Cronaca
Tv, Auditel adegua i sistemi di rilevazione con “Total Audience”
Pubblicato
3 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Prima versione della Total Audience, riorganizzazione dell’Ascolto non riconosciuto e lancio del Codice Univoco degli Spot Video: sono queste le tre novità contenute nell’annuale Relazione al Parlamento che il presidente di Auditel, Andrea Imperiali, ha tenuto nella Sala Zuccari del Senato, dal titolo “Mercato globalizzato e transizione digitale: le nuove sfide per la TV e per Auditel”.
“Sono grato alle Autorità che vigilano sul nostro operato, in primis l’Agcom, e alle istituzioni, con le quali Auditel intende proseguire e rafforzare il dialogo, divenuto nel tempo sempre più proficuo e sempre più costante. Un dialogo che, facendo leva sulla competenza e sulle preziose linee di indirizzo dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha permesso alla Società di realizzare un costante percorso di implementazione di tutte le nuove forme di misurazione consolidando, così, la funzione di organismo indipendente e super-partes incardinato sempre più saldamente all’interno del sistema istituzionale e regolatorio del Paese. Auditel continuerà ad agire da presidio autorevole, imparziale, efficiente. Un presidio che non contempla deroghe, e che intendiamo interpretare con sempre maggiore rigore e – soprattutto – con civile passione”, ha detto Andrea Imperiali, presidente Auditel.
La TV in streaming è il palcoscenico globale della sfida in atto fra i giganti statunitensi che muovono alla conquista dell’Europa e dell’Asia e, pur di acquisire quote rilevanti di abbonati, adottano politiche sempre più competitive. Nella UE, in risposta alla crescita tumultuosa degli oligopolisti digitali globali, si comincia ad assistere ai primi fenomeni di consolidamento cross-country fra i campioni nazionali della TV commerciale. Tuttavia, la competizione tra soggetti che agiscono sullo stesso mercato e si contendono gli utenti finali prosegue, per molti aspetti, in condizioni di concorrenza ancora asimmetriche; e fin qui, non sempre eque nè uniformi.
In questo scenario, acquista, perciò, ancora più importanza e rilievo il contributo che i sistemi di misurazione possono dare nell’indirizzare, da un lato, la piena trasparenza e, dall’altro, nel promuovere la libera e leale concorrenza. E qui emerge l’importanza del JIC (il Joint Industry Committee), il modello di governance a partecipazione diffusa e a controllo incrociato, adottato anche da Auditel, indicato da Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) come perno della convergenza delle metriche e del presidio del mercato in termini di trasparenza, indipendenza e inclusività di tutti i soggetti. Auditel, in piena sintonia con il mercato, ha deciso, quindi, di adeguare i sistemi di rilevazione degli ascolti televisivi al nuovo contesto competitivo, punteggiato da 45 milioni di apparecchi TV presenti nelle case degli italiani cui si aggiungono circa 75 milioni di nuovi schermi connessi.
Prima, importante novità: la Total Audience, ossia la misurazione, attraverso tecnologie e metodologie innovative, di tutti i contenuti o frammenti di contenuto fruiti attraverso tutte le piattaforme e tutti i device, in casa o in mobilità, live e on demand. La Total Audience rappresenta uno stimolo formidabile per l’industria televisiva oltre che uno strumento indispensabile per intercettare la complessità del nuovo contesto di mercato. Complemento essenziale della Total Audience, sul versante pubblicitario, è il CUSV, il Codice univoco degli spot video. Oggi grazie a un codice univoco, una targa per dirla nel gergo automobilistico, Auditel è in grado di tracciare ogni singolo spot video fruito su tutte le piattaforme e su tutti i device. Gli investitori pubblicitari dispongono, così, di uno strumento essenziale per misurare le reali erogazioni di uno spot, la sua effettiva performance di visione e l’abbinamento con i contenuti editoriali a cui esso viene associato.
