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Cronaca

D’Orta (Sony) “Con crisi materie prime priorità ai prodotti essenziali”

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ROMA (ITALPRESS) – “Speriamo che il conflitto in Ucraina finisca presto con una risoluzione positiva”. Questo il primo pensiero di Angelo D’Orta, Direttore Marketing Sony Italia, intervistato dall’agenzia di stampa Italpress, il quale ha spiegato: “Diverse anime di Sony hanno interrotto la commercializzazione nel mercato russo, tra queste c’è anche Sony Europe che io rappresento con lo stop a prodotti legati in particolare al settore tv, audio-video e fotografia digitale. Sin dal primo giorno del conflitto l’azienda ha pensato a come poter aiutare chi sta soffrendo a causa dell’aggressione della Russia all’Ucraina. Sony ha donato 2 milioni di dollari a favore di alcune organizzazioni non governative e attualmente Sony Europe sta raccogliendo dei fondi tra i suoi dipendenti che poi raddoppierà e destinerà alla popolazione vittima della guerra”. “Per quanto riguarda la carenza di materie prime, stiamo passando da una crisi all’altra -spiega D’Orta-. La mancanza di chip, semiconduttori o altri componenti è cominciata due anni fa, interessando l’intera industria partendo dall’automotive fino al mercato e dell’elettronica di consumo. Si tratta di un problema complesso che sta interessando tanti mercati e tanti processi produttivi, proprio per questo nessun brand è capace di prevedere quando finirà. Per provare a limitare l’impatto sui consumatori e sui mercati -continua D’Orta- selezioniamo quelli che riteniamo essere prodotti essenziali e dedichiamo loro la disponibilità dei materiali a disposizione. Parliamo di allocazione di materie scarse e questo vuol dire fare delle scelte per le quali rimarranno dei segmenti considerati meno strategici che potrebbero avere un impatto negativo in termini di disponibilità o terminazione di prodotto”.
Il direttore marketing di Sony Italia ha spiegato lo switch off, il passaggio alla tv in alta definizione. “Lo spegnimento di MPEG-2 vuol dire che quelle trasmissioni definite “in standard definition” passano alla codifica MPEG-4, tradizionalmente associata alla produzione e trasmissione dei canali in alta definizione. Fino all’8 marzo tutti canali da 1 a 500 erano in standard definition, quelli dal 501 al 510 in alta definizione o HD. Dall’8 marzo c’è stata l’inversione dei canali, quelli ad alta definizione sono passati da 1 a 500 e quelli standard che progressivamente andranno a spegnersi dal 501 in poi. Chi prima dell’8 marzo poteva vedere i canali dai 501 in poi, riuscirà a vedere tutti canali, quelli che non ci riuscivano prima hanno due opzioni”. “Sostituire la tv con una smart tv o con una compatibile oppure aggiungere un decoder in alta definizione”, ha detto D’Orta aggiungendo che per la televisione del futuro, nel 2022 Sony rafforzerà le sue tv “perfect for Playstation”. “Si tratta delle Sony Bravia e XR con processore cognitivo. Questo vuol dire che gli apparecchi hanno delle funzioni esclusive nate dall’appartenenza alla stessa famiglia Playstation che permette di esprimere al massimo l’esperienza di gaming, di gioco immersivo. Uno dei vantaggi è la mappatura automatica della tonalità Hdr che ottimizza immagini, dettagli e contrasto per la miglior esperienza di gioco possibile”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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