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Cronaca

Colf e badanti, in un decennio -61% di under 30

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ROMA (ITALPRESS) – Il lavoro domestico non è un impiego che piace ai giovani: nell’ultimo decennio, infatti, è drasticamente calata la presenza di colf, badanti e baby sitter under 30 (-61,4%) mentre si è assistito ad un progressivo invecchiamento della forza lavoro. Nel 2020 gli over 50 rappresentano oltre la metà dei lavoratori impiegati nel comparto: circa 480mila domestici regolari (di cui 319mila stranieri) su un totale di 920mila. E’ questa la fotografia scattata da Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, che insieme al Centro Studi e Ricerche Idos ha presentato i dati sul comparto domestico contenuti nel Dossier Statistico Immigrazione 2021.
Sebbene nell’ultimo anno il numero dei lavoratori domestici stranieri sia complessivamente cresciuto del 5,3% anche per effetto dell’ultima procedura di emersione (passando dalle 601.223 unità del 2019 alle 633.122 del 2020), dal 2012 ad oggi si sono ‘persì complessivamente circa 189mila addetti stranieri. Un trend che, seppure parzialmente compensato dalla crescita degli italiani (+12,8% nell’ultimo anno), rischia di creare pesanti ricadute sul futuro dell’assistenza a domicilio, essendo quello domestico un comparto basato in prevalenza sulla forza lavoro immigrata, che rappresenta il 68,8% del totale.
Il progressivo invecchiamento dei lavoratori riguarda in particolare proprio la componente straniera: ad oggi gli over 50 rappresentano il 65,8% del totale, contro il 34,2% degli italiani. E se da una parte l’avanzare dell’età porterà, nel giro di un decennio, oltre 480mila domestici, tra quelli oggi in forza ad andare in pensione (260mila, di cui 175mila stranieri) o ad avvicinarsi a quella soglia (220mila, di cui 144mila stranieri), dall’altra parte i dati degli ultimi anni dimostrano come a questo fenomeno non corrisponda un fisiologico ricambio generazionale. Tale considerazione è valida non solo per gli under 30, la cui presenza dal 2012 al 2020 è calata del 61%, ma anche per i lavoratori tra i 30 e i 39 anni, che nello stesso periodo sono crollati del 47%, e per quelli nella fascia di età 40-49 anni, scesi del 18%.
“Con il graduale invecchiamento della forza lavoro, – afferma il presidente di Assindatcolf, Andrea Zini – il mancato ricambio generazionale e la chiusura dei canali di ingresso regolari per i cittadini extracomunitari a cui ormai assistiamo da anni e che la pandemia ha praticamente bloccato, rischiamo nel prossimo futuro di non avere personale a sufficienza che assista i nostri anziani, i bambini e che si prenda cura delle nostre case. A pagarne il conto più grande potrebbero essere le donne, sulle quali ancora ricade la maggior parte del lavoro di cura, in un momento storico in cui, al contrario, anche grazie ai fondi del Pnrr si punta sull’empowerment femminile. Per questo chiediamo misure urgenti per il comparto, a cominciare da quelle fiscali, come la deduzione del costo del lavoro domestico. Servono investimenti sulla formazione per rendere più appetibile il settore anche per i giovani, ma soprattutto è necessario tornare ad una programmazione dei flussi di ingresso con quote dedicate al lavoro domestico calcolate sul reale fabbisogno delle famiglie”.
“Nel 2020 – spiega Luca Di Sciullo, presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS – l’Italia ha conosciuto il numero più basso di nascite dall’Unità d’Italia, appena 404.000, e un numero di morti paragonabile a un dopoguerra, 746.000. Al tempo stesso, da 12 anni restano chiusi i canali regolari di ingresso per giovani lavoratori dall’estero, anche in comparti di attività dalla domanda crescente, come appunto quello domestico, e per settori economici in crisi di manodopera. Nel frattempo continuiamo a impiegare poco e male la forza lavoro straniera già presente, peraltro crollata di 160.000 unità nell’anno della pandemia. In poche parole: il Paese invecchia drasticamente e noi, per ragioni puramente ideologiche, ne impediamo il necessario ringiovanimento e ricambio delle leve produttive attraverso l’apporto che l’immigrazione potrebbe vitalmente già offrire, se solo fosse gestita anche solo più pragmaticamente. Quel che sta avvenendo nel comparto domestico è paradigmatico di una situazione generale che dovrebbe interpellare i decisori politici, richiamandone la responsabilità verso l’intero sistema Paese”.
(ITALPRESS).

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Il Comune di Milano cerca sponsorizzazioni per gestire nuove velostazioni