Infine, oltre al consueto reporting dell’Ascolto “riconosciuto”, che non subisce modifiche sostanziali, se non quelle dovute alla riorganizzazione del tradizionale perimetro di misurazione, Auditel ora raccoglierà e classificherà, in un cluster separato, anche l’Ascolto “non riconosciuto”. Ovvero: gli ascolti generati da soggetti che non hanno richiesto di essere misurati; gli ascolti di soggetti misurati che non hanno predisposto le modalità per rendere identificabili i propri contenuti; e gli ascolti derivanti da utilizzi diversi dello schermo televisivo. Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria e all’Informazione, Giuseppe Rocco Moles, la relazione Auditel è una fotografia dello stato dell’arte e al contempo uno stimolo per i decisori pubblici. Per quanto riguarda l’editoria, lo sforzo fatto dal Governo è stato orientato a garantire un supporto nell’immediato. Serve, tuttavia, un intervento che abbia carattere strutturale. A livello governativo e parlamentare c’è un’unità di intenti. Pluralità e qualità dell’informazione e rimozione delle posizioni dominanti sono aspetti essenziali che occorre tenere presenti. Allo stesso tempo, bisogna prevedere forme di premialità per quanti contribuiscono all’innovazione”, ha concluso Moles. “L’aspetto che salta agli occhi dalla Relazione Auditel è l’impatto delle tecnologie digitali. L’obiettivo del Governo – ha detto il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Anna Ascani – è quello di mettere il Paese in condizione di competere in questo settore, anche nella partecipazione attiva alla creazione di giganti europei capaci di confrontarsi coi giganti internazionali. In tal senso, il rapporto di scambio e di collaborazione con le Autorità appare centrale. Grazie al Pnrr abbiamo, poi, l’occasione di investire sulle infrastrutture per dotare tutto il Paese di una connettività veloce, stabile e sicura e, al contempo, la possibilità di sviluppare la tecnologia 5G, che anche nel mondo dell’audiovisivo può aprire opportunità straordinarie. La sfida non è quella di arrestare o contrastare i cambiamenti in atto, ma di regolare adeguatamente tale processo in corso sostenendo operatori e utenti”.
Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini, ha sottolineato che “in questi ultimi due anni l’informazione e le media company si sono trovate di fronte alla possibilità di accedere a molte fonti di informazione e allo stesso tempo è stato necessario garantire l’accesso a dati scientifici. Dal punto di vista della Commissione di Vigilanza Rai, il servizio pubblico deve tenere conto sempre della qualità. Per troppo tempo abbiamo assistito a talk show in cui le posizioni venivano polarizzate per aumentare lo share. E’ fondamentale, pertanto, assicurare un ascolto di qualità, puntando sempre più sull’innovazione a fronte di una tendenza conservativa presente nel mondo dei media”, ha concluso Barachini. Infine per il presidente dell’AGCOM, Giacomo Lasorella, “l’attuazione della direttiva Copyright rappresenta una sfida cruciale, che impone di elaborare un quadro regolatorio estremamente innovativo. Per quanto riguarda il settore audiovisivo, l’affidabilità delle rilevazioni assume un ruolo essenziale anche per garantire il pluralismo e la libertà di informazione. L’Autorità, dunque, rivolge un sincero apprezzamento per l’implementazione delle attività di misurazione operata da Auditel. Penso, in particolare, alla cosiddetta ‘Total audiencè, che offre l’opportunità di misurare in maniera univoca e su tutti i device i dati relativi agli ascolti. Il tema della misurazione dell’audience assume sempre più importanza anche in ambito europeo. E’ opportuno, in tal senso – ha sottolineato – mettere a fattore comune le esperienze maturate dai Paesi membri, allo scopo di sviluppare la trasparenza e la concorrenza dei rispettivi mercati nel settore della comunicazione”.
(ITALPRESS).
