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Economia

Ita Airways title sponsor del centenario dell’Autodromo di Monza

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ROMA (ITALPRESS) – ITA Airways sarà Title Sponsor del Centenario dell’Autodromo Nazionale di Monza. Il senso di questa importante partnership è stato illustrato questa mattina, presso la lounge di ITA Airways, Piazza di Spagna, al Terminal E dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, in una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, il presidente del CONI, Giovanni Malagò e il presidente esecutivo di ITA Airways, Alfredo Altavilla. L’incontro con i media è stato preceduto dallo svelamento del primo velivolo ITA Airways con il logo per le celebrazioni del 100° di Monza, un Airbus A330 nuova livrea azzurra dedicato a Tazio Nuvolari, il “Mantovano volante”, universalmente considerato uno dei più grandi piloti di tutti i tempi.
Conosciuto in tutto il mondo come “Il Tempio della velocità”, l’Autodromo di Monza è il secondo impianto più antico al mondo ancora in funzione – l’unico nel quale si disputino ancora gare di Formula1 – ed è considerato il tracciato più veloce, oltre che uno dei più spettacolari e sfidanti, dell’intero Mondiale.
Per celebrare questo incredibile secolo di grande sport, tre aerei con nuova livrea azzurra della flotta ITA Airways vestiranno il Logo delle Celebrazioni dell’Autodromo: oltre all’Airbus A330 dedicato a Tazio Nuvolari, in flotta altri due Airbus A319 che portano il nome di Alberto Ascari, due volte Campione del Mondo di Formula 1 (1952 e ‘53, entrambi su Ferrari), Michele Alboreto (vice-campione mondiale di F1 nel 1985, su Ferrari).
La grande novità di ITA Airways sarà inoltre quella di dedicare l’Ammiraglia della sua flotta, ovvero il nuovo Airbus A350, livrea azzurra al mito Enzo Ferrari – “il Drake” – leggendario fondatore e della scuderia omonima, la più titolata nella storia della Formula 1, con 31 titoli mondiali (16 Costruttori, 15 Piloti).
E’ la prima volta in assoluto che l’uomo che ha cambiato la storia dell’automobilismo mondiale ha un aereo con il suo nome, e solo ITA lo poteva fare.
Un ringraziamento particolare all’ingegnere Piero Ferrari e al management Ferrari che hanno permesso che questo accadesse.
L’airbus A350 della flotta ITA Airways rappresenta la massima espressione della tecnologia, della sostenibilità e dell’innovazione. È la prima volta che la Compagnia di Bandiera ha in flotta questo aeromobile, per di più in ben 6 unità. Il nome Enzo Ferrari sarà scritto su sfondo rosso, anche questa un’unicità, perché rosso e Ferrari sono una cosa unica, al pari di ITA Airways e l’azzurro, come esclusivo è questo dettaglio di colore rosso tra tutti gli aerei della flotta.
Il connubio tra Enzo Ferrari e ITA Airways è naturale: come Ferrari ha innovato le corse, ITA Airways vuole essere pioniere dell’innovazione nel trasporto aereo. E oggi ACI e l’Autodromo Nazionale di Monza, con la presenza del Coni, hanno dato la possibilità di rendere concreto questo legame. I quattro aerei in livrea azzurra di ITA Airways con il logo celebrativo dell’autodromo di Monza rientrano nella strategia della Società di essere al fianco dello sport.
L’aereo “Enzo Ferrari” sarà l’ambasciatore nel mondo delle eccellenze del nostro Paese, ed il suo primo volo sarà speciale. Infatti, al prossimo Gran Premio di Monza di settembre sorvolerà il circuito di Monza e saluterà la griglia di partenza. Sarà un momento unico e sarà un’occasione di grande visibilità dell’Italia a livello mondiale. Inoltre, proprio questo volo sarà alimentato con il SAF, il jet fuel più ecologico al mondo, perché innovazione e sostenibilità vanno di pari passo.
“Con imprese sportive straordinarie, che sono entrate nel mito – ha detto Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia, la Federazione Italiana dello Sport Automobilistico – Nuvolari, Ascari, Alboreto e, naturalmente, Ferrari, hanno fatto volare e incontrare generazioni di appassionati e tifosi del motorsport di ogni parte del mondo. Ed è proprio questo gemellaggio ideale tra emozioni – quelle dell’automobilismo sportivo e quelle del volo – unitamente alla condivisione di valori fondamentali, comuni allo sport e all’aviazione -massima professionalità, forte competitività, continua innovazione tecnologica, grande attenzione al futuro sostenibile – l’idea alla base di questa importante partnership tra ACI e ITA Airways”.
“Quest’anno – ha concluso Sticchi Damiani – i nostri piloti voleranno insieme: l’augurio di tutti noi è quello che riescano a condurre ITA Airways e il Circuito Nazionale di Monza verso un futuro sempre più luminoso e fortunato”.
“Siamo fieri – ha dichiarato Giovanni Malagò, presidente del CONI – che l’ACI, attraverso questa prestigiosa partnership, rinsaldi il legame del nostro movimento con ITA Airways. La celebrazione del Centenario dell’Autodromo di Monza e l’attribuzione del naming di quattro aerei a figure e interpreti intramontabili, capaci di imprese leggendarie, esalta l’importanza della storia dell’automobilismo e la fondamentale attività promossa dalla Federazione per il suo sviluppo. La compagnia di bandiera – ha aggiunto Malagò – riconosce, una volta di più, il valore dello sport italiano come espressione dell’eccellenza del Paese, facendolo volare nel mondo nel segno dell’orgoglio collettivo. Una sinergia vincente per arrivare sempre più lontano, sempre più in alto”.
“Monza è il Gran Premio d’Italia e non poteva non esserci la Compagnia di Bandiera, con ACI è una partnership naturale, siamo entrambi ambasciatori della migliore Italia nel mondo – ha dichiarato Alfredo Altavilla, presidente esecutivo di ITA Airways -. A maggior ragione per l’anniversario del centenario del circuito. È la prima volta che la Compagnia di Bandiera è presente al Gran Premio d’Italia e questa partnership, grazie ad ACI, rafforza il connubio tra ITA Airways e lo sport. Dopo gli aerei intitolati a diversi sportivi, ecco quelli dedicati a quattro figure che hanno scritto la storia dell’automobilismo italiano, con l’esclusivo aereo intitolato ad Enzo Ferrari. Come lui ha innovato le corse, noi vogliamo essere pionieri dell’innovazione nel trasporto aereo. Con convinzione e determinazione stiamo cambiando dei paradigmi da tempo consolidati nel settore, perché sappiamo che le più grandi opportunità arrivano proprio dalla discontinuità che dobbiamo essere capaci di sfruttare al meglio. Ed è quello che stiamo facendo”.
“Quando abbiamo lanciato il logo del Centenario alla Expo di Dubai – ha sottolineato Ludovico Fois, Responsabile comunicazione e Consigliere per le relazioni esterne e istituzionali di ACI – ci siamo dati l’obiettivo di dare grande risalto internazionale alla storia del Circuito e, soprattutto, al suo futuro. La scelta di ITA Airways come Title Sponsor del Centenario è un fondamentale tassello di questo percorso, reso possibile dalla presenza di valori condivisi forti e dalla voglia di trasmettere la passione per lo sport e l’energia italiana nel mondo. Il claim scelto – ‘Quest’anno, i nostri piloti voleranno insieme’ – incarna perfettamente questo connubio ideale, unendo i nostri due mondi in una emozionante narrazione comune”.

