un ruolo da protagonista sulla scena europea e internazionale, una nazione che porta nel suo Dna caratteristiche come il dialogo, la capacità di confrontarsi con tutti e il rispetto per il suo interlocutore: questa è la nostra tradizione, è ciò che ci ha sempre caratterizzato, è il patrimonio che ha permesso alla civiltà italiana di contaminarsi e arricchirsi senza mai perdersi”, ha spiegato la premier.

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