Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pavia ha approvato poco fa, con il voto contrario della rappresentanza studentesca, l’avviso di contribuzione studentesca del prossimo anno accademico con il quale si stabiliscono gli importi che gli studenti dovranno pagare.
Nel frattempo, il Coordinamento per il Diritto allo Studio – UDU protestava sotto al rettorato contro la decisione. L’organizzazione studentesca spiega come la tassazione studentesca rimarrà sostanzialmente immutata rispetto al corrente anno accademico: con un importo medio di 1.200€, si tratta della sesta tassazione studentesca più elevata d’Italia, la seconda per gli studenti in corso. Dalla medesima ricerca, emerge come ci siano altri modelli che potrebbero essere presi come punto di riferimento.
La denuncia partita da Pavia ha avuto un notevole risalto nazionale. La stessa Ministra Messa è intervenuta mezzo stampa, dichiarando di essere sensibile al tema e definendosi come una “realista alleata” nei confronti delle richieste degli studenti; il deputato Fratoianni ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare; altre università hanno dato la loro disponibilità a rivedere il livello della contribuzione studentesca.
Simone Agutoli, segretario del Coordinamento per il Diritto allo Studio – UDU e consigliere di amministrazione chiarisce: “Per noi l’approvazione odierna è un’occasione mancata, un atto ingiusto. Avevamo chiesto un tavolo di contrattazione per analizzare la situazione e rivedere i livelli di tassazione, anche in maniera progressiva, venendo incontro agli studenti in una fase di oggettiva difficoltà economica per le famiglie. Ad esempio, avevamo proposto l’innalzamento della no-tax area, l’aumento del bonus fratelli e la revisione delle aree di contribuzione. La ripresentazione del medesimo avviso di contribuzione non affronta però nessuna delle questioni che avevamo posto e pertanto abbiamo deciso di votare in modo contrario. Penso che il voto contrario non si vedesse dal 2016. Nella seduta odierna abbiamo rinnovato al Rettore la piena disponibilità a sederci ad un tavolo per trovare soluzioni condivise sulla tassazione”.
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Durante la seduta odierna, il Consiglio di Amministrazione ha anche approvato il bilancio consuntivo dell’anno solare 2021. Un bilancio sul quale gli studenti si sono astenuti, come spiega sempre Agutoli: “Nel complesso condividiamo diverse scelte che l’ateneo fa, ad esempio sul fronte degli investimenti in edilizia e in sostegno agli studenti, in particolare tramite la copertura totale delle borse di studio. Su queste tematiche abbiamo sempre espresso al Rettore il nostro supporto. Ma resta il fatto assurdo che il bilancio dell’Università di Pavia si basi per ben 30 milioni di euro sui contributi degli studenti, una cifra molto elevata in rapporto alla popolazione studentesca. Auspichiamo che ci possa essere un ripensamento da parte dell’ateneo, tramite un taglio della tassazione a favore degli studenti delle fasce economiche medio-basse”. Solo poche settimane fa, il bilancio preventivo del 2022 era stato impugnato dinanzi al TAR da parte dell’UDU, il quale chiede la restituzione di 2,4 milioni di euro.
Anche oggi c’è l’incontro con Don Franco Tassone, parroco del SS.mo Salvatore e della Chiesa del Sacro Cuore a Pavia. Sacerdote da sempre a fianco degli ultimi, tra la Mensa del Fratello di Don Giuseppe Ubicini e la Casa del Giovane con il venerabile Don Enzo Boschetti, nei segni di un cammino che ha fatto crescere opere e segni della presenza del Signore al servizio dei poveri ed emarginati.
COMUNICHIAMO – INTERVISTA AL PRESIDENTE ASCOM PAVIA, ALDO POLI
ComuniChiamo – Le notizie da Comuni, Enti ed Istituzioni del territorio. Ospite Aldo Poli, Presidente Ascom – Confcommercio Pavia. Emanuele Bottiroli lo intervista sulle funzioni dell’associazione ma anche sullo stato del settore a Pavia e provincia. Quali sono le sfide in questo delicatissimo momento storico?
BORGO TICINO, L’EROSIONE ANCHE DELLE PROMESSE
Dopo l’alluvione, le rassicurazioni e le promesse resta solo una cosa certa: l’erosione delle sponde del Ticino nel tratto compreso tra Borgo Ticino e via Milazzo sta peggiorando e preoccupa residenti e frequentatori dell’area che temono, dopo non aver visto lavori sostanziali in questi mesi le piene dell’autunno. Dopo tre rinvii, il progetto originario dell’Aipo è stato messo in discussione per via di una situazione peggiorata rispetto alle previsioni: sarà necessario un intervento più esteso e incisivo.
Il nuovo piano dovrà tenere conto dell’ampiezza del tratto coinvolto e della fragilità idrogeologica della zona, con l’obiettivo di consolidare le sponde e mettere in sicurezza l’intero quartiere. I lavori erano stati già pianificati, ma l’evoluzione del fenomeno e i ritardi accumulati hanno reso urgente un aggiornamento tecnico e operativo.
Cresce la preoccupazione tra i cittadini, che chiedono risposte concrete per proteggere il territorio da un rischio ormai evidente. Le piene autunnali potrebbero aggravare ulteriormente la situazione.
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