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MILANO (ITALPRESS) – Il Comune di Milano cerca uno sponsor per la gestione e manutenzione delle sei nuove velostazioni che saranno operative a partire dalla primavera prossima presso le stazioni di Bignami, Bisceglie, Centrale, Maciachini, Molino Dorino, Romolo e per l’adeguamento delle due già esistenti, presso i parcheggi di interscambio di Abbiategrasso e Comasina.
Entro un mese, si legge in una nota del Comune, sarà on line il bando per individuare un soggetto che per la durata minima di tre anni e in via sperimentale, si occuperà del controllo e della gestione di questi luoghi, in cambio della possibilità di sfruttare spazi pubblicitari all’esterno delle velostazioni e nelle immediate vicinanze delle strutture.
Lo sponsor, sottolinea la nota, dovrà garantire l’accesso alle velostazioni, ciascuna con 150 posti bici, dalle ore 5.30 del mattino all’1.30 di notte per tutti i giorni dell’anno, feriali e festivi, e dovrà predisporre le procedure per la registrazione degli utenti. E’ previsto anche che lo sponsor adotti tutte le misure per garantire la sicurezza dei ciclisti anche con telecamere.
Nello stesso tempo, lo sponsor potrà offrire delle funzionalità aggiuntive, anche a pagamento, tra cui ad esempio offrire servizi di manutenzione o di riparazione delle biciclette, fornitura temporanea di bici di cortesia, messa a disposizione di acqua per ristoro e per pulizia o installazione di distributori automatici di pezzi di ricambio per le biciclette.
Come previsto dal bando, la sostenibilità economica delle attività di gestione e manutenzione – stimate in 150mila euro il primo anno, 170 mila il secondo e 180 mila dal terzo in poi – dovranno essere garantite dagli introiti derivanti dallo sfruttamento degli impianti pubblicitari e dai servizi aggiuntivi proposti.
L’Amministrazione potrà valutare con lo sponsor individuato l’ampliamento del contratto di sponsorizzazione relativamente a ulteriori velostazioni che verranno eventualmente realizzate sul territorio comunale.
“Queste aree di ricovero e sosta, con 900 nuovi posti bici gratuiti, – spiega l’assessora alla Mobilità Arianna Censi – amplieranno l’offerta disponibile sul territorio comunale in punti strategici e di interscambio modale, utili anche per chi proviene dai comuni della prima cintura. I ciclisti e i cicloturisti potranno così parcheggiare le loro bici al riparo dalle intemperie, in luoghi coperti e custoditi, e troveranno a loro disposizione gratuitamente anche dei kit per la manutenzione e riparazione delle bici”.
– foto ufficio stampa Comune di Milano, velostazione di Bisceglie –
(ITALPRESS).

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Thiago Motta “Soddisfatto, ma pretendo sempre di più”

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TORINO (ITALPRESS) – “Il bilancio lo lascio a voi, per me va fatto a fine stagione, quel che mi interessa è la concentrazione sulla prossima partita, contro una squadra che affronteremo con grande determinazione e concentrazione, sapendo quello che dovremo fare e che dovremo evitare per vincere la partita”. Così il tecnico della Juventus, Thiago Motta, alla vigilia del match di domani in casa del Monza. “Sono soddisfatto del lavoro di tutti, ma pretendo sempre di più, a partire da me, voglio tutti noi determinati a cercare sempre una crescita e un miglioramento”, ha aggiunto l’allenatore bianconero che ha insistito su questo tasto rispondendo ad altre domande. “Voglio sempre vedere cose positive dalla squadra, per me è questo l’importante, deve esserci sempre la determinazione a crescere in ogni allenamento e in ogni partita, contro ogni avversario che affrontiamo. Domani ci attende una buona squadra con un buon allenatore, ognuno di noi dovrà dare il massimo per il bene della Juventus e per fare una grande partita”. In una situazione di emergenza, con l’infermeria piena e una partita da Coppa Italia da giocare, l’italo-brasiliano si è inventato Locatelli centrale di difesa e la mossa ha funzionato. Il tecnico bianconero, però, non intende prendersi alcun merito. “Ogni scelta fatta è sempre in base al momento e per il bene della squadra: Locatelli ha una capacità di adattarsi unica, riesce a ricoprire tanti ruoli all’interno della squadra. So che la sua posizione è da centrocampista, non voglio inventare nulla e prima della sfida con il Cagliari gli ho chiesto una mano in difesa: lui era convinto di poter fare bene e per questo la prestazione è andata per il meglio”. Detto che Fagioli “sta bene” e che farà parte dei convocati, il condottiero della Signora parla anche di Nico Gonzalez. “Come tutti i convocati è pronto a giocare dall’inizio: può giocare in diversi ruoli come ha fatto in carriera e come sanno fare i giocatori forti”. Da valutare Cambiaso, mentre non ci sarà Douglas Luiz. “Potrei portarlo con noi a Monza, ma visto che voglio tutti al 100% preferisco rimandare il suo ritorno tra i convocati”. Come detto nessun bilancio, di certo in un club come la Juve le pressioni sono tante e lui risponde così a chi gli chiede se si aspettava ciò che ha trovato: “Io non mi aspetto e non immagino nulla, ma sono pronto ad affrontare tutto, è anche questo il bello del mio lavoro”. Nessuna voglia di parlare di possibili rinforzi. “Il direttore Giuntoli è qui con noi come sempre, siamo concentrati sul Monza e siamo in piena sintonia con il club, quando arriverà il mercato vedremo. Non è questione di regali da aspettarsi, siamo concentrati sul Monza, dobbiamo mettere la massima attenzione in questa gara, poi si vedrà, ma come ho detto io e la società siamo in piena sintonia”, ha concluso l’allenatore bianconero.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Petrucci rieletto presidente Fip con il 70,83% dei voti

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ROMA (ITALPRESS) – Giovanni Petrucci è stato rieletto presidente della Fip con 68 voti favorevoli, pari al 70,83% dei voti espressi nel corso dell’assemblea odierna che si è svolta allo Stadio Olimpico di Roma. Battuta la concorrenza di Guido Valori, che ha ottenuto 23 voti (23,96%); 5 le schede bianche. Per Petrucci si tratta del sesto mandato alla guida della federazione, il quarto consecutivo. “Sono emozionato, vi ringrazio. Sarò il presidente di tutti come ho sempre fatto. L’aspetto umano che avete rappresentato mi ha toccato. Tutti abbiamo bei programmi e vorremmo cambiare il Paese. Sono sereno e tranquillo, sono speranzoso, certo che riusciremo a fare cose belle”, le prime parole di Petrucci dopo la rielezione.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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