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Cronaca
A Vinitaly.Usa a Chicago 250 aziende e 1.500 buyer per reagire ai dazi
Pubblicato
2 ore fa-
6 Ottobre 2025di
Redazione
CHICAGO (ITALPRESS) – Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha inaugurato la seconda edizione di Vinitaly.USA al Navy Pier di Chicago (5-6 ottobre) con oltre 250 espositori tra aziende, consorzi e collettive regionali impegnate nei b2b con più di 1.500 buyer. “La grande partecipazione di aziende italiane a Vinitaly.USA a Chicago – afferma – ci dice che il mercato statunitense non è sostituibile e che vale la pena investire. La grande presenza di operatori americani e di buyer ci dice che il vino italiano continua a essere un prodotto che gli americani cercano e vogliono comprare. Il Sistema Italia è al fianco di tutto il settore per promuovere le qualità inimitabili del nostro vino e per continuare a guardare al futuro con ottimismo. Non c’è insidia che non si possa affrontare se si ha la sicurezza di poter offrire un prodotto che non ha eguali”.
Sostegno al settore è stato espresso anche dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani che in un messaggio ha dichiarato: “Il Governo è al fianco di questo settore strategico, prioritario nel quadro della strategia di diplomazia della crescita con l’obiettivo di raggiungere il traguardo di 700 miliardi di export entro la fine della legislatura. Va in questa direzione il Piano d’Azione per l’Export, che punta ad aprire nuovi spazi nei mercati extra-europei ad alto potenziale, senza dimenticare quelli tradizionali come l’Europa o gli Stati Uniti in cui vogliamo continuare a rafforzare la nostra presenza”. Inoltre, il ministro ha annunciato di “aver istituito presso il ministero una Task Force Dazi” a disposizione delle aziende.
Organizzato da Veronafiere-Vinitaly con ITA – Italian Trade Agency, Fiere Italiane e la Camera di Commercio italiana americana del Midwest-Chicago, “Vinitaly.USA è la risposta del vino italiano ai dazi e al conseguente contesto di preoccupazione e incertezza – ha dichiarato in apertura il presidente di Veronafiere Federico Bricolo -. Il programma unitario di questa edizione che ingloba, oltre a Vinitaly, anche wine2wine Business Forum, la Vinitaly International Academy, Vinitaly Tourism e SOLExpo, rafforza il presidio di Veronafiere su questo mercato strategico e tutt’altro che saturo, che può riservare nuove potenzialità di crescita per il vino italiano”.
Infatti, il 75% dei consumatori statunitensi di vino Made in Italy si concentra in una quindicina di Stati, con in testa California, New York, Florida, Texas e Illinois. Gli Italian wine lover, oggi, provengono soprattutto da qui, sono in prevalenza consumatori di origine caucasica (75%), Boomers o Gen X (62%), con una significativa presenza del pubblico femminile. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly su base Iwsr (International Wine and Spirits Record, leader globale nei dati, nelle analisi e nelle informazioni strategiche per il settore delle bevande alcoliche) l’identikit del consumatore del futuro è di genere maschile, Gen Z ma anche Millennial, di etnia latinoamericana o afro-discendente, preferibilmente residente in Texas, Illinois, California, South Carolina e Georgia o altre aree con quei segmenti di popolazione non solo poco esplorati, ma che Stato per Stato dimostrano percentuali di gradimento del vino superiori alla media nazionale. Nuovi target e aree di domanda potenziale che Vinitaly.USA vuole intercettare per ampliare le occasioni di business del vino italiano, paese leader tra i consumi di vini d’importazione con una quota pari al 38% sul totale. Opportunità per le imprese made in Italy ma anche per il trade americano: secondo una stima dell’Osservatorio, infatti se è vero che le imprese italiane registrano un fatturato annuo di oltre 2,2 miliardi di dollari dalle vendite oltreoceano, per i partner commerciali Usa il beneficio a valore sale a più di 10 miliardi di dollari. A Vinitaly.USA, attesi tra i buyer anche i top Volio Fine Wine Imports, Vias, Terlato Wines, More Than Grapes – wine imports, Winebow fine wines – spirits e Eagle Eye Wines. Nei panel di wine2wine Vinitaly Business Forum, inevitabili anche i focus sui dazi: se ne discuterà, tra gli altri, con Benjamin Aneff, presidente U.S. Wine Trade Alliance.
“L’Agenzia ITA-Italian Trade Agency, nel solco della diplomazia della crescita spinta dalla Farnesina e negli obiettivi di crescita indicati anche dal ministero dell’agricoltura, è orgogliosa di essere motore trainante dell’edizione 2025 di Vinitaly Chicago – ha commentato il presidente di ITA, Italian Trade Agency, Matteo Zoppas – realizzata in collaborazione con Veronafiere e la Camera di Commercio di Chicago. Quest’anno ospitiamo circa 250 aziende con 2000 etichette, un numero in crescita rispetto all’anno precedente. Abbiamo lavorato con cura sulla qualità degli operatori, dei buyer e dei produttori, offrendo un livello di selezione ancora più elevato e organizzando tre masterclass per avvicinare sempre più il pubblico americano al gusto del vino italiano. In questo momento di incertezza sui dazi – ha concluso Zoppas – il nostro impegno è dare un supporto tangibile agli imprenditori del vino italiano negli Stati Uniti. Nei prossimi mesi valuteremo insieme l’andamento del mercato, ma oggi siamo qui per fare la nostra parte dando sostanza al ruolo del sistema Paese”.
All’inaugurazione di Vinitaly.USA hanno partecipato Marco Peronaci, Ambasciatore d’Italia negli USA; Marco Rago, Consigliere giuridico ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale; Maurizio Muzzetta, presidente Fiere Italiane USA LLC; Domenico Mauriello, segretario generale Assocamerestero e Robert Allegrini, presidente NIAF (The National Italian American Foundation). Sono, inoltre, intervenuti: Luigi Scordamaglia, amministratore delegato Filiera Italia; Giordano Emo Capodilista, vicepresidente Confagricoltura; Tommaso Battista, presidente Copagri; Carmelo Troccoli, direttore nazionale Fondazione Campagna Amica; Marzia Varvaglione, presidente CEEV (Comitè Europeen des Entreprises Vins) e Lamberto Frescobaldi, presidente Unione Italiana Vini (in collegamento). Mentre al successivo Business Forum organizzato da ITA – Italian Trade Agency, ha registrato i contributi di Marilisa Allegrini, presidente e ceo Gruppo Marilisa Allegrini, Francesco Ganz (Ethica Wines), Bill Terlato (Terlato Wine Group), Diva Moretti Polegato (Villa Sandi) con le conclusioni di Matteo Zoppas, presidente ITA – Italian Trade Agency e del ministro Francesco Lollobrigida. Presenti per Veronafiere anche la vicepresidente Marina Montedoro, l’amministratrice delegata Barbara Ferro e il direttore generale Adolfo Rebughini. A Chicago anche Kristian Ghedina (ex sciatore con 33 podi in Coppa del Mondo e sommelier Ais ad honorem dal 2023) nella veste di Ambassador Vinitaly.USA 2025.
-foto ufficio stampa Veronafiere –
(ITALPRESS).
Cronaca
Crampi per Sinner a Shanghai: si ritira al 3° contro Griekspoor
Pubblicato
6 ore fa-
5 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Giornata amara per Jannik Sinner. L’azzurro si è ritirato nel corso del terzo set del match dei sedicesimi di finale del “Rolex Shanghai Masters”, il penultimo Masters 1000 della stagione, con montepremi totale pari a 9.193.540 dollari, in corso sui campi in cemento della capitale economica della Cina. Il tennista altoatesino, numero 2 del mondo e secondo favorito del seeding (in realtà primo favorito dopo il forfait all’ultimo minuto di Carlos Alcaraz), ha ceduto di fronte all’olandese Tallon Griekspoor, 31 del ranking Atp e 27esima forza del tabellone, a causa dei crampi.
L’azzurro aveva vinto il primo set per 7-6 (3). Poi nella seconda frazione è arrivato a due punti dal match, prima di arrendersi per 7-5. Infine, nella terza frazione ha cominciato ad accusare problemi, soprattutto per crampi alla gamba destra. Quindi, sul 3-2 in favore dell’olandese, è stato costretto ad alzare bandiera bianca.
Buone notizie invece da Pechino, dove Sara Errani e Jasmine Paolini hanno conquistato un altro titolo in doppio. Le due azzurre hanno vinto il “China Open”, penultimo Wta 1000 della stagione, andato in scena sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre. La emiliano-romagnola e la toscana, campionesse anche nel 2024 nella capitale cinese, hanno battuto in finale la coppia composta dalla giapponese Miyu Kato e dall’ungherese Fanny Stollar con il punteggio di 6-7 (1) 6-3 10-2. Per Errani e Paolini, in coppia, si tratta del quarto titolo del 2025: in bacheca quest’anno hanno messo anche il “1000” di Doha (sul cemento), quello di Roma (su terra) e lo Slam del Roland Garros (in terra). Complessivamente sono 9 i trofei (compresa la medaglia d’oro olimpica di Parigi 2024) conquistati insieme dalla 38enne di Massa Lombarda e dalla 29enne di Bagni di Lucca.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
La Roma vince anche a Firenze e resta in vetta
Pubblicato
8 ore fa-
5 Ottobre 2025di
Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – La Roma si conferma in testa alla classifica della Serie A, alla vigilia della pausa del le gare delle Nazionali, espugnando il Franchi di Firenze grazie alle reti di Soulè e Cristante che ribaltano il gol iniziale di Kean. Vincono 2-1 gli uomini di Gasperini con una prova non perfetta; ma tanto basta per avere la meglio su una Fiorentina davvero in crisi nera, che non si smuove dai tre punti maturati in sei giornate di campionato, rimanendo sempre più invischiata nella lotta salvezza.
La partita è divertente e incerta fin dal fischio di inizio con i viola a provare a fare gioco e ad attuare almeno nei primi 20′ un pressing alto, e con Kean che fa da boa e punto di riferimento. Di contro la Roma sembra timorosa e incerta, con molti errori di disimpegno da segnalare. Non è un caso che poco prima del quarto d’ora di gioco proprio Kean sfrutti uno scontro fortuito Mancini-Cristante a centrocampo, e si involi verso la porta giallorossa battendo Svilar.
Gli ospiti però non accusano il colpo e ci mettono poco a ribaltare il risultato. Prima Soulè con uno stupendo Mancini brucia De Gea, poi Cristante anticipa Mandragora su calcio d’angolo battuto dall’argentino numero 18 romanista, e fa due a uno per i suoi. La Roma potrebbe fare tris al 36′ se Dovbyk arrivasse prima su un cross di Wesley, mentre Kean sfiora la doppietta 2′ più tardi con un sinistro che centra il palo e poi esce. Nell’intervallo Gudmundsson rimane negli spogliatoi, al suo posto il neo azzurro Piccoli, mentre poco prima dell’ora di gioco Gasperini capisce di essere sottoposto al pressing viola e inserisce contemporaneamente Pellegrini e Dybala, quest’ultimo nell’anomala posizione di centravanti al posto di uno spento Dovbyk. I viola al 73′ centrano anche il loro secondo legno, con Piccoli che prende una traversa piena. Il tutto anticipa la mossa della disperazione di Pioli che inserisce anche Dzeko per Mandragora con tre punti in campo in contemporanea per i gigliati per l’assalto finale.
L’affollamento offensivo però produce poco se non un cross da destra su cui Gosens arriva tardi sul secondo palo. Anzi l’ultima chance c’è la Dybala al 90′ ma De Gea è reattivo. La sua parata però non basta a evitare la sconfitta viola e i tanti fischi finali del Franchi.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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