-foto ufficio stampa Ita Airways –

(ITALPRESS).

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Economia

Dal Consiglio dei Ministri via libera alle Zone Economiche Esclusive italiane

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, su proposta del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, il Regolamento per la proclamazione delle Zone Economiche Esclusive (ZEE) italiane nel Mar Mediterraneo.

“Sulla base delle valutazioni emerse in seno al Comitato interministeriale per le politiche del mare, sono state identificate le Zone Economiche Esclusive italiane nel Mare Adriatico, nel Mar Ionio e nel Mar Tirreno – spiega la Farnesina in una nota -. È stato quindi istituito un Tavolo tecnico per la mappatura degli interessi nazionali in vista di futuri negoziati sulla delimitazione delle ZEE, che tenga conto anche delle preoccupazioni del mondo della pesca”.

“L’Italia è l’ultimo dei grandi Paesi rivieraschi del Mediterraneo a proclamare la propria Zona Economica Esclusiva – ha sottolineato il ministro Tajani -. Con questo provvedimento intendiamo tutelare i nostri interessi a partire da quello del mondo della pesca, nello sfruttamento economico delle aree marittime oltre il mare territoriale. Il Governo italiano intende procedere in modo concordato e non unilaterale, rispettando i Paesi vicini, ha concluso il titolare della Farnesina, per fare sempre più del Mediterraneo un mare di pace, cooperazione e commercio. Le ZEE interesseranno le regioni Marche, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Lazio, Campania”.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Economia

UniCredit ritira l’offerta per Banco BPM “Opportunità mancata per il consolidamento del settore bancario”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit annuncia il ritiro dell’offerta per Banco BPM, “in quanto la condizione relativa all’autorizzazione Golden Power non è soddisfatta. Il processo di offerta è stato influenzato dalla clausola di Golden Power, insistentemente invocata dai vertici di BPM, che ha impedito a UniCredit di dialogare con gli azionisti di BPM nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito”. È quanto si legge in una nota di UniCredit.

“I vertici di BPM hanno dunque privato i propri azionisti del dialogo che normalmente avviene durante un periodo di offerta per comprendere il valore creato dalla combinazione e determinare le condizioni che sarebbero state accettabili per andare avanti – prosegue la nota di UniCredit -. Pur accogliendo con favore i significativi progressi compiuti con il TAR, la DG Comp dell’Unione Europea e il Governo italiano, i tempi per una risoluzione definitiva della questione Golden Power vanno ben oltre la scadenza della nostra offerta e anche di quella della sospensione decisa oggi dalla CONSOB. Pertanto, per fare chiarezza sulla situazione e tutelare gli interessi di UniCredit e dei nostri azionisti, abbiamo deciso di non rinunciare alla condizione del Golden Power, che non è stata soddisfatta, e di ritirare di conseguenza l’Offerta. Si tratta di un’opportunità mancata non solo per gli stakeholder di BPM, ma anche per le comunità imprenditoriali italiane e per l’economia in generale. UniCredit rimane convinta che il consolidamento del settore bancario italiano porterebbe benefici sia al Paese che all’Europa nel suo complesso. L’obiettivo principale di UniCredit rimane l’esecuzione della sua vincente strategia di trasformazione, che sta dando risultati tangibili ben al di sopra delle aspettative. Le fusioni e acquisizioni rimangono uno strumento da utilizzare solo se accelerano ulteriormente tale strategia e aumentano la creazione di valore”.

“La mia responsabilità principale è di agire nel migliore interesse di UniCredit e dei nostri azionisti. La continua incertezza sull’applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due. Abbiamo quindi deciso di ritirare la nostra offerta”. Lo afferma in una nota Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit. “La strategia di UniCredit è eccellente e la sua esecuzione è sempre stata il centro della nostra attenzione. I risultati lo testimoniano – aggiunge -. Per questo continueremo a perseguire la nostra trasformazione con la stessa energia e determinazione che ci hanno aiutato a battere i record, a consolidare la posizione di leader nel settore e – cosa più importante – a operare come partner bancario affidabile per i nostri clienti e le loro comunità”.

“La combinazione tra UniCredit e Banco BPM avrebbe apportato un enorme valore aggiunto per tutte le parti interessate. Il processo di offerta deviato e la continua incertezza hanno reso questa situazione insostenibile. Pertanto, oggi abbiamo ritirato la nostra offerta”. Lo afferma in una nota Pietro-Carlo Padoan, Presidente di UniCredit.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Il 58% degli italiani risparmia, è il dato più alto degli ultimi 20 anni

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MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi hanno presentato l‘Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2025. Alla presentazione hanno preso parte Gian Maria Gros-Pietro (Presidente di Intesa Sanpaolo), Gregorio De Felice (Chief Economist della Banca), Giuseppe Lavazza e Giuseppe Russo (rispettivamente, Presidente e Direttore del Centro Einaudi). La ricerca, condotta su un campione di circa 1.500 intervistati, analizza le dinamiche degli investimenti finanziari delle famiglie italiane e ne mette in luce i comportamenti e le opinioni.

L’edizione 2025 è accompagnata da un focus sulla Silver Age, realizzato attraverso un sovra campionamento di 200 individui di età compresa tra i 60 e gli 85 anni. Le dinamiche del risparmio Gli italiani sono sempre più attenti al risparmio per affrontare gli imprevisti futuri, preoccupati per la terza età ma pronti ad aiutare economicamente le nuove generazioni, disponibili ad investire nel mattone e molto meno negli strumenti finanziari. Nel 2025 il peso dei risparmiatori sul totale degli intervistati continua a risalire: sono il 58% del campione (media mobile triennale). Si tratta del valore più elevato degli ultimi vent’anni (il minimo era stato nel 2014, con solamente il 39% di risparmiatori), in aumento rispetto sia al 2023 (52%) che al 2024 (56%). Risparmiano più gli uomini (61%) che le donne (57%) e le persone con il titolo di studio più elevato.

Il rapporto rileva una relazione diretta anche tra titolo di studio e indipendenza finanziaria, che premia chi ha una laurea: oltre il 90% dei laureati dichiara di possedere una piena indipendenza finanziaria (84,2% il totale campione). Per il 36% degli intervistati le risorse accantonate servono ad affrontare imprevisti futuri ma, accanto al tradizionale risparmio precauzionale, si sta consolidando una nuova categoria di risparmiatori “intenzionali” che pianificano strategicamente obiettivi precisi di accumulazione (casa, figli, età della pensione) e rappresentano il 38% dei risparmiatori.

Aumenta la percentuale degli italiani preoccupata per la pensione: la previdenza si sta diffondendo come una preoccupazione generazionale. Poco meno di un quarto del campione (24,5%) ha sottoscritto una forma pensionistica complementare: una percentuale in crescita, sostanzialmente raddoppiata negli ultimi 15 anni, sebbene ancora minoritaria. Resta invece bassa la diffusione di polizze Long Term Care (LTC), ma anche sanitarie e vita, specie tra i giovani. L’interesse per le polizze LTC rimane limitato anche nell’età più avanzata. Soltanto il 17,9% degli intervistati è protetto da una forma di assicurazione (individuale o familiare, collettiva o aziendale) che copre, in tutto o in parte, le spese mediche. La casa rimane il fulcro del patrimonio italiano, con quasi l’80% degli intervistati che vive in abitazioni di proprietà. La voglia di case non si spegne neanche con l’avanzare dell’età: oltre il 7% degli over 60 dichiara intenzioni o ambizioni di acquisto nei prossimi anni, spesso per miglioramenti abitativi o riposizionamenti geografici conseguenti al pensionamento.

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Ben il 22% degli acquisti effettivi degli over-55 riguarda alloggi per i figli. Sul fronte degli investimenti, le obbligazioni rimangono lo strumento preferito, con un quinto dei risparmiatori italiani del campione che le possiede: il 44% di questi ha operato nell’ultimo anno, con un rapporto di 2 a 1 tra chi ha acquistato e chi ha venduto. Restano marginali le azioni: solo il 4,6% deli intervistati ha operato in Borsa negli ultimi dodici mesi. La sicurezza continua a prevalere tra gli obiettivi che gli intervistati si pongono quando si impiegano i risparmi.

Nel rapporto 2025, tuttavia, le citazioni scendono per la prima volta sotto il 50%: la colloca al primo posto il 47% degli intervistati. A determinare la prudenza del campione concorre sicuramente anche un’alfabetizzazione finanziaria non elevata: solo 4 soggetti su 10 ritengono sufficiente il proprio livello di competenza. I risparmiatori della Silver Age (60-85 anni, cui è dedicato il Focus dell’Indagine 2025) emergono dal sondaggio come agenti economici attivi. Il risparmio precauzionale resta dominante tra gli ultraottantenni, legato soprattutto a incertezze sanitarie e imprevisti. I silver appaiono i motori del welfare familiare, sostenendo economicamente figli e nipoti e dedicando loro tempo. Il 70% ritiene che “bisogna lasciare almeno la casa ai figli”; la metà circa reputa che “l’eredità sia un dovere morale”.

Un dato sorprendente riguarda il lavoro retribuito. Percentuali non trascurabili di over 60 continuano infatti a svolgere attività lavorative quotidiane: si tratta del 59,7% degli uomini e del 44,4% delle donne nella fascia 61-70, percentuali che scendono (ma resistono) anche nelle età successive (31,5% e 28,5% nella fascia 71- 80; 12,2% e 12,1% negli over 81). Quando proiettano le proprie aspettative sui prossimi 12-18 mesi, i silver mantengono un ottimismo temperato. Con riferimento al risparmio futuro, il rapporto tra ottimisti e pessimisti si mantiene sopra l’unità (tra 1 e 2), a indicare che la capacità di continuare a risparmiare rappresenta per i silver non solo una forma di sicurezza personale, ma anche l’adempimento a quello che molti considerano un dovere morale verso le generazioni successive. Appare positivo anche il saldo tra soddisfatti e insoddisfatti del patrimonio accumulato, con una prima fase caratterizzata da soddisfazione elevata (45-55% per entrambi i generi), seguita da un minimo del 30-35% nella fascia centrale di età e, infine, da un recupero successivo, specialmente fra gli uomini (fino al 50-52%).

-Foto xm4/Italpress-
(ITALPRESS).

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