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COLDIRETTI SI RINNOVA: A PAVIA ARRIVA ANTONIO TESSARI, 51 ANNI, VENEZIANO

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Cambio al vertice della Coldiretti di Pavia: Antonio Tessari, veneziano di 51 anni, è il nuovo Direttore della Federazione provinciale. Tessari, che ha un’esperienza di trent’anni nella più importante Organizzazione agricola professionale italiana, succede a Rodolfo Mazzucotelli, che è stato Direttore di Coldiretti Pavia dall’aprile 2015 e che da oggi prende la Direzione di Coldiretti Varese Como Lecco. La nomina è stata formalizzata all’unanimità dal Consiglio direttivo della Federazione provinciale di Pavia, a cui erano presenti anche il Capo area Organizzazione della Confederazione Nazionale Coldiretti Giovanni Benedetti e il Direttore di Coldiretti Lombardia Tino Arosio.

«E’ un onore per me essere chiamato a guidare una Federazione così importante – dice il nuovo Direttore di Coldiretti Pavia – Questa è una delle più rilevanti province agricole del nostro Paese: qui mi attende un percorso nuovo, nel quale mi auguro di poter portare il bagaglio professionale maturato in questi anni». Antonio Tessari ha iniziato la sua attività in Coldiretti negli anni Novanta, ricoprendo la carica di Segretario di Zona prima Favaro Veneto e poi a Cavallino Tre Porti, per passare poi a Portogruaro e infine a Mirano Mestre. «Lavorerò per dare continuità al progetto promosso dalla nostra Organizzazione – dice ancora il neo Direttore di Coldiretti Pavia – proseguendo nell’impegno quotidiano che Coldiretti mette in campo per il bene del nostro territorio e delle imprese che rappresentiamo».

«Sono grato ai dirigenti, ai collaboratori e ai soci insieme a cui ho lavorato in questi sette anni – dice invece Rodolfo Mazzucotelli – La Direzione di Coldiretti Pavia è stata per me un’esperienza molto importante, un onore e una straordinaria opportunità dì crescita personale e professionale. Sono sicuro che il collega saprà continuare a consolidare il ruolo di Coldiretti dal punto di vista sociale e sindacale». Coldiretti Pavia conta oltre 4 mila associati, ed è articolata in nove Uffici di Zona dislocati sull’intero territorio provinciale e in una Sede centrale a Pavia. «A Rodolfo Mazzucotelli vanno i ringraziamenti miei personali e di tutta la dirigenza per il prezioso lavoro svolto in questi anni, segnati anche da una pandemia che nessuno si aspettava di affrontare ma da cui l’agricoltura è riuscita a uscire a testa alta grazie costante impegno dei soci e della nostra Organizzazione – sottolinea Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia – Ad Antonio Tessari vanno i migliori auguri di buon lavoro: insieme alla struttura di Coldiretti continueremo a fornire ai nostri associati i giusti strumenti migliori per affrontare il futuro che attende l’agricoltura italiana».

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S. MESSA DI DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024 – N.S. GESU’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 24 Novembre 2024, Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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1 MINUTO DIVINO – L’EXPLOIT DELLO SPUMANTE ITALIANO

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1 MINUTO DIVINO – L’EXPLOIT DELLO SPUMANTE ITALIANO
L’export del vino italiano continua a crescere, raggiungendo un valore di 5,17 miliardi di euro (+4,1%) nei primi otto mesi del 2024, trainato dal successo degli spumanti. Questi, con un valore di 1,47 miliardi di euro (+8,42%), rappresentano il 28,3% delle esportazioni totali di vino italiano, grazie alla crescente domanda globale. Il Prosecco domina la scena con 1,1 miliardi di euro, ma anche altre denominazioni come Franciacorta, Asti e Trentodoc contribuiscono. Mercati principali includono USA (+11,3%), Regno Unito (+1,9%), Germania (+7,7%) e Canada (+9,6%). Spiccano le performance in Russia (+67,7%) e Austria (+23,2%), mentre Svizzera, Giappone e Corea del Sud mostrano un calo. Gli spumanti riflettono cambiamenti nei consumi e sono protagonisti anche nella mixology, consolidando la loro importanza nell’export vinicolo italiano.

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LA VOCE PAVESE – MA HA SENSO DICHIARARE GUERRA AI MONOPATTINI?

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LA VOCE PAVESE – MA HA SENSO DICHIARARE GUERRA AI MONOPATTINI?
Il recente aggiornamento del Codice della Strada in Italia introduce una serie di restrizioni per l’uso dei monopattini elettrici, sollevando preoccupazioni riguardo al futuro della mobilità sostenibile nel Paese. Sul porre restrizioni si sta già muovendo anche il Comune di Pavia. Le nuove disposizioni del Codice della Strada varato nei giorni scorsi prevedono l’obbligo per tutti i conducenti di indossare il casco, l’introduzione di un contrassegno identificativo simile a una targa e la stipula di un’assicurazione per la responsabilità civile. Inoltre, viene vietata la circolazione dei monopattini su piste ciclabili e aree pedonali, limitandola alle sole strade urbane.
Queste misure, sebbene mirate a incrementare la sicurezza stradale, rischiano di penalizzare un mezzo di trasporto ecologico e pratico, importante per la mobilità urbana sostenibile. L’obbligo di casco e assicurazione comporta costi aggiuntivi per gli utenti, potenzialmente disincentivando l’uso dei monopattini. La limitazione della circolazione alle sole strade urbane esclude percorsi sicuri come piste ciclabili e aree pedonali, costringendo i conducenti a condividere la carreggiata con veicoli a motore, aumentando i rischi di incidenti.
Inoltre le nuove normative impongono ai gestori dei servizi di sharing di dotare i monopattini di sistemi automatici che ne impediscano l’uso al di fuori delle aree consentite, aumentando i costi operativi e mettendo in difficoltà le aziende del settore.
In un contesto in cui le città italiane affrontano sfide legate al traffico e all’inquinamento, i monopattini elettrici rappresentano una soluzione efficace per ridurre le emissioni e migliorare la qualità della vita urbana. Le restrizioni introdotte dal nuovo Codice della Strada potrebbero ostacolare la diffusione di questi mezzi sostenibili, contraddicendo gli obiettivi di promuovere una mobilità più verde e accessibile.
È fondamentale che le istituzioni bilancino le esigenze di sicurezza con la promozione della mobilità sostenibile, evitando misure che possano scoraggiare l’adozione di mezzi ecologici come i monopattini elettrici. Un approccio più equilibrato potrebbe prevedere campagne di sensibilizzazione e formazione per gli utenti, oltre a infrastrutture adeguate, piuttosto che restrizioni che rischiano di penalizzare l’intera comunità.

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