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Politica

Gasparri “Il centrodestra sarà unito, ascoltiamo gli elettori”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Come per le amministrative a Palermo, alle regionali siciliane il centrodestra presenterà un unico candidato, le discussioni sono state rinviate al dopo comunali. Il centrodestra sarà anche impegnato per la campagna elettorale per le politiche e poi avremo anche altre elezioni regionali, in Lombardia, nel Lazio, quindi io penso che un’intesa generale e la coesione del centrodestra sia auspicabile”. Lo ha detto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, responsabile nazionale Enti Locali del partito, intervistato dall’agenzia Italpress. “Il fatto che a Palermo ci sia stata unità mi pare che sia già un fatto positivo e speriamo di avere un buon risultato”, ha aggiunto. Fratelli d’Italia insiste sulla candidatura del presidente uscente Nello Musumeci in Sicilia. “È chiaro che loro invocano il principio della continuità, pensiamo di vedere come vanno queste elezioni amministrative, poi auspico sempre una coesione e un po’ di saggezza da parte di tutti, dobbiamo pensare agli elettori, ai cittadini”, ha spiegato Gasparri.

Il 21 giugno si voterà in Parlamento una importante risoluzione sull’Ucraina, il senatore azzurro ha ricordato la posizione di Forza Italia: “Prevedo ci sia un epilogo unitario dell’assemblea, Forza Italia ha sostenuto l’invio di armi all’Ucraina, ci fu un voto a larghissima maggioranza in Parlamento, poi il giorno dopo Conte ha scoperto la vocazione pacifista. Le armi sono servite ad un popolo massacrato, auspichiamo anche uno sbocco di pace, un negoziato, che il grano possa partire dall’Ucraina”. Il partito guidato da Berlusconi è preoccupato per la decisione europea sullo stop, a partire dal 2035, della vendita di auto a benzina e diesel: “Noi chiediamo ci siano tempi diversi per questo passaggio – ha spiegato Gasparri -. Un futuro con emissioni zero? Noi ce lo auguriamo, però attenzione a non fare l’errore di alcuni film di fantascienza. Pensare che da qui a 13 anni si possano immettere solo auto elettriche mi sembra una scelta azzardata, in tanto devi dare delle reti di rifornimento, rapido, ci vuole un’automobile che può fare tanti chilometri, e l’energia deve essere verde. Noi riteniamo che la tempistica sia sbagliata. Andiamo avanti verso le emissioni zero ma con tempi che garantiscano equilibrio tra sostenibilità ambientale e produzione industriale”.

Altro tema d’attualità, quello dei bassi salari. “Noi riteniamo che le situazioni di emergenza debbano essere affrontate con misure concrete, adesso c’è un costo dell’energia che porta dei danni alle famiglie, l’Europa deve fare un piano come ha fatto per il Recovery Fund, oggi ci vuole un piano per affrontare la crisi energetica. Le sanzioni alla Russia devono colpire la Russia e non le famiglie italiane – ha sottolineato Gasparri -. Non è che noi non vogliamo il salario minimo perché siamo cattivi e siamo dalla parte dei padroni. Chiediamo che la contrattazione sia lo strumento migliore per trovare un punto di equilibrio, e poi dobbiamo rendere più conveniente assumere le persone. Noi dobbiamo creare lavoro attraverso le imprese”.

(ITALPRESS).

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Politica

Conte “Costituente M5S è la risposta all’astensionismo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il processo costituente è stato assolutamente partecipato, il più ampio possibile, abbiamo aperto anche a persone che hanno tentato di delegittimare sin dall’inizio, lo avevamo previsto, è fisiologico. Noi siamo aperti anche al dissenso perchè siamo una forza politica sana, se ci sono 90mila persone che discutono ci possono essere anche persone che la pensano diversamente”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, nel corso di Nova, l’Assemblea costituente del movimento.
“Forse questo è il punto più basso della politica, il momento di massimo inquinamento dove la politica è condizionata dall’influenza dei gruppi economici, i soliti, che riescono a gestire il destino di tutti. Quando c’è una astensione così forte non si può restare indifferenti, noi vogliamo dare l’esempio e per questo è nato il processo costituente”, ha sottolineato Conte.
“Ci possiamo giovare dell’intuizione di Casaleggio che per primo ha individuato le potenzialità della democrazia diretta sulle piattaforme digitali. Ma oggi stiamo osando, stiamo andando oltre perchè questo è un processo che si è aperto a contributi anche dei non iscritti, dopo è nato un confronto deliberativo sulle 22 mila proposte”, ha detto ancora l’ex premier.
“Sono in corso le votazioni e ciascuno di voi può decidere sul futuro del M5S, abbiamo ribaltato l’ordine delle cose, la piramide l’abbiamo rovesciata, è la base che è in alto e che sta decidendo – ha aggiunto -. Definiamo quali sono gli obiettivi strategici, i progetti di cambiamento della società e lo facciamo ascoltando i nostri iscritti e i cittadini com’è nella nostra tradizione”.
Conte durante il suo intervento è stato contestato da alcuni giovani con lo slogan “trasparenza” e “dimissioni”. “Noi siamo aperti anche al dissenso perchè siamo una forza politica sana”, ha risposto l’ex premier dal palco.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Tajani “Su Netanyahu linea è quella del premier, parleremo con alleati”

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TORINO (ITALPRESS) – “La linea è quella del presidente del Consiglio che io ho il dovere di attuare, anche perchè la condivido. Esamineremo, leggeremo le carte per capire quali sono le motivazioni che hanno portato la Corte a fare questa scelta. Rispettiamo la Corte, la sosteniamo, ma siamo altresì convinti che la Corte debba svolgere un ruolo giuridico e non politico”.
Così il vicepremier e ministro, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea Anci a Torino, commentando il mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu deciso dalla Corte penale internazionale. “Per quanto riguarda le decisioni le prenderemo insieme ai nostri alleati, da lunedì inizia a Fiuggi il G7 esteri, ne parlerò anche con i miei alleati e vedremo cosa si dovrà fare. Questa è la linea scelta dal presidente del Consiglio, la politica estera la fa il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri la attua”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Politica

Schillaci “Antibiotico-resistenza, 21 mln per ricerca nuovi farmaci”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia ha un Servizio Sanitario Nazionale che tutti gli altri Paesi ci invidiano, però purtroppo siamo agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda la lotta all’antibiotico-resistenza. E’ importante ricordare che gli antibiotici vanno presi quando è necessario sempre sotto una stretta guida medica, non bisogna assolutamente usare il fai-da-te in questo campo così delicato perchè gli antibiotici usati in maniera non adeguata causano una resistenza e quindi alcune malattie che possono essere curate, come la polmonite, magari diventano più difficili da affrontare”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a “Unomattina” su Raiuno. Secondo l’Oms nel 2050 l’antibiotico-resistenza potrebbe provocare oltre 39 milioni di morti al mondo. “Dobbiamo scongiurare assolutamente questo pericolo: ci stiamo impegnando, sono stati messi 21 milioni di euro nella legge di bilancio per favorire la ricerca di nuovi antibiotici che siano in grado di sconfiggere batteri che sono diventati resistenti ai tradizionali antibiotici, però ci vuole l’impegno di tutti: è una battaglia da fare insieme”, ha sottolineato Schillaci.
“I dati che abbiamo il nostro possesso testimoniano come spesso proprio nelle età più fragili – le persone più anziane oppure i pazienti in età pediatrica – c’è un uso eccessivo di antibiotici: per questo, stiamo partendo con dei corsi di formazione specifici, rivolti in particolare ai medici di famiglia”, che “hanno il più stretto rapporto con i cittadini: tocca a loro essere la guida per un uso responsabile degli antibiotici in tutte le fasce di età. La cosa migliore è sempre rivolgersi al medico, bisogna evitare le auto-prescrizioni e l’auto-somministrazione”. Negli ospedali “bisogna avere particolare attenzione, soprattutto per i pazienti fragili, i più anziani o quelli che hanno delle patologie gravi: proprio a loro bisogna somministrare gli antibiotici quando è necessario”. Per il ministro “è un aspetto non solo che riguarda la salute, ma anche economico perchè ovviamente si dilatano i tempi di presenza delle persone all’interno degli ospedali: dobbiamo evitarlo, anche perchè i soldi che si possono risparmiare da una battaglia come quella che stiamo conducendo insieme possono essere utilizzati, per esempio, per dare accesso ai pazienti alle nuove terapie oncologiche”, ha concluso